Vocale posteriore chiusa arrotondata

suono vocalico
Anteriori Quasi anteriori Centrali Quasi posteriori Posteriori
Chiuse
i • y
ɨ • ʉ
ɯ • u
ɪ • ʏ
ɪ̈ • ʊ̈
ɯ̞̈ • ʊ
e • ø
ɘ • ɵ
ɤ • o
 • ø̞
ɤ̞ • 
ɛ • œ
ɜ • ɞ
ʌ • ɔ
æ • 
a • ɶ
ä • ɒ̈
ɑ • ɒ
Quasi chiuse
Semichiuse
Medie
Semiaperte
Quasi aperte
Aperte
Quando due simboli appaiono in coppia, quello a sinistra rappresenta
una vocale non arrotondata, quello a destra una vocale arrotondata.
Per quelli situati al centro, la posizione delle labbra non è specificata.
Vedere anche: IPA, Consonanti

La vocale posteriore chiusa arrotondata è un suono vocalico presente in numerose lingue. Il suo simbolo nell'Alfabeto fonetico internazionale è [u], e l'equivalente simbolo X-SAMPA è u.

Vocale posteriore chiusa arrotondata
IPA - numero308
IPA - testou
IPA - immagine
UnicodeU+0075
Entityu
SAMPAu
X-SAMPAu
Kirshenbaumu
Ascolto
noicon

Caratteristiche

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  • La sua posizione è posteriore; la pronuncia avviene, infatti, con la lingua in posizione arretrata all'interno della cavità orale.
  • Il suo grado di apertura è quasi chiuso; la pronuncia avviene, infatti, posizionando la lingua più vicina possibile al palato, senza però creare una costrizione eccessiva che implicherebbe l'emissione di una consonante.
  • È una vocale arrotondata o procheila: durante la pronuncia, infatti, le labbra vengono portate in avanti ("arrotondate").

Occorrenze

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In italiano

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In italiano tale fono è reso con la grafia u ed è presente per esempio nella parola muro [ˈmuːɾo].

In francese

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In francese tale fono è reso con la grafia ou ed è presente per esempio nella parola vous "voi, lei" [vu].

In greco

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In greco tale fono è reso con la grafia ου ed è presente per esempio nella parola ουρανός "cielo" [urɐˈnɔs].

In inglese

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In inglese tale fono è spesso reso con la grafia oo (che però può anche rappresentare la vocale quasi posteriore quasi chiusa arrotondata) ed è presente per esempio nella parola boot "stivale" [buːt].

In portoghese

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In portoghese tale fono è reso con la grafia u.

  • In portoghese lusitano tale fono è reso con le grafie u o o (quest'ultima se finale e atona) ed è presente per esempio nella parola urso "orso" [ˈuɾsu].
  • In portoghese brasiliano tale fono è reso con la grafia u ed è presente per esempio nella parola urso [ˈuɾsʊ].

In rumeno

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In rumeno tale fono è reso con la grafia u ed è presente per esempio nella parola unu "uno" [ˈunu].

In spagnolo

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In spagnolo tale fono è reso con la grafia u ed è presente per esempio nella parola curable "curabile" [kuˈɾaβle].

In tedesco

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In tedesco tale fono è reso con la grafia u ed è presente per esempio nella parola Fuß "piede" [fuːs].

Vocale posteriore chiusa compressa

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Vocale posteriore chiusa compressa
IPA - testoɯᵝ
Ascolto
noicon

Alcune lingue, come il Giapponese e lo Svedese, possiedono una vocale posteriore chiusa che presenta un arrotondamento differente, chiamato compresso o esolabiale. Solo il dialetto Shanghainese è conosciuto per essere in contrasto con la più tipica vocale posteriore chiusa protesa (endolabiale), ma l'apertura delle due vocali varia tra la chiusa e la semi-chiusa.

Non esiste un segno diacritico dedicato per la compressione nell'IPA. Ad ogni modo, la compressione delle labbra può essere mostrata col fonema β̞ come [ɯ͡β̞] (simultaneamente [ɯ] con compressione labiale) oppure [ɯᵝ] ([ɯ] modificato con compressione labiale). Lo spread-lip diacritico può inoltre essere utilizzato con la lettera di una vocale arrotondata [u͍] ove sembrerebbe un segno apposito, ma lo 'spread' tecnicamente significa mancanza di arrotondamento.

Voci correlate

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