Dodici proverbi
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Dodici proverbi | |
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Autore | Pieter Bruegel il Vecchio |
Data | 1558 |
Tecnica | olio su tavola |
Dimensioni | 74,5×98,4 cm |
Ubicazione | Museo Mayer van den Bergh, Anversa |
I Dodici proverbi sono un dipinto a olio su tavola (74,5x98,4 cm) di Pieter Bruegel il Vecchio, datato 1558 e conservato nel Museo Mayer van den Bergh di Anversa. È firmato "15(5)8 BRVEGHEL".
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'opera è di attribuzione incerta, soprattutto a causa dello stato di conservazione non eccelso: ad esempio gli sfondi vermigli dei dodici medaglioni sono per lo più frutto di restauri.
Descrizione e stile
[modifica | modifica wikitesto]In un partito scuro sono allineati sue tre file dodici medaglioni, ciascuno contenente una figura che illustra efficacemente un proverbio o un modo di dire fiammingo, ciascuno accompagnato da una scritta chiarificatrice.
A partire dal primo ordine, da sinistra, si incontrano:
- "Bere di continuo, anche da ubriachi, induce in povertà, disonora il nome e mena alla rovina"
- "Io sono un opportunista, d'un genere tale per cui voglio sempre il mantello dove il vento spira"
- "Porto il fuoco in una mano, l'acqua nell'altra, e passo il tempo con pettegoli e donnette" (cioè seminare discordia usando una doppia faccia)
- "Nel fare baldoria nessuno mi stava alla pari; adesso, finito in miseria, me ne resto fra due sedie, seduto sulla cenere" (finire in miseria per l'indecisione)
- "Il vitello mi guarda con occhio smarrito; che serve se chiudo il pozzo quando ormai è annegato?" (cioè è inutile provare rimorso tardivo se non giova a niente)
- "Se a qualcuno piace faticare inutilmente, getti rose ai porci" (come il proverbio italiano "Gettare le perle ai porci", cioè fare buone azioni per chi non se le merita)
- "L'armatura fa di me un buon guerriero e attacco un campanellino al gatto" (cioè la tenuta militare rende arditi anche i paurosi, e la poca discrezione rende i piani segreti noti)
- "La fortuna del vicino mi strazia il cuore; non sopporto che il sole si specchi nell'acqua" (cioè l'invidia impedisce la felicità)
- "Sono bellicoso, fiero e iracondo; perciò batto la testa nel muro" (cioè l'iracondo è causa dei propri guai)
- "A me tocca il magro, il grasso agli altri: e pesco sempre fuori dalla rete" (cioè l'incapace si arrabbia invano)
- "Mi copro con un mantello celeste; ma quanto più mi nascondo, tanto più mi riconoscono" (cioè l'infedeltà della moglie rende famoso, suo malgrado, il marito)
- "A qualunque cosa io miri, non riesco mai a ottenerla: orino sempre contro la luna" (cioè non si devono nutrire aspirazioni troppo alte)
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pietro Allegretti, Brueghel, Skira, Milano 2003. ISBN 00-0001-088-X
Voci correlate
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