Roberto Heras
Roberto Heras Hernández (Béjar, 1º febbraio 1974) è un ex ciclista su strada spagnolo. Professionista dal 1997 al 2005, con caratteristiche da scalatore puro, vinse quattro edizioni della Vuelta a España.
Roberto Heras | |||||||||||||
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Roberto Heras in salita | |||||||||||||
Nazionalità | Spagna | ||||||||||||
Ciclismo | |||||||||||||
Specialità | Strada | ||||||||||||
Termine carriera | 2007 | ||||||||||||
Carriera | |||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||
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Statistiche aggiornate al maggio 2011 | |||||||||||||
Carriera
modificaDopo buoni risultati tra i dilettanti, passa professionista nel 1995, allorché viene ingaggiato dalla Kelme.
Dopo la vittoria della Vuelta a España 2000, nel 2001 si trasferisce alla US Postal Service: corre tre edizioni del Tour de France in qualità di gregario di Lance Armstrong, proteggendolo ed aiutandolo soprattutto nelle tappe in salite. Conquista inoltre, come capitano della US Postal, la Vuelta a España 2003.
Al termine del 2003 lascia la US Postal e diventa il capitano della Liberty Seguros, con cui vince l'edizione 2004 della Vuelta.
Conclude al primo posto anche l'edizione 2005 della Vuelta, diventando l'unico ciclista ad aver vinto per 4 volte la corsa. Il record dura però soltanto due mesi: a novembre risulta positivo alle controanalisi relative ad un controllo antidoping effettuato nelle ultime tappe della corsa spagnola, venendo squalificato. La vittoria va dunque al secondo classificato Denis Men'šov.
In seguito alla positività riscontrata, nel novembre 2005 viene sospeso dalla sua squadra e l'8 febbraio 2006 squalificato per due anni dall'Unione Ciclistica Internazionale[1]. Terminata la squalifica non riesce però a trovare un contratto, tanto da annunciare, il 29 dicembre 2007, il ritiro dall'attività agonistica[2]. Nel dicembre del 2012, la Corte Suprema spagnola ha annullato la squalifica del 2006, riassegnando di fatto la vittoria della Vuelta del 2005 allo spagnolo[3].
Palmarès
modifica- Classifica generale Vuelta a Vizcaya
- 12ª tappa Vuelta a España (Alto del Morredero)
- Subida al Naranco
- Gran Premio Primavera
- 19ª tappa Vuelta a España (Segovia)
- Gran Premio Primavera
- 21ª tappa Giro d'Italia (Aprica)
- 6ª tappa Volta Ciclista a Catalunya (Cortals d'Encamp)
- 6ª tappa Bicicletta Basca (Alto Arrate)
- 7ª tappa Vuelta a España (Morella)
- 20ª tappa Vuelta a España (Alto de Abantos)
- Classifica generale Vuelta a España
- Classifica generale Volta Ciclista a Catalunya
- 6ª tappa Vuelta a España (Sierra de la Pandera)
- 15ª tappa Vuelta a España (Alto de El Angliru)
- 20ª tappa Vuelta a España (Abantos)
- Classifica generale Vuelta a España
- Classifica generale Euskal Bizikleta
- 12ª tappa Vuelta a España (Osservatorio di Calar Alto)
- Classifica generale Vuelta a España
- 6ª tappa Vuelta a España (Cuenca > Estación de Esquí Aramón Valdelinares)
- 15ª tappa Vuelta a España (Cangas de Onís > Estación de Esquí Valgrande-Pajares)
- Classifica generale Vuelta a España
Altri successi
modifica- Classifica combinata Vuelta a España
- 4ª tappa Tour de France (Cambrai > Arras, cronosquadre)
Piazzamenti
modificaGrandi Giri
modifica- 1999: 5º
Classiche monumento
modificaCompetizioni mondiali
modifica- San Sebastián 1997 - In linea: 52º
- Valkenburg 1998 - In linea: ritirato
Note
modifica- ^ (EN) Ex-Armstrong teammate Heras banned for doping
- ^ (EN) Heras retires following doping ban
- ^ (ES) Anulada la sanción por dopaje a Heras en la Vuelta a España 2005
- ^ Inizialmente squalificato in seguito alla positività all'Epo riscontrata nel controllo antidoping al termine della ventesima tappa, nel 2012 è stata annullata la squalifica e riassegnatagli la vittoria della corsa.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Roberto Heras
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Roberto Heras, su procyclingstats.com.
- Roberto Heras, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Roberto Heras, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Roberto Heras, su memoire-du-cyclisme.eu.
- (EN) Roberto Heras, su CQ Ranking.
- (EN, ES, IT, FR, NL) Roberto Heras, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc.