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Diocesi di Adria-Rovigo: differenze tra le versioni

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La '''diocesi di Adria-Rovigo''' (in [[lingua latina|latino]]: ''Dioecesis Adriensis-Rhodigiensis'') è una sede della [[Chiesa cattolica in Italia]] [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] del [[patriarcato di Venezia]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Triveneto]]. Nel [[2020]] contava 190.041 battezzati su 198.335 abitanti. È retta dal [[vescovo]] [[Pierantonio Pavanello]].
La '''diocesi di Adria-Rovigo''' ({{latino|Dioecesis Adriensis-Rhodigiensis}}) è una sede della [[Chiesa cattolica in Italia]] [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] del [[patriarcato di Venezia]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Triveneto]]. Nel [[2022]] contava 190.000 battezzati su 193.890 abitanti. È retta dal [[vescovo]] [[Pierantonio Pavanello]].


== Territorio ==
== Territorio ==
La diocesi comprende i territori di tutti i 44 [[Comune (Italia)|comuni]] dell'alto e medio [[Polesine]], ad eccezione dei territori di [[Ca' Emo]], [[Fasana Polesine]], [[Mazzorno Sinistro]] e [[Cavanella Po]], [[Frazione (geografia)|frazioni]] di Adria ([[diocesi di Chioggia]]), e di [[Villa d'Adige]], frazione di [[Badia Polesine]] ([[diocesi di Verona]]); include la frazione Lusia del comune di [[Barbona]], in [[provincia di Padova]].<ref>{{Cita|Gabrielli||gabrielli}}</ref>
La diocesi comprende i territori di tutti i 44 [[Comune (Italia)|comuni]] dell'alto e medio [[Polesine]], ad eccezione dei territori di [[Ca' Emo]], [[Fasana Polesine]], [[Mazzorno Sinistro]] e [[Cavanella Po]], [[Frazione (geografia)|frazioni]] di Adria ([[diocesi di Chioggia]]), e di [[Villa d'Adige]], frazione di [[Badia Polesine]] ([[diocesi di Verona]]); include la frazione Lusia del comune di [[Barbona]], in [[provincia di Padova]].<ref>{{Cita|Gabrielli}}.</ref>

[[File:Palazzo vescovile (Adria).jpg|thumb|upright=1.3|Il palazzo vescovile di [[Adria]].]]
[[File:Episcopio Diocesi di Adria-Rovigo (Rovigo).JPG|thumb|upright=1.3|Il palazzo vescovile di [[Rovigo]].]]
Sede vescovile è la città di [[Rovigo]], dove si trova la [[Duomo di Rovigo|concattedrale di Santo Stefano papa]]. Ad [[Adria]] sorgono la [[Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (Adria)|cattedrale dei Santi Pietro e Paolo]] e l'adiacente cattedrale vecchia di San Giovanni, inglobata nella struttura più recente.
Sede vescovile è la città di [[Rovigo]], dove si trova la [[Duomo di Rovigo|concattedrale di Santo Stefano papa]]. Ad [[Adria]] sorgono la [[Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (Adria)|cattedrale dei Santi Pietro e Paolo]] e l'adiacente cattedrale vecchia di San Giovanni, inglobata nella struttura più recente.


Il territorio è suddiviso in 13 vicariati e 109 parrocchie.
Il territorio è suddiviso in 5 [[Vicariato|vicariati]] e 109 [[Parrocchia|parrocchie]].
{{Vedi anche|Parrocchie della diocesi di Adria-Rovigo}}
{{Vedi anche|Parrocchie della diocesi di Adria-Rovigo}}


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Nel [[1776]] il vescovo [[Arnaldo Speroni degli Alvarotti]] diede inizio alla costruzione della nuova [[cattedrale]], che verrà consacrata da Carlo Pio Ravasi l'11 dicembre [[1826]], e fece erigere il nuovo [[seminario]] diocesano a Rovigo nel [[1779]].
Nel [[1776]] il vescovo [[Arnaldo Speroni degli Alvarotti]] diede inizio alla costruzione della nuova [[cattedrale]], che verrà consacrata da Carlo Pio Ravasi l'11 dicembre [[1826]], e fece erigere il nuovo [[seminario]] diocesano a Rovigo nel [[1779]].


A livello territoriale nel corso dei secoli la diocesi ha subito notevoli variazioni dei suoi confini. Il 7 settembre [[1792]], dopo la soppressione dell'[[abbazia della Vangadizza]], il senato veneto aggregò alla diocesi 12 parrocchie corrispondenti alle località di Badia (San Giovanni), [[Giacciano con Baruchella|Baruchella]], [[Salvaterra (Badia Polesine)|Salvaterra]], [[Crocetta (Badia Polesine)|Crocetta]], Villafora, Rasa, Barbuglio, Saguedo, Cavazzana, [[San Martino di Venezze]], [[Borsea]] e [[Fratta Polesine|Fratta]].
A livello territoriale nel corso dei secoli la diocesi ha subito notevoli variazioni dei suoi confini. Il 7 settembre [[1792]], dopo la soppressione dell'[[abbazia territoriale della Vangadizza]], il senato veneto aggregò alla diocesi 12 parrocchie corrispondenti alle località di Badia (San Giovanni), [[Giacciano con Baruchella|Baruchella]], [[Salvaterra (Badia Polesine)|Salvaterra]], [[Crocetta (Badia Polesine)|Crocetta]], Villafora, Rasa, Barbuglio, Saguedo, Cavazzana, [[San Martino di Venezze]], [[Borsea]] e [[Fratta Polesine|Fratta]].


[[Papa Pio VII]] con due bolle, ''De salute dominici gregis'' del 1º maggio [[1818]] e ''Cum non gravibus'' del 9 marzo [[1819]], modificò di nuovo il territorio diocesano. Le parrocchie di [[Crespino]] e [[Sant'Apollinare (Rovigo)|Sant'Apollinare]] passarono dalla giurisdizione di Ravenna a quella di Adria, mentre quelle di Cornacervina, Rero con Finale, Guarda Ferrarese, [[Ro (Italia)|Ro]], Ruina, Zocca, Serravalle e [[Mesola]], passarono all'[[arcidiocesi di Ferrara-Comacchio|arcidiocesi di Ferrara]], in cambio da questa passarono alla diocesi di Adria [[Melara]], [[Bergantino]], Bariano con San Pietro (oggi Castelnovo Bariano e San Pietro Polesine), [[Massa Superiore]] (oggi Castelmassa), [[Ceneselli]], [[Calto]], [[Ficarolo]], [[Gaiba]], [[Stienta]], Gurzone, Santa Maria Maddalena, [[Canaro]], [[Fiesso Umbertiano|Fiesso]], [[Trecenta]], Pissatola, Sariano, [[Salara]], [[Bagnolo di Po|Bagnolo]], [[Zelo (Giacciano con Baruchella)|Zelo]], [[Occhiobello]] e [[Barbona]] fu associata alla [[diocesi di Padova]]. Dopo queste modifiche la diocesi contava 150.000 abitanti e 78 parrocchie.
[[Papa Pio VII]] con due bolle, ''[[De salute Dominici gregis]]'' del 1º maggio [[1818]] e ''Cum non gravibus'' del 9 marzo [[1819]]<ref>{{la}} [https://books.google.it/books?id=as_XHufGgeYC&hl=it&pg=PA199#v=onepage&q&f=false Bolla ''Cum non gravibus''], in: ''Bullarii romani continuatio'', Tomo XV, Romae, 1853, pp.&nbsp;199–200.</ref>, modificò di nuovo il territorio diocesano. Le parrocchie di [[Crespino]] e [[Sant'Apollinare (Rovigo)|Sant'Apollinare]] passarono dalla giurisdizione di Ravenna a quella di Adria, mentre quelle di Cornacervina, Rero con Finale, Guarda Ferrarese, [[Ro (Italia)|Ro]], Ruina, Zocca, Serravalle e [[Mesola]], passarono all'[[arcidiocesi di Ferrara-Comacchio|arcidiocesi di Ferrara]], in cambio da questa passarono alla diocesi di Adria [[Melara]], [[Bergantino]], Bariano con San Pietro (oggi Castelnovo Bariano e San Pietro Polesine), [[Massa Superiore]] (oggi Castelmassa), [[Ceneselli]], [[Calto]], [[Ficarolo]], [[Gaiba]], [[Stienta]], Gurzone, Santa Maria Maddalena, [[Canaro]], [[Fiesso Umbertiano|Fiesso]], [[Trecenta]], Pissatola, Sariano, [[Salara]], [[Bagnolo di Po|Bagnolo]], [[Zelo (Giacciano con Baruchella)|Zelo]], [[Occhiobello]] e [[Barbona]] fu associata alla [[diocesi di Padova]]. Dopo queste modifiche la diocesi contava 150.000 abitanti e 78 parrocchie.<ref>[https://www.diocesiadriarovigo.it/storia-della-diocesi/ ''Storia della Diocesi''], www.diocesiadriarovigo.it</ref>


Adria fu da sempre [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[Arcidiocesi di Ravenna-Cervia|arcidiocesi di Ravenna]]; nel [[1803]], per volere del governo [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]], entrò a far parte della nuova [[sede metropolitana]] di [[Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio|Ferrara]], fino al [[1818]], quando divenne suffraganea del [[patriarcato di Venezia]].
Adria fu da sempre [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[Arcidiocesi di Ravenna-Cervia|arcidiocesi di Ravenna]], fino al [[1818]], quando divenne suffraganea del [[patriarcato di Venezia]].<ref>{{la}} [https://books.google.it/books?id=as_XHufGgeYC&hl=it&pg=PA38#v=onepage&q&f=false Bolla ''De salute Dominici gregis''], in: ''Bullarii romani continuatio'', Tomo XV, Romae, 1853, p.&nbsp;38, 13.</ref>


Il 7 luglio [[1909]] con il decreto ''Ea semper fuit'' della Sacra [[Congregazione per i Vescovi|Congregazione Concistoriale]] la curia vescovile fu traslata da [[Adria]] a [[Rovigo]]. A seguito di questo trasferimento il popolo di Adria aggredì il vescovo [[Tommaso Pio Boggiani]] e contro la città di Adria fu scagliato un [[interdetto]] di quindici giorni<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1203_01_1909_0274_0003_24229824/anews,true/|titolo=La città di Adria, colpita dall'Interdetto, è privata dei Sacramenti e del suono delle campane|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=3 ottobre 1909}}</ref>.
Il 7 luglio [[1909]] con il decreto ''Ea semper fuit'' della Sacra [[Congregazione per i Vescovi|Congregazione Concistoriale]] la curia vescovile fu traslata da [[Adria]] a [[Rovigo]]. A seguito di questo trasferimento il popolo di Adria aggredì il vescovo [[Tommaso Pio Boggiani]] e contro la città di Adria fu scagliato un [[interdetto]] di quindici giorni<ref>{{Cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1203_01_1909_0274_0003_24229824/anews,true/|titolo=La città di Adria, colpita dall'Interdetto, è privata dei Sacramenti e del suono delle campane|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=3 ottobre 1909}}</ref>.
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== Cronotassi dei vescovi ==
== Cronotassi dei vescovi ==
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.
[[File:Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, interno cattedrale vecchia, blasonature vescovi (Adria) 01.jpg|thumb|[[Adria]], [[Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (Adria)|cattedrale dei Santi Pietro e Paolo]], interno cattedrale vecchia, blasonature di alcuni vescovi che si sono succeduti a capo della diocesi di Adria.]]
[[File:Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, interno cattedrale vecchia, blasonature vescovi (Adria) 01.jpg|thumb|[[Adria]], [[Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (Adria)|cattedrale dei Santi Pietro e Paolo]], interno cattedrale vecchia, [[Arma (araldica)|armi]] di alcuni vescovi che si sono succeduti a capo della diocesi di Adria.]]
[[File:Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, interno cattedrale vecchia, blasonature vescovi (Adria) 02.jpg|thumb|Adria, cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, interno cattedrale vecchia, altre blasonature.]]
[[File:Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, interno cattedrale vecchia, blasonature vescovi (Adria) 02.jpg|thumb|Adria, cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, interno cattedrale vecchia, altre armi.]]
* ''Beato'' Gallinostio o Gallionisto † (menzionato nel [[649]])
* ''Beato'' Gallinostio o Gallionisto † (menzionato nel [[649]])
* Bono † ([[VII secolo|VII]] o [[VIII secolo]])
* Bono † ([[VII secolo|VII]] o [[VIII secolo]])
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* Carlo Pio Ravasi, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (8 gennaio [[1821]] - 2 ottobre [[1833]] deceduto)
* Carlo Pio Ravasi, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (8 gennaio [[1821]] - 2 ottobre [[1833]] deceduto)
* Antonio Maria Calcagno † (19 dicembre [[1834]] - 8 gennaio [[1841]] deceduto)
* Antonio Maria Calcagno † (19 dicembre [[1834]] - 8 gennaio [[1841]] deceduto)
* Bernardo Antonino Squarcina, O.P. † (27 gennaio [[1842]] - 22 dicembre [[1851]] deceduto)
* [[Bernardo Antonino Squarcina]], O.P. † (27 gennaio [[1842]] - 22 dicembre [[1851]] deceduto)
* Giacomo Bignotti † (27 settembre [[1852]] - 7 marzo [[1857]] deceduto)
* [[Giacomo Bignotti]] † (27 settembre [[1852]] - 7 marzo [[1857]] deceduto)
* Camillo Benzon † (27 settembre [[1858]] - 10 dicembre [[1866]] deceduto)
* Camillo Benzon † (27 settembre [[1858]] - 10 dicembre [[1866]] deceduto)
* Pietro Colli † (27 marzo [[1867]] - 30 ottobre [[1868]] deceduto)
* Pietro Colli † (27 marzo [[1867]] - 30 ottobre [[1868]] deceduto)
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* [[Guido Maria Mazzocco]] † (12 novembre [[1936]] - 8 novembre [[1968]] deceduto)
* [[Guido Maria Mazzocco]] † (12 novembre [[1936]] - 8 novembre [[1968]] deceduto)
* Giovanni Mocellini † (1º gennaio [[1969]] - 12 marzo [[1977]] dimesso)
* Giovanni Mocellini † (1º gennaio [[1969]] - 12 marzo [[1977]] dimesso)
* [[Giovanni Maria Sartori]] † (12 marzo [[1977]] - 7 dicembre [[1987]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Trento|Trento]])
* [[Giovanni Maria Sartori|Giovanni Sartori]] † (12 marzo [[1977]] - 7 dicembre [[1987]] nominato arcivescovo di [[Arcidiocesi di Trento|Trento]])
* [[Martino Gomiero]] † (7 maggio [[1988]] - 11 ottobre [[2000]] ritirato)
* [[Martino Gomiero]] † (7 maggio [[1988]] - 11 ottobre [[2000]] ritirato)
* [[Andrea Bruno Mazzocato]] (11 ottobre [[2000]] - 3 dicembre [[2003]] nominato vescovo di [[Diocesi di Treviso|Treviso]])
* [[Andrea Bruno Mazzocato]] (11 ottobre [[2000]] - 3 dicembre [[2003]] nominato vescovo di [[Diocesi di Treviso|Treviso]])
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==Statistiche==
==Statistiche==
La diocesi nel 2020 su una popolazione di 198.335 persone contava 190.041 battezzati, corrispondenti al 95,8% del totale.
La diocesi nel 2022 su una popolazione di 193.890 persone contava 190.000 battezzati, corrispondenti al 98,0% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
{{tabella dati diocesi}}
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| 2020 || 190.041 || 198.335 || 95,8 || 121 || 95 || 26 || 1.570 || 7 || 45 || 125 || 109
| 2020 || 190.041 || 198.335 || 95,8 || 121 || 95 || 26 || 1.570 || 7 || 45 || 125 || 109
|-
| 2022 || 190.000 || 193.890 || 98,0 || 125 || 98 || 27 || 1.520 || 7 || 50 || 97 || 109
|}
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*{{Cita testo|titolo=Grande illustrazione del Lombardo-Veneto, ossia, Storia delle città, dei borghi, comuni, castelli, ecc: fino ai tempi moderni per cura di letterati italiani|autore=L. Gualtieri di Brenna, Cesare Cantù|editore=A. Tranquillo Ronchi|data=1861|pagine=pp. 230-237}}
*{{Cita testo|titolo=Grande illustrazione del Lombardo-Veneto, ossia, Storia delle città, dei borghi, comuni, castelli, ecc: fino ai tempi moderni per cura di letterati italiani|autore=L. Gualtieri di Brenna, Cesare Cantù|editore=A. Tranquillo Ronchi|data=1861|pagine=pp. 230-237}}
*{{Cita testo|autore=Alberino Gabrielli|titolo=Comunità e chiese nella diocesi di Adria-Rovigo|editore=Ciscra|data=1993|città=Roma|cid=gabrielli}}
*{{Cita testo|autore=Alberino Gabrielli|titolo=Comunità e chiese nella diocesi di Adria-Rovigo|editore=Ciscra|data=1993|città=Roma|cid=Gabrielli}}
*[[Francesco Lanzoni]], ''[https://www.archive.org/stream/MN5017ucmf_0#page/n983/mode/2up Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604)]'', vol. II, Faenza, 1927, p.&nbsp;943
*[[Francesco Lanzoni]], ''[https://www.archive.org/stream/MN5017ucmf_0#page/n983/mode/2up Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604)]'', vol. II, Faenza, 1927, p.&nbsp;943
*[[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.it/books?id=Pzo8AQAAIAAJ&pg=PA9 ''Le chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], vol. X, Venezia, 1854, pp.&nbsp;9–102
*[[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.it/books?id=Pzo8AQAAIAAJ&pg=PA9 ''Le chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], vol. X, Venezia, 1854, pp.&nbsp;9–102
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*{{la}} [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-79-1987-ocr.pdf Decreto ''Cum procedere oporteret''], AAS 79 (1987), pp.&nbsp;442–443
*{{la}} [http://www.vatican.va/archive/aas/documents/AAS-79-1987-ocr.pdf Decreto ''Cum procedere oporteret''], AAS 79 (1987), pp.&nbsp;442–443
*{{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [https://books.google.it/books?id=jhgkuVKXHswC&hl=it&pg=PA768#v=onepage&q&f=false ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], [[Graz]], 1957, pp.&nbsp;768–770
*{{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [https://books.google.it/books?id=jhgkuVKXHswC&hl=it&pg=PA768#v=onepage&q&f=false ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], [[Graz]], 1957, pp.&nbsp;768–770
*{{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [https://web.archive.org/web/20190709140633/http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application%2Fpdf vol. 1], p.&nbsp;71; [https://web.archive.org/web/20181004040657/http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application%2Fpdf vol. 2], p.&nbsp;80; [https://web.archive.org/web/20160304085415/http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application%2Fpdf vol. 3], p.&nbsp;95; [https://web.archive.org/web/20181004040718/http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application%2Fpdf vol. 4], p.&nbsp;69; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/69/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;69; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/66/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;66
*{{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [https://archive.org/details/hierarchiacathol01eubeuoft/page/71/mode/1up vol. 1], p.&nbsp;71; [https://archive.org/details/hierarchiacathol02eubeuoft/page/80/mode/1up vol. 2], p.&nbsp;80; [https://archive.org/details/hierarchiacathol03eube/page/95/mode/1up vol. 3], p.&nbsp;95; [https://archive.org/details/hierarchiacathol04eubeuoft/page/69/mode/1up?view=theater vol. 4], p.&nbsp;69; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/69/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;69; [https://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/66/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;66


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
* [[Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (Adria)]]
* [[Duomo di Rovigo]]
* [[Duomo di Rovigo]]
* [[Duomo di Adria]]
* [[Parrocchie della diocesi di Adria-Rovigo]]
* [[Parrocchie della diocesi di Adria-Rovigo]]


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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[[Annuario pontificio]] del 2021 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
*[[Annuario pontificio]] del 2023 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
*{{gcatholic|adri0}}
*[http://www.diocesiadriarovigo.it Sito ufficiale] della diocesi
*[http://www.diocesiadriarovigo.it Sito ufficiale] della diocesi
*{{gcatholic|adri0}}
*[http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/756/Adria+-+Rovigo Diocesi di Adria-Rovigo] su BeWeB - Beni ecclesiastici in web
*[http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/756/Adria+-+Rovigo Diocesi di Adria-Rovigo] su BeWeB - Beni ecclesiastici in web



Versione attuale delle 16:07, 30 ott 2024

Diocesi di Adria-Rovigo
Dioecesis Adriensis-Rhodigiensis
Chiesa latina
Suffraganea delpatriarcato di Venezia
Regione ecclesiasticaTriveneto
 
Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
VescovoPierantonio Pavanello
Vicario generaleDamiano Furini
Presbiteri125, di cui 98 secolari e 27 regolari
1.520 battezzati per presbitero
Religiosi50 uomini, 97 donne
Diaconi7 permanenti
 
Abitanti193.890
Battezzati190.000 (98,0% del totale)
StatoItalia
Superficie1.193 km²
Parrocchie109 (5 vicariati)
 
ErezioneVII secolo
Ritoromano
CattedraleSanti Pietro e Paolo
ConcattedraleSanto Stefano papa e martire
Santi patroniBellino di Padova
IndirizzoVia Giacomo Sichirollo 18, 45100 Rovigo, Italia
Sito webwww.diocesiadriarovigo.it
Dati dall'Annuario pontificio 2023 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Italia
La concattedrale di Santo Stefano a Rovigo.
Il palazzo vescovile di Adria.
Il palazzo vescovile di Rovigo.

La diocesi di Adria-Rovigo (in latino Dioecesis Adriensis-Rhodigiensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea del patriarcato di Venezia appartenente alla regione ecclesiastica Triveneto. Nel 2022 contava 190.000 battezzati su 193.890 abitanti. È retta dal vescovo Pierantonio Pavanello.

La diocesi comprende i territori di tutti i 44 comuni dell'alto e medio Polesine, ad eccezione dei territori di Ca' Emo, Fasana Polesine, Mazzorno Sinistro e Cavanella Po, frazioni di Adria (diocesi di Chioggia), e di Villa d'Adige, frazione di Badia Polesine (diocesi di Verona); include la frazione Lusia del comune di Barbona, in provincia di Padova.[1]

Sede vescovile è la città di Rovigo, dove si trova la concattedrale di Santo Stefano papa. Ad Adria sorgono la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo e l'adiacente cattedrale vecchia di San Giovanni, inglobata nella struttura più recente.

Il territorio è suddiviso in 5 vicariati e 109 parrocchie.

Lo stesso argomento in dettaglio: Parrocchie della diocesi di Adria-Rovigo.

Non è possibile determinare la data di fondazione della diocesi di Adria. La tradizione pone come fondatore sant'Apollinare, vescovo di Ravenna alla fine del II secolo, ma anche se l'influenza dell'esarcato di Ravenna sulla diocesi di Adria è certa nessun documento conferma questa tradizione. Per lungo tempo si è considerato autentico il privilegio di Valentiniano III (419-455) che dichiarava Giovanni Angeloptes metropolita di Ravenna concedendogli la giurisdizione di 14 chiese suffraganee tra le quali Adria. Cesare Baronio nel suo Annales ad annum 432 dimostrò che il documento era falso ed era stato composto tra il VII e l'VIII secolo.

Gli atti del concilio lateranense svoltosi nel 649 indetto da papa Martino I, sono il primo documento certo in cui si parla della diocesi di Adria; infatti nell'elenco dei vescovi partecipanti è nominato Gallinostius Hadrianensis episcopus.

Nell'iscrizione posta sulla fonte battesimale di Santa Maria della Tomba ad Adria, risalente al VII o VIII secolo, c'è il nome del secondo vescovo, Bono, mentre nel battistero di San Giovanni c'era un'iscrizione, posta ora sull'architrave della porta di sinistra della facciata di Santa Maria della Tomba, nella quale è nominato il terzo vescovo, Giovanni I. Da questo momento le notizie sui vescovi e sulla diocesi di Adria si basano su documenti sicuri.

Il 14 marzo 863 papa Niccolò III, affidando un diploma al vescovo Leone, in pratica aggiunse il potere temporale alla giurisdizione spirituale sulla diocesi, dando inizio a quello che alcuni storici chiamano il Feudo vescovile. Inizialmente furono concessi dei poteri sulla contea di Gavello, a cui seguirono altri beni ed altre terre.

Nel 920 il vescovo Paolo lasciò Adria a causa delle pressioni delle popolazioni barbariche da nord e delle continue alluvioni per trasferirsi a Rovigo; papa Giovanni X con il breve Et per te[2] gli concesse in feudo la Curtem Bonevigo quae vocatur Rodige.

Attorno al 1200 con l'avvento degli Estensi la diocesi perse gli ultimi possedimenti temporali. Dopo gli estensi seguiranno via via i Carraresi, i Veneziani, i francesi e gli austriaci prima dell'annessione all'Italia.

Nel 1776 il vescovo Arnaldo Speroni degli Alvarotti diede inizio alla costruzione della nuova cattedrale, che verrà consacrata da Carlo Pio Ravasi l'11 dicembre 1826, e fece erigere il nuovo seminario diocesano a Rovigo nel 1779.

A livello territoriale nel corso dei secoli la diocesi ha subito notevoli variazioni dei suoi confini. Il 7 settembre 1792, dopo la soppressione dell'abbazia territoriale della Vangadizza, il senato veneto aggregò alla diocesi 12 parrocchie corrispondenti alle località di Badia (San Giovanni), Baruchella, Salvaterra, Crocetta, Villafora, Rasa, Barbuglio, Saguedo, Cavazzana, San Martino di Venezze, Borsea e Fratta.

Papa Pio VII con due bolle, De salute Dominici gregis del 1º maggio 1818 e Cum non gravibus del 9 marzo 1819[3], modificò di nuovo il territorio diocesano. Le parrocchie di Crespino e Sant'Apollinare passarono dalla giurisdizione di Ravenna a quella di Adria, mentre quelle di Cornacervina, Rero con Finale, Guarda Ferrarese, Ro, Ruina, Zocca, Serravalle e Mesola, passarono all'arcidiocesi di Ferrara, in cambio da questa passarono alla diocesi di Adria Melara, Bergantino, Bariano con San Pietro (oggi Castelnovo Bariano e San Pietro Polesine), Massa Superiore (oggi Castelmassa), Ceneselli, Calto, Ficarolo, Gaiba, Stienta, Gurzone, Santa Maria Maddalena, Canaro, Fiesso, Trecenta, Pissatola, Sariano, Salara, Bagnolo, Zelo, Occhiobello e Barbona fu associata alla diocesi di Padova. Dopo queste modifiche la diocesi contava 150.000 abitanti e 78 parrocchie.[4]

Adria fu da sempre suffraganea dell'arcidiocesi di Ravenna, fino al 1818, quando divenne suffraganea del patriarcato di Venezia.[5]

Il 7 luglio 1909 con il decreto Ea semper fuit della Sacra Congregazione Concistoriale la curia vescovile fu traslata da Adria a Rovigo. A seguito di questo trasferimento il popolo di Adria aggredì il vescovo Tommaso Pio Boggiani e contro la città di Adria fu scagliato un interdetto di quindici giorni[6].

Il 30 settembre 1986 la diocesi ha assunto il nome attuale in forza del decreto Cum procedere oporteret della Congregazione per i Vescovi e il duomo di Rovigo è stato elevato alla dignità di concattedrale.

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Adria, cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, interno cattedrale vecchia, armi di alcuni vescovi che si sono succeduti a capo della diocesi di Adria.
Adria, cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, interno cattedrale vecchia, altre armi.

La diocesi nel 2022 su una popolazione di 193.890 persone contava 190.000 battezzati, corrispondenti al 98,0% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 269.000 270.000 99,6 231 195 36 1.164 50 578 98
1959 251.540 251.569 100,0 212 181 31 1.186 40 785 106
1969 205.968 206.142 99,9 232 210 22 887 46 763 99
1980 207.400 207.600 99,9 240 206 34 864 1 58 484 112
1990 200.151 200.975 99,6 203 173 30 985 1 38 417 109
1999 199.983 201.745 99,1 183 156 27 1.092 40 316 109
2000 199.983 201.745 99,1 186 158 28 1.075 42 296 109
2001 199.990 202.172 98,9 182 154 28 1.098 42 258 109
2002 199.990 202.172 98,9 177 149 28 1.129 42 253 109
2003 200.128 202.864 98,7 175 147 28 1.143 44 195 109
2004 200.128 202.878 98,6 176 145 31 1.137 48 190 109
2006 202.069 204.179 99,0 169 138 31 1.195 48 185 109
2012 198.000 204.464 96,8 159 129 30 1.245 2 56 160 109
2015 197.975 204.525 96,8 146 120 26 1.355 6 49 137 109
2018 194.653 200.292 97,2 137 110 27 1.420 6 46 139 109
2020 190.041 198.335 95,8 121 95 26 1.570 7 45 125 109
2022 190.000 193.890 98,0 125 98 27 1.520 7 50 97 109
  1. ^ Gabrielli.
  2. ^ Testo del breve in Cappelletti, op. cit., pp. 15-16.
  3. ^ (LA) Bolla Cum non gravibus, in: Bullarii romani continuatio, Tomo XV, Romae, 1853, pp. 199–200.
  4. ^ Storia della Diocesi, www.diocesiadriarovigo.it
  5. ^ (LA) Bolla De salute Dominici gregis, in: Bullarii romani continuatio, Tomo XV, Romae, 1853, p. 38, nº 13.
  6. ^ La città di Adria, colpita dall'Interdetto, è privata dei Sacramenti e del suono delle campane, in La Stampa, 3 ottobre 1909.
  7. ^ È incerto se fosse frate minore o appartenesse agli Umiliati
  8. ^ Secondo Gams e Cappelletti Antonio Contarini sarebbe deceduto nel 1387, ma ciò non concorda con la bolla di nomina di Ugo Roberti, riportata da Eubel, datata 1º settembre 1386; Rolandino, menzionato da Gams e Cappelletti ma ignoto a Eubel, non trova spazio nell'attuale cronologia, a meno che non si tratti di un antivescovo.
  9. ^ Così Gams e Cappelletti. Eubel menziona un solo vescovo Degli Obizzi, Giacomo, e ignora sia Giovanni sia Mainardino.
  10. ^ Così Gams; Eubel dice 10 ottobre 1553.
  11. ^ Così Gams; Eubel dice 23 novembre 1553.
  12. ^ Presente nella cronotassi di Gams, è assente in Eubel, il quale commenta: De eo tamen nihil invenitur in actis (Sanctae Sedis) ante promotionem ad Vicentina.
  13. ^ Nominato contestualmente arcivescovo titolare di Edessa di Osroene; GigaCatholic e Catholic Hierarchy riportano erroneamente il 31 ottobre 1908 e il 9 gennaio 1912 come date di inizio e fine.

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