IC 2157: differenze tra le versioni

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==Osservazione==
Si individua con facilità la sua posizione, trovandosi a circa un grado a SE del brillante e celebre [[M35 (astronomia)|M35]]. Appare poco concentrato e relativamente povero di stelle, in campo stellare di fondo relativamente ricco per la presenza della [[Via Lattea]]. Il periodo più adatto per l'osservazione nel cielo serale va da novembre a maggio. La sua distanza è stimata sui circa 6500 [[anni luce]].
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Si individua con facilità la sua posizione, trovandosi a circa un grado a SE del brillante e celebre [[M35 (astronomia)|M35]]; appare poco concentrato e relativamente povero di stelle, in campo stellare di fondo relativamente ricco per la presenza della [[Via Lattea]]. Con un [[binocolo]] 10x50 può essere notato solo nelle notti più scure e limpide come un debole alone di piccole dimensioni e privo di stelle; con un [[telescopio]] da 100mm di apertura è forti ingrandimenti è visibile un leggero addensamento di poche stelle fino alla [[magnitudine apparente|magnitudine]] 12, su un fondo leggermente più chiaro. Una buona risoluzione è possibile con strumenti da almeno 200mm.

La [[declinazione (astronomia)|declinazione]] moderatamente settentrionale di quest'ammasso favorisce gli osservatori dell'emisfero nord, sebbene si presenti [[circumpolare]] solo a partire da latitudini elevate; dall'emisfero australe la sua osservazione risulta particolarmente penalizzata soltanto dalle regioni situate a elevate latitudini meridionali.<ref>Una declinazione di 24°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 66°; il che equivale a dire che a nord del 66°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 66°S l'oggetto non sorge mai.</ref> Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra ottobre e marzo.

==Storia delle osservazioni==
IC 2157 venne individuato per la prima volta soltanto nel 1899, quando [[Thomas Espin]] lo riconobbe come ammasso aperto; la sua bassa luminosità e la sua scarsa concentrazione aveva fatto in modo che quest'oggetto fosse ignorato dalla famiglia Herschel. Venne infine inserito nell'[[Index Catalogue]], pubblicato come un'estensione del [[New General Catalogue]].<ref name="NGCIC">{{Cita web|titolo=Catalogo NGC/IC online - result for IC 2157|url=http://www.ngcicproject.org/pubdb.htm|accesso=28 agosto 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090528100240/http://www.ngcicproject.org/pubdb.htm|dataarchivio=28 maggio 2009|urlmorto=sì}}</ref>

==Caratteristiche==
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Si tratta di un ammasso poco studiato, la cui età si aggira sui 63 milioni di anni al massimo;<ref name="Webda"/> le sue componenti più luminose presentano segni di evoluzione verso lo stadio di [[stella gigante]] e due di queste, situate sul bordo dell'ammasso, sono [[gigante rossa|giganti rosse]] a tutti gli effetti. Le componenti meno massicce sono invece in massima parte all'interno della [[sequenza principale]] e si dispongono nella regione centrale dell'ammasso e in due estensioni situate verso nord e verso est.<ref name="Grubissich1973">{{cita pubblicazione|autore=Grubissich, C.|titolo=A photometry study of the open cluster IC 2157|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1973A%26AS...11..287G|rivista=Astronomy and Astrophysics Supplement|volume=11|p=287|anno=1973|mese=settembre|accesso=28 agosto 2013}}</ref>

==Note==
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==Bibliografia==
==Bibliografia==
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* {{cita libro | cognome= Tirion, Rappaport, Lovi | titolo=Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°| editore=Willmann-Bell, inc.| città=Richmond, Virginia, USA | anno=1987 | id= ISBN 0-943396-14-X}}
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* {{cita libro | cognome= Tirion, Rappaport, Lovi | titolo=Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°| url= https://archive.org/details/uranometria200000001tiri | editore=Willmann-Bell, inc.| città=Richmond, Virginia, USA | anno=1987 | isbn=0-943396-14-X}}
* {{cita libro | cognome= Tirion, Sinnott| titolo=Sky Atlas 2000.0 | ed=2 | editore= Cambridge University Press | città= Cambridge, USA| anno= 1998| isbn=0-933346-90-5}}


==Voci correlate==
==Voci correlate==
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==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
*[http://www.ngcicproject.org/pubdb.htm Catalogo NGC online]
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[[Categoria:Oggetti del catalogo IC|2157]]
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IC 2157
Ammasso aperto
IC 2157
Scoperta
ScopritoreThomas Espin
Data1899
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneGemelli
Ascensione retta06h 05m 00s[1]
Declinazione+24° 00′ 00″[1]
Distanza6650[2] a.l.
(2040[2] pc)
Magnitudine apparente (V)8,4[1]
Dimensione apparente (V)7'
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso aperto
ClasseII 1 p
Età stimata63 milioni di anni[2]
Altre designazioni
Cr 80, Tr 4, OCl 465, Lund 204[1]
Mappa di localizzazione
IC 2157
Categoria di ammassi aperti

IC 2157 è un ammasso aperto visibile nella costellazione dei Gemelli.

Mappa per individuare IC 2157.

Si individua con facilità la sua posizione, trovandosi a circa un grado a SE del brillante e celebre M35; appare poco concentrato e relativamente povero di stelle, in campo stellare di fondo relativamente ricco per la presenza della Via Lattea. Con un binocolo 10x50 può essere notato solo nelle notti più scure e limpide come un debole alone di piccole dimensioni e privo di stelle; con un telescopio da 100mm di apertura è forti ingrandimenti è visibile un leggero addensamento di poche stelle fino alla magnitudine 12, su un fondo leggermente più chiaro. Una buona risoluzione è possibile con strumenti da almeno 200mm.

La declinazione moderatamente settentrionale di quest'ammasso favorisce gli osservatori dell'emisfero nord, sebbene si presenti circumpolare solo a partire da latitudini elevate; dall'emisfero australe la sua osservazione risulta particolarmente penalizzata soltanto dalle regioni situate a elevate latitudini meridionali.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra ottobre e marzo.

Storia delle osservazioni

[modifica | modifica wikitesto]

IC 2157 venne individuato per la prima volta soltanto nel 1899, quando Thomas Espin lo riconobbe come ammasso aperto; la sua bassa luminosità e la sua scarsa concentrazione aveva fatto in modo che quest'oggetto fosse ignorato dalla famiglia Herschel. Venne infine inserito nell'Index Catalogue, pubblicato come un'estensione del New General Catalogue.[4]

Caratteristiche

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La scarsa luminosità di quest'oggetto è in parte giustificata dalla grande distanza a cui si trova, pari a 2040 parsec (oltre 6650 anni luce),[2] motivo per cui appare anche fortemente oscurato dalla polvere interstellare che si frappone lungo la linea di vista; questa distanza lo colloca sul bordo esterno del Braccio di Perseo.

Si tratta di un ammasso poco studiato, la cui età si aggira sui 63 milioni di anni al massimo;[2] le sue componenti più luminose presentano segni di evoluzione verso lo stadio di stella gigante e due di queste, situate sul bordo dell'ammasso, sono giganti rosse a tutti gli effetti. Le componenti meno massicce sono invece in massima parte all'interno della sequenza principale e si dispongono nella regione centrale dell'ammasso e in due estensioni situate verso nord e verso est.[5]

  1. ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, su Results for IC 2157. URL consultato il 28 agosto 2013.
  2. ^ a b c d e WEBDA page for open cluster IC 2157, su univie.ac.at. URL consultato il 28 agosto 2013.
  3. ^ Una declinazione di 24°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 66°; il che equivale a dire che a nord del 66°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 66°S l'oggetto non sorge mai.
  4. ^ Catalogo NGC/IC online - result for IC 2157, su ngcicproject.org. URL consultato il 28 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  5. ^ Grubissich, C., A photometry study of the open cluster IC 2157, in Astronomy and Astrophysics Supplement, vol. 11, settembre 1973, p. 287. URL consultato il 28 agosto 2013.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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   IC 2155  •  IC 2156  •  IC 2157  •  IC 2158  •  IC 2159   
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