Ascaris lumbricoides

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Ascaris lumbricoides
Una femmina di Ascaris lumbricoides
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SuperphylumAschelmintae
PhylumNematoda
ClasseSecernentea
OrdineAscaridida
FamigliaAscarididae
GenereAscaris
SpecieA. lumbricoides
Nomenclatura binomiale
Ascaris lumbricoides

Ascaris lumbricoides è un verme cilindrico della famiglia degli Ascarididae (nematodi fasmidiari). Il verme è causa della malattia detta "ascaridiasi".[1]

Le infezioni sono asintomatiche in più dell'85% dei casi, soprattutto se il numero dei vermi è contenuto.[1] I sintomi aumentano con il numero dei vermi presenti e possono includere dispnea e febbre all'esordio della malattia.[1] A questi possono seguire sintomi di gonfiore addominale, dolore addominale e diarrea.[1] I bambini sono più comunemente colpiti, e in questo gruppo l'infezione può anche causare scarso accrescimento ponderale, malnutrizione e difficoltà di apprendimento.[1][2][3]

A. lumbricoides è un grande verme nematode, bianco, la cui femmina adulta può raggiungere mediamente le dimensioni di 30 cm per 5 mm di diametro, mentre il maschio è più piccolo, misura circa 20 cm per 4 mm. La trasmissione nell'uomo avviene attraverso l'ingestione di uova che si schiudono nel duodeno liberando le larve che sono capaci di penetrare la parete dell'intestino e di diffondersi nella circolazione sanguigna. Il sangue trasporta le larve a fegato, cuore e polmoni. Le larve entro qualche settimana si accrescono per poi penetrare negli alveoli polmonari, per poi essere espulse o reingerite con l'espettorato. Le larve reingerite ritornano nell'intestino tenue e completano la maturazione nel digiuno. Qui la femmina, dopo essere fecondata dal maschio, depone le uova, fino a 200.000 al giorno. A. lumbricoides può sopravvivere nell'intestino per circa un anno.

Epidemiologia

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Ascaridiasi.

È diffuso in molte zone del mondo, in particolare in quelle con scarse condizioni igieniche e in cui si usano feci contaminate dalle uova come fertilizzante per terreni agricoli. L'infezione è facilitata da diversi fattori quali l'enorme numero di uova prodotto da ciascuna femmina del verme, la scarsa igiene, e la resistenza delle uova stesse, che sopportano bene temperature estreme e possono rimanere vitali per mesi.

In Cina si sta diffondendo la cattiva abitudine di mangiare le sue uova per dimagrire, rischiando gravi conseguenze per la salute: l'Ascaris vive nell'intestino e può arrivare a raggiungere i polmoni causando la morte dell'organismo che lo ospita.

Prevenzione e terapia

[modifica | modifica wikitesto]
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La prevenzione si attua curando l'igiene, ossia favorendo l'accesso a water e a un accurato smaltimento delle feci.[1][4] Le uova del verme si presentano nelle feci del paziente dopo 8 settimane dal contagio, che quindi diventa potenzialmente infettivo per altre persone. Il lavaggio delle mani con sapone sembra essere protettivo.[5] Nelle aree in cui più del 20% della popolazione ne è affetto, si raccomanda di trattare ciascuno a intervalli regolari.[1] La recrudescenza delle infezioni è comune.[2][6] Non sono disponibili vaccini.[2] I trattamenti raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità sono i farmaci albendazolo, mebendazolo, levamisolo o pyrantel pamoato.[2] Altri agenti efficaci includono tribendimidine e nitazoxanide.[2]

  1. ^ a b c d e f g C Dold e Holland, CV, Ascaris and ascariasis., in Microbes and infection / Institut Pasteur, vol. 13, n. 7, Jul 2011, pp. 632–7, DOI:10.1016/j.micinf.2010.09.012, PMID 20934531.
  2. ^ a b c d e I Hagel e Giusti, T, Ascaris lumbricoides: an overview of therapeutic targets., in Infectious disorders drug targets, vol. 10, n. 5, Oct 2010, pp. 349–67, DOI:10.2174/187152610793180876, PMID 20701574.
  3. ^ Soil-transmitted helminth infections Fact sheet N°366, su World Health Organization, giugno 2013.
  4. ^ K Ziegelbauer, Speich, B, Mäusezahl, D, Bos, R, Keiser, J e Utzinger, J, Effect of sanitation on soil-transmitted helminth infection: systematic review and meta-analysis., in PLoS medicine, vol. 9, n. 1, Jan 2012, pp. e1001162, DOI:10.1371/journal.pmed.1001162, PMC 3265535, PMID 22291577.
  5. ^ IC Fung e Cairncross, S, Ascariasis and handwashing., in Transactions of the Royal Society of Tropical Medicine and Hygiene, vol. 103, n. 3, Mar 2009, pp. 215–22, DOI:10.1016/j.trstmh.2008.08.003, PMID 18789465.
  6. ^ TW Jia, Melville, S, Utzinger, J, King, CH e Zhou, XN, Soil-transmitted helminth reinfection after drug treatment: a systematic review and meta-analysis., in PLoS neglected tropical diseases, vol. 6, n. 5, 2012, pp. e1621, DOI:10.1371/journal.pntd.0001621, PMC 3348161, PMID 22590656.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàJ9U (ENHE987007295769905171