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Dino di Radicofani

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Dino di Radicofani
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Natoa Radicofani
Elevato arcivescovo1332
Deceduto1348 a Pisa
 

Dino di Radicofani (Radicofani, ... – Pisa, 1348) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Figlio del famoso brigante Ghino di Tacco[1], Dino fu patriarca di Grado dal 1332 al 1336, quando venne nominato arcivescovo di Genova. Rimase in Liguria fino al 1342, anno in cui fu trasferito all'arcidiocesi di Pisa. Qui morì nel 1348, vittima della peste nera come molte centinaia di suoi concittadini.

È ricordato come uno degli esperti di diritto canonico che nel 1345 dichiararono validi i requisiti di Bernardo Tolomei per la guida dell'abbazia di Santa Maria di Monte Oliveto.

Durante il suo mandato pisano avvenne l'apparizione della Sacra Immagine della Madonna presso il torrente Ardenza di Livorno, nel luogo dove ora sorge il famoso santuario mariano.

  1. ^ Bartolomeo Acquarone, op. cit., pag. 92.
  • Paolo Tronci, Annali Pisani, Tomo II, Pisa, Rocco Vannucchi, 1829.
  • Bartolomeo Acquarone, Dante in Siena, Città di Castello, Lapi, 1889.
  • Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae catholicae quotquot innotuerunt a beato Petro apostolo, Leipzig, Hiersemann, 1931.
  • Daniela Stiaffini, DINO da Radicofani, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 40, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991. URL consultato l'8 ottobre 2017. Modifica su Wikidata

Voci correlate

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Collegamenti esterni[1]

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Predecessore Patriarca di Grado Successore
Domenico V 1332 - 1336 Andrea Dotto da Padova

Predecessore Arcivescovo di Genova Successore
Bartolomeo de' Maroni 1336 - 1342 Giacomo Peloso da Santa Vittoria

Predecessore Arcivescovo di Pisa Successore
Simone Saltarelli 7 ottobre 1342 - 1348 Giovanni Scarlatti

Predecessore Primate di Corsica e Sardegna Successore
Simone Saltarelli 7 ottobre 1342 - 1348 Giovanni Scarlatti
Controllo di autoritàVIAF (EN1987155566480013380009 · GND (DE118311821X
  1. ^ Vedi la biografia di Daniela Stiaffini su Internet, Dino non era affatto il figlio di Ghino di Tacco ma era il Conte di Radicofani.