E. C. Segar

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Elzie Crisler Segar (1928)

Elzie Crisler Segar (Chester, 8 dicembre 1894Santa Monica, 13 ottobre 1938) è stato un fumettista statunitense, famoso per essere stato il creatore di Braccio di Ferro.

Biografia

Nato in Illinois, USA, era figlio di un tappezziere e pittore. Il nonno distribuiva olio d'oliva. Le attività familiari influiscono sulle sue future strisce: i personaggi di Olive Oyl e di suo fratello Castor Oyl richiamano inequivocabilmente all'olio. Appassionato di cinema, lavorò come proiezionista. Occasionalmente, accompagnava alla batteria le proiezioni dei film muti in sala. Si fece anche tatuare su un braccio le lettere MPO, acronimo di Motion Picture Operator[1].

Dopo quel breve periodo da batterista e proiezionista, seguì il Cartoonist W.L. Evans System, un corso di disegno per corrispondenza. Raccomandato da Richard Felton Outcault, il creatore di The Yellow Kid, riuscì a farsi pubblicare il primo lavoro nel 1916 sul The Chicago Herald. Era una trasposizione a fumetti delle comiche di Charlot, Charlie Chaplin's Comic Capers cui seguì una tavola domenicale dal titolo Barry tho Boob. Nel 1917, Segar si sposò con Myrtle Johnson: dal matrimonio nasceranno Marie (nel 1922) e Tommy (nel 1930)[1].

Dopo essere stato notato da William Randolph Hearst, uno dei magnati della stampa americana, si trasferì da Chicago a New York, dove nel 1919 creò Thimble Theatre, serie nella quale, dieci anni dopo, fece il suo esordio il marinaio Popeye, ovvero Braccio di Ferro. Nel 1920 inventò anche Sappo, un impiegato costretto al pendolarismo che, mettendosi a subaffittare stanze della sua casa ad estranei, 10 anni dopo avrà come inquilino uno scienziato pazzo, O. G. Wotasnozzle, che lo coinvolgerà in una serie di folli avventure.

Avambracci muscolosi e tatuati, pipa permanentemente in bocca, il marinaio guercio Braccio di Ferro non ha le certezze dei suoi colleghi che devono salvare la Terra. "Io sono quel che sono e questo è tutto quel che sono", ripete, cercando di giustificare così tutte le sue stravaganze e l'impulsività che lo porta a cercare di risolvere tutto con un pugno ben assestato.

La leucemia e una grave epatopatia consumarono rapidamente la vita di Segar, che morì nel 1938 nella sua villa di Santa Monica in California.

Il corpo di Segar è stato tumulato nel Cimitero di Woodlawn, Santa Monica, California.

Braccio di ferro ? No, Popeye.

Il nome Braccio di ferro è in realtà una invenzione tutta italiana, di fantasia certo ma non è quello che è il personaggio in sè, nato per conto suo e senza che nessuno lo abbia realmente voluto e cercato; una specie di figlio di meretrice insomma.

Possiamo defnirlo una impressione, un pensiero, una ironia ma soprattutto un cuore: Popeye è la parte buona dell'animo umano, quella che non sente ragioni, istintiva MAI cattiva rozza grezza a volte ma maledettamente Buona, fino alla morte. Si, perchè per gli ideali a volte si muore e non si ascolta ragione: si fa la cosa giusta e basta.

Segar non era uno sciocco disegnatore di fumetti: era una persona ironica, pungente, umorista ed allegro e non si rivolgeva esclusivamente ad un pubblico infantile, (anzi!) cercava di dialogare e far divertire un ben specifico ceto sociale dove l'istruzione era sempre maggiore ed i modi di fare si facevano piu' raffinati ed eleganti, da qui il contrasto vincente del personaggio che a ben vedere era decisamente ben definito nei suoi comportamenti: mai una volta vigliacco o vile (insegnamento positivo) forse non paralva bene perche' ignorante ma non serve essere istruitissimi per essere moralmente perfetti. PopEye (occhio sporgente) era la caricatura con tutta probabilità di un marinaio del luogo di cui si sa pochissimo se non nulla, la famosa idea che si insinua nella mente e prende forma se non vita, qui con ironia e sano umorismo, il migliore. Da leggere e ridere il Popeye di Segar: irriverente, maleducato, sfrontato ma mai troppo (o troppo poco) capitano da sempre, una roccia d'uomo (che si commuove per una orfanella fino a piangere) impossibile da battere (non si arrende mai) ed animato sempre e poi sempre da buone intenzioni. Assente la malignita'.

Forse Segar era proprio cosi'. O perlomeno avrebbe voluto esserlo.

Note

  1. ^ a b Braccio di Ferro

Bibliografia

  • Braccio di Ferro, I Classici del Fumetto di Repubblica 45 - ISBN 977-03-9010790-0

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