Amaryllis paradisicola
Amaryllis paradisicola | |
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Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Amaryllidaceae |
Sottofamiglia | Amaryllidoideae |
Tribù | Amaryllideae |
Genere | Amaryllis |
Specie | A. paradisicola |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Liliales |
Famiglia | Liliaceae |
Genere | Amaryllis |
Specie | A. paradisicola |
Nomenclatura binomiale | |
Amaryllis paradisicola Snijman, 1998 |
Amaryllis paradisicola Snijman, 1998 è una pianta bulbosa della famiglia delle Amaryllidaceae, endemica del Sudafrica.[1][2][3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La pianta ha le foglie lanceolate e verdi; l'infiorescenza è composta da 10-21 fiori, inizialmente di colore rosa porpora, più scuri nel tempo.[4]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è nota da due subpopolazioni, la più grande delle quali comprende meno di 1000 esemplari, che crescono sulle rupi di quarzite ombreggiate del Parco nazionale Richtersveld, vicino alla città di Vioolsdrif, nella provincia sudafricana del Capo Settentrionale. L'ambiente in cui si trova la pianta è molto più secco e più fresco di quello goduto da Amaryllis belladonna nel Capo Occidentale.[5]
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La Lista rossa IUCN classifica Amaryllis paradisicola come specie vulnerabile.[1][5]
A causa della ristrettezza del suo areale e della esiguità delle popolazioni note, la specie è particolarmente soggetta alla pressione delle popolazioni di babbuini presenti nell'area.[5]
La specie è anche soggetta a raccolta per usi medici, ma il reale impatto di tale attività non è noto.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Snijman, D.A., Van Wyk, P.C.V., Raimondo, D. & von Staden, L. 2016, Amaryllis paradisicola, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 4 settembre 2019.
- ^ (EN) Amaryllis paradisicola, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 ottobre 2021.
- ^ (EN) Snijman D.A. & Williamson G., A new species of Amaryllis from the Richtersveld, South Africa, in Bothalia, vol. 28, 1998, pp. 192–196.
- ^ Amaryllis paradisiscola, su pacificbulbsociety.org.
- ^ a b c d (EN) Amaryllis paradisicola, su Red List of South African Plants. URL consultato il 4 settembre 2019.
Altri progetti
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