San Giorgio in Bosco
San Giorgio in Bosco (San Zorzi in veneto) è un comune italiano di 6 370 abitanti[1] della provincia di Padova in Veneto, situato a circa 25 km a nord del capoluogo di provincia.
Città di San Giorgio in Bosco comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Padova |
Amministrazione | |
Sindaco | Luigi Vitetti (Commissario prefettizio) dal 22-1-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°35′N 11°48′E |
Altitudine | 29 m s.l.m. |
Superficie | 28,35 km² |
Abitanti | 6 370[1] (31-8-2021) |
Densità | 224,69 ab./km² |
Frazioni | Lobia, Paviola, Sant'Anna Morosina |
Comuni confinanti | Campo San Martino, Cittadella, Fontaniva, Grantorto, Piazzola sul Brenta, Tombolo, Villa del Conte |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 35010 |
Prefisso | 049 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 028076 |
Cod. catastale | H897 |
Targa | PD |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 431 GG[3] |
Nome abitanti | sangiorgensi |
Patrono | san Giorgio |
Giorno festivo | 23 aprile |
Cartografia | |
Posizione del comune di San Giorgio in Bosco all'interno della provincia di Padova | |
Sito istituzionale | |
Storia
modificaIl territorio risulta insediato già dal medioevo, quando nel VI-VII secolo venne edificata una piccola chiesa dedicata a san Giorgio,[4] martire guerriero protettore dei deboli e patrono dei Longobardi, insieme a san Michele arcangelo e san Martino di Tours. Peraltro, la zona era attraversata dall'antica strada romana del Cogno, che si congiungeva con la consolare Postumia (che univa Vicenza e Treviso).[5]
Napoleone Bonaparte vinse due battaglie sul feldmaresciallo von Wurmser il 19 settembre 1796 e il 15 gennaio 1797.[6]
Lo storico padovano Andrea Gloria riferisce nel 1803 che nella frazione di Paviola vie era un bosco di venti campi di proprietà della famiglia Obizzi e che l'arciprete Anselmo Panizzon promosse il risanamento fondiario, tanto da meritarsi un attestato dalla Società di Incoraggiamento.[5]
Alla fine della seconda guerra mondiale, il 29 aprile 1945 un gruppo di tedeschi in ritirata rastrellò 39 cittadini di Sant'Anna Morosina, facendoli camminare fino in via Cacciatora a Castello di Godego,[7] dove furono trucidati con le armi da fuoco insieme ad altre vittime nell'eccidio di Castello di Godego.[8][9][10] Nel 2015 il Comune di San Giorgio di Bosco ha richiesto un risarcimento alla Germania per la strage nazista.[7]
Simboli
modificaLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 marzo 1954.[11]
«Di rosso, al S. Giorgio a cavallo nell'atto di uccidere il drago, su terreno erboso, accompagnato nel canton destro del capo da un albero di quercia, sradicato, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma di San Giorgio in Bosco, eseguito con grande maestria dal bozzettista Ettore Pennetta, è "etimologico" raccogliendo la caratteristica raffigurazione del santo a cavallo mentre uccide il drago e quella di un albero sradicato, a rievocare le condizioni naturali del Cittadellese e la proficua opera di bonifica attuata dall'uomo nel corso dei secoli.
Il gonfalone è un drappo di rosso.[12]
Onorificenze
modifica— 21 aprile 2005
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[13]
Amministrazione
modificaNote
modifica- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Le frazioni del Comune: San Giorgio in Bosco, su Comune di San Giorgio in Bosco. URL consultato il 22 settembre 2021.
- ^ a b Cenni storici, su Comune di San Giorgio in Bosco. URL consultato il 21 settembre 2021.
- ^ Dezobry et Bachelet, Dictionnaire de biographie, vol. 1, Ch. Delagrave, 1878, p. 1188.
- ^ a b San Giorgio in Bosco chiede danni a Germania per eccidio 1945, in Il Mattino di Padova, 17 febbraio 2015.
- ^ 184312 - Lastra in memoria dell'eccidio del 29 Aprile 1945 – Sant'Anna Morosina, su Pietre della memoria.
- ^ Egidio Ceccato, Il sangue e la memoria - Le stragi di Santa Giustina in Colle, San Giorgio in Bosco, Villa del Conte, San Martino di Lupari e Castello di Godego (27-29 aprile 1945) tra storia e suggestioni paesane, Verona, Cierre Edizioni, 2005.
- ^ Castello di Godego, 29-30.4.1945, su Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia.
- ^ San Giorgio in Bosco, su Archivio Centrale dello Stato.
- ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di San Giorgio in Bosco, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 29 settembre 2024.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su San Giorgio in Bosco
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.sangiorgioinbosco.pd.it.
- San Giórgio in Bòsco, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 238660223 · GND (DE) 7735348-1 |
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