apparenza (  approfondimento) f sing (pl.: apparenze)

  1. (filosofia) (psicologia) modo di apparire, di dare impressione visiva
  2. aspetto esteriore, sembianze
  3. (per estensione) (senso figurato) ciò che viene valutato e considerato a prima vista
  4. (per estensione) quanto traspare anche guardando e/o immaginando qualcuno o qualcosa, talvolta con pregiudizi e analisi superficiali oppure nei primi momenti in cui si conosce qualcuno o qualcosa
    • in apparenza sembra che molti quindi si vergognino!
  5. (spregiativo) attaccamento estremo alle cose materiali
    • "Ah! I vizi dell'apparenza..."
ap | pa | rèn | za

IPA: /appaˈrɛntsa/

dal latino apparentia derivazione di apparere ossia "apparire"

 
«Là dove sono le belle parole e un'apparenza perfetta, raramente ha sede il bene.„ »
 
«Il sogno di uno solo è l'illusione, l'apparenza; il sogno di due è già la verità, la realtà »
 
«Tu offri ai discenti l'apparenza,- si riferisce alla scrittura - non la verità della sapienza; perché quand'essi, mercé tua, avranno letto tante cose senza nessun insegnamento, si crederanno in possesso di molte cognizioni, pur essendo fondamentalmente rimasti ignoranti e saranno insopportabili agli altri perché avranno non la sapienza, ma la presunzione della sapienza »
  • all'apparenza: a giudicare da quel che appare
  • salvar l'apparenza: operare con cautela e riguardo delle convenzioni esteriori
  • l'apparenza inganna: molte volte quello che sembra non coincide con la realtà
  • badare soltanto all'apparenza: considerare in modo esagerato quanto la gente potrebbe pensare appunto in merito a come si è o a come ci si presenta

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