Olivo Maronese
Olivo Maronese | |
---|---|
Nascita | Pasiano, 11 febbraio 1916 |
Morte | Russia, 20 gennaio 1943 |
Cause della morte | Morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Artiglieria |
Reparto | 3º Reggimento artiglieria da montagna |
Anni di servizio | 1938-1943 |
Grado | Caporale maggiore |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Invasione dell'Albania Campagna italiana di Grecia Campagna italiana di Russia |
Battaglie | Seconda battaglia difensiva del Don |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959)[1] | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Olivo Maronese (Pasiano, 11 febbraio 1916 – Russia, 20 gennaio 1943) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Pasiano nel 1916, figlio di Olino e Angela Casagrande.[2] Dopo aver compiuti gli studi elementari nel suo paese natale, si trasferì a seguito della famiglia di modesti agricoltori, a Meduna di Livenza.[3] Nel maggio del 1938 venne chiamato a prestare servizio militare di leva nel Regio Esercito e destinato al gruppo alpini "Conegliano" del 3º Reggimento artiglieria da montagna. Nell'aprile del 1939 prese parte con il grado di caporale maggiore, all'occupazione dell'Albania.[2] Rimpatriato per malattia nel settembre successivo, riprese servizio in Patria nel gruppo "Tagliamento" e trattenuto in servizio attivo, rientrò poi al gruppo "Conegliano", equipaggiato con gli obici da 75/13, in Albania nel settembre 1940.[2] Con la 15ª batteria partecipò, dal 28 ottobre, alle operazioni belliche svoltesi sul fronte greco-albanese, partecipando ai combattimenti del Pindo, dello Scindeli e del Golico per i quali il 3º Reggimento artiglieria da montagna si meritò la medaglia d'oro al valor militare.[4] Rimpatriato nel maggio 1942, nell'agosto successivo partì per la l'Unione Sovietica al seguito dell'ARMIR.[4] Dal 1º ottobre 1942, fu nominato capopezzo.[4] Cadde in combattimento il 20 gennaio 1943, nel corso della seconda battaglia difensiva del Don, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[4]
Il gruppo dell'Associazione Nazionale Alpini di Thunder Bay, sezione Canada, è a lui intitolato.[4] Il gruppo A.N.A. di Pasiano, sezione di Pordenone, nel 2009 ha inaugurato nella sua sede un'insegna, opera in pietra finemente scolpita e rifinita in metallo, dedicata al caporale maggiore Olivo Maronese.[4] A Meduna di Livenza (provincia di Treviso) una lapide ne ricorda la figura.[4] Una via di Roma porta il suo nome.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1949.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.185.
- ^ a b c Combattenti Liberazione.
- ^ Bianchi, Cattaneo 2011, p.398.
- ^ a b c d e f g Bianchi, Cattaneo 2011, p.399.
- ^ Quirinale - scheda - visto 3 marzo 2016
- ^ Registrato alla Corte dei Conti il 4 marzo 1949, Esercito registro 7, foglio 9.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 185.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Raoul Achilli
- Luciano Zani
- Gian Carlo Bitossi
- Giovanni Bortolotto
- Giovanni Denaro
- Antonio Di Napoli
- Cesare Giacobbe
- Domenico Jachino
- Adolfo Marini
- Ercole Rossi
- Matteo Palmieri (generale)
- Orazio Petruccelli
- Dario Ponzecchi
- Raffaele Porrani
- Luigi Priveato
- Giuseppe Ragnini
- Alberto Rossi (militare)
- Pio Viale
- Luigi Sartini
- Armando Tortini
- Sigfrido Burroni
- Antonio Vukasina
- Enrico Zanotti
- Vittorino Zanibon
- Libero Vinco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Maronese, Olivo, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 18 marzo 2023.
- Maronese, Olivo, su MOVM. URL consultato il 18 marzo 2023.
- Associazione Alpini Pordenone, su Alpini Pordenone. URL consultato il 18 marzo 2023.