Cavallo
mammifero perissodattilo di grossa taglia
Citazioni sul cavallo.
Citazioni
modifica- Bisogna essere sempre se stessi. Il cavallo senza l'ussero, resta sempre cavallo. L'ussero senza il cavallo è soltanto un uomo. (Stanisław Jerzy Lec)
- Cavalli e buoi, se ammaestrati, nei teatri riescono a sdraiarsi e a eseguire alla perfezione danze, posizioni ardite e movimenti che non sarebbero facili neanche per gli umani. Ricordando le istruzioni che sono state impartite, danno così prove che non sono utili a null'altro che a mostrare quanto facile sia per loro apprendere. (Plutarco)
- C'è tutta la storia dell’umanità e della natura nella figura del cavallo e del cavaliere. (Marino Marini)
- Cosa sarebbe stato dell'umanità senza il cavallo? Il grande Cesare, Alessandro il Grande, i grandi di Spagna... Sarebbero stati veramente grandi senza il cavallo? Questa nazione sarebbe mai nata senza il generoso aiuto di questo nobile animale? E qual è il miglior modo per sdebitarsi se non quello di offrir loro un pascolo grasso e tranquillo dove potersi nutrire e procreare in pace. (Lo chiamavano Trinità)
- È meglio lasciare che il cavallo segua la sua strada, e fingere che sia la tua. Non c'è segreto più intimo di quello che c'è tra un cavaliere e il suo cavallo. (Robert Smith Surtees)
- – E ti puoi trovare un'altra moglie!
– Ah, questo sì. ma il guaio è che mi ha portato via il fucile e il cavallo! Peccato, era così bella, io mi ci ero affezionato. Le davo qualche frustata, ma lei non ci faceva caso.
– Chi, tua moglie?
– No, la mia cavalla. A trovare un'altra moglie si fa presto, ma una cavalla come quella non la ritrovo più. (Ombre rosse) - Guarda il cavallo, quel nobile animale che vive accanto all'uomo, o il bue, che lo nutre e lavora per lui, curvo e pensoso; guarda i loro musi: quanta mitezza, quanta dedizione verso chi spesso li batte senza pietà, quanta benevolenza, e fiducia e bellezza nei loro tratti! Ed è commovente pensare che non hanno alcun peccato; infatti tutto è perfetto, tutto è innocente, tranne l'uomo, e Cristo è con loro prima ancora che con noi. (Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov)
- Guarda questo cavallo! A nessuno piace farsi domare, ma alla fine sai che c'è? Si campa meglio da sudditi: hai da mangiare, non hai pensieri, basta che fai quello che ti dicono. I cavalli che so animali intelligenti questo l'hanno capito. (Suburra - La serie)
- I cavalli compiangono solamente sé stessi o, di tanto in tanto, solamente coloro nella cui pelle riescono a immaginarsi senza fatica. (Lev Tolstoj)
- I cavalli, poi, riconoscono gli altri cavalli con i quali è capitato loro di combattere anche solo sentendone il verso. A questi animali piacciono i prati e le paludi. E infatti bevono l'acqua fangosa. E se essa è pura, essi stessi la intorbidano con gli zoccoli per poi bagnarsi in essa dopo averla bevuta. E infatti, in generale, questo animale è amico dell'uomo così come lo è dell'acqua. (Aristotele)
- I cavalli simboleggiano la libertà. Un cavallo in libertà è un cavallo che non vuole la sella, non vuole un padrone, non vuole un fantino, che vuole essere libero. (Luciano Lutring)
- Infelice è il cavallo, il cui padrone non ha occhi, perché non ingrasserà mai. (Baltasar Gracián)
- Il cavallo non è un animale, è un principe. L’uomo, senza cavallo, non avrebbe mai fatto la storia. Sono una cosa sola fin dall’iconografia classica e mitica del centauro. (Enrico Montesano)
- L'animale che egli cavalcava era un cavallo rovinato dall'aratro, che con l'età aveva perduto ogni bella qualità, ma conservato tutti i vizi; era magro e irsuto, con un collo da pecora ed una testa a forma di martello, la criniera spelacchiata e la coda erano tutte aggrovigliate con bacche spinose; un occhio era senza pupilla, e guardava fisso come quello di uno spettro, ma l'altro conservava un luccichio davvero diabolico. Pure, a giudicare dal suo nome, «Polvere da sparo», doveva essere stato un tempo un cavallo focoso e vivace. (Washington Irving)
- La soggettività del cavallo cui riferirsi per calcolare i suoi diritti non è la soggettività del cavallo da competizione o da macello murato vivo a vita in un box, ma quella dello stallone che galoppa fiero in mezzo alle cavalle nella prateria sconfinata. (Luigi Lombardi Vallauri)
- Per gli africani, il cavallo è il simbolo dell'uomo bianco: Come il bianco rifugge il contatto con le altre specie, si sottrae al contagio della promiscuità, circondandosi di un vuoto che va da lui all'orizzonte. Per gli africani, il cavallo è fisicamente razzista: Teme il negro e rifiuta di farsi cavalcare da lui. Senza il complemento del bianco, la sua groppa è nuda, la sua naturale architettura è mutilata come un monumento equestre dal quale una violenza improvvisa abbia disarcionato l'eroe. Come il bianco, il cavallo è nobile, ha la pelle delicata, è sofisticato nella scelta del cibo. Come il bianco, è timido: Basta un po' di rumore per farlo scappare via. Come il bianco, il cavallo è inutile. Tanto vale mangiarlo. (Africa addio)
- – Perché i cavalli quando muoiono si allontanano?
– Perché... sono più coraggiosi delle persone. Le persone hanno bisogno di qualcuno che gli stia accanto, che li consoli. I cavalli sanno affrontare la morte da soli.
– Il nonno dice che non vogliono far vedere dove vanno le loro anime. (The Patriot) - Salii su di un cavallo rifinito e languente, il quale, più perché zoppo che perché bene educato, andava facendo continue riverenze. Nel deretano pareva una bertuccia, coda non ne aveva quasi, il collo era quello di un cammello e anche più lungo, in testa non aveva che un occhio e pure sbiancato. Gli si riconoscevano le penitenze, i digiuni patiti, le ladrerie di chi doveva fornirgli la razione. (Francisco de Quevedo)
- Se stai camminando per Greene Street e senti un rumore di zoccoli dietro di te, non voltarti aspettandoti di vedere una zebra. Aspettati un cavallo.[1] (Theodore Woodward)
- Se senti gli zoccoli pensi al cavallo, non alla zebra.[1]
- Senza di loro, l'uomo vivrebbe ancora nelle caverne. E noi come li ripaghiamo? Facendone bistecche quando sono stanchi di galoppare. Lo stesso con le mucche che ci hanno nutrito del loro latte. Che barbarie! (Vittorio Feltri)
- Sono straordinari: così... così potenti. E nello stesso tempo, così gentili e affettuosi. (Il terrore corre sul filo)
- Un cavallo! Un cavallo! Il mio regno per un cavallo! (William Shakespeare)
- Una cavalla è più sensibile di una donna, specialmente se è una cavalla di razza. (Hans Hellmut Kirst)
- Violenta primavera del cavallo! | Ad ogni suo elastico passo | intorno allo zoccolo viola | che stampa lune di rumore | un biancospino di polvere, sboccia un cespuglio di fango. (Corrado Govoni)
- Ho la fortuna di vivere con i cavalli e quindi la possibilità di "studiarli" a fondo e di apprezzare i tratti caratteristici della loro specie: la generosità, l'intelligenza acuta, l'istintivo timore che non abbandona mai gli animali predati in natura e, d'altra parte, il temperamento che sfoggiano quando vogliono dimostrarti che sanno il fatto loro.
- Il cavallo ama correre, ma all'aperto, nei boschi, nelle campagne, non al chiuso di un maneggio. Può divertirsi a fare qualche salto. Può anche sviluppare uno spiccato senso della competizione che lo porta a desiderare di arrivare prima degli altri. E può divertirsi a condividere questi momenti con un amico in sella. Ma tutto ciò non ha nulla a che vedere con quanto gli viene imposto nei palii, nelle corse e nelle varie specialità equestri. Allora la gioia viene meno e, con essa, la collaborazione spontanea. Al cavallo non interessano il business, le scommesse e la vittoria a tutti i costi che per l'uomo sono l'essenziale.
- Nei confronti del cavallo, l'uomo mostra spesso il peggio di sé, tradendo il suo patto plurimillenario con un vero amico. Da sempre accanto a lui, per offrirgli la collaborazione in battaglia, nei lavori agricoli, come mezzo di trasporto e come amico fedele, questo meraviglioso animale continua a essere sfruttato in mille modi: sulle piste degli ippodromi ufficiali, magari obbligato a rigide e innaturali discipline agonistiche; nelle corse clandestine; sui sampietrini romani (e non solo) a trascinare carrozzelle sotto la pioggia o con il caldo torrido; lanciato a folle velocità sui tracciati medievali dei palii. Nella maggior parte dei casi, con il macello come ultima stazione.
- Il cavallo è un animale povero, va in giro con gli zoccoli e senza calze; se gli salti addosso ti porta; se lo metti davanti a una carrozza esso la tira; se lo lasci in un posto sta lì, ed ecco che dorme in piedi.
- Il cavallo per appoggiare i piedi ha le staffe, quando le perde si arrabbia molto.
- Quando i cavalli fanno passi uguali si mandano al circo.
- La tradizione cinese attribuisce ad un remoto imperatore Ci-Mung l'invenzione dell'arte del cavalcare.
- Oggi ancora la gloria e l'autorità del cavallo sono salvate dall'ippica e dureranno fino a che si correrà un derby, finché vi saranno fantini da grido e irlandesi pronti ad esaltarsi nel turf e a puntare tutto ciò che posseggono su di un purosangue d'illustre progenie.
- Per i Greci erano tirati da cavalli il carro del sole e quello di Poseidone. È anzi Poseidone che crea il cavallo facendolo balzare dalla rupe dell'Acropoli con un colpo del suo magico tridente.
Proverbi
modifica- Cavaddu zoppu si godi la fera.[2] (aliminusano)
- A buon cavallo non c'è bisogno di dire: trotta!
- A buon cavallo non manca sella.
- A caval donato non si guarda in bocca.
- A cavallo da fieno uomo di paglia; a uomo di paglia cavallo da fieno.
- A cavallo giovane, cavaliere vecchio.
- A cavallo mangione corda corta.
- Ai cavalli fatica e biada.
- Al cavallo sprone e alla donna bastone.
- Caval d'Olanda, buona bocca e cattiva gamba.
- Caval pomellato caval malato.
- Cavallo che inciampa e non cade, è buon segnale.
- Cavallo che si guarda indietro ha poca voglia di andare avanti.
- Cavallo da fieno, cavallo da nulla.
- Cavallo esperto, cavaliere inesperto; cavallo inesperto, cavaliere esperto!
- Cavallo giovane porta soldati, cavallo vecchio porta concime.
- Cavallo o cavalla, cavalcali sulla spalla.
- Cavallo tanto va, tanto vale.
- Cavallo troppo ghiotto scavalca il padrone.
- Cavallo vecchio non cambia andatura.
- Cavallo vecchio, tardi muta ambiatura.
- Chi compra cavalli compra fastidi.
- Chi non ha travagli, tenga dei cavalli.
- Chi tien cavallo e non ha strame, in capo all'anno muore di fame.
- Chi trascura il chiodo finisce col perdere il cavallo.
- Ciò che si risparmia in biada va poi in frusta.
- E meglio caval fatto, che puledro matto.
- Far trottare un cavallo dopo avergli dato la biada è farla seminare per strada.
- Guardati da tre cose: da cavallo focoso, da uomo infido e da donna svergognata.
- I più grandi nemici dei cavalli sono il riposo e il grasso.
- Il cavallo che obbedisce alla voce, non sopporta lo sprone.
- Il cavallo che scappa da sé si castiga.
- Il cavallo deve andare alla greppia e non la greppia al cavallo.
- Il cavallo sano vuole quattro cose: briglia e biada, striglia e strada.
- La biada della sera va nelle gambe, quella del mattino va nel letame.
- Letame di cavallo non fa fallo, quello di bue fa quello che può, quello di pecora fa moltissimo.
- Mal si giudica il cavallo dalla sella.
- Mangione fa cavallone.
- Molti cavalli e molti cani, fanno di un ricco un poverino.
- Né cavalli, né giardini, sono fatti pei poverini.
- Non basta un cavallo per fare un cavaliere.
- Non c'è uomo che non erri, né cavallo che non sferri.
- Non tutti i cavalli corrono la gara, né tutte le parole meritano risposta.
- Orzo e paglia fanno il caval da battaglia.
- Quando si tratta di cavalli diffida anche di tuo padre.
- Se il cavallo è buono e bello, non guardare né razza né mantello.
- Tanto mangia un ronzino quanto un buon cavallo.
- Triste quel cavallo che va contro lo sprone.
- Una buona strigliata vale una passeggiata.
- Uomo a cavallo, sepoltura aperta.
- Uomo a cavallo, uomo morto.
- Ai cani e ai cavalli magri vanno addosso le mosche.
- Caval rognoso non vuol lasciarsi strigliare.
- Cavallo vecchio, tardi muta ambiatura.
- Chi ha buon cavallo e bella moglie, non 'istà mai senza doglie.
- Chi porta la sua moglie a ogni festa, e dà bere al cavallo a ogni fontana, in capo all'anno il cavallo è bolso e la moglie puttana.
- In mancanza di cavalli gli asini trottano.
- Si batte la sella per non battere il cavallo.
Note
modifica- ↑ a b Il professor Woodward pronunciava spesso una frase molto simile alla prima per invitare i suoi studenti a pensare, nel corso della diagnosi differenziale, innanzi tutto alle ipotesi diagnostiche più probabili e quindi alle patologie più frequenti, piuttosto che a quelle più improbabili e rare. La frase appare come una rivisitazione in chiave medico/diagnostica del "rasoio di Occam", introdotto da Guglielmo di Ockham nel XIV secolo. La seconda frase deriva molto probabilmente dalla prima ed è diventata col tempo una sorta di proverbio o motto, molto utilizzato in campo medico proprio per rammentare agli studenti di medicina e non solo il concetto esposto poc'anzi. Il termine "zebra" è entrato quindi a far parte dello slang medico statunitense proprio per indicare una diagnosi "esotica" ipotizzata da qualcuno nonostante una spiegazione più comune appaia invece come più probabile. Per approfondire vedi qui.
- ↑ «Cavallo zoppo si gode la fiera.»
Bibliografia
modifica- Annarosa Selene, Dizionario dei proverbi, Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante il cavallo
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «cavallo»
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