Giochi olimpici
I Giochi olimpici sono un evento sportivo quadriennale che prevede la competizione tra i migliori atleti del mondo in quasi tutte le discipline sportive praticate nei cinque continenti.
Essi, pur essendo comunemente chiamati anche Olimpiadi, non sono da confondere con l'Olimpiade. Quest'ultima indica l'intervallo di tempo di quattro anni che intercorre tra un'edizione dei Giochi Olimpici e la successiva. Per questo, anche se i Giochi del 1916, del 1940 e 1944 non sono stati disputati, si è continuato a conteggiare le Olimpiadi, cosicché i Giochi di Pechino 2008 sono stati quelli della Ventinovesima Olimpiade.
Il nome Giochi Olimpici è stato scelto per ricordare i giochi che si svolgevano nell'antica Grecia presso la città di Olimpia, nei quali si confrontavano i migliori atleti greci.
Il barone Pierre De Coubertin alla fine XIX secolo ebbe l'idea di organizzare dei giochi simili a quelli dell'antica Grecia, e quindi preclusi al sesso femminile, ma su questo punto non venne ascoltato. La prima Olimpiade dell'era moderna si svolse ad Atene nel 1896. A partire dal 1924, vennero istituiti anche dei Giochi Olimpici invernali specifici per gli sport invernali. In più, esistono anche le Paralimpiadi, competizioni fra persone diversamente abili. A partire dal 1994 l'edizione invernale non si tiene più nello stesso anno dell'edizione estiva, ma sfasata di due anni.
La bandiera olimpica raffigura cinque anelli intrecciati in campo bianco. I colori scelti sono presenti nelle bandiere di tutte le nazioni, quindi la loro combinazione simboleggia tutti i Paesi, mentre l'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico.
Come afferma lo stesso CIO, è errato credere che il colore di ciascun cerchio stia a rappresentare un determinato continente.
Il motto dei Giochi olimpici è Citius, altius, fortius, ovvero "Più veloce, più alto, più forte".
I Giochi antichi
La prima Olimpiade si svolse nel 776 a.C. ad Olimpia. All'inizio era essenzialmente una manifestazione locale e veniva disputato unicamente lo stadion, un'antica gara di corsa, parte dei Giochi Olimpici e dei Giochi Panellenici. Successivamente si aggiunsero altri sport e i Giochi arrivarono a comprendere corsa, pugilato, lotta e pentathlon.
Da quel momento in poi, i Giochi divennero lentamente sempre più importanti in tutta la Grecia antica, raggiungendo l'apice nel VI secolo a.C. e nel V secolo a.C.. Le Olimpiadi avevano anche un'importanza religiosa, in quanto si svolgevano in onore di Zeus, una statua del quale si trovava ad Olimpia. Il numero di gare crebbe a venti, e le celebrazioni si estendevano su più giorni. I vincitori delle gare erano ammirati e immortalati. I Giochi si tenevano ogni quattro anni e il periodo tra le due celebrazioni divenne noto come Olimpiade. Per tutta la durata dei giochi (tre giorni) venivano sospese le guerre in tutta la Grecia: questa tregua era chiamata Tregua Olimpica Ekecheiria[1]. I greci usavano le Olimpiadi come uno dei loro metodi per contare gli anni.
La partecipazione era riservata a greci liberi che potessero vantare antenati greci. La necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti comportava che solo i membri delle classi più facoltose potessero prendere in considerazione di partecipare[2]. Venivano esclusi dalla partecipazione gli schiavi, i barbari, gli omicidi, i sacrileghi e le donne. Addirittura le donne non solo non potevano gareggiare ma non potevano neanche assistere alle gare[3]. Si narra che una volta (nel 724 a.C.) la mamma di un atleta, tale Kallipateira di Rodi, si fosse travestita da allenatore per poter assistere alle gare del figlio. Ella venne però scoperta e da allora si decise di obbligare atleti e allenatori a presentarsi nudi alle gare in modo da non avere dubbi sul loro sesso[4].
I Giochi persero gradualmente importanza con l'aumentare del potere Romano in Grecia. Quando il cristianesimo divenne la religione ufficiale dell'Impero Romano, i Giochi Olimpici vennero visti come una festa "pagana", e quando nel 393 accadde la strage di Tessalonica nello stadio in cui si svolgevano le gare, l'imperatore Teodosio I (persuaso dal vescovo di Milano Ambrogio, inorridito per la strage) li vietò, ponendo fine a una storia durata 1000 anni[5].
Rinascita dei Giochi Olimpici
Ad ogni modo, i Giochi Olimpici non morirono. Già nel XVII secolo un festival sportivo che prendeva il nome dalle Olimpiadi si teneva in Inghilterra. Nei secoli seguenti eventi simili vennero organizzati in Francia e in Grecia, ma si trattava di manifestazioni su piccola scala e sicuramente non internazionali. L'interesse nella rinascita dei Giochi Olimpici crebbe quando le rovine dell'antica Olimpia vennero scoperte da degli archeologi tedeschi alla metà del XIX secolo[6].
Contemporaneamente un barone francese, Pierre de Coubertin, cercava una spiegazione alla sconfitta francese nella guerra franco-prussiana (1870-1871). Giunse alla conclusione che i francesi non avevano ricevuto un'educazione fisica adeguata, e si impegnò per migliorarla. De Coubertin voleva anche trovare un modo di avvicinare le nazioni, di permettere ai giovani del mondo di confrontarsi in una competizione sportiva, piuttosto che in guerra. E la rinascita dei Giochi Olimpici avrebbe permesso di raggiungere entrambi gli obiettivi.
De Coubertin presentò in pubblico le sue idee nel giugno 1894 durante un congresso presso l'università della Sorbona a Parigi. Il 23 giugno, ultimo giorno del congresso, venne deciso che i primi Giochi Olimpici dell'era moderna si sarebbero svolti nel 1896 ad Atene, in Grecia, la terra dove erano nati in antichità. Fu fondato il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) per organizzare l'evento, sotto la presidenza del greco Demetrius Vikelas[7].
Le prime Olimpiadi dell'era moderna furono un successo. Con quasi 250 partecipanti, fu per l'epoca il più grande evento sportivo internazionale mai organizzato. La Grecia chiese di diventare sede permanente di tutti i futuri Giochi Olimpici, ma il CIO decise che le Olimpiadi avrebbero dovuto essere organizzate di volta in volta in una nazione diversa. Le seconde Olimpiadi furono assegnate a Parigi, Francia.
Olimpiadi moderne
Dopo il successo dell'edizione iniziale, le Olimpiadi attraversarono un periodo di crisi. Le due edizioni del 1900 a Parigi e del 1904 a Saint Louis furono organizzate come semplice corollario alle Esposizioni Universali che si tennero in quegli anni nelle due città[8]. La concomitanza con una manifestazione così importante limitò notevolmente la risonanza dell'evento olimpico. Soprattutto nell'edizione del 1904, la partecipazione internazionale fu molto ridotta, al punto che circa l'80% degli atleti era americano.
Nel 1906, per celebrare il 10° anniversario della prima Olimpiade moderna, i greci organizzarono i Giochi Panellenici ad Atene, competizione in diretta concorrenza con quella di De Coubertin[9]. Ci fu ampia partecipazione internazionale, e grande interesse di pubblico. Anche se non vengono tuttora riconosciuti nella cronologia ufficiale delle Olimpiadi, i Giochi del 1906 contribuirono ad accrescere la popolarità delle Olimpiadi.
De Coubertin replicò all'organizzazione da parte dei greci dei Giochi Panellenici scegliendo come sede della IV Olimpiade Roma, rinnovando così il dissidio tra Roma e Atene, le due grandi potenze del mondo antico. Ma l'Italia declinò per problemi economici e De Coubertin ripiegò su Londra[10].
Giochi olimpici invernali
Quando venne fondato il CIO, anche il pattinaggio su ghiaccio venne proposto come sport olimpico. Le prime gare di pattinaggio di figura si svolsero nelle Olimpiadi del 1908 a Londra. La proposta di un'Olimpiade invernale separata fu bocciata dai paesi scandinavi, che davano la preferenza ai loro Giochi Nordici. Gli sport invernali continuarono quindi ad essere inseriti nel programma delle Olimpiadi estive del 1916 (cancellate a causa della prima guerra mondiale) e del 1920.
Nel 1924 alle Olimpiadi estive di Parigi fu abbinata una Settimana degli sport invernali a Chamonix, Francia. Visto il grande successo della manifestazione, l'anno dopo il CIO istituì i Giochi olimpici invernali separate dai Giochi olimpici estivi[11]. Secondo il regolamento del CIO, tutti gli sport inseriti nel programma olimpico invernale devono svolgersi sul ghiaccio o sulla neve.
Nel 1926, con effetto retroattivo, la Settimana di Chamonix fu riconosciuta come Prima Olimpiade invernale.
Fino al 1992, i Giochi Olimpici invernali ed estivi si svolgevano nello stesso anno. Per ottenere una maggiore esposizione dell'evento olimpico, e per consentire ai comitati olimpici dei vari paesi di ripartire meglio le spese, nel 1996 fu deciso di separare i due eventi, e di "sfasare" le Olimpiade Invernale di due anni rispetto a quelle estive. Nel 1994, a soli due anni dall'edizione precedente, le Olimpiadi invernali si tennero per la prima volta in un anno diverso da quelle estive.
Crescita
Dai 245 partecipanti provenienti da 15 nazionali della prima edizione nel 1896, i Giochi sono cresciuti fino a superare i 10.500 atleti giunti da 200 paesi diversi alle Olimpiadi del 2000 a Sydney. I Giochi invernali hanno dimensioni più ridotte: l'ultima edizione, i XX Giochi olimpici invernali disputati a Torino nel 2006, ha visto la partecipazione di circa 2600 sportivi da 80 paesi impegnati in 84 gare. Assieme ai Mondiali di calcio, le Olimpiadi sono uno dei più rilevanti eventi mediatici. A Sydney erano presenti oltre 16.000 addetti della stampa e della televisione, e si stima che 3,8 miliardi di persone abbiano guardato le Olimpiadi in televisione. La crescita delle Olimpiadi è attualmente il problema più grande che il movimento olimpico si trova ad affrontare. Sebbene le difficoltà finanziarie degli anni Ottanta siano state risolte ammettendo gli atleti professionisti alle competizioni olimpiche e attirando le sponsorizzazioni delle multinazionali, l'enorme numero di atleti, addetti dei mezzi di comunicazione e spettatori rende difficile ed onerosa l'organizzazione delle Olimpiadi da parte della città ospitante.
Partecipanti
Sono 203 i paesi che attualmente partecipano alle Olimpiadi. È importante notare che questo numero è più alto del numero dei paesi membri delle Nazioni Unite: 193. Il CIO infatti permette alle nazioni di partecipare ai Giochi, senza escludere nazioni con certi tipi di sovranità politica, come accade invece per altre organizzazioni politiche internazionali. Questo permette a molte colonie e dipartimenti di partecipare con le proprie squadre Olimpiche. Esempi possono essere paesi come Porto Rico, Bermuda e Hong Kong, che pur essendo nazioni separate, sono legalmente parte di altri paesi. Inoltre, dal 1980, Taiwan partecipa sotto il nome di Taipei Cinese, e sotto una bandiera speciale preparata dal CIO. Prima di questo anno, la Repubblica Popolare Cinese, si rifiutò di partecipare ai Giochi, poiché Taiwan decise di partecipare sotto il nome di Repubblica di Cina. La Repubblica delle Isole Marshall è stata riconosciuta come nazione dal CIO il 9 febbraio 2006, e sta partecipando alle Olimpiadi Estive di Pechino 2008[12]. Da notare che nella sfilata delle nazioni la prima nazione a sfilare è sempre la Grecia, patria delle Olimpiadi moderne, mentre il paese ospitante sfila per ultimo.
Le prossime Olimpiadi
Per quanto riguarda le Olimpiadi estive, queste si disputeranno a Londra nel 2012 (XXX° giochi olimpici), mentre per le olimpiadi del 2016 il CIO deve ancora nominare la città vincitrice nella 120° sessione del CIO che si terrà a Copenaghen nel settembre 2009 . Le città candidate sono: Tokyo (Giappone) , Madrid (Spagna), Rio de Janeiro (Brasile), Chicago (USA).Invece le prossime Olimpiadi invernali si terranno a Vancouver nel 2010 (XXI° giochi olimpici), e quelle successive nel 2014 a Sochi (XXII° giochi olimpici).
Giochi olimpici giovanili
I Giochi olimpici giovanili (YOG)[13] saranno una versione "junior" dei Giochi,[14] e vi parteciperanno atleti dai 14 ai 18 anni di età.[15] L'idea di creare questi Giochi venne concepita dal presidente del CIO Jacques Rogge,[16] nel 2001. Alla 119° sessione CIO a Guatemala City nel luglio 2007, il CIO approvò i Giochi.[17]
I Giochi Giovanili avranno durata più breve delle Olimpiadi per adulti: la versione estiva durerà più o meno dodici giorni; la versione invernale durerà al massimo nove giorni.[18][19] Il CIO permetterà a un massimo di 3.500 atleti e 875 dirigenti di partecipare ai Giochi Estivi, e a 970 atleti e 580 dirigenti di partecipare ai Giochi Invernali.[17] Ogni paese partecipante potrà mandare alle Olimpiadi almeno quattro atleti. Gli sport che si disputeranno a questi giochi saranno gli stessi dei giochi tradizionali,[16] ma con un numero limitato di discipline e eventi.
Si stima che i Giochi olimpici giovanili costeranno $30 milioni per quelli estivi e $15–$20 milioni per quelli invernali.[20] La prima nazione a ospitare le Olimpiadi Giovanili sarà Singapore nel 2010.
Interferenze con le Olimpiadi
Guerra
Contrariamente alle speranze del barone De Coubertin, le Olimpiadi non impedirono le guerre. I Giochi del 1916 furono cancellati a causa dello scoppio della prima guerra mondiale, e lo stesso avvenne per i giochi del 1940 e 1944, a causa della seconda guerra mondiale[21]. Inoltre i vincitori della prima guerra mondiale impedirono alle nazioni sconfitte di partecipare alle Olimpiadi del 1920[22]. Lo stesso accadde nel 1948; tutte le nazioni che persero la II Guerra Mondiale (tranne l'Italia, a cui venne riconosciuta l'attenuante di aver dichiarato guerra, dopo l'armistizio del 1943, all'invasore tedesco[23]) vennero escluse dai Giochi di Londra. Dal 1992 il CIO in occasione di ogni Olimpiade chiede ufficialmente alla comunità internazionale (con il supporto dell'ONU) di osservare la tregua olimpica.
Politica
La politica interferì sullo svolgimento delle Olimpiadi anche in altre occasioni. Le Olimpiadi estive del 1936 a Berlino furono utilizzate come strumento di propaganda dal Partito nazista tedesco[24]. In queste Olimpiadi, Luz Long aiutò Jesse Owens (un atleta di colore) a vincere il salto in lungo, nonostante fosse un suo avversario; questo gesto viene considerato da molti un esempio di "vero Spirito Olimpico".[25]
L'URSS non prese parte ai Giochi Olimpici fino alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 e dal 1928 in poi organizzò una competizione sportiva internazionale chiamate Spartachiadi. Molti atleti comunisti scelsero di non disputare le Olimpiadi e disputarono invece le Spartachiadi.[26]
I Giochi Olimpici del 1956 furono le prime Olimpiadi a venire boicottate. Paesi Bassi, Spagna e Svizzera rifiutarono di parteciparvi in segno di protesta per la repressione da parte sovietica della rivolta ungherese del 1956; inoltre anche Cambogia, Egitto, Iraq e Libano boicottarono i Giochi a causa della Crisi di Suez.[27]
Un incidente politico di scala minore avvenne durante le celebrazioni dei giochi di Città del Messico 1968. Due atleti afroamericani della squadra di atletica leggera, Tommie Smith e John Carlos, durante l'esecuzione dell'inno statunitense alla cerimonia di premiazione dei 200 metri, eseguirono il saluto delle Pantere Nere, per denunciare il razzismo contro gli afroamericani negli USA[28].
Negli anni Settanta e Ottanta furono invece i boicottaggi a segnare i Giochi. Prima furono i paesi africani a boicottare le Olimpiadi del 1976 per protestare contro la tournée in Sudafrica, in pieno regime di apartheid, della nazionale neozelandese di rugby[29]. Ai Giochi di Mosca nel 1980 furono gli USA, assieme ad altri paesi del blocco occidentale, a rifiutarsi di partecipare a causa dell'invasione sovietica dell'Afghanistan[30]. Per reazione, i sovietici e i loro partner del blocco orientale boicottarono i successivi Giochi di Los Angeles nel 1984[31].
Terrorismo
Uno dei capitoli più neri della storia olimpica venne scritto nel 1972, in occasione dei Giochi Olimpici di Monaco, in quello che passerà alla storia come il massacro di Monaco. Un commando di terroristi palestinesi prese in ostaggio 11 membri della squadra olimpica israeliana. Il tentativo di liberazione da parte delle forze dell'ordine finì in un bagno di sangue: morirono tutti gli atleti, cinque terroristi ed un poliziotto[32].
Durante le Olimpiadi di Atlanta 1996, una bomba piazzata nel Centennial Olympic Park, uccise due persone e ne ferì più di cento. La bomba fu messa da Eric Robert Rudolph, che era un estremista cristiano[33].
Le Olimpiadi Invernali di Salt Lake City 2002 furono le prime dopo gli attentati dell'11 settembre 2001. Da questa Olimpiade in poi i Giochi richiederanno uno standard di sicurezza altissimo.
Il CIO e il Movimento Olimpico
Il Comitato Olimpico Internazionale (in inglese International Olympic Committee) fu fondato il 23 giugno 1894 dal barone francese Pierre de Coubertin, ed è la massima autorità del Movimento Olimpico. Il suo ruolo è quello di promuovere sport, anche di alti livelli, solamente come sport, per tutti, e senza distinzioni. Inoltre garantisce la regolare organizzazione dei Giochi Olimpici, e incoraggia fortemente la promozione dello sport femminile, dell'etica sportiva, e dello sport pulito, senza doping. Le regole e le linee guida in base alle quali il CIO opera, sono delineate nello Statuto Olimpico.
Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), è attualmente guidato dal belga Jacques Rogge.
Tre gruppi di organizzazioni operano ad un livello più specialistico:
- Le Federazioni Internazionali, i corpi di governo internazionali di uno sport (ad esempio la FIFA, Federazione Internazionale del calcio, e la FIBA, la Federazione Internazionale della pallacanestro)
- I Comitati Olimpici Nazionali, che regolano il Movimento Olimpico all'interno di una nazione (ad esempio il CONI è il Comitato Olimpico dell'Italia)
- I Comitati Organizzatori dei Giochi Olimpici, che si occupano dell'organizzazione di una specifica edizione delle Olimpiadi.
Attualmente, 202 Comitati Olimpici Nazionali e 35 Federazioni Internazionali fanno parte del Movimento Olimpico. I Comitati Organizzatori dei Giochi Olimpici vengono disciolti dopo le celebrazioni dei Giochi, quando tutto il lavoro burocratico è stato svolto.
Più in generale, il termine Movimento Olimpico viene talvolta usato per comprendere chiunque e qualsiasi cosa sia coinvolta nelle Olimpiadi, come i corpi di governo sportivo nazionali, gli atleti, i media e gli sponsor dei Giochi Olimpici.
Il CIO ritiene tutti i diritti relativi alla organizzazione, marketing, trasmissione, e riproduzione attraverso qualunque mezzo, dei Giochi Olimpici. È titolare di tutti i diritti riguardanti i giochi olimpici estivi, ed invernali: simboli, bandiera, immagine, motto, inno, compreso il simbolo dei 5 cerchi.
Il Movimento Olimpico riceve la maggior parte dei suoi finanziamenti dai diritti dei Giochi Olimpici comprati dalle televisioni di tutto il mondo. Inoltre beneficia dei Partner Olimpici, attraverso un programma di sponsorizzazione, che comprende molte società multinazionali.
La sede del CIO è a Losanna, Svizzera.
Contestazioni al CIO
Il CIO è stato più volte oggetto di contestazione da parte di associazionismi e società civile a causa di alcuni aspetti. Fra i tanti aspetti che vengono contestati il fatto che alcuni membri del CIO stesso fossero uomini politicamente legati a dittatori.
Emblematici i casi di Juan Antonio Samaranch, ex presidente del CIO e elemento di spicco della dittatura di Francisco Franco, e di Mohamad Bob Hasan, ex membro del CIO e ministro del dittatore Suharto. Particolare contestazione suscitò l'assegnazione dell'"Ordine Olimpico" a personalità dittatoriali e sanguinarie come Nicolae Ceauşescu e a personalità discusse come Henry Kissinger.
Un altro elemento di dubbi è legato alla riproposizione del "rito" della marcia della fiamma olimpica introdotto dal regime nazista di Adolf Hitler durante le olimpiadi di Berlino nel 1936.
Altro motivo di forti perplessità nasce dalle ragioni di assegnazione della sede di svolgimento dei giochi olimpici. Tale aspetto è balzato agli onori della cronaca durante i giochi invernali di Salt Lake City, dove la magistratura inquirente ha ipotizzato reati di corruzione nei confronti di alcuni membri per avvantaggiare alcune candidature piuttosto di altre [34]. La procedura di assegnazione prevede che a circa 10 anni dalla data delle competizioni si presentino davanti al CIO le città candidate, rappresentate dai comitati promotori, sottoponendo il loro programma sportivo e infrastrutturale e ponendolo al vaglio e allo studio del CIO.
Dopo la votazione si passa alla firma di un contratto piuttosto complesso, in cui è previsto, tra l'altro, che i governi nazionali firmatari garantiscano che una percentuale degli incassi (per esempio i proventi del marketing) andranno al CIO e che questi non sarà coinvolto in eventuali passivi dell'organizzazione, che ovviamente saranno accollati al settore pubblico nazionale, visto che i comitati organizzatori sono de facto "casse vuote".
Anche l'ingresso nel CIO ha spesso destato dubbi, in quanto non avviene attraverso elezione dei membri o nomina da parte di qualche ente governativo, ma tramite un meccanismo di cooptazione del presidente, e i membri non hanno la facoltà di esprimere opinioni ufficiali discordi dalla versione CIO. L'amministrazione del CIO si svolge attraverso l'assemblea plenaria, ma il potere vero è in mano al comitato esecutivo, composto da 15 membri tra cui il presidente del CIO, quattro vicepresidenti e altri dieci che durano in carica quattro anni e sono scelti dall'assemblea con voto segreto.
Simboli olimpici
Il movimento olimpico utilizza diversi simboli, principalmente ispirati alle idee e agli ideali espressi da De Coubertin.
Probabilmente il simbolo più noto sono i cinque cerchi della bandiera olimpica, che viene issata ad ogni edizione dei Giochi a partire dal 1920. Essa raffigura cinque anelli, di diverso colore, intrecciati in campo bianco. Gli anelli sono cinque come i continenti: Europa, Asia, Africa, America e Oceania. L'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico.
I colori scelti per i cinque cerchi sono (da sinistra a destra) blu, giallo, nero, verde e rosso. Insieme al bianco dello sfondo, questi colori erano presenti nelle bandiere di tutte le nazioni del mondo nel momento in cui furono scelti. La combinazione dei colori simboleggia quindi tutti i Paesi, mentre è da sfatare la credenza comune che il colore di ogni cerchio stia a rappresentare un determinato continente [35].
Il motto olimpico ufficiale è "Citius, Altius, Fortius", un'espressione latina che significa "più veloce, più alto, più forte". La frase fu usata per la prima volta in occasione delle Olimpiadi del 1924 a Parigi.Un altro motto usato solo da pochi anni,è "One world, one dream" (Un mondo,un sogno). Un altro motto, non ufficiale ma non meno importante fu la famosa frase di De Coubertin "L'importante non è vincere ma partecipare".
La fiamma olimpica viene accesa ad Olimpia e portata da una staffetta di tedofori, introdotta dall' edizione della manifestazione a Berlino nel 1936, fino alla città che ospita i Giochi, dove viene impiegata per accendere il braciere olimpico durante la cerimonia di apertura. La fiamma olimpica arde nel braciere per tutta la durata dell'Olimpiade, e viene spenta nel corso della cerimonia di chiusura.
Cerimonia di apertura
La cerimonia di apertura di un'Olimpiade comprende diversi elementi.[36][37] Dopo il Conto alla rovescia all'inizio dell'evento si comincia con le peripezie preparate dal Paese che ospita le Olimpiadi che prevede danze, canti e coreografie ispirate al folklore e alla storia del paese ospitante[38].
Si continua con la sfilata dei paesi partecipanti, con gli atleti che marciano nello stadio divisi per nazione. I paesi sfilano secondo l'ordine alfabetico della lingua del paese ospitante[36][37],(nel caso della Cina che sta ospitando i Giochi,le nazioni sono state disposte a seconda del numero dei tratti contenenti l'ideogramma del nome del Paese[39]) con due sole eccezioni: la Grecia entra per prima (essendo la patria dei Giochi dell'antichità ed avendo ospitato la prima edizione di quelli moderni), mentre il paese ospitante entra per ultimo nello stadio[38]. Ogni delegazione nazionale è preceduta da un alfiere con la bandiera del paese[36][37]. Fare il portabandiera della propria nazione alle Olimpiadi è considerato un grande onore, e spesso questo ruolo viene assegnato ad uno degli atleti più rappresentativi. Al termine della sfilata, seguono i discorsi del presidente del Comitato Organizzatore dell'edizione dei giochi e del Presidente del Comitato Olimpico Internazionale. Quindi il capo di stato del paese organizzatore apre formalmente l'Olimpiade[40].
Poi viene suonato l'inno olimpico e viene issata la bandiera olimpica vicino a quella del Paese ospitante . Successivamente, tutti i portabandiera si riuniscono attorno ad un podio, dove un rappresentante degli atleti e uno dei giudici di gara (entrambi del paese ospitante) pronunciano il giuramento olimpico (reggendo il vessillo dei 5 cerchi), impegnandosi a nome di tutti a gareggiare e a giudicare secondo le regole che governano i Giochi Olimpici[40].
Infine arriva poi il momento in cui la torcia con la fiamma olimpica entra nello stadio, dopo la lunga staffetta che nei mesi precedenti l'ha portata da Olimpia alla sede dei Giochi. All'ultimo tedoforo (spesso un atleta famoso o una personalità del paese ospitante) spetta il compito di accendere il braciere, in cui il fuoco olimpico arderà per tutta la durata dei Giochi[40]. Contemporaneamente vengono liberate delle colombe, simbolo di pace.
Cerimonia di chiusura
La cerimonia di chiusura è più semplice e meno formale di quella di apertura.
Gli atleti entrano nello stadio mescolati tra loro, senza distinzione per nazione. Viene spento il fuoco olimpico, e la bandiera olimpica viene calata e consegnata al sindaco della città che ospiterà la successiva edizione delle Olimpiadi.
Anche nella cerimonia di chiusura c'è spazio per la parte artistica, con richiami sia al paese che ha appena ospitato i Giochi, sia alla nazione che li ospiterà tra quattro anni, la quale viene presentata in un segmento di 8 minuti.
Dai Giochi Olimpici Estivi del 2004 la premiazione della Maratona maschile avviene durante la cerimonia di chiusura (nei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 è avvenuto con la 50 km di fondo maschile).
Sport olimpici
Alle Olimpiadi del 2000 erano presenti 28 discipline sportive, secondo la classificazione adottata dal CIO[41]. Bisogna comunque tenere presente che a volte più sport vengono raggruppati sotto lo stesso nome (per esempio, nel nuoto sono compresi anche i tuffi). Soltanto 5 sport sono sempre stati presenti alle Olimpiadi sin dal 1896: atletica leggera, ciclismo, scherma, ginnastica e nuoto. All'elenco andrebbe aggiunto anche il canottaggio, che era in programma nel 1896, ma le gare furono annullate a causa del maltempo[42].
Nelle Olimpiadi invernali sono attualmente 7 le discipline sportive. Sci alpino, sci di fondo, pattinaggio di figura, hockey su ghiaccio, combinata nordica, salto con gli sci e pattinaggio di velocità sono sempre stati presenti nei programmi dei Giochi olimpici invernali. Gare di pattinaggio di figura e hockey su ghiaccio erano già presenti nei Giochi estivi, prima dell'introduzione di Giochi invernali separati.
Negli ultimi anni il CIO ha inserito nuovi sport nel programma olimpico, tra cui lo snowboard e il beach volley. Dagli anni Venti in poi, nessuna disciplina è mai stata tolta dal programma olimpico, ma, viste le dimensioni ormai raggiunte dall'evento olimpico, il CIO si è riservato la possibilità di escludere alcuni sport dopo il 2004. Sport con poco seguito di pubblico o molto costosi potrebbero quindi rischiare di sparire dalle Olimpiadi. baseball e softball, ad esempio, non saranno presenti a Londra 2012. Per le edizioni del 2016 il CIO prevede di avere 28 sport e vorrebbe quindi inserirne altri due oltre ai 26 previsti per il 2012. Gli sport in lizza sono 7: baseball, softball (che tenterebbero il rientro) golf (presente nel 1900 e 1904), karate, pattinaggio, rugby (presente nel 1900, 1908, 1920 e 1924) e squash.[43][44] La scelta verrà fatta nella 121a sessione del CIO in programma dal 7 al 9 ottobre 2009, la stessa sessione deciderà la città ospitante i Giochi olimpici del 2016.
Fino al 1992 alle Olimpiadi trovavano posto anche i cosiddetti "sport dimostrativi". Le gare di queste discipline si svolgevano contestualmente agli altri eventi olimpici, ma le medaglie assegnate non facevano parte del medagliere ufficiale. Spesso si trattava di sport molto popolari nel paese ospitante, ma poco noti a livello mondiale (per esempio, la pelota basca alle Olimpiadi di Barcellona). In alcuni casi, come il baseball e il curling, gli sport dimostrativi sono stati successivamente inclusi a pieno titolo nel programma olimpico.
Competizioni artistiche
L'inserimento delle competizioni d’arte nei giochi olimpici, desiderio primario del barone De Coubertin, che voleva mantenere l’impostazione originale dei giochi panellenici della Grecia antica, impose al Comitato Olimpico Internazionale di dare enfasi anche all’aspetto culturale e intellettuale, oltre che a quello fisico e sportivo, nella organizzazione delle competizioni[45]. Fu comunque necessario un certo periodo di tempo prima che gli artisti di tutto il mondo si convincessero a partecipare ai Giochi, trovando necessariamente la fonte di ispirazione per le loro creazioni nelle discipline sportive.
A partire dall'edizione di Stoccolma, del 1912, fino a quella di Berlino, nel 1936, i Giochi si svolsero regolarmente (con la sola eccezione del 1916, per la guerra in corso), comprendendo diverse discipline artistiche. Dalle arti figurative (scultura e pittura), alla musica (canto e orchestra), all'architettura (progettazione e urbanistica), alla letteratura (epica e poesia)[46]. La seconda guerra mondiale interruppe il ciclo olimpico (1940, 1944), che riprese, comprendendo l'Arte soltanto per una edizione, con le Olimpiadi di Londra del 1948. Nelle successive edizioni, senza apparenti giustificazioni, se non la maggiore difficoltà a dimostrare la condizione dilettantistica dei concorrenti[47], i Giochi Olimpici si svolsero senza il contributo culturale ed intellettuale delle discipline artistiche, proseguendo fino ai giorni nostri nella veste attuale, pur aggiornandosi con l’esclusione o l’inserimento di discipline sportive sorpassate, ovvero di nuovo interesse.
Dilettanti e professionisti
Secondo De Coubertin gli atleti non dovevano gareggiare per denaro, e quindi fu deciso di non ammettere i professionisti ai Giochi Olimpici. Nella storia delle Olimpiadi moderne questa regola ha generato diverse controversie.
Alle Olimpiadi del 1896 (I Olimpiade, ad Atene) l'iscrizione di Carlo Airoldi, maratoneta italiano che si era recato ad Atene a piedi impiegando 28 giorni, non venne accettata perché Airoldi fu ritenuto dalla giuria un atleta "professionista" in quanto aveva ricevuto una cifra aggiratesi fra le 2000 e le 2.500 pesetas come premio ad una competizione di qualche anno prima.[48]
Alle Olimpiadi del 1912 Jim Thorpe vinse la medaglia d'oro nel pentathlon e nel decathlon, ma venne poi squalificato perché si scoprì che in precedenza aveva giocato a baseball a livello semi-professionistico. Le medaglie gli furono restituite dal CIO solo nel 1983.[49]
In un'altra occasione, alle Olimpiadi invernali del 1936, gli sciatori svizzeri e austriaci boicottarono i Giochi per protesta contro l'esclusione dei maestri di sci dalle gare, ritenuti professionisti perché guadagnavano denaro dallo sci.
Con il tempo molti si resero conto che la distinzione tra dilettanti e professionisti non aveva più molto senso. Per esempio, molti atleti dei paesi dell'Europa orientale erano ufficialmente dipendenti statali (fenomeno dell'Atleta di stato), ma in realtà erano stipendiati per allenarsi quotidianamente, quindi erano dilettanti di nome, ma non di fatto. Ciò nonostante, il CIO continuò ancora per anni a sostenere nominalmente lo sport dilettantistico.
Negli anni Ottanta le regole sul dilettantismo vennero allentate, e praticamente eliminate negli anni Novanta. Questo permise, tra l'altro, agli USA di schierare per la prima volta alle Olimpiadi di Barcellona 1992 una squadra di pallacanestro costituita dai migliori giocatori del campionato professionistico americano, il cosiddetto "Dream Team" ("la squadra dei sogni").
Attualmente, l'unica disciplina olimpica in cui non sono ammessi professionisti è la boxe. Per quanto riguarda il calcio, altro sport dove il professionismo è molto diffuso, l'unico vincolo riguarda l'età: per ogni squadra sono ammessi al massimo 3 "fuoriquota" che abbiano superato i 23 anni e non c'è obbligo di convocarli.
Rimangono comunque in vigore norme molto restrittive sulla pubblicità, almeno sui campi di gara, anche se ci sono molti "sponsor ufficiali olimpici". Sulle divise degli atleti può comparire solo il marchio della ditta produttrice, e anche questo deve comunque non superare delle dimensioni stabilite[50].
Film ufficiali dei Giochi olimpici
Nel maggio 2000 il CIO ha annunciato di avere acquisito i diritti di oltre 20.000 ore di materiale video realizzate fra Londra 1908 e Nagano 1998 sui Giochi olimpici. Il Comitato ha altresì comunicato la notizia dell'attivazione di un sito internet ufficiale [51], nonché di aver comprato i diritti dei precedenti film ufficiali dei Giochi, da Olympia del 1936 ai film di Bud Greenspan [52].
I telespettatori italiani possono vedere la maggior parte di questi film sulla rete televisiva satellitare ESPN Classic Sports che li ha nel proprio palinsesto e li ripropone periodicamente. Inoltre i dvd dei film sono disponibili sul mercato anglosassone in lingua originale e reperibili al pubblico italiano anche su siti tipo Amazon.
Giochi olimpici estivi
- Les Jeux olympiques, Paris 1924 (idem, 1925) di Jean de Rovera (162 min)
- Olympia (Olympia: Fest der Völker & Olympia Fest der Schönheit, 1938), di Leni Riefenstahl (217 min) - Sulle Olimpiadi di Berlino 1936
- XIV Olympiad: The Glory of Sport (idem, 1948) di Castleton Knight (136 min) - Sulle Olimpiadi di Londra 1948
- Olympia 52 (idem, 1952) di Chris Marker (82 min) - Sulle Olimpiadi di Helsinki 1952
- Rendez-vous à Melbourne (idem, 1957) di René Lucot (110 min)
- La grande Olimpiade (idem, 1961), di Romolo Marcellini (142 min) - Sulle Olimpiadi di Roma 1960
- Le olimpiadi di Tokyo (Tôkyô orimpikku, 1965), di Kon Ichikawa (170 min)
- Giochi olimpici (Olimpiada en México, 1969) di Alberto Isaac (240 min) - Sulle Olimpiadi di Messico 1968
- Ciò che l'occhio non vede (Visions of Eight, 1973) di registi vari (110 min) - sulle Olimpiadi di Monaco 1972
- Jeux de la XXIème olympiade (idem, 1977) di registi vari (118 min) - Sulle Olimpiadi di Montreal 1976
- O sport, ty - mir! (О спорт, ты — мир!, 1981) di Yuri Ozerov (120 min) - Sulle Olimpiadi di Mosca 1980
- 16 giorni di gloria (16 Days of Glory, 1986), di Bud Greenspan (145 min) - Sulle Olimpiadi di Los Angeles 1984
- Seoul '88: 16 Days of Glory (idem, 1989), di Bud Greenspan (157 min)
- Barcelona '92: 16 Days of Glory (idem, 1993), di Bud Greenspan (132 min)
- Atlanta's Olympic Glory (idem, 1997), di Bud Greenspan (210 min)
- Sydney 2000 Olympics: Bud Greenspan's Gold from Down Under (idem, 2001), di Bud Greenspan (120 min)
- Bud Greenspan's Athens 2004: Stories of Olympic Glory (idem, 2005) di Bud Greenspan (90 min) - Distribuito dalla rete televisiva Showtime [53]
- The Beijing 2008 Olympic Games Official Film (奥运官方电影-搜狐2008奥运, 2009) - Film in lavorazione, annunciato il 9 luglio 2008 nel corso delle Olimpiadi di Pechino [54]
Doping e Olimpiadi
Uno dei principali problemi delle Olimpiadi (e dello sport in generale) è il doping. Agli inizi del XX secolo, si iniziarono a usare droghe al fine di ottenere prestazioni sportive migliori.
L'unica morte per doping, avvenuta durante le Olimpiadi, fu ai Giochi di Roma 1960, nella corsa di bici su strada. Il danese Knut Enemark Jensen, cadde dalla sua bici e più tardi morì.[55] L'autopsia rivelò che l'atleta era sotto l'influenza di anfetamine.[56]
A partire dai Giochi del 1968 i test anti-doping furono introdotti dal CIO.[57]
Il primo atleta olimpico ad essere trovato positivo al doping fu lo svedese pentatleta Hans-Gunnar Liljenwall, durante le Olimpiadi di Città del Messico 1968. Liljenwall perse la medaglia di bronzo. Settantatré atleti seguirono Liljenwall nei successivi 38 anni, tra cui molti medagliati. La squalifica per doping più pubblicizzata resterà sempre quella del velocista canadese Ben Johnson, che vinse i 100 metri a Seul 1988. Fu trovato positivo agli steroidi anabolizzanti[58].
Nonostante i controlli, gli atleti hanno continuato ad utilizzare sostanze dopanti nel corso degli anni. Nel 1990, la rilevazione di alcuni documenti denunciò il fatto che molte atlete della Germania Est, erano costrette dai propri allenatori e preparatori ad assumere sostanze dopanti.
Ad oggi la battaglia del CIO si è fatta sempre più forte, ed è dimostrazione che alle recenti olimpiadi invernali di Torino 2006, solamente un atleta è stato trovato positivo al doping.
Campioni olimpici e medagliati
Ai Giochi Olimpici viene stilata una classifica per ogni gara.
Gli atleti, o le squadre, che si piazzano ai primi tre posti ricevono delle medaglie. Ai vincitori va la medaglia d'oro, che in realtà è di argento placcato[59], ai secondi classificati va la medaglia d'argento, ai terzi la medaglia di bronzo. È usuale sostenere che il quarto classificato sia titolato della "medaglia di legno", in realtà non rappresenta nessun titolo onorifico, ma indica un modo di sottolineare la particolarità di chi per un soffio ha sfiorato l'alloro del podio olimpico. Le medaglie contribuiscono a infoltire il medagliere complessivo dei Giochi olimpici delle varie nazioni.
Questa pratica risale a Londra 1908. Ad Atene 1896 le medaglie erano solo per i primi due classificati, mentre a Parigi 1900 e a St. Louis 1904 erano state date coppe ed altri premi, anziché medaglie.
Dato che le Olimpiadi si tengono solo una volta ogni quattro anni, il pubblico e gli atleti di quasi tutti gli sport ad esclusione di alcuni sport di squadra, come il calcio ad esempio, spesso le considerano molto più importanti dei campionati del mondo o di altri eventi internazionali, che si disputano più di frequente. Molti atleti sono diventati eroi nazionali o celebrità internazionali dopo aver vinto le Olimpiadi, in virtù dell'unicità dell'evento.
È molto difficile stabilire chi sia il più grande atleta olimpico di tutti i tempi, data la diversità degli sport e l'evoluzione delle Olimpiadi dal 1896 ad oggi.
Questa è la classifica degli atleti che hanno vinto più medaglie.
Atleta | Nazione | Disciplina | Olimpiadi | Totale | |||
---|---|---|---|---|---|---|---|
Michael Phelps | Stati Uniti | Nuoto | 2000-presente | 14 | 0 | 2 | 16 |
Ray Ewry | Stati Uniti | Atletica leggera | 1900-1908 | 10 | 0 | 0 | 10 |
Larissa Latynina | Unione Sovietica | Ginnastica | 1956-1964 | 9 | 5 | 4 | 18 |
Paavo Nurmi | Finlandia | Atletica leggera | 1920-1928 | 9 | 3 | 0 | 12 |
Mark Spitz | Stati Uniti | Nuoto | 1968-1972 | 9 | 1 | 1 | 11 |
Carl Lewis | Stati Uniti | Atletica leggera | 1984-1996 | 9 | 1 | 0 | 10 |
Bjørn Dæhlie | Norvegia | Sci di fondo | 1992-1998 | 8 | 4 | 0 | 12 |
Sawao Kato | Giappone | Ginnastica | 1968-1976 | 8 | 3 | 1 | 12 |
Jenny Thompson | Stati Uniti | Nuoto | 1992-2004 | 8 | 3 | 1 | 12 |
Matt Biondi | Stati Uniti | Nuoto | 1984-1992 | 8 | 2 | 1 | 11 |
Nikolay Andrianov | Unione Sovietica | Ginnastica | 1972-1980 | 7 | 5 | 3 | 15 |
Questa classifica tiene conto dei risultati delle Olimpiadi estive del 1906, dove Ray Ewry vinse due medaglie d'oro. Quei Giochi non vengono però riconosciuti dalla cronologia ufficiale delle Olimpiadi; senza queste medaglie, Ray Ewry si ferma a quota 8.
Come si può vedere, i due atleti più medagliati di tutti i tempi sono Larissa Latynina (18 medaglie) e Michael Phelps (16 medaglie).
Edizioni e sedi dei Giochi Olimpici dell'era moderna
La tabella seguente riassume tutte le edizioni delle Olimpiadi estive ed invernali, incluse Vancouver, Londra e Soči, che non hanno ancora ospitato i Giochi.
Voci correlate
- Atleti con il maggior numero di partecipazioni olimpiche
- Atleti con il maggior numero di medaglie olimpiche
- Comitato Olimpico Internazionale
- Giochi olimpici antichi
- Giochi olimpici estivi
- Giochi olimpici invernali
- Simboli olimpici
- Tedoforo
- Giuramento olimpico
- Giochi olimpici giovanili
- Goodwill Games
- Giochi del Mediterraneo
- Giochi Asiatici
- Medagliere complessivo dei Giochi olimpici
Bibliografia
- Emanuela Audisio, Tutti i cerchi del mondo. I volti, i paesi, le storie che fanno un'Olimpiade, Mondadori, ISBN 8804530197.
- George Jonas, Vendetta. La vera storia della caccia ai terroristi delle Olimpiadi di Monaco 1972, Rizzoli, 2006, ISBN 8817010022.
- Achille Mezzadri, Il fascino delle Olimpiadi, Forte editore, 1984.
- Stefano Bertone, Luca Degiorgis, Il libro nero delle Olimpiadi di Torino 2006, F.lli Frilli Editori, 2006, ISBN 88-75631-42-5.
- B. Palmiro Boschesi, Olimpiadi: da Atene a Seul, Editrice Piccoli, 1988, ISBN 88-261-5055-9.
Note
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 4
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 4
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 4
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 4
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 4
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 5
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 5
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 7
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 9
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 9
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 5
- ^ Marshall Islands joins Olympic Family, ONOC, 10 febbraio 2006. URL consultato il 17 dicembre 2006.
- ^ Matroka, Bernadette, IOC "Welcomes" Idea of Youth Olympic Games to Start in 2010 with "Relevant" Sports. URL consultato il 20 maggio 2007.
- ^ FIS in favor of Youth Olympic Games, FIS, 8 maggio 2007. URL consultato il 20 maggio 2007.
- ^ No kidding: Teens to get Youth Olympic Games, USA Today. URL consultato il 19 maggio 2007.
- ^ a b Rogge wants Youth Olympic Games, BBC Sport, 19 marzo 2007. URL consultato il 19 maggio 2007.
- ^ a b IOC Session: A "go" for Youth Olympic Games, International Olympic Committee, 5 luglio 2007. URL consultato il 6 luglio 2007.
- ^ Youth Olympic Games (PDF), su video.olympic.org, International Olympic Committee, 2007. URL consultato il 6 luglio 2007.
- ^ IOC to Introduce Youth Olympic Games in 2010, 25 aprile 2007. URL consultato il 20 maggio 2007.
- ^ IOC votes to start Youth Olympics in 2010
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 5
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 11
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 16
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 15
- ^ The Nazi Olympics, su jewishvirtuallibrary.org, The American-Israeli Cooperative Enterprise, 2006. URL consultato il 28 dicembre 2006.
- ^ Great Soviet Encyclopedia, 3rd edition, volume 24 (part 1), p. 286, Moscow, Sovetskaya Entsiklopediya publisher, 1976
- ^ Melbourne/Stockholm 1956: Did you know?, su olympic.org, International Olympic Committee. URL consultato il 28 dicembre 2006.
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 21
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 23
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 24
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 25
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 22
- ^ Olympic Park Bombing. CNN.
- ^ BBC - Olympic vote buyng scandal.
- ^ In realtà il simbolo olimpico (gli anelli olimpici) esprimono l'attività del Movimento Olimpico, e rappresentano l'unione dei cinque continenti e l'incontro degli atleti da tutto il mondo ai giochi olimpici ("The Olympic symbol consists of five interlaced rings of equal dimensions, used alone, in one or in five different colours, which are, from left to right, blue, yellow, black, green and red. The Olympic symbol (the Olympic rings) expresses the activity of the Olympic Movement and represents the union of the five continents and the meeting of athletes from throughout the world at the Olympic Games"): International Olympic Committee, su olympic.org..
- ^ a b c Fact sheet: Opening Ceremony of the Summer Olympic Games (PDF), International Olympic Committee, February 2008. URL consultato il 14 agosto 2008.
- ^ a b c Fact sheet: Opening Ceremony of the Winter Olympic Games (PDF), International Olympic Committee, February 2008. URL consultato il 14 agosto 2008.
- ^ a b The development of the Games - Between festival and tradition, in The Modern Olympic Games (PDF), International Olympic Committee, p. 5. URL consultato il 10 gennaio 2007.
- ^ Beijing Olympics open with spectacular ceremony The Guardian, 8 August 2008
- ^ a b c Olympic Charter - in force as from 7 July 2007.
- ^ Sports, su olympic.org, International Olympic Committee. URL consultato il 18 marzo 2007.
- ^ The Olympic Games (PDF), su aafla.org, AAFLA. URL consultato il 1º aprile 2007.
- ^ [Il golf bussa alle porte di Olimpia, candidatura per i Giochi del 2016]
- ^ [7 sports considered for 2016 Olympics]
- ^ Competizioni artistiche
- ^ Competizioni artistiche
- ^ Competizioni artistiche
- ^ Carlo Airoldi
- ^ Olimpiadi: da Atene a Seul, pag. 10
- ^ 'Advertising, Demonstrations, Propaganda', Olympic Charter, pp98-100, su olympic.org, International Olympic Committee, October 2007. URL consultato l'8 agosto 2008.
- ^ OTAB.com Official Television Archive Bureau
- ^ IOC Announces Launchof OTAB.COM
- ^ Bud Greenspan's Athens 2004: Stories of Olympic Glory
- ^ Beijing 2008 Olympic Games - official film website goes live!
- ^ Doping.
- ^ Drug Testing In The Olympics
- ^ Drug Testing In The Olympics
- ^ Drug Testing In The Olympics
- ^ In realtà, pur essendo di argento placcato, ogni medaglia d'oro contiene almeno sei grammi di oro puro. Medals of Beijing Olympic Games unveiled, Beijing 2008 Website (accessed 12/Aug/2008)
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) The Official Films Of The Olympic Games - Lista dei film ufficiali dei Giochi olimpici
- (EN) Voce Olympic Film sulla Encyclopedia di NationMaster.com - L'elenco completo dei film ufficiali dei Giochi olimpici estivi ed invernali (aggiornato a Salt Lake City 2002)
- Sito ufficiale del CONI
- (EN, FR) Sito ufficiale del CIO
- (EN) I Giochi Olimpici dell'antichità
- Sito ufficiale della tregua olimpica
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