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Difluoruro di diazoto

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Difluoruro di diazoto
cis-Difluoruro di diazoto (a sinistra) e trans-difluoruro di diazoto (a destra)
cis-Difluoruro di diazoto (a sinistra) e trans-difluoruro di diazoto (a destra)
Nome IUPAC
cis- o trans- difluoruro di diazoto
Nomi alternativi
cis- o trans-difluorodiazene
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareN2F2
Aspettogas incolore[1]
Numero CAS13812-43-6
PubChem139594
SMILES
N(=NF)F
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)2,698[2]
Temperatura di fusionecis: <−195 °C (78 K)[3]
trans: −172 °C (101 K)[3]
Temperatura di ebollizionecis: −105,7 °C (167 K)[3]
trans: −111,4 °C (162 K)[3]
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)cis: 69,5[3]
trans: 82,0[3]
Indicazioni di sicurezza
Frasi H--[4]

Il difluoruro di diazoto, o difluorodiazene, è un nome cumulativo di due isomeri geometrici (cis e trans) del composto inorganico binario dell'azoto trivalente con il fluoro, avente formula formula N2F2, o anche F–N=N–F, dove però l'azoto è nello stato di ossidazione +1. Entrambi questi alogenuri di azoto in condizioni normali sono gas incolori fortemente reattivi.[3][5]

Struttura molecolare

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La molecola N2F2 può esistere nelle due forme isomere cis e trans. La forma cis ha simmetria C2v e risulta polare (0,16 D). Le lunghezze di legame N-N e N-F sono rispettivamente 121 pm e 141 pm; l'angolo N-N-F è 114°. La forma trans ha simmetria C2h ed è apolare. Le lunghezze di legame N-N e N-F risultano rispettivamente 122 pm e 140 pm; l'angolo N-N-F è 106°. I due isomeri sono interconvertibili ma si possono separare tramite distillazione frazionata a bassa temperatura. L'isomero cis è termodinamicamente favorito per 12,5 KJ/mol.[3][5]

Il difluoruro di diazoto fu ottenuto per la prima volta da J. F. Haller nel 1942 per decomposizione termica del fluoruro di triazoto (impropriamente chiamato anche azoturo di fluoro).[1][6]

La reazione è potenzialmente esplosiva; per evitare problemi il metodo di sintesi più conveniente è passare difluoroammina su fluoruro di potassio:

Sintesi alternative utilizzano la fluorurazione dell'azoturo di sodio o la reazione della N-N-difluorourea con idrossido di potassio.[3][5][6]

Tutte queste procedure portano ad una miscela dei due isomeri, che possono poi essere separati per distillazione frazionata a bassa temperatura. Altrimenti esistono procedure per sintetizzare il singolo isomero. L'isomero trans si ottiene facendo reagire tetrafluoroidrazina con cloruro d'alluminio:

L'isomero cis si ottiene facendo reagire una miscela degli isomeri con AsF5. Solo l'isomero cis reagisce formando N2F+ e AsF6; la successiva reazione di N2F+ con NaF e HF produce solo cis-N2F2:[3][5][6]


I due isomeri di N2F2 hanno reattività differenti. L'isomero trans è termodinamicamente meno stabile del cis, ma si può conservare in recipienti di vetro. L'isomero cis, pur essendo termodinamicamente più stabile, è più reattivo e reagisce lentamente col vetro formando tetrafluoruro di silicio e ossido di diazoto:

Entrambi gli isomeri per riscaldamento si decompongono formando fluoro e azoto elementari.[3][5]

  1. ^ a b Holleman e Wiberg 2007
  2. ^ Lide 2005
  3. ^ a b c d e f g h i j k Greenwood e Earnshaw 1997
  4. ^ Questa sostanza non è stata ancora classificata in termini di pericolosità o non è stata ancora trovata una fonte affidabile e citabile.
  5. ^ a b c d e Hammerl e Klapötke 2006
  6. ^ a b c Ruff 1967

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