Stefen Fangmeier

effettista statunitense

Stefen Markus Fangmeier (El Paso, 9 dicembre 1960) è un effettista statunitense.

Supervisore agli effetti visivi della Industrial Light & Magic dagli anni novanta, è stato candidato all'Oscar ai migliori effetti speciali per Twister (1996), La tempesta perfetta (2000) e Master and Commander - Sfida ai confini del mare (2003). È anche noto per aver diretto Eragon (2006), suo unico film da regista.

Biografia

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Figlio di un ufficiale della Luftwaffe, Fangmeier si laurea in informatica presso l'Università statale della California di Dominguez Hills e, prima di dedicarsi agli effetti speciali cinematografici, lavora come programmatore di computer e processori di immagine.[1]

Carriera

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Nel 1985 entra alla Digital Productions.[2] Due anni più tardi passa alla tedesca Mental Images, dove lavora allo sviluppo del motore di rendering Mental Ray. Nel 1990, entra alla Industrial Light & Magic, cominciando col supervisionare le riprese delle rivoluzionarie scene di morphing in Terminator 2 - Il giorno del giudizio.[1][3] Continua dunque a lavorare come supervisore CG su film che fanno la storia dell'azienda e della computer grafica stessa come Jurassic Park (1993) di Steven Spielberg.[1]

Raggiunto il rango di supervisore agli effetti visivi nella ILM, lavora alla creazione dei tornado di Twister (1996) che gli valgono una candidura all'Oscar ai migliori effetti speciali.[1] Nel 1998 supervisiona gli effetti visivi di Small Soldiers e Salvate il soldato Ryan, per il quale vince un secondo BAFTA ai migliori effetti speciali dopo quello ottenuto con Twister. Ne La tempesta perfetta (2000), sfrutta la fisica delle particelle per, come scritto dal New York Times, «controllare le molecole d'acqua in CGI per formare gigantesche onde marine complete di creste, spuma, spruzzi, pioggia e lampi [...] Waterworld e Titanic avevano schierato finora la più avanzata acqua digitale, ma mai onde che si infrangono».[1] Per il suo lavoro, Fangmeier riceve una seconda candidatura all'Oscar. Nel 2004 supervisiona gli effetti di Master and Commander - Sfida ai confini del mare, un altro film ad ambientazione nautica, subentrando in corso d'opera all'Asylum Visual Effects.[1][4] Il suo uso minimale degli effetti visivi, voluto da Peter Weir e raggiunto con la fusione di autentiche riprese dell'oceano e miniature di navi create da Weta,[1][4] vale a Fangmeier la sua terza candidatura agli Oscar.

Contattato dalla 20th Century Fox visto il lavoro fatto su Master and Commander,[5] Fangmeier lascia la ILM[5] e si cimenta nella regia esordendo dietro la macchina da presa dopo oltre vent'anni di lavoro negli effetti speciali col blockbuster fantasy Eragon (2006); in precedenza, aveva fatto da regista di seconda unità di film di cui aveva supervisionato gli effetti speciali come Galaxy Quest e L'acchiappasogni.[6] Il film incassa oltre 250 milioni di dollari a fronte di un budget di 100 milioni, ma riceve perlopiù critiche negative e fallisce nel lanciare una serie come sperato dalla Fox.[5][7][8]

In seguito ad Eragon, Fangmeier è tornato ad occuparsi di effetti visivi, tra cui per la seconda, settima e ottava stagione della serie televisiva Il Trono di Spade.

Filmografia

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Televisione

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Regista

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Riconoscimenti

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  1. ^ a b c d e f g (EN) Anne Thompson, The Wizard Who Makes Waves; As Films Demand Big Effects, a Specialist Finds Himself Busy, in The New York Times, 27 gennaio 2004. URL consultato il 23 luglio 2021.
  2. ^ (EN) BIO STEFEN FANGMEIER, su filmmakersfestival.com. URL consultato il 14 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2013).
  3. ^ (EN) Stefen Fangmeier, su filmbug.com.
  4. ^ a b (EN) Sam Molineaux, Water Whirled, in Variety, 7 gennaio 2004. URL consultato il 23 luglio 2021.
  5. ^ a b c (EN) Michael Fleming Jr. e Claude Brodesser, Fox fires up dragon tale, in Variety, 14 luglio 2005. URL consultato il 23 luglio 2021.
  6. ^ (EN) Karen Idleson, Former vfx supervisors take charge of tentpoles, in Variety, 11 dicembre 2006. URL consultato il 23 luglio 2021.
  7. ^ (EN) 8th Annual Golden Tomatoes Awards, su Rotten Tomatoes. URL consultato il 6 novembre 2007 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2007).
  8. ^ (EN) 2006 Yearly Box Office Results, su Box Office Mojo. URL consultato il 14 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2009).

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN17523486 · ISNI (EN0000 0001 1488 3260 · LCCN (ENno2008061914 · GND (DE132327112 · BNF (FRcb151264558 (data) · CONOR.SI (SL119471459