Orfeo ed Euridice (Tiziano)
Orfeo ed Euridice | |
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Autore | Tiziano |
Data | 1508 circa |
Tecnica | Olio su tavola |
Dimensioni | 39×53 cm |
Ubicazione | Accademia Carrara, Bergamo |
Orfeo ed Euridice è un dipinto a olio su tavola (39x53 cm) attribuito a Tiziano, databile al 1508 circa e conservato nell'Accademia Carrara di Bergamo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'opera proviene dalle collezioni Lochis. Venne a lungo attribuita a Giorgione o a un suo seguace, finché Roberto Longhi, nel 1927, la riferì al giovane Tiziano, seguito da Suida, Morassi e Pallucchini. Fa eccezione Coletti, che nel 1955 la attribuì a Palma il Vecchio.
Descrizione e stile
[modifica | modifica wikitesto]In un dolce paesaggio pastorale è raccontato in due fasi il mito di Orfeo: in primo piano a sinistra la morte di Euridice, morsa da un drago bipede e privo di ali (Lindworm), che sostituisce il serpente del mito, mentre a destra Orfeo esce dagli Inferi con la moglie al seguito, ma volgendosi a guardarla la perde per sempre.
Il sentimento per la natura, vera protagonista della scena, deriva da Giorgione: essa si adatta ai sentimenti dei personaggi, infatti a sinistra è tranquilla e pacifica, mentre a destra balugina per il furore delle fiamme degli inferi.
L'attribuzione a Tiziano si basa sulle affinità, nella disposizione delle figure, con altre opere giovanili, quali soprattutto gli affreschi del Fondaco dei Tedeschi e quelli della Scuola del Santo a Padova.
Il verde della vegetazione si è ossidato nel tempo fino a diventare bruno.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Valcanover, L'opera completa di Tiziano, Rizzoli, Milano 1969.
- Marion Kaminski, Tiziano, Könemann, Colonia 2000. ISBN 3-8290-4553-0
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda nel sito ufficiale del museo, su accademiacarrara.bergamo.it.