Rue de Sèvres

strada di Parigi

Rue de Sèvres è una strada che attraversa il VI, VII e XV arrondissement di Parigi.

Rue de Sèvres
Rue de Sévres vista in direzione di place Michel Debré
Nomi precedentiChemin de la Maladrerie, voie de Sévres, grand chemin de Sèvres, chemin de Meudon, chemin des Charbonniers, chemin du Boullouer, rue du Boullouer, rue Boullier, rue du Boulloy, rue du Bouloir-Saint-Germain, rue des Petites-Maisons e rue de l'Hôpital-des-Petites-Maisons
Localizzazione
StatoFrancia (bandiera) Francia
CittàParigi
CircoscrizioneVI, VII e XV arrondissement di Parigi
Informazioni generali
TipoStrada
Lunghezza1 500 metri
IntitolazioneSevres
Collegamenti
Inizio2, carrefour del La Croix-Rouge
Fine1, boulevard Pasteur
Mappa
Mappa di localizzazione: Parigi
Rue de Sèvres
Rue de Sèvres

Origine del nome

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Questo percorso deve il suo nome alla città di Sèvres a cui conduce.

Nel XIII secolo era chiamata "chemin de la Maladrerie" a causa di un lebbrosario che costeggiava la strada, luogo occupato oggi dalla place Boucicaut,[1] e dall'alée Pierre-Herbart.

Nel 1355 veniva indicato con il nome di "voie de Sévres", poi successivamente assunse i nomi di "grand chemin de Sèvres", "chemin de Meudon", "chemin des Charbonniers" e "chemin du Boullouer" prima di diventare "rue du Boullouer", "rue Boullier", "rue du Boulloy" e "rue du Bouloir-Saint-Germain" dal 1568.

Nel 1624 prese il nome di "rue des Petites-Maisons" poi "rue de l'Hôpital-des-Petites-Maisons”, visto che il lebbrosario era stato trasformato in manicomio con il nome di Hôpital des Petites-Maisons o Hôpital des Petits-Ménages. L'ospizio fu trasferito a Issy-les-Moulineaux nel 1863 e sul suolo occupato dall'ospedale venne tracciato il percorso del Boulevard Raspail[2][3].

Il 15 luglio 1918, durante la prima guerra mondiale, un proiettile lanciato dalla Grosse Bertha esplose in "rue de Sèvres (place Croisico)”[4]

Edifici notevoli e luoghi della memoria

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  • Edificio ai numeri 1 e 9: case popolari costruite nel 1722 per il convento dei Premostratensi del Santissimo Sacramento, molto rimaneggiate.
  • Edificio al numero 11:
    • Ubicazione di un ingresso al convento di Prémontrés-Réformés, fondato nel 1661 e venduto come proprietà nazionale nel 1797.
    • Pierre Seghers vi fondò la sua nuova casa editrice dopo la liberazione di Parigi nel 1944[5].
  • Edificio al numero 13: vi abitò il pittore Emile Bouneau (1902-1970).
  • Edificio al numero 16: ex Abbaye-aux-Bois, attualmente terreno su cui si trovano rue Juliette-Récamier e piazza Roger-Stéphane.
  • Edificio al numero 17:
  • Edificio al numero 21: immobile del XVIII secolo classificato monument historique.
  • Edificio al numero 23: hôtel 'Lutetia'.
  • Edificio al numero 22: la piazza Boucicaut, dal nome di Marguerite Boucicaut e di Aristide Boucicaut, fondatori dei grandi magazzini Le Bon Marché, e accesso alla allée Pierre-Herbart, dedicata alla memoria dello scrittore e partigiano della seconda guerra mondiale Pierre Herbart, che era vissuto nel quartiere.
  • Edificio al numero 24: grandi magazzini Le Bon Marché.
  • Edificio al numero 33: église Saint-Ignace de Paris.
  • Edificio al numero 35: Allan Kardec vi aprì un corso privato nel 1824. Ultima residenza parigina di Le Corbusier dove era situato il suo studio.
  • Edificio al numero 37: il pittore Diogène Maillart vie ebbe il suo studio dal 1890 alla sua morte nel 1926.
  • Edificio al numero 38: La Grande Épicerie.
  • Edificio ai numeri 40 e 42: hôpital Laennec (classificato parzialmente come monumento storico).
  • Edificio al numero 51: nel 1905 ebbe qui il suo studio il pittore inglese Thomas William Marshall (1875-1914)[6].
  • Edificio al numero 52: fontaine du Fellah di Pierre-Nicolas Beauvallet, iscritta tra i monuments historiques.
  • Edificio al numero 59 ad angolo con il numero 2, rue Saint-Placide: casa (XVIII secolo[7]) con una nicchia ad angolo con un'immagine della Madonna col Bambino. Nel 1838 questo luogo fu occupato dal mercante di vini e trattore di nome Guignet. Nello stesso anno, una goguette parigina denominata Frileux vi stabilì la sua sede invernale.
  • Edificio al numero 64: facciata con bassorilievi.
  • Edificio al numero 111: ad angolo con la rue Saint-Romain si trova l'hôtel de Choiseul-Praslin, sede della Banque Postale.
  • Edificio al numero 125: posizione di un recinto[8] nel quale, dal 1730 al 1778, si tenevano combattimenti di animali. Nel 1778 questo circo fu trasferito nel quartier de l'Hôpital-Saint-Louis all'esterno della barrière de Pantin della cinta daziaria di Parigi, che prima di allora si chiamava barrière du Combat[9].
  • Edificio al numero 137: tre padiglioni del XIX secolo classificati monuments historiques, siti nella corte e non visibili dalla strada; si tratta di proprietà privata non aperta al pubblico.
  • Edificio al numero 141: nel 1867 prima abitazione parigina del pittore Guillaume Fouace[10].
  • Edificio al numero 149 e 151: hôpital Necker-Enfants malades.
  1. ^ Place Boucicaut
  2. ^ France Archives (portail national des archives), Hôpital Corentin-Celton et fondation Devillas, su francearchives.fr.
  3. ^ Analyse diachronique de l'espace urbain parisien : approche géomatique (ALPAGE), su mapd.sig.huma-num.fr. URL consultato il 20 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2017).
  4. ^ Carte et liste officielles des obus lancés par le canon monstre et numérotés suivant leur ordre et leur date de chute dans le quotidien Excelsior del 9 gennaio 1919, p. 5 (online)
  5. ^ Colette Seghers, Pierre Seghers, un homme couvert de noms, Éditions Seghers, 1981
  6. ^ (FR) Exposition de 1905: Catalogue de Peinture, Dessin, Sculpture, Gravure, Architecture et Arts Décoratifs, Cie Française des Papiers-Monnaie, Paris.
  7. ^ 59 rue de Sèvres sul sito bercail.com
  8. ^ Il recinto denominato "combat des Animaux" è visibile sul plan de Turgot del 1734 all'angolo della rue de La Barouillère.
  9. ^ Divenuta Place du Colonel-Fabien.
  10. ^ Maurice Lecœur, Autour de Guillaume Fouace, éditions Isoète, Cherbourg-Octeville, 2010.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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