Paolo Bortoluzzi: differenze tra le versioni
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Paolo Bortoluzzi studiò danza nella sua città natale, [[Genova]], e a Milano, dove [[Maurice Béjart]] lo notò prima di ingaggiarlo per il suo [[Ballet du XXe siècle]]. Allievo di [[Ugo Dell'Ara|Ugo Dell’ Ara]], Nora Kiss, Victor Gsovsky e di [[Asaf Messerer]], debuttò a soli 19 anni a Genova, partecipando al [[Festival internazionale del balletto di Nervi]] nel 1957. Un incontro fortunato per Bortoluzzi, quello con Bejart, che era entrato quasi per caso nel mondo della danza qualche anno prima, con lo scopo di migliorare la sua condizione fisica. Béjart gli propose di raggiungere la nuova compagnia che stava allestendo a [[Bruxelles]] in quel periodo. |
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Fino al 1972, sarà una delle stelle della compagnia e parteciperà alla maggior parte dei suoi spettacoli. In particolare, nel 1964 con Duska Sifnios, il solista del secondo movimento della IX sinfonia di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]]. Béjart disse di lui che incarnava la gioia della danza. |
Fino al 1972, sarà una delle stelle della compagnia e parteciperà alla maggior parte dei suoi spettacoli. In particolare, nel 1964 con Duska Sifnios, il solista del secondo movimento della IX sinfonia di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]]. Béjart disse di lui che "incarnava la gioia della danza nella sua essenza più pura".<ref name=Dance>[https://www.dancehallnews.it/paolo-bortoluzzi-il-danzatore-che-incarnava-la-gioia-della-danza/ Dance Hall News Paolo Bortoluzzi, il danzatore che incarnava la gioia della danza]</ref> |
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Nel 1966, Bortoluzzi interpretò ''[[Romeo e Giulietta (Prokof'ev)|Romeo e Giulietta]]'' avendo per partner [[Laura Proença]]. Nel 1968, interpretò e partecipò alla coreografia di Baudelaire e Bhakti. Nel 1969, creò ''Nomos Alpha'' su musica di [[Xenakis]], un autentico pezzo di bravura che mise in luce gli straordinari mezzi stilistici. |
Nel 1966, Bortoluzzi interpretò ''[[Romeo e Giulietta (Prokof'ev)|Romeo e Giulietta]]'' avendo per partner [[Laura Proença]]. Nel 1968, interpretò e partecipò alla coreografia di Baudelaire e Bhakti. Nel 1969, creò ''Nomos Alpha'' su musica di [[Xenakis]], un autentico pezzo di bravura che mise in luce gli straordinari mezzi stilistici. |
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Nel 1981 divenne direttore del Balletto della Scala di Milano, in seguito nel 1984 diresse il Balletto di Dusseldorf. Nel 1990, fu nominato direttore della danza del teatro di Bordeaux. Era anche un grande Insegnante di danza. |
Nel 1981 divenne direttore del Balletto della Scala di Milano, in seguito nel 1984 diresse il Balletto di Dusseldorf. Nel 1990, fu nominato direttore della danza del teatro di Bordeaux. Era anche un grande Insegnante di danza. |
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Versione delle 09:11, 14 mag 2024
Paolo Bortoluzzi (Genova, 17 maggio 1938 – Bruxelles, 15 ottobre 1993) è stato un ballerino e coreografo italiano.
Biografia
Paolo Bortoluzzi studiò danza nella sua città natale, Genova, e a Milano, dove Maurice Béjart lo notò prima di ingaggiarlo per il suo Ballet du XXe siècle. Allievo di Ugo Dell’ Ara, Nora Kiss, Victor Gsovsky e di Asaf Messerer, debuttò a soli 19 anni a Genova, partecipando al Festival internazionale del balletto di Nervi nel 1957. Un incontro fortunato per Bortoluzzi, quello con Bejart, che era entrato quasi per caso nel mondo della danza qualche anno prima, con lo scopo di migliorare la sua condizione fisica. Béjart gli propose di raggiungere la nuova compagnia che stava allestendo a Bruxelles in quel periodo.
Fino al 1972, sarà una delle stelle della compagnia e parteciperà alla maggior parte dei suoi spettacoli. In particolare, nel 1964 con Duska Sifnios, il solista del secondo movimento della IX sinfonia di Beethoven. Béjart disse di lui che "incarnava la gioia della danza nella sua essenza più pura".[1]
Nel 1966, Bortoluzzi interpretò Romeo e Giulietta avendo per partner Laura Proença. Nel 1968, interpretò e partecipò alla coreografia di Baudelaire e Bhakti. Nel 1969, creò Nomos Alpha su musica di Xenakis, un autentico pezzo di bravura che mise in luce gli straordinari mezzi stilistici.
Nel 1970, interpretò L'uccello di fuoco e nel 1971 il ruolo principale de Le Spectre de la rose in Nijinsky, clown de Dieu. Sempre nello stesso anno interpretò Chant du compagnon errant su musica di Mahler. Questa storica coreografia di Béjart gli permise di confrontarsi con l'altro grande nome della danza del secolo, Rudolf Nureyev.
Nel 1972, lasciò il Ballet du XXe siècle per ritrovare i ruoli del repertorio classico, dove seppe imporsi con una presenza in scena fatta di forza e eleganza. Fu invitato nelle principali compagnie del mondo e per l'American Ballet Theatre di New York dove ballò fino al 1981 come étoile, in particolare ne Il lago dei cigni, Giselle e I Racconti d'Hoffmann.
Nel 1981 divenne direttore del Balletto della Scala di Milano, in seguito nel 1984 diresse il Balletto di Dusseldorf. Nel 1990, fu nominato direttore della danza del teatro di Bordeaux. Era anche un grande Insegnante di danza.
Morì a Bruxelles nel 1993 a causa di una polmonite virale, dopo aver passato due mesi in coma.[1]
Note
Collegamenti esterni
- Bortoluzzi, Paolo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Bortoluzzi, Pàolo, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 60383846 · ISNI (EN) 0000 0000 7829 533X · SBN UBOV339865 · LCCN (EN) n80093223 · GND (DE) 189416289 · BNF (FR) cb11935781f (data) · J9U (EN, HE) 987007418337705171 |
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