Roberto III di Fiandra
Roberto di Dampierre, detto Roberto di Bethune (1249 – Ypres, 17 settembre 1322) fu Conte di Nevers, dal 1272 al 1280 e conte delle Fiandre (Roberto III) dal 1305 fino alla sua morte.
Roberto III di Fiandra | |
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Sigillo di Roberto III di Fiandra | |
Conte di Fiandra | |
In carica | 7 marzo 1305 – 17 settembre 1322 |
Predecessore | Guido I |
Successore | Luigi I |
Conte di Nevers | |
In carica | marzo 1272 – 2 giugno 1280 (jure uxoris con Iolanda di Borgogna) |
Predecessore | Iolanda |
Successore | Luigi I |
Nome completo | Roberto di Dampierre, detto Roberto di Béthune |
Nascita | 1249 |
Morte | Ypres, 17 settembre 1322 |
Luogo di sepoltura | Cattedrale di San Martino, Ypres |
Dinastia | Casa dei Dampierre |
Padre | Guido di Dampierre |
Madre | Matilde di Béthune |
Coniugi | Bianca di Napoli Iolanda di Borgogna |
Figli | di primo letto: Carlo di secondo letto: Luigi Roberto Giovanna Iolanda Matilde |
Religione | Cattolicesimo |
Origine
modificaRoberto, secondo gli Annales Blandinienses, era figlio primogenito del futuro Conte di Fiandra e Marchese di Namur, Guido di Dampierre e di Matilde de Bethune[1], figlia ed ereditiera di Roberto VII di Bethune[1], signore di Béthune, Termonde, Richebourg e Warneton, e d'Elisabeth de Morialmez; gli ascendenti di Roberto vengono confermati anche dal Iohannis de Thilrode Chronicon[2] e dal Iohannis de Thielrode Genealogia Comitum Flandriæ[3].
Guido di Dampierre, secondo la Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, Continuatio Leidensis et Divionensis, era il figlio secondogenito del signore di Dampierre, Guglielmo II e della futura contessa delle Fiandre e contessa di Hainaut, Margherita[4], che, secondo la Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, Continuatio Marchianensis era la figlia secondogenita del Conte delle Fiandre, Conte di Hainaut, ed anche primo imperatore dell'impero latino di Costantinopoli, Baldovino delle Fiandre o di Hainaut e di Maria di Champagne[5], figlia, secondo il Gisleberti Chronicon Hanoniense, del conte di Champagne e di Brie, Enrico I e di Maria di Francia[6], che, secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium era la figlia primogenita del re di Francia, Luigi VII e della duchessa d'Aquitania e Guascogna e contessa di Poitiers, Eleonora[7].
Biografia
modificaNel 1244, sua nonna, Margherita, ancora secondo gli Annales Blandinienses, divenne contessa di Fiandre e Hainaut[8] (Margherita II, nelle Fiandre e Margherita I, nell'Hainaut)[8].
Siccome Margherita, prima di Guglielmo II di Dampierre aveva sposato, Burcardo d'Avesnes[9], e da ambedue i mariti aveva avuto figli, per cui, tra gli Avesnes ed i Dampierre si ebbero dei contrasti sui diritti inerenti all'eredità materna: gli Avesnes erano stati generati prima, ma considerati illegittimi dalla chiesa e anche dalla madre (i figli avuti da Burcardo erano ritenuti illegittimi dalla chiesa, mentre erano legittimi per l'imperatore, Federico II[9]), mentre i Dampierre, generati dopo erano considerati legittimi[9], nella disputa intervenne, nel 1246, il re di Francia, Luigi IX il Santo. Il re decise che i possedimenti dell'Hainaut sarebbero stati ereditati dai figli Avesnes e le Fiandre dai figli Dampierre[9] e, nel 1247, Margherita aveva associato nella conduzione della contea delle Fiandre il fratello di suo padre, Guido, Guglielmo, come conferma il Necrologio Sanctæ Waldetrudis[10], che morì nel 1251 e fu sepolto a Marquette[1]; anche la Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, Continuatio Leidensis et Divionensis ricorda la morte di Guglielmo, avvenuta a Trazegnies, durante un torneo[4], mentre secondo il Necrologio Sanctæ Waldetrudis, morì il 6 giugno[10]; essendo Guglielmo senza discendenza[4], come conte di Fiandra gli succedette il secondogenito, Guido[1][4], il padre di Roberto.
Nel 1263, il padre di Roberto, Guido, acquistò dall'imperatore latino di Costantinopoli, Baldovino II, la contea di Namur[11], che era stata conquistata alcuni anni prima da Enrico V di Lussemburgo; dopo aver tentato di riconquistare la contea Guido, che, secondo il Iohannis de Thilrode Chronicon, nel frattempo era rimasto vedovo della prima moglie, Matilde de Béthune[2], concluse la pace, che prevedeva il matrimonio di Guido con la figlia di Enrico V, Isabella, che avrebbe portato in dote la contea di Namur[2].
Sua nonna, Margherita governò le Fiandre, assieme a suo padre, Guido, fino al 1278, anno in cui abdicò a favore del stesso Guido, mentre rimase titolare dell'Hainaut fino alla morte, nel febbraio 1280[12][13].
Appena fu conte di Fiandra, con l'aiuto del regno di Francia, dovette difendere la contea dagli attacchi del nipote, Giovanni I, Conte di Hainaut in contrapposizione a sua madre Margherita (nonna di Giovanni), che aveva l'appoggio del re di Germania, Rodolfo I d'Asburgo[14].
Negli anni successivi Guido si scontrò con gli amministratori delle città, gli scabini, che intendevano assumere sempre una maggiore autonomia dal conte[15], i quali si appellarono al re di Francia: dapprima il re, Filippo III fece da mediatore tra le città ed il conte Guido[16]; ma, nel 1287, il nuovo re, Filippo il Bello, inviò suoi funzionari nelle città di Gand, Bruges e Douai, che in pratica esautorarono il conte Guido[17] e, nello stesso tempo pose le Fiandre sotto l'autorità del balivo di Vermandois[18].
Dal 1293, suo padre, Guido aveva avviato trattative con il re d'Inghilterra, Edoardo I promettendo in sposa al principe reale la figlia Filippa[18]. Filippo il Bello non lo accettò: Guido fu fatto prigioniero e fu condotto al Louvre e fu liberato solo quando sua figlia Filippa, sorellastra di Roberto, fu consegnata al re di Francia[18].
Tre anni più tardi, suo padre, Guido ruppe il giuramento di fedeltà che lo legava al re francese e aveva stretto alleanza con Edoardo I[19], e, il 2 febbraio 1297, si alleò ufficialmente col re d'Inghilterra, che con un esercito si recò in suo aiuto, per un attacco al nord della Francia[20]; ma nel mese di ottobre, Edoardo I si accordò col re di Francia e tornò in Inghilterra, senza interpellare Guido[18], quindi Enrico fece la pace, lasciando Guido alla mercé dei suoi avversari[18].
Nel 1298 Guido mandò in ambasciata a Roma i figli Roberto di Béthune, Giovanni di Namur e Filippo, per chiedere a Bonifacio VIII un'intercessione per la liberazione della ragazza. L'operazione tuttavia naufragò.[21].
Dopo che una spedizione francese aveva occupato le Fiandre nel 1299[18], secondo il Chronicon Guillelmi de Nangiaco, nel 1300, Guido e i suoi due figli, Roberto e Guglielmo, si arresero a Carlo di Valois, che si apprestava ad assediare Gand[22], consegnandogli la contea[22]; Guido ed i figli furono condotti a Parigi[22], dove il re Filippo IV il Bello si rifiutò di riceverli[18], assegnandogli come prigione il castello di Compiègne[18].
Nel 1301, il re Filippo IV il Bello venne in visita nella contea di Fiandra e nominò governatore Giacomo di Châtillon[23]; ma l'oppressione dei francesi sui lavoratori tessili portò questi ultimi a identificare la propria causa con quella della dinastia dei Dampierre[23], che cominciarono a creare disordini nella contea[23], che culminarono nell'insurrezione di Bruges, del 17 e 18 maggio 1302[23], che passò alla storia come i Matines Brugeoises[23], che portò all'uccisione di tutti i francesi presenti in città[24].
L'esempio di Bruges fu seguito in tutte le Fiandre occidentali[24]; e questa sollevazione portò ad uno scontro aperto: fiamminghi contro il re di Francia, appoggiato da una parte della nobiltà fiamminga e dal Conte di Hainaut, ora anche conte d'Olanda, Giovanni I[23]; lo scontro decisivo avvenne sotto le mura di Courtrai, l'11 luglio 1302[25]; dove i cavalieri francesi si scontrarono contro le picche dei lavoratori fiamminghi che riportarono una netta vittoria[26].
Nel 1303 si giunse ad una tregua[24]: Guido di Dampierre poté far ritorno nella propria contea[26], per persuadere, senza troppo successo, i propri sudditi a sottomettersi al re di Francia[24]. La vittoria dei francesi a Mons-en-Pévèle, nel 1304, aprì uno spiraglio per un negoziato che si concluse solo dopo la morte di Guido[24].
Guido morì in prigionia, nel castello di Compiègne, nel mese di febbraio del 1305, come ci viene confermato dal Chronicon Guillelmi de Nangiaco[27] e, col permesso del re di Francia, il corpo fu trasferito nelle Fiandre e sepolto a Marquette[27].
Il 23 giugno 1305, Roberto, che ancora in prigionia, da poco era succeduto al padre, sottoscrisse il trattato di Athis-sur-Orge, che poneva fine alla guerra di Fiandra[26] e che prevedeva il pagamento di un indennizzo al regno di Francia e lasciargli provvisoriamente le castellanie di Lilla, Douai, Béthune e Courtrai[24].
Dopo la morte di Filippo IV il Bello, dato che Roberto non aveva reso omaggio al nuovo re, Luigi X di Francia[28], la guerra con la Francia, nel 1315 riprese, col tentativo di occupare le Fiandre, da parte del re di Francia, Luigi X[26]; ma l'esercito rimase impantanato nel fango autunnale delle Fiandre e rientrò senza aver ottenuto molto[28].
La pace fu conclusa col successore di Luigi X, Filippo V di Francia, nel 1320[26]: Roberto cedette alla Francia i distretti di Lilla, Douai e Orchies[26], con la promessa (che non fu mantenuta) di Roberto di rendere omaggio al re Filippo[29] e l'impegno di matrimonio tra il nipote di Roberto, Luigi di Crécy e la figlia di Filippo V, Margherita[29].
Roberto morì nel settembre del 1322 e, come conte delle Fiandre gli succedette il nipote Luigi di Crécy[30].
Matrimoni e discendenza
modificaNel 1266, Roberto aveva sposato, in prime nozze, Bianca d'Angiò o di Napoli (1250-1269), come ci viene confermato sia dal Iohannis de Thilrode Chronicon[2] che dal Iohannis de Thielrode Genealogia Comitum Flandriæ[3]; anche la Chronique anonyme des rois de France riporta il matrimonio di Roberto e Bianca[31]; Bianca era figlia del Re di Sicilia, Conte d'Angiò e del Maine, conte di Provenza e di Forcalquier, principe di Taranto, re d'Albania, re titolare di Gerusalemme, principe d'Acaia, Carlo I d'Angiò[2][3][31] e della moglie, la contessa di Provenza e Forcalquier, Beatrice di Provenza, come riportato dagli Annales Sancti Victoris Massilienses[32].
Da Bianca che morì di partorendo alla luce un secondo figlio che non sopravvisse alla madre[33], Roberto ebbe un unico figlio[33][34]:
- Carlo, morto bambino[35], nel 1277 circa, che nel 1272, secondo la Histoire généalogique des ducs de Bourgogne de la maison de France fu fidanzato a Isabella di Borgogna, figlia del Duca di Borgogna e re titolare di Tessalonica, Ugo IV di Borgogna e di Beatrice di Champagne[36].
Rimasto vedovo, Roberto, nel 1272, sposò in seconde nozze la lontana cugina Iolanda di Borgogna, contessa di Nevers, come ci viene confermato sia dal Iohannis de Thilrode Chronicon[2] che dal Iohannis de Thielrode Genealogia Comitum Flandriæ[3]; Iolanda era figlia del Signore consorte di Borbone, conte di Nevers, Auxerre e Tonnerre, Oddone di Borgogna e della dama di Borbone, Matilde di Borbone-Dampierre, come ci viene confermato dalla Histoire généalogique des ducs de Bourgogne de la maison de France[37], che era vedova di Giovanni Tristano di Valois, figlio di Luigi IX di Francia[37]. Da Iolanda Roberto ebbe cinque figli[33][34]:
- Luigi[38] (1272-1322), conte di Nevers e Rethel;
- Roberto[38] († 1331), signore di Marle e Cassel;
- Giovanna († 1333), che sposò nel 1288 Enguerrand IV di Coucy († 1310), signore di Coucy e visconte di Meaux, come ci viene confermato dalla Anciennes Chroniques de Flandre[39];
- Iolanda († 1313), che sposò intorno al 1287 Wautier II d'Enghien († 1309), come ci viene confermato dalla Anciennes Chroniques de Flandre[39];
- Matilde, che sposò intorno al 1314 Matthieu di Lorena († 1330), signore di Warsberg, come ci viene confermato dalla Anciennes Chroniques de Flandre[39].
Note
modifica- ^ a b c d (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus V, Annales Blandinienses, anno 1250 pagina 31 Archiviato il 18 settembre 2017 in Internet Archive.
- ^ a b c d e f (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXV, Iohannis de Thilrode Chronicon, capitulum 19, pagina 575 Archiviato il 13 ottobre 2017 in Internet Archive.
- ^ a b c d (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Iohannis de Thielrode Genealogia Comitum Flandriæ, pagina 335 Archiviato il 13 ottobre 2017 in Internet Archive.
- ^ a b c d (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, Continuatio Leidensis et Divionensis, pagina 308 Archiviato il 30 dicembre 2017 in Internet Archive.
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX, Genealogica Comitum Flandriæ Bertiniana, Continuatio Marchianensis, pagina 306 Archiviato il 7 febbraio 2019 in Internet Archive.
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXI, Gisleberti Chronicon Hanoniense, pagina 528 Archiviato il 7 febbraio 2019 in Internet Archive.
- ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium. anno 1152, pag 841 Archiviato il 3 marzo 2018 in Internet Archive.
- ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus V, Annales Blandinienses, anno 1244 pagina 31 Archiviato il 18 settembre 2017 in Internet Archive.
- ^ a b c d Austin Lane Poole, "L'interregno in Germania", cap. IV, vol. V, pag. 149
- ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXI, Necrologio Sanctæ Waldetrudis, pagina 619 Archiviato il 13 marzo 2016 in Internet Archive.
- ^ Austin Lane Poole, "L'interregno in Germania", cap. IV, vol. V, pag. 150
- ^ (EN) #ES Genealogy: Flanders 2 - Margueritte II
- ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy:conti delle FIANDRE - MARGUERITE de Flandre
- ^ Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII, pag. 413
- ^ Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII, pag. 417
- ^ Hilda Johnstone, "Francia: gli ultimi Capetingi", cap. XV, vol. VI, pag. 572
- ^ Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII, pagg. 417 e 418
- ^ a b c d e f g h Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII, pag. 418
- ^ Hilda Johnstone, "Francia: gli ultimi Capetingi", cap. XV, vol. VI, pag. 577
- ^ Hilda Johnstone, "Inghilterra: Edoardo I e Edoardo II", cap. XVIII, vol. VI, pag. 684
- ^ B.Croce, Vite di avventura fede e passione, Bari, Laterza, 1953, pp.18-20
- ^ a b c (LA) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 20, Chronicon Guillelmi de Nangiaco, pagina 582
- ^ a b c d e f Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII, pag. 419
- ^ a b c d e f Hilda Johnstone, "Francia: gli ultimi Capetingi", cap. XV, vol. VI, pag. 589
- ^ Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII, pagg. 419 e 420
- ^ a b c d e f Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII, pag. 420
- ^ a b (LA) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 20, Chronicon Guillelmi de Nangiaco, pagina 591
- ^ a b Hilda Johnstone, "Francia: gli ultimi Capetingi", cap. XV, vol. VI, pag. 602
- ^ a b Hilda Johnstone, "Francia: gli ultimi Capetingi", cap. XV, vol. VI, pag. 605
- ^ Hilda Johnstone, "Francia: gli ultimi Capetingi", cap. XV, vol. VI, pag. 606
- ^ a b (FR) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 21, Chronique anonyme des rois de France, pagina 87
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, Tomus XXIII, Annales Sancti Victoris Massilienses, anno 1245, pag 5 Archiviato il 15 novembre 2017 in Internet Archive.
- ^ a b c (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy:conti delle FIANDRE - ROBERT de Flandr
- ^ a b (EN) #ES Genealogy: Flanders 5 -Robert III "de Bethune
- ^ (FR) #ES Histoire généalogique des ducs de Bourgogne de la maison de France, pag. 84
- ^ (FR) #ES Histoire généalogique des ducs de Bourgogne de la maison de France, pag. 83
- ^ a b (FR) #ES Histoire généalogique des ducs de Bourgogne de la maison de France, pag. 88
- ^ a b (FR) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 21, Extraits de la Chronique attribuée à Jean Desnouelles, pagina 184
- ^ a b c (FR) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 22, Anciennes Chroniques de Flandre, pagina 329 e seguenti
Bibliografia
modificaFonti primarie
modifica- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus V.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IX.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXI.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXV.
- (LA) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 20.
- (FR) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 21.
- (FR) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 22.
Letteratura storiografica
modifica- Austin Lane Poole, "L'interregno in Germania", cap. IV, vol. V (Il trionfo del papato e lo sviluppo comunale) della Storia del mondo medievale, 1999, pp. 128–152
- Charles Petit-Dutaillis, "Luigi IX il Santo", cap. XX, vol. V (Il trionfo del papato e lo sviluppo comunale) della Storia del mondo medievale, 1999, pp. 729–864
- Hilda Johnstone, "Francia: gli ultimi Capetingi", cap. XV, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 569–607.
- Hilda Johnstone, "Inghilterra: Edoardo I e Edoardo II", cap. XVIII, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 673–717.
- Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII (L'autunno del Medioevo e la nascita del mondo moderno) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 411–444.
- Benedetto Croce, Vite di avventura fede e passione, Bari, Laterza, 1953, cap.I («Filippo di Fiandra»)
- (FR) Histoire généalogique des ducs de Bourgogne de la maison de France.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Roberto III delle Fiandre
Collegamenti esterni
modifica- (EN) conti delle FIANDRE - ROBERT de Flandre, su fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy. URL consultato il 30 giugno 2017.
- (EN) conti delle FIANDRE - ROBERT de Flandre, su fmg.ac, Foundation for Medieval Genealogy. URL consultato il 30 giugno 2017.
- (EN) Flanders 5 -Robert III "de Bethune, su genealogy.euweb.cz, Genealogy. URL consultato il 30 giugno 2017.
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