San Didero

comune italiano

San Didèro (San Didé in piemontese, Sen Didé in francoprovenzale, Saint-Didier in francese) è un comune italiano di 575 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.

San Didero
comune
San Didero – Veduta
San Didero – Veduta
Panorama del paese
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoSergio Lampo (lista civica Uniti per San Didero) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°08′07.6″N 7°12′46.84″E
Altitudine430 m s.l.m.
Superficie3,3 km²
Abitanti575[1] (31-8-2021)
Densità174,24 ab./km²
FrazioniLeitera inferiore, Leitera superiore, Mondaniera, Toto, Volpi
Comuni confinantiBorgone Susa, Bruzolo, Condove, San Giorio di Susa, Villar Focchiardo
Altre informazioni
Cod. postale10050
Prefisso011
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001239
Cod. catastaleH820
TargaTO
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 999 GG[3]
Nome abitantisandideresi
Patronosan Desiderio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Didero
San Didero
San Didero – Mappa
San Didero – Mappa
Localizzazione del comune di San Didero nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Geografia fisica

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San Didero si trova in val di Susa, in sinistra idrografica della Dora Riparia.

Il suo nome deriva dall'Ecclesia Sancti Desiderii, ossia "chiesa di San Desiderio". Secondo un testo sul Regno dei Cozii, in epoca romana poteva trovarsi in questa zona la stazione di sosta detta Mutatio ad Duodecimum della via Cozia, citata dall'Itinerarium burdigalense[4]. Il paese è stato un feudo sotto il dominio di diverse famiglie nobili della zona, tra cui i Bertrandi e i Grosso di Bruzolo.

Simboli

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Lo stemma del Comune è così composto: «al centro la casaforte medioevale, alla base un cesto comprendente un grappolo d'uva, ricci con castagne e due spighe di grano che fuoriescono dal cesto arrampicandosi lungo le fiancate della struttura a testimonianza della pregnante cultura agricola».[5] Il gonfalone è costituito da un drappo di colore giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse

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La casaforte vista da sud
 
Ingresso alla casaforte

La chiesa di San Desiderio

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Il paese è dominato dalla chiesa di San Desiderio, una delle poche in valle di Susa a mantenere il profilo esterno risalente al Medioevo. A navata unica, presenta sui lati monofore in pietra da taglio di semplice fattura.

La casaforte

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Sul pendio sul quale sorge il paese si trova la medioevale casaforte di San Didero[6], una delle poche struttura di questo tipo di proprietà pubblica nella bassa Valle di Susa e per la quale il Comune sta portando avanti un progetto di restauro e rifunzionalizzazione come bed & breakfast.

La Via Francigena

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Per San Didero passa la Via Francigena, ramo del Moncenisio[7].

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 17 persone.

Amministrazione

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Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2004 2009 Loredana Bellone centrosinistra Sindaco
2009 2014 Loredana Bellone centrosinistra Sindaco II mandato
2014 2019 Loredana Bellone lista civica Sindaco III mandato
2019 in carica Sergio Lampo lista civica Sindaco

Altre informazioni amministrative

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Il comune faceva parte della Comunità montana Valle Susa e Val Sangone.

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Lomagno Pierangelo, Il regno dei Cozii, Priuli & Verlucca, Ivrea 1991, p. 87
  5. ^ Statuto del Comune di San Didero (PDF), Art. 2 Sede Comunale – stemma, gonfalone e logo del Comune.
  6. ^ Citata in Micaela Viglino Davico, Andrea Bruno jr, Enrico Lusso, Gian Giorgio Massara, Francesco Novelli, Atlante Castellano, Strutture fortificate della Provincia di Torino, Istituto Italiano dei Castelli Sezione Piemonte Valle d'Aosta, Ed. Celid, Torino, 2007
  7. ^ Da Torino a Vercelli (Km 84,8) – Turismo Torino e Provincia Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia

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  • Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di arte religiosa alpina, Valle di Susa, Borgone Susa 2009
  • Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di Cultura e Natura alpina, Valle di Susa, Borgone Susa 2010
  • Lomagno Pierangelo, Il regno dei Cozii, Priuli & Verlucca, Ivrea 1991
  • Micaela Viglino Davico, Andrea Bruno jr, Enrico Lusso, Gian Giorgio Massara, Francesco Novelli, Atlante Castellano, Strutture fortificate della Provincia di Torino, Istituto Italiano dei Castelli Sezione Piemonte Valle d'Aosta, Ed. Celid, Torino, 2007

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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