Cecilia Malmström
Cecilia Malmström | |
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Cecilia Malmström nel 2015 | |
Commissario europeo per il commercio | |
Durata mandato | 1º novembre 2014 – 30 novembre 2019 |
Presidente | Jean-Claude Juncker |
Predecessore | Karel De Gucht |
Successore | Phil Hogan |
Commissario europeo per gli affari interni | |
Durata mandato | 9 febbraio 2010 – 31 ottobre 2014 |
Presidente | José Manuel Barroso |
Predecessore | Jacques Barrot (Giustizia, libertà e sicurezza) |
Successore | Dimitris Avramopoulos (Migrazioni, Affari interni e cittadinanza) |
Ministro dell'UE | |
Durata mandato | 6 ottobre 2006 – 22 gennaio 2010 |
Capo del governo | Fredrik Reinfeldt |
Predecessore | Bosse Ringholm |
Successore | Birgitta Ohlsson |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 20 luglio 1999 – 5 ottobre 2006 |
Legislatura | V, VI |
Gruppo parlamentare | V: ELDR VI: ALDE |
Circoscrizione | Svezia |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Popolare Liberale |
Università | Università di Göteborg |
Professione | Politologa, diplomatica, docente universitaria |
Firma |
Cecilia Malmström (Stoccolma, 15 maggio 1968) è una diplomatica e politica svedese, commissario europeo per il commercio nella commissione Juncker dal 1º novembre 2014 al 30 novembre 2019.
Esponente del Partito Popolare Liberale, aderisce al Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa. È stata Ministro per gli Affari europei nel governo Reinfeldt nel periodo 2006-2010 e commissario europeo per gli affari interni nella Commissione Barroso II dal 2010 al 2014.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Cecilia Malmström è nata a Stoccolma ma è cresciuta a Göteborg e in Francia, dove ha studiato letteratura. Ha vissuto e lavorato anche a Stoccarda e a Barcellona. Parla correntemente svedese, inglese, spagnolo e francese e parla un buon tedesco e italiano.
Ha studiato all'università di Göteborg dal 1991 al 1994, entrandovi poi come assistente ricercatrice nel 1994. Ha conseguito un dottorato in scienze politiche e si è occupata in particolare di partiti regionalisti nell'Europa occidentale. Ha insegnato all'università dal 1998 al 1999, occupandosi anche di politica europea, regionalismo, immigrazione e terrorismo.
Carriera politica
[modifica | modifica wikitesto]Dalla fine degli anni Ottanta è iscritta al Partito Popolare Liberale e dal 1997 fa parte della sua segreteria. Nel 2007 è stata nominata vicesegretaria del partito.
Nel 1999 è stata eletta al Parlamento europeo e nel 2004 il suo mandato è stato rinnovato. Durante i suoi mandati ha fatto parte della Commissione affari esteri, della Commissione affari costituzionali, della Commissione mercato interno e tutela dei consumatori, della sottocommissione sui diritti umani e della sottocommissione sulla sicurezza e la difesa. È stata anche vicesegretaria delle delegazioni del Parlamento europeo in Ungheria (prima della sua adesione all'Unione europea nel 2004) e in Croazia. Dal 2002 al 2004 è stata portavoce del Gruppo ALDE per la politica estera.
Come parlamentare europea ha promosso una petizione affinché il Parlamento europeo abbia Bruxelles come sede unica e permanente.
Dopo le elezioni politiche svedesi del 2006, vinte dalla coalizione di centrodestra Alleanza per la Svezia, è stata nominata Ministra per gli Affari europei nel governo Reinfeldt. Sostiene l'adozione dell'euro in Svezia e la riproposizione del referendum sul tema, dopo che nel 2003 gli svedesi avevano rifiutato l'adesione alla moneta unica[1].
Nel febbraio 2010 ha assunto l'incarico di Commissario europeo per gli affari interni, venendo sostituita come ministra dalla collega di partito Birgitta Ohlsson. Una delle sue prime iniziative da commissario è stata la proposta di sanzioni più pesanti contro la pedofilia e di bloccare l'accesso ai siti contenenti materiale pedo-pornografico[2]. Le reazioni alla proposta sono state varie, con delle critiche contro i rischi di censura[3] [4] [5]
Nel novembre 2014 ha assunto l'incarico di Commissario europeo per il commercio nella commissione Junker, mantenendolo fino al 2019.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Alliance rejects Liberal calls for euro vote, su thelocal.se, The Local. URL consultato il 23 aprile 2010.
- ^ europa.eu, http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/10/379 .
- ^ Pointless action on child pornography, su guardian.co.uk, The Guardian. URL consultato il 31 marzo 2010.
- ^ Copia archiviata (PDF), su savethechildren.net. URL consultato il 7 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2010).
- ^ Sie tappt im Dunkeln, su faz.net, Frankfurter Allgemeine Zeitung. URL consultato il 31 marzo 2010.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Commissione Barroso II
- Commissione Juncker
- Commissario europeo della Svezia
- Europarlamentari della Svezia della V legislatura, VI legislatura
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Cecilia Malmström
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cecilia Malmström
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cecilia Malmström, su europarl.europa.eu, Parlamento europeo.
- Registrazioni di Cecilia Malmström, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- (NL) Cecilia Malmström, su parlement.com, Parlement & Politiek.
- Cecilia Malmström Official Media Gallery
- Commissioner Malmström's page, Commissione europea
- (EN) Pagina personale sul sito della nuova Commissione, su ec.europa.eu.
- Cecilia Malmström's pages, Governo svedese
- Cecilia Malmström's Swedish EU Presidency blog, su se2009.wordpress.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 12467109 · ISNI (EN) 0000 0001 1596 8100 · LCCN (EN) n96054083 · GND (DE) 1117403483 · BNF (FR) cb135298189 (data) |
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