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Sadanagaite

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Sadanagaite
Classificazione Strunz (ed. 10[1])9.DE.15[1]
Formula chimicaNaCa(Mg3Al2)(Si5Al3)O22(OH)2[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico[3]
Sistema cristallinomonoclino[3]
Parametri di cellaa=9,869(3) Å, b=17,933(7) Å, c=5,322(2) Å, β=105,29(3)°, V=908,6(6) Å³, Z=2[3]
Gruppo spazialeC2/m[3]
Proprietà fisiche
Densità calcolata3,179[3] g/cm³
Durezza (Mohs)5½-6[4]
Sfaldaturaperfetta secondo {110}[4]
Fratturascabra[4]
Colorenero brunastro[4]
Strisciomarrone rossastro[4]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La sadanagaite è un minerale, un anfibolo classificato in base alla revisione della nomenclatura degli anfiboli del 2012 (IMA 2012) come appartenente al sottogruppo degli anfiboli di calcio, una suddivisione del supergruppo dell'anfibolo[2].

È stato scoperto nella miniera di Kasuga, Kasuga-mura, prefettura di Gifu nella parte centrale del Giappone tra gli scarti della miniera[5].

Il minerale è stato approvato dall'IMA nel 2002 con il nome di magnesiosadanagaite in base alla nomenclatura degli anfiboli del 1997 (IMA 1997)[6]. Precedentemente era stato dato il nome di magnesiosadanagaite al minerale che dal 2012 è denominato potassic-sadanagaite[6]. In seguito alla revisione della nomenclatura degli anfiboli del 2012 (IMA 2012) questo minerale è stato ridefinito e ridenominato sadanagaite[1].

Il nome sadanagaite è stato attribuito in onore del professore giapponese Ryoichi Sadanaga in riconoscimento dei suoi contributi alla mineralogia ed alla cristallografia[7].

La sadanagaite è stata scoperta sotto forma di cristalli prismatici lunghi fino a 3 mm[5].

Origine e giacitura

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La sadanagaite è stata trovata in una roccia metamorfica associata ad anfibolo, phlogopite, titanite, calcite, pyrrhotite, chalcopyrite, scapolite ed apatite ed a quantità minori di clorite, pirite, spinello, ilmenite e pentlandite[5].

  1. ^ a b c (EN) Sadanagaite mineral information and data — mindat.org, su mindat.org. URL consultato il 14 luglio 2014.
  2. ^ a b Hawthorne, p. 2036.
  3. ^ a b c d e Banno, p. 181.
  4. ^ a b c d e Banno, p. 180.
  5. ^ a b c Banno, p. 178.
  6. ^ a b Banno, p. 177.
  7. ^ Shimazaki, p. 465.

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Collegamenti esterni

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