Eugenio Chiesa: differenze tra le versioni
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Eugenio Chiesa | |
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Commissario generale per l'Aeronautica del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 1º novembre 1917 – 14 dicembre 1918 |
Presidente | Vittorio Emanuele Orlando |
Segretario del Partito Repubblicano Italiano | |
Durata mandato | maggio 1908 – giugno 1908 (collegiale) |
Predecessore | (collegiale) |
Successore | Umberto Serpieri |
Durata mandato | novembre 1900 – ottobre 1902 |
Predecessore | Giovanbattista Bosdari |
Successore | Umberto Serpieri |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXII, XXIII, XXIV, XXV, XXVI, XXVII del Regno d'Italia |
Gruppo parlamentare | Repubblicano |
Circoscrizione | Toscana |
Collegio | Massa Carrara (XXII, XXIII, XXIV legislatura); Lucca XXV, XXVI legislatura) |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Repubblicano Italiano |
Professione | Ragioniere e Negoziante |
Eugenio Chiesa (Milano, 18 novembre 1863 – Giverny, 22 giugno 1930) è stato un politico italiano.
Biografia
Attività politica
Nato a Milano nel 1863, nel 1895 fu uno dei fondatori del Partito Repubblicano Italiano e ne divenne anche segretario politico tra il novembre del 1900 e l'ottobre del 1902 e poi, collegialmente, tra il maggio e il giugno del 1908.
Consigliere comunale di Milano ed eletto deputato nel 1904, per la sua grande autorità e dirittura morale nell'ambito della Battaglia di Caporetto fu nominato Commissario Generale per il Corpo Aeronautico nel governo Orlando, dal 1º novembre 1917 al 14 dicembre 1918[1]. Non accettò l'incarico di ministro ma quello di Commissario Generale d'Aeronautica, all'interno del Ministero per le Armi e Munizioni per non giurare fedeltà al re.[2] Tale Commissariato aveva il compito di coordinare e presiedere alla mobilitazione industriale ed alla produzione di aeroplani e motori.
Nel 1909 fece un'interrogazione parlamentare alla Camera, alla quale in governo decise di non rispondere, a proposito dei contatti tra la baronessa Eleonora Siemens (erede dell'impresa tedesca omonima) e il generale Fecia di Cossato[3], che gli valse ben cinque duelli, tutti raccontati successivamente da Guelfo Civinini sul Corriere della Sera[4] [5].
Nel 1919 contribuì efficacemente all'ideazione del porto di Marina di Carrara e alla fioritura economica della zona. Oppositore del regime fascista (fu probabilmente il primo parlamentare ad accusare Mussolini di complicità nell'omicidio Matteotti[6]), venne costretto all'esilio nel 1926. Morì quattro anni dopo, a sessantasei anni, a Giverny, piccolo comune della Normandia. A ricordo del suo impegno, nel 34º anniversario della sua morte i lavoratori del marmo carraresi posero un monumento commemorativo, tuttora presente nella città costiera toscana.
Fu padre di Mary Tibaldi Chiesa, nota scrittrice e prima eletta al parlamento italiano per il PRI[7].
Massoneria
Iniziato in massoneria nella loggia di Roma del Grande Oriente d'Italia Propaganda Massonica il 30 maggio 1913[8], in esilio in Francia Eugenio Chiesa fu Maestro venerabile della Loggia Italia n. 450 della Gran Loggia di Francia a Parigi e fu poi tra coloro che, il 12 gennaio 1930, procedettero alla ricostituzione in esilio del Grande Oriente d'Italia[9]. Per rispetto alla persona di Domizio Torrigiani, gran maestro uscente, confinato dal fascismo e in precarie condizioni di salute, Chiesa rinunciò alla carica di gran maestro effettivo pur assumendone "di fatto" le funzioni, come gran maestro aggiunto[10]. Ricoprì tale carica fino al giorno della scomparsa, coltivando anche idee socialiste e anarchiche.
Note
- ^ Francesco Bartolotta, Parlamenti e governi d'Italia. Vol. II, Vito Bianco Editore, Roma, 1971, pag. 140-143
- ^ Giacomo Properzj Breve storia della grande Guerra Mursia
- ^ Atti parlamentari della Camera dei Deputati, Legislatura XXIII, Tornata del 18 novembre 1909
- ^ Giorgio Dell'Arti, Gli onorevoli duellanti, ovvero il mistero della vedova Siemens, La nave di Teseo, Milano, 2020.
- ^ Franco Manzoni, "Spia o semplice seduttrice? Il caso della vedova Siemens", Corriere della Sera, 15 novembre 2020, p. 39.
- ^ A. Spinosa, Mussolini. Il fascino di un dittatore, Milano, Mondadori, 1989, pag. 137
- ^ Tibaldi-Chièsa, Mary, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Massimo Della Campa, Luce sul Grande Oriente. Due secoli di massoneria in Italia, Milano, Sperling & Kupfer, 2005, p. 162.
- ^ Santi Fedele, I Repubblicani in esilio nella lotta contro il fascismo (1926-1940), Firenze, Le Monnier, 1989, pag. 57.
- ^ Santi Fedele, cit., p. 58
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Eugenio Chiesa
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eugenio Chiesa
Collegamenti esterni
- Chièsa, Eugenio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Alberto Pironti, CHIESA, Eugenio, in Enciclopedia Italiana, II Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1948.
- Chiesa, Eugenio, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Chièsa, Eugènio, su sapere.it, De Agostini.
- (IT, DE, FR) Eugenio Chiesa, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- Luigi Ambrosoli, CHIESA, Eugenio, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 24, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1980.
- (EN) Opere di Eugenio Chiesa, su Open Library, Internet Archive.
- Eugenio Chiesa, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Massoneria e repubblicanesimo, su repubblicani.ilcannocchiale.it.
- Giorgio Dell'Arti, "Eugenio Chiesa, l’antimilitarista sfidato a duello", su repubblica.it, 25. 11. 2020.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 47012587 · ISNI (EN) 0000 0001 1635 1276 · SBN RAVV005175 · LCCN (EN) no2013131735 · GND (DE) 13396597X · BNF (FR) cb14606082c (data) |
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