oggetto (  approfondimento) m sing (pl.: oggetti)

  1. (filosofia) tutto ciò che il soggetto intende come diverso da sé, ciò che sussiste di per se indipendentemente dalla conoscenza
  2. ogni cosa che può essere percepita attraverso i sensi
    • vedere gli oggetti a una certa distanza
  3. (diritto) (economia) bene col quale varie parti pongono in essere un contratto
  4. bene, cosa in senso giuridico
    • oggetto giuridico del reato
  5. persona o cosa cui è rivolta un'attività, un sentimento
  6. materia, argomento
  7. (fisica) punto da cui sembrano provenire i raggi luminosi formanti un’immagine fornita da un sistema o strumento ottico
  8. (elettronica) (informatica) (tecnologia) (ingegneria) parte di memoria con funzioni specifiche in un computer
  9. oggetto di: in considerazione
og | gèt | to

IPA: /odˈd͡ʒɛtto/

dal latino medievale obiectum, neutro sostantivato di obiectus, participio passato di obicĕre ossia "porre innanzi"; propriamente "ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)"

 
«Certo un oggetto può piacere anche per se stesso, per la diversità delle sensazioni gradevoli che ci suscita in una percezione armoniosa; ma ben più spesso il piacere che un oggetto ti procura non si trova nell'oggetto per se medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d'immagini care. Né noi lo percepiamo più qual esso è, ma così, quasi animato dalle immagini che suscita in noi o che le nostre abitudini vi associano. Nell'oggetto, insomma, noi amiamo quel che vi mettiamo di noi, l'accordo, l'armonia che stabiliamo tra esso e noi, l'anima che esso acquista per noi soltanto e che è formata dai nostri ricordi. »
  • cosa. L'oggetto è qualcosa di tangibile (una bambola in un soffitto è un oggetto in quanto tale); la cosa possiede ,oltre alla tangibilità, la qualità di essere in relazione con il soggetto (una bambola nelle mani di una bambina è una cosa)
che è privato di autonomia
cosa materiale, concreta

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