Coordinate: 42°56′38.87″N 13°08′34.62″E

Ussita: differenze tra le versioni

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'''Ussita''' (''Ùssita'') è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 441 abitanti<ref>[http://demo.istat.it/bilmens2010gen/index.html Dato Istat al 31/8/2010].</ref> della [[provincia di Macerata]] nelle [[Marche]].
'''Ussita''' (''Ùssita'') è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 441 abitanti<ref>[http://demo.istat.it/bilmens2010gen/index.html Dato Istat al 31/8/2010].</ref> della [[provincia di Macerata]] nelle [[Marche]].


== Storia ==
La sede comunale, un tempo coincidente con la frazione Fluminata, si è espansa fino a inglobare le vicine frazioni di Sasso, Pieve, Vallazza e Tempori, che formano adesso un unico centro abitato che ha assunto il nome di Ussita. Conseguentemente non si tratta di un [[comune sparso]].
La storia di Ussita è legata a quella di [[Visso]], di cui era la più importante delle cinque "guaite" che nel [[XIII secolo]], svincolatesi dall'autorità dei [[feudo|feudatari]], entrarono a far parte di questo comune, mantenendo tuttavia l'autonomia amministrativa. Risale al [[1380]] la costruzione del castello sul colle Fantellino, favorita da Rodolfo [[da Varano]].


Il centro abitato è stato gravemente danneggiato dal terremoto del 26 ottobre [[2016]].<ref>{{cita news |titolo=Terremoto, il sindaco di Ussita: «Scossa apocalittica, il nostro paese è finito» |url=http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/terremoto_ussita_sindaco-2047599.html |testata=Il Messaggero |data=26 ottobre 2016 |accesso=27 ottobre 2016}}</ref>
== Geografia antropica ==


L'origine del toponimo non è chiara. Le ipotesi più plausibili lo riconducono al latino ''exitus'', uscita, porta, valico, o alla tribù sannitica degli Ussiti che si rifugiò sugli [[Appennini]], o ad un'espressione [[lingua albanese|albanese]] che significa "acqua impetuosa".
=== Frazioni ===


== Monumenti e luoghi di interesse ==
Il paese, a carattere tipicamente montano, si sviluppa su numerose piccole frazioni tutte adagiate alle pendici del [[Monte Bove]]. Quelle ormai inglobate nel capoluogo sono:
[[File:Visso Ussita.jpg|miniatura|Torrente Ussita]]
[[File:Viale della chiesa di Ussita.jpg|thumb|right|Il viale che porta alla chiesa di Santa Maria]]
Il castello di Ussita sorgeva sul colle Fantellino nella località di Castel Murato. Consisteva in una cinta muraria di forma trapezoidale, difesa da cinque torri e da un fossato esterno. Dei ruderi resta soprattutto una torre in pietra del [[XIV secolo]] a base quadrata inglobata nel cimitero comunale.


La principale chiesa è a Pieve. Negli [[anni 1920|anni '20 del XX secolo]], per munificenza del cardinale [[Pietro Gasparri]] originario di Ussita, fu restaurata dall'architetto romano [[Aristide Leonori]] che gli diede forme [[Medio Evo|medievaleggianti]] con un [[rosone]] centrale in facciata.
* [[Fluminata]]: è il centro città costituito dal Palazzo municipale, recentemente ristrutturato, dalla [[piazza]] e dai principali piccoli negozi del paese;
* [[Pieve (Ussita)|Pieve]]: è quasi un tutt'uno con la frazione Fluminata, il nome deriva dalla chiesa principale (restaurata negli anni '20 del secolo scorso nelle attuali forme [[Medio Evo|medievaleggianti]] con [[rosone|rosa]] centrale in facciata dall'[[Architetto (personaggio)|architetto]] [[roma]]no [[Aristide Leonori]] per munificenza del nativo locale cardinale [[Pietro Gasparri]]). Presente nella frazione, tra gli edifici pubblici, la stazione dei [[Carabinieri]].
* [[Vallazza]]: è l'anello di collegamento tra la contrada Pieve e quella Fluminata. Caratteristico il parchetto nel quale scorre il [[torrente]] Ussita (affluente del fiume [[Nera (Italia)|Nera]]). Importante la presenza di una nuovissima casa di riposo per anziani;
* [[Tempori]] è la frazione posta sopra la Pieve. Soleggiata tutto l'anno.
* Sasso: si trova a Ovest in direzione di Visso.


La chiesa di Santa Maria Assunta, a Calcara, è un'antica chiesa pievana. Fu costruita nel Trecento in stile gotico, su un precedente edificio di culto, e venne completata nel [[1389]]. Da essa dipendevano ventidue cappelle e chiese della zona. La facciata rifatta in pietra ha un portale ogivale, sorretto da due colonnine, un rosone al centro e due finestre laterali cuspidate. All'interno, ad una navata, è un fonte battesimale del [[1390]], affreschi di [[Paolo da Visso]] del [[1470]] e pitture della scuola mevalese del [[1456]]. Dietro l'altare maggiore è collocata una interessante tavola degli Angelucci di Mevale del [[1584]]. In altri locali della chiesa sono conservati: un reperto di pietra calcarea del VIII-IX secolo d'arte barbarica, una statua romanica del [[XII secolo]], una statua lignea trecentesca di San Sebastiano e diverse tele del Seicento e Settecento. Restaurata nel [[1915]] è stata resa inagibile dal [[terremoto di Umbria e Marche del 1997]].
Le attuali frazioni componenti il Comune sono:


La chiesa di Santo Stefano è posta fuori dal borgo di Sorbo. È risalente al Duecento e, nonostante sia stata restaurata nel 1942 {{chiarire|dal senatore Sili}}, ha mantenuto la struttura originale. Ad una sola navata, conserva sulla parete di fondo un affresco del 1474 attribuibile, per ragioni stilistiche benché sia deteriorato dal tempo, a Paolo da Visso. Al centro della stessa parete un altare ligneo barocco del Seicento.
* [[Capovallazza]]: è situata all'estremità del paese, sede dello stabilimento dell'acqua minerale Roana, è anche conosciuta come località natale del cardinale [[Pietro Gasparri]];
* Sant'Eusebio: è la frazione vicina al centro, ma posta ad un'altitudine ben più elevata; questa posizione gli permette di offrire uno scorcio su tutto il centro e sulla valle del torrente Ussita in generale;
* [[Calcara (Ussita)|Calcara]]: situata a sud del centro, è famosa per il palazzetto del ghiaccio e gli altri impianti sportivi, ed un borgo di case che rappresenta il suo nucleo originario. Rilevanza assume la chiesa di Santa Maria Assunta. È un'antica chiesa pievana costruita nel ‘[[300]], in stile gotico, su un precedente edificio di culto, completata nel [[1389]] e restaurata nel [[1915]]. Da essa dipendevano ventidue cappelle e chiese della zona. La facciata rifatta in pietra ha un portale ogivale, sorretto da due colonnine, un rosone al centro e due finestre laterali cuspidate. All'interno, ad una navata, è un fonte battesimale del [[1390]], affreschi di [[Paolo da Visso]] del [[1470]] e pitture della scuola mevalese del [[1456]]. Dietro l'altare maggiore è collocata una interessante tavola degli Angelucci di Mevale del [[1584]].In altri locali della chiesa sono conservati: un reperto di pietra calcarea del VIII-IX secolo d'arte barbarica, una statua romanica del [[XII secolo]], una statua lignea di S. Sebastiano del ‘300 e diverse tele del ‘600 e ‘700. ; successivamente al terremoto che colpì tutta la zona umbro-marchigiana nel [[1997]], la chiesa non è agibile.
* [[Castel Fantellino]]: sede dell'attuale principale [[cimitero]] cittadino, dal quale ogni notte è possibile vedere la [[torre]] illuminata. Anticamente la torre faceva parte di un complesso più grande probabilmente un [[castello]] del quale oggi appunto rimane solo questo elemento inglobato all'interno del camposanto; nel borgo è presente una chiesetta del 1400, decorata nei secoli successivi da artisti mandati appositamente da Roma; caratteristica è anche la "Fontana del fantasma" situata nel bosco lungo il breve sentiero che collega Castelfantellino alla sua mini-frazione "Palazzo", così chiamata per la presenza appunto di un palazzo del 1400, legato in passato alla Curia Romana (che recentemente valutò, senza esito, la possibilità di riacquistarlo e restaurarlo), con affreschi semplici decorativi all'interno.
*:Castel Fantellino è collegato tramite una piccola stradina di terra all'abitato di Calcara e lungo questa strada è possibile ritrovare un'antica fontana probabilmente adibita a lavatoio chiamata "Fontana del fantasma"; la leggenda vuole che una ragazza affetta da sonnambulismo sia scomparsa, una notte, sul sentiero, ed il giorno dopo il volto del fantasma era visibile inciso sulle fontana. Ancona oggi "con un po' di fantasia" è possibile intravedere il fantasma sulla pietra retrostante la fontana.


La chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio a Casali è un'antica cella monastica benedettina sorta nel periodo longobardico. Come indicato da un'iscrizione interna, nel 1093 fu consacrata dal vescovo di Spoleto. Nel 1115 passò alle dipendenze dell'abbazia di Sant'Eutizio. L'edificio conserva elementi architettonici romanici, nonostante i vari restauri. La facciata in pietra, restaurata nel 1929, ha un portale ad arco con ghiera dentellata e una bifora, la cui colonnina ha un capitello a stampella. Sull'arco della bifora è posto lo stemma dell'abbazia di Sant'Eutizio. L'interno ad una navata con capriata ha due altari lignei barocchi del Seicento; su uno di essi è posta una una tela di A. Righi del 1638. Nell'abside, con doppio arco in pietra, è sistemato un altare, anch'esso in pietra, decorato con archetti in stile romanico-longobardo.
Più distaccate dal corpo centrale del paese ci sono altre frazioni:


Nel borgo di Castel Fantellino è presente una chiesetta del Quattrocento, decorata nei secoli successivi da artisti provenienti da Roma.
* [[Casali (Ussita)|Casali]]: è quasi un vero e proprio agglomerato a sé stante è situato su una terrazza naturale sulle pendici di Monte Rotondo; caratteristica è la chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio, che conserva all'interno opere di rilevante importanza; è un'antica cella monastica benedettina di S. Eutizio sorta nel periodo longobardico. Fu consacrata dal Vescovo di Spoleto nel 1093, come indica una pietra nella parete interna della chiesa. Sono ancora riscontrabili gli elementi architettonici romanici, nonostante i vari restauri. La facciata in pietra, restaurata nel 1929, ha un bel portale ad arco con ghiera dentellata e una graziosa bifora, la cui colonnina ha un capitello a stampella. Sull'arco della bifora è lo stemma dell'Abbazia di S. Eutizio; la chiesa passò infatti alle sue dipendenze nel 1115. L'abside all'esterno è liscio con monofore. L'interno ad una navata con capriata ha due altari lignei barocchi del ‘600, su uno dei quali è una teladi A. Righi del 1638.


La Fontana del Fantasma è un'antica fontana probabilmente adibita a lavatoio che sorge nel bosco, lungo il sentiero che conduce Castel Fantellino a Calcara. La leggenda vuole che una ragazza affetta da sonnambulismo sia scomparsa, una notte, sul sentiero, ed il giorno dopo il volto del fantasma era visibile inciso sulle fontana.
Nell'abside, con doppio arco in pietra, è sistemato un altare, anch'esso in pietra, decorato con archetti in stile romanico-longobardo.
In seguito il pavimento originario venne smantellato, e non restaurato.


== Società ==
* [[Vallestretta]]: è una piccola frazione situata in fondo ad una valle laterale dell'Ussita (destra orografica), e delimitata dalle pendici del [[Monte Rotondo]] e del [[Monte Careschio]], e sovrastata dal versante ovest di [[Croce di Monte Rotondo]], con i caratteristici paravalanghe. Il paesaggio è dominato da recinzioni per il pascolo montano e da due agglomerati (Tresto, a sx salendo la valle e Di cuntra, a dx salendo la valle) di case arroccate ai pendici del monte, tutte in pietra, caratteristica propria dei villaggi di montagna; una grande valanga la sfiorò negli anni novanta, portando a valle, a monte delle abitazioni, centinaia di alberi sradicati, ma senza che ciò provocasse alcun danno..
=== Evoluzione demografica ===
* [[Frontignano]]: rinomata stazione sciistica, dominato dai massicci del Bove e del Bicco: ottimo punto di partenza anche per escursioni sull'anello dei [[Monti Sibillini]];
{{Demografia/Ussita}}
* Sammerlano: è la frazione più recente, nata negli anni "80, per il notevole sviluppo turistico del Comune.
* [[Sorbo (Ussita)|Sorbo]]: È una frazione che conserva quasi intatte le caratteristiche del borgo di montagna: piccole casette, decori in legno ecc. All'imbocco dello svincolo per Sorbo, provenendo dalla strada che dal centro sale a [[Frontignano]], si trova la chiesa di Santo Stefano, posta quindi fuori dal borgo. È risalente al Duecento e, nonostante sia stata restaurata nel 1942 dal Sen. Sili, ha mantenuto la struttura originale. Ad una sola navata, conserva sulla parete di fondo un affresco del 1474 attribuibile, per ragioni stilistiche benché sia deteriorato dal tempo, a Paolo da Visso. Al centro della stessa parete un altare ligneo barocco del '600.
* Cuore di Sorbo
* [[San Placido (Ussita)|San Placido]]: antica frazione ormai disabitata, situata sulla parte alta dei pendii che dominano l'alta valle del Nera, non lontano da Frontignano. Vi è un cimitero antichissimo.


== Storia ==
== Cultura ==
L'archivio comunale conserva gran parte delle testimonianze di vicende politiche e amministrative che nel corso dei secoli hanno segnato la vita della comunità. Sino agli anni settanta vi erano contenuti alcuni oggetti (tra i quali la medaglia della Conciliazione in argento ed il [[Ordine supremo della Santissima Annunziata|collare della Santissima Annunziata]]) appartenenti al cardinale [[Pietro Gasparri]], che furono trafugati negli anni settanta.


== Persone legate a Ussita ==
La storia di Ussita è legata a quella di [[Visso]] di cui era la più importante delle cinque "guaite" che nel [[XIII secolo]], svincolatesi dall'autorità dei [[feudo|feudatari]], entrarono a far parte di questo comune, mantenendo sempre autonomia amministrativa nel proprio territorio.
* [[Pietro Gasparri]] (1852-1934), [[cardinale]] della [[Chiesa cattolica]] e [[Segretario di Stato (Santa Sede)|segretario di Stato]] della [[Santa Sede]].


== Geografia antropica ==
Risale al [[1380]] la costruzione del castello sul colle Fantellino, favorita da Rodolfo [[da Varano]]. Il castello, di cui resta soprattutto una torre in pietra del [[XIV secolo]] a base quadrata, consisteva in una cinta muraria di forma trapezoidale, difesa da cinque torri e da un fossato esterno; i ruderi sono visibili in località Castel Murato.
Il paese, a carattere tipicamente montano, si sviluppa su numerose piccole frazioni tutte adagiate alle pendici del [[Monte Bove]]. La sede comunale, un tempo a Fluminata, si è espansa fino a inglobare le vicine frazioni ad essa più prossime, che formano adesso un unico centro abitato che ha assunto il nome di Ussita. Conseguentemente non si tratta più di un [[comune sparso]].


=== Frazioni ===
Molto interessante l'Archivio Comunale che senza subire spoliazioni conserva gran parte delle testimonianze di vicende politiche e amministrative che nel corso dei secoli hanno segnato la vita della piccola e fiera comunità a parte il furto subito a metà degli anni settanta di oggetti appartenenti al Card. Gasparri (la medaglia della Conciliazione in argento ed il Collare della SS. Annunziata).
Le frazioni oggi inglobate nel capoluogo comunale sono:
* [[Fluminata]] è il centro città costituito dal Palazzo municipale, recentemente ristrutturato, dalla [[piazza]] e dai principali piccoli negozi del paese;
* [[Pieve (Ussita)|Pieve]] è quasi un tutt'uno con la frazione Fluminata, il nome deriva dalla chiesa.
* [[Vallazza]]: a metà strada tra Pieve e Fluminata. Caratteristico il parchetto nel quale scorre il [[torrente]] Ussita, affluente del fiume [[Nera (Italia)|Nera]].
* [[Tempori]] è la frazione posta sopra la Pieve.
* Sasso: si trova a ovest, in direzione di Visso.


Altre frazioni includono:
=== Toponimo ===
* [[Capovallazza]]: situata all'estremità del paese, è sede dello stabilimento dell'acqua minerale Roana. Vi nacque il cardinale [[Pietro Gasparri]];

* Sant'Eusebio: in posizione molto più elevata dal centro comunale, domina la valle del torrente Ussita;
Le ipotesi più probabili della provenienza del nome sono da ''exitus'', uscita, porta, valico o dalla tribù sannita "Ussiti" che si rifugiò sugli [[Appennini]] o addirittura da parole [[Albania|albanesi]] che significano acqua impetuosa.
* [[Calcara (Ussita)|Calcara]]: situata a sud del centro, ha conservato il proprio nucleo originario.
Credo Ussiti > celta ux-, uxello, alto.
* [[Castel Fantellino]]: prende il nome dai ruderi del castello trecentesco oggi inglobati nel [[cimitero]] comunale.

* [[Casali (Ussita)|Casali]]: sorge su una terrazza naturale sulle pendici di Monte Rotondo.
== Tempo libero ==
* [[Vallestretta]]: costituita dagli agglomerati di Tresto e Cuntra, sorge in fondo ad una valle alla destra orografica del torrente Ussita, delimitata dalle pendici del [[Monte Rotondo]] e del [[Monte Careschio]], e sovrastata dal versante ovest di [[Croce di Monte Rotondo]]. Negli anni novanta fu risparmiata da una valanga che si fermò poco a monte delle abitazioni.

* [[Frontignano]]: stazione sciistica dominata dai massicci del Bove e del Bicco.
[[File:Municipio di Ussita.jpg|thumb|left|Palazzo comunale]]
* Sammerlano: è la frazione più recente, sorta negli anni ottanta del XX secolo.
[[File:Visso Ussita.jpg|miniatura|Torrente Ussita]]
* [[Sorbo (Ussita)|Sorbo]]: conserva quasi intatte le caratteristiche del borgo di montagna.
[[File:Viale della chiesa di Ussita.jpg|thumb|left|Il viale che porta alla chiesa di Santa Maria]]D'inverno è molto praticato lo sci nei campi di Frontignano grazie anche agli impianti rinnovati.
* Cuore di Sorbo.
Nei prossimi mesi verrà realizzata una nuova seggiovia quadriposto ad ammorsamento automatico. Con questo nuovo impianto la portata oraria passerà dalle 700 persone/ora del vecchio impianto ad oltre 1.800/ora.
* [[San Placido (Ussita)|San Placido]]: antica frazione ormai disabitata, situata sulla parte alta dei pendii che dominano l'alta valle del Nera, non lontano da Frontignano. Vi è un cimitero antichissimo.

D'estate invece ultimamente sta prendendo molto piede la pratica del Nordic Walking.
Tutto l'anno (o quasi) sono aperti la piscina, il palaghiaccio (uno dei pochi regolari nel centro Italia per le gare di Hockey), i campi da tennis e il campo da calcio.
Il parco giochi invece offre la possibilità di dilettarsi nel minigolf.
Certamente Ussita non offre grandi opportunità di svago per gli amanti dello shopping e per chi è a caccia dei locali da divertimento (anche se le città di Camerino e di Spoleto distano solo rispettivamente 30 e 45 minuti); Ussita invece risulta essere una meta allettante per chi cerca il sano divertimento, il riposo, ed un'esperienza a contatto con la natura.

== Società ==

=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Ussita}}


== Amministrazione ==
== Amministrazione ==
[[File:Municipio di Ussita.jpg|thumb|right|Palazzo comunale]]
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== Note ==
== Economia ==
Comune tipicamente montano, Ussita è oggi una località turistica nella quale d'inverno è possibile praticare lo sci, con piste e impianti di risalita presso Frontignano, e d'estate il nordic walking.


== Sport ==
Nella frazione di Calcara hanno sede i principali impianti sportivi, tra i quali il campo da calcio, i campi da tennis, la piscina e il palazzetto del ghiaccio omologato per le gare di hockey.

== Note ==
<references/>
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== Voci correlate ==


== Voci correlate ==
* [[Comunità montana di Camerino]]
* [[Comunità montana di Camerino]]



Versione delle 00:16, 27 ott 2016

Ussita
comune
Ussita – Stemma
Ussita – Bandiera
Ussita – Veduta
Ussita – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Macerata
Amministrazione
SindacoMarco Rinaldi (lista civica) dal 26-5-2014
Data di istituzione1913
Territorio
Coordinate42°56′38.87″N 13°08′34.62″E
Altitudine744 m s.l.m.
Superficie55,3 km²
Abitanti441[1] (31-10-2015)
Densità7,97 ab./km²
FrazioniCalcara, Capovallazza, Casali, Castel Fantellino, Cuore di Sorbo, Frontignano, Sammerlano, San Placido, Sant'Eusebio, Sorbo, Vallestretta
Comuni confinantiAcquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Montefortino (FM), Pieve Torina, Visso
Altre informazioni
Cod. postale62039
Prefisso0737
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT043056
Cod. catastaleL517
TargaMC
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 510 GG[3]
Nome abitantiussitani
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ussita
Ussita
Ussita – Mappa
Ussita – Mappa
Posizione del comune di Ussita nella provincia di Macerata
Sito istituzionale

Ussita (Ùssita) è un comune italiano di 441 abitanti[4] della provincia di Macerata nelle Marche.

Storia

La storia di Ussita è legata a quella di Visso, di cui era la più importante delle cinque "guaite" che nel XIII secolo, svincolatesi dall'autorità dei feudatari, entrarono a far parte di questo comune, mantenendo tuttavia l'autonomia amministrativa. Risale al 1380 la costruzione del castello sul colle Fantellino, favorita da Rodolfo da Varano.

Il centro abitato è stato gravemente danneggiato dal terremoto del 26 ottobre 2016.[5]

L'origine del toponimo non è chiara. Le ipotesi più plausibili lo riconducono al latino exitus, uscita, porta, valico, o alla tribù sannitica degli Ussiti che si rifugiò sugli Appennini, o ad un'espressione albanese che significa "acqua impetuosa".

Monumenti e luoghi di interesse

Torrente Ussita
Il viale che porta alla chiesa di Santa Maria

Il castello di Ussita sorgeva sul colle Fantellino nella località di Castel Murato. Consisteva in una cinta muraria di forma trapezoidale, difesa da cinque torri e da un fossato esterno. Dei ruderi resta soprattutto una torre in pietra del XIV secolo a base quadrata inglobata nel cimitero comunale.

La principale chiesa è a Pieve. Negli anni '20 del XX secolo, per munificenza del cardinale Pietro Gasparri originario di Ussita, fu restaurata dall'architetto romano Aristide Leonori che gli diede forme medievaleggianti con un rosone centrale in facciata.

La chiesa di Santa Maria Assunta, a Calcara, è un'antica chiesa pievana. Fu costruita nel Trecento in stile gotico, su un precedente edificio di culto, e venne completata nel 1389. Da essa dipendevano ventidue cappelle e chiese della zona. La facciata rifatta in pietra ha un portale ogivale, sorretto da due colonnine, un rosone al centro e due finestre laterali cuspidate. All'interno, ad una navata, è un fonte battesimale del 1390, affreschi di Paolo da Visso del 1470 e pitture della scuola mevalese del 1456. Dietro l'altare maggiore è collocata una interessante tavola degli Angelucci di Mevale del 1584. In altri locali della chiesa sono conservati: un reperto di pietra calcarea del VIII-IX secolo d'arte barbarica, una statua romanica del XII secolo, una statua lignea trecentesca di San Sebastiano e diverse tele del Seicento e Settecento. Restaurata nel 1915 è stata resa inagibile dal terremoto di Umbria e Marche del 1997.

La chiesa di Santo Stefano è posta fuori dal borgo di Sorbo. È risalente al Duecento e, nonostante sia stata restaurata nel 1942 dal senatore Sili[non chiaro], ha mantenuto la struttura originale. Ad una sola navata, conserva sulla parete di fondo un affresco del 1474 attribuibile, per ragioni stilistiche benché sia deteriorato dal tempo, a Paolo da Visso. Al centro della stessa parete un altare ligneo barocco del Seicento.

La chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio a Casali è un'antica cella monastica benedettina sorta nel periodo longobardico. Come indicato da un'iscrizione interna, nel 1093 fu consacrata dal vescovo di Spoleto. Nel 1115 passò alle dipendenze dell'abbazia di Sant'Eutizio. L'edificio conserva elementi architettonici romanici, nonostante i vari restauri. La facciata in pietra, restaurata nel 1929, ha un portale ad arco con ghiera dentellata e una bifora, la cui colonnina ha un capitello a stampella. Sull'arco della bifora è posto lo stemma dell'abbazia di Sant'Eutizio. L'interno ad una navata con capriata ha due altari lignei barocchi del Seicento; su uno di essi è posta una una tela di A. Righi del 1638. Nell'abside, con doppio arco in pietra, è sistemato un altare, anch'esso in pietra, decorato con archetti in stile romanico-longobardo.

Nel borgo di Castel Fantellino è presente una chiesetta del Quattrocento, decorata nei secoli successivi da artisti provenienti da Roma.

La Fontana del Fantasma è un'antica fontana probabilmente adibita a lavatoio che sorge nel bosco, lungo il sentiero che conduce Castel Fantellino a Calcara. La leggenda vuole che una ragazza affetta da sonnambulismo sia scomparsa, una notte, sul sentiero, ed il giorno dopo il volto del fantasma era visibile inciso sulle fontana.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Cultura

L'archivio comunale conserva gran parte delle testimonianze di vicende politiche e amministrative che nel corso dei secoli hanno segnato la vita della comunità. Sino agli anni settanta vi erano contenuti alcuni oggetti (tra i quali la medaglia della Conciliazione in argento ed il collare della Santissima Annunziata) appartenenti al cardinale Pietro Gasparri, che furono trafugati negli anni settanta.

Persone legate a Ussita

Geografia antropica

Il paese, a carattere tipicamente montano, si sviluppa su numerose piccole frazioni tutte adagiate alle pendici del Monte Bove. La sede comunale, un tempo a Fluminata, si è espansa fino a inglobare le vicine frazioni ad essa più prossime, che formano adesso un unico centro abitato che ha assunto il nome di Ussita. Conseguentemente non si tratta più di un comune sparso.

Frazioni

Le frazioni oggi inglobate nel capoluogo comunale sono:

  • Fluminata è il centro città costituito dal Palazzo municipale, recentemente ristrutturato, dalla piazza e dai principali piccoli negozi del paese;
  • Pieve è quasi un tutt'uno con la frazione Fluminata, il nome deriva dalla chiesa.
  • Vallazza: a metà strada tra Pieve e Fluminata. Caratteristico il parchetto nel quale scorre il torrente Ussita, affluente del fiume Nera.
  • Tempori è la frazione posta sopra la Pieve.
  • Sasso: si trova a ovest, in direzione di Visso.

Altre frazioni includono:

  • Capovallazza: situata all'estremità del paese, è sede dello stabilimento dell'acqua minerale Roana. Vi nacque il cardinale Pietro Gasparri;
  • Sant'Eusebio: in posizione molto più elevata dal centro comunale, domina la valle del torrente Ussita;
  • Calcara: situata a sud del centro, ha conservato il proprio nucleo originario.
  • Castel Fantellino: prende il nome dai ruderi del castello trecentesco oggi inglobati nel cimitero comunale.
  • Casali: sorge su una terrazza naturale sulle pendici di Monte Rotondo.
  • Vallestretta: costituita dagli agglomerati di Tresto e Cuntra, sorge in fondo ad una valle alla destra orografica del torrente Ussita, delimitata dalle pendici del Monte Rotondo e del Monte Careschio, e sovrastata dal versante ovest di Croce di Monte Rotondo. Negli anni novanta fu risparmiata da una valanga che si fermò poco a monte delle abitazioni.
  • Frontignano: stazione sciistica dominata dai massicci del Bove e del Bicco.
  • Sammerlano: è la frazione più recente, sorta negli anni ottanta del XX secolo.
  • Sorbo: conserva quasi intatte le caratteristiche del borgo di montagna.
  • Cuore di Sorbo.
  • San Placido: antica frazione ormai disabitata, situata sulla parte alta dei pendii che dominano l'alta valle del Nera, non lontano da Frontignano. Vi è un cimitero antichissimo.

Amministrazione

Palazzo comunale
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 11 giugno 2004 Silvia Bernardini Lista Civica Sindaco [7][8]
12 giugno 2004 25 maggio 2014 Sergio Morosi Lista Civica Impegno per Ussita Sindaco [9][10]
26 maggio 2014 in carica Marco Rinaldi Lista Civica Per Ussita Nuova Sindaco [11]

Economia

Comune tipicamente montano, Ussita è oggi una località turistica nella quale d'inverno è possibile praticare lo sci, con piste e impianti di risalita presso Frontignano, e d'estate il nordic walking.

Sport

Nella frazione di Calcara hanno sede i principali impianti sportivi, tra i quali il campo da calcio, i campi da tennis, la piscina e il palazzetto del ghiaccio omologato per le gare di hockey.

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Template:Provincia di Macerata

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