Thomas Gainsborough

pittore inglese

Thomas Gainsborough (Sudbury, 14 maggio 1727Londra, 2 agosto 1788) è stato un pittore inglese, attivo soprattutto come ritrattista e paesaggista.

Autoritratto di Thomas Gainsborough

Biografia

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Thomas Gainsborough nacque a Sudbury, nel Suffolk, il 14 maggio 1727. Figlio del mercante di tessuti John, e di Mary, sorella del reverendo Humphrey Burroughs, nonché fratello del ministro, inventore ed ingegnere Humphrey[1] Gainsborough trascorse la fanciullezza insieme ai fratelli John e Humphrey in quella che oggi è la Gainsborough's House: già dai primi anni respirò un'atmosfera satura di arte, tanto che in questo periodo realizzò numerosi disegni, tutti a tema paesaggistico. Compiuti 14 anni nel 1740, Gainsborough fu mandato a Londra, dove prese probabilmente lezioni da Hubert-François Gravelot e da Francis Hayman, che gli insegnarono l'importanza delle finezze grafiche e ne rafforzarono la predisposizione artistica, il talento e l'interesse per la natura.[2]

Autoritratto
Margaret Burr
Le due figlie

In quest'epoca si invaghì di una donna, tale Margaret Burr, a tal punto da farla sua sposa pur avendo egli soltanto diciannove anni: i due, infatti, si unirono in matrimonio nel 1746.[3] Questo, tuttavia, non fu un periodo felice per Gainsborough: i suoi dipinti non riscuotevano successo, e la situazione economica si era fatta a dir poco catastrofica.

Per sopperire alla mancanza di denaro i due coniugi nel 1748-1749 fecero ritorno nel Suffolk per tentare di vendere più opere, e da lì si trasferirono dapprima a Ipswich (stavolta insieme alle due figlie appena nate), ove ebbe come protettore Philip Thicknesse, e poi nel 1759 a Bath, dove rimase fino al 1774.

È questo il periodo più felice della sua produzione artistica, tanto che eseguì numerosi ritratti dei vari dandy che si recavano alla stazione termale locale; nel 1768 fondò addirittura la Royal Academy of Arts, esponendovi proprie tele alle mostre degli anni 1769, 1770, 1771 e 1772.[3]

In seguito ad un'aspra disputa sorta col Thicknesse, anch'egli facente parte dei primi trentasei soci dell'Accademia, nel 1774 Gainsborough si trasferì a Londra, dove assunse il ruolo di pittore preferito del re e della corte e, quindi, di ritrattista di corte.[4] Dal 1784 si acuirono le divergenze con l'Accademia, già iniziate nel 1773; esposti gli ultimi lavori nelle mostre dal 1777 al 1782, Gainsborough cessò definitivamente le proprie attività all'interno della Royal Academy, decidendo di esporre le sue opere nel suo studio privato.[2]

Tre anni dopo si ammalò di cancro, che lo condusse alla morte l'anno successivo: Thomas Gainsborough spirò il 2 agosto 1788, all'età di 61 anni. Oggi le sue spoglie riposano nella chiesa di Sant'Anna, a Kew, nel Surrey, al fianco del famoso botanico Francis Bauer.

Stile e produzione pittorica

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Gainsborough è ricordato dallo storico d'arte Michael Rosenthal come «uno degli artisti più esperti e, al contempo, dediti alla sperimentazione dei suoi tempi».[5] L'artista era noto per la velocità alla quale dipingeva le proprie tele, attingendo direttamente dal vero, mediante l'osservazione della natura, e rigettando categoricamente il freddo accademismo: la sensibilità quasi poetica dei suoi lavori è tale che fece affermare a John Constable: «guardando le opere di Gainsborough, i nostri occhi si commuovono riempiendosi di lacrime, senza sapere esattamente perché questo avviene». Fu lo stesso Gainsborough a sottolineare il proprio entusiasmo per la pittura paesaggistica: «sono stanco dei ritratti, e desidero ardentemente [...] passeggiare per qualche bel villaggio, dove posso dipingere paesaggi ed apprezzare la bellezza della vita, agevolmente, e quietamente». In effetti, seppur non di rado realizzava ritratti per guadagnarsi da vivere, l'artista preferiva la pittura di paesaggio: rarissime, invece, sono le pitture a soggetto (di cui l'unico esemplare è l'incompleto Diana e Atteone).[3]

La produzione pittorica di Gainsborough è per il resto scandita in tre periodi: quelli corrispondenti ai soggiorni in Suffolk e a Bath ed infine quello londinese. Tra le opere più note della giovinezza vi sono i ritratti di Joshua Kirby e della moglie, e i ritratti non finiti delle sue figlie; in queste opere emerge la maniera di Godfrey Kneller, proseguita poi da Fayman e Hogarth. I paesaggi (in particolare, degno di nota è Il bosco di Cornard nel Suffolk) sono invece realizzati sul tipo degli olandesi Jacob van Ruisdael e Wynants.[3]

Al successivo soggiorno a Bath, nella piena maturità artistica del Gainsborough, risalgono il Sagrestano, il ritratto di Mrs. Graham, i ritratti di Elisabetta e di Maria Linley (1772?) e di Samuele Linley, il Ragazzo Azzurro ed il celebre Carro del Mercato, oggi esposto alla National Gallery di Londra. Peculiarità delle anzidette opere sono «la grazia un po' femminile e le qualità liriche» che ricordano molto da vicino le tele di Van Dyck e Fragonard.[3]

I lavori del periodo londinese differiscono da quelli precedenti per una «maggiore fluidità coloristica»: degni di nota sono Il duca e la duchessa di Cumberland in Kew Gardens, Mrs. Siddons, Il passeggio pubblico (The Mall), Musidora bathing her feet, Mrs. Moody e i suoi bambini, e L'Abbeveratoio (The Watering Place).[3]

«I migliori ritratti del G[ainsborough] mostrano una straordinaria facilità di composizione e agilità di tocco; e pare che fossero rassomigliantissimi. Ogni quadro per il G[ainsborough] era occasione a una fresca improvvisazione, e l'esecuzione brillante e la facile padronanza artistica di rado degeneravano in manierismo. I suoi colori, in contrasto coi toni opachi usati dal suo rivale Reynolds, sono chiari e scintillanti, e, nonostante l'impasto sottilissimo, di profondità sorprendenti. Le sue pennellate caratteristiche, brevi, poste in senso diagonale erano un mezzo di possibilità artistica illimitata»

  1. ^ (EN) Thomas Gainsborough, su nga.gov, National Gallery of Art. URL consultato il 10 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2012).
  2. ^ a b Le Muse, vol. 5, Novara, De Agostini, 1965, p. 154.
  3. ^ a b c d e f Popham.
  4. ^ Gainsborough, Thomas, in Enciclopedie online, Treccani. URL consultato il 12 maggio 2015.
  5. ^ Michael Rosenthal, Gainsborough, Thomas, in Grove Art Online, Oxford University Press.

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Collegamenti esterni

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