Radio Capital

stazione radiofonica italiana nazionale

Radio Capital è una stazione radiofonica italiana nazionale con sede a Roma di proprietà di Elemedia, appartenente a GEDI Gruppo Editoriale. Lo speaker ufficiale è Alessandro Rigotti.

Radio Capital
PaeseItalia
Data di lanciomaggio 1977
Share di ascolti1.810.000 (2º semestre 2023)
EditoreElemedia
Nomi precedentiControradio Cormano (1977)
Radio Extra 2000 (1979)
Radio Capital Milano (1979-1980)
Capital Milano dance all day
(1985)
Radio Capital Solo Successi (1995)
Radio Capital Music Network (1996)
Canali gemellatiRadio Deejay
Radio m2o
MottoThat's Life
Sito webwww.capital.it
Diffusione
Terrestre
FMin Italia
Digitale
Persidera 1
Radio Capital (Italia)
DVB-T - FTA
Canale 713
DAB/DAB+In Italia canali 6B, 7D, 8A, 10D, 12B, 12C
Satellitare
Sky Italia
Hot Bird 13B
13° Est
CAPITAL
(DVB-S · FTA)
12149 V - 27500 - 3/4
Canale 700
Tivùsat
Hot Bird 13B
13° Est
CAPITAL
(DVB-S - FTA)
12149 V - 27500 - 3/4
Canale 622
Streaming web
InternetIn formato WMP
Radio Capital su FM

Nasce a Cormano (MI), nel maggio del 1977, come quotidiano radiodiffuso e con il nome di Controradio Cormano, sulla frequenza di 93.100 MHz, con sede in via Giuseppe Verdi 14. È fondata da Roberto Tracogna e Nicola Chironna. Nel 1979 cambia denominazione diventando Radio Extra 2000 con sede a Cusano Milanino. Nel 1980 l'editore, prendendo spunto dalla famosa Capital Radio di Londra, cambia denominazione definitivamente in Radio Capital introducendo lo slogan "Dance All Day" riferito al format basato sulla musica dance (soprattutto italiana). Nello stesso anno, il fondatore Nicola Chironna, decide di lasciare la radio.

La diffusione viene notevolmente migliorata con la delocalizzazione dell'impianto dall'originario palazzo di Sesto San Giovanni alla postazione più importante di Milano, il grattacielo Breda (120 metri dal suolo). La frequenza, nel frattempo, era stata riposizionata a 93,050 MHz, per convivere meglio con le emissioni a 92,800 MHz di Vip Radio e 93,300 MHz di Montestella. Nel successivo anno viene creata una società, con la stessa denominazione, di cui fanno parte il fondatore Roberto Tracogna, Giancarlo Fontana e la sezione di Sesto San Giovanni dell'allora Partito Comunista Italiano. Nel 1982 il fondatore lascia la società. Il progetto, che ha un buon riscontro di audience, non riesce a essere sostenuto da una buona struttura commerciale che lo valorizzi presso gli inserzionisti pubblicitari ed entra pertanto in crisi.

Alla fine del 1983 la radio si trasferisce negli studi di via Cellini, a Milano, e cambia format grazie a un'intuizione del dj Jeff Bifano, inventore dello storico programma "Capital Milano Dance All Days": nasce la prima radio di Milano che trasmette musica dance no-stop, con un unico speaker (il direttore artistico Moreno Guizzo, già voce di Radio Milano International). La formula è semplice: Jeff Bifano (insieme a Tony Carrasco era il dj dell'Amnesie, storica discoteca della "Milano da bere") sceglie la musica che bravissimi giovani dj mixano in diretta. Poi, al calar della sera, va in onda il Jeff Music Show, appuntamento imperdibile per gli appassionati e colonna sonora di molti locali alla moda: si tratta di un nastro di tre ore di musica da ballare, replicabile sino al mattino dopo. In questa occasione viene coniato il nome Capital Milano Dance all Day. La piccola Capital Radio Milano è la radio del momento; cominciano a interessarsi e a prestarle attenzione anche le emittenti più importanti, quelle che devono fare i conti con i numeri dell'audience.

Nel 1987 la stazione viene comprata dalla Deejay's Gang di Claudio Cecchetto e Valerio Gallorini, per sperimentare un nuovo format radiofonico costituito da programmi solo in lingua inglese, condotti da David Lee Stone (scomparso nel 2005) e Ronny Hanson. Il progetto poi si modifica in una programmazione di disco music esclusivamente anni settanta, ottenendo un grandissimo riscontro da parte del pubblico per la particolare originalità (al tempo le emittenti specializzate in tal senso non erano molte).

Nel 1990, in occasione dell'entrata in vigore della legge 223/1990 (legge Mammì), Cecchetto presenta domanda di concessione come radio locale per il bacino lombardo, avendo già avanzato istanza per la concessione nazionale come Radio Dee Jay. Tuttavia, dopo l'uscita di scena da Radio Dee Jay e volendo concentrarsi su Capital, Cecchetto comprende che per assurgere al ruolo di player primario, deve dare all'emittente una dimensione regionale o, meglio ancora, nazionale. Si mette quindi alla ricerca di una rete da acquistare che abbia ottenuto la concessione per operare in ambito nazionale, individuandola, nella metà degli anni '90, nella società «Radio Centro Toscana S.p.A.» (editrice di Gamma Radio Network) del gruppo Monti-Riffeser: questa società, avendo presentato domande di concessione distinte per ambito locale e nazionale (entrambe con il marchio Gamma Radio) e avendo maturato il convincimento di operare solo su scala locale, decide di alienare la concessione nazionale (non il marchio Gamma Radio), che viene pertanto acquistata da Claudio Cecchetto. Il disc-jockey milanese, rinominata la rete nazionale Radio Capital Solo Successi (il marchio Gamma Radio continuerà a operare proficuamente su scala regionale grazie alla concessione locale conseguita dalla società milanese Radiant) e trasferita la sede da via Massena (nei locali attigui a Radio Deejay) al Forum di Assago, vi annette gli impianti della precedente versione locale (tra cui l'impianto 93,050 MHz, nel frattempo riposizionato a 93,100 MHz e delocalizzato in Valcava per illuminare la pianura padana). Successivamente avvia una campagna acquisti di frequenze per raggiungere l'illuminazione[1] dell'intero territorio nazionale (la copertura di Gamma Radio Network era limitata al Nord e Centro Italia).

Nondimeno, avendo successivamente valutato che per competere con i grossi gruppi editoriali servivano risorse economiche di cui lui non disponeva, nella seconda metà degli anni Novanta Cecchetto cede anche Radio Capital alla società Elemedia del Gruppo editoriale L'Espresso (a cui aveva già ceduto nel 1994 le quote di Radio Dee Jay). La società acquirente trasferisce nuovamente gli studi (prima in via Massena a Milano e poi a Roma), operando un forte potenziamento del segnale e il completamento della copertura nazionale. Dopo diversi e non sempre felici (in termini di ascolti) tentativi di rilancio, Radio Capital trova una sua collocazione come emittente fortemente caratterizzata dall'informazione, grazie alle sinergie con il quotidiano la Repubblica, facente parte dello stesso gruppo editoriale, e grazie al reclutamento di giornalisti esperti di radio come Carlo de Blasio, proveniente dalla Bbc di Londra.

Oggi Radio Capital è una delle tre reti nazionali (insieme a Radio Deejay e m2o) di proprietà della Elemedia, società del Gruppo GEDI. La redazione giornalistica è diretta, dal giugno 2020, da Edoardo Buffoni. Direttore artistico è Linus, già storico direttore di Radio Deejay dall’ottobre 1994 e direttore editoriale delle radio del Gruppo GEDI.

Il palinsesto alterna programmi di infotainment a trasmissioni di approfondimento musicale. La programmazione musicale si basa su un vastissimo catalogo di classici degli anni settanta-ottanta-novanta. Lo slogan attuale della radio è That's Life.

La sede principale dal 2017 è a Milano in via Massena 2, sede della "cugina" Radio Deejay. La sede secondaria si trova a Roma in via Cristoforo Colombo 90. [controversa, la sede principale risulta in Via Cristoforo Colombo 80, Roma presso la sede di Repubblica)]

Direzione Cecchetto (1987-1996)

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Claudio Cecchetto fu direttore dell'emittente dalla sua acquisizione nel 1987 sino alla sua cessione al gruppo Gruppo L'Espresso.

All'inizio Radio Capital trasmetteva solo programmi e musica in lingua inglese, poi disco music anni '70 senza conduttori. Con la cessione di Radio Deejay a Elemedia, Cecchetto portò con sé a Capital alcuni dei conduttori della sua precedente esperienza radiofonica tra cui Fiorello, Manuela Doriani, Zap Mangusta, Pier Paolo Peroni, Nikki, Luca Laurenti, Jovanotti, Mauro Repetto e Amadeus.

Tra i programmi più famosi di questo periodo vanno menzionati Capitalia, con Manuela Doriani e Giorgio Mastrota, Cara Manu con Manuela Doriani, Due meno dieci con Amadeus, DJ Angelo, Luca Laurenti e successivamente Marco Mazzoli, Pss pss con Fabio Volo, Capital 2000 con Daniele Bossari, Milangeles con Irene Lamedica e La zona di Zap con Zap Mangusta. Tra gli altri conduttori: Fabio Arboit, Wanna Marchi, Stefano Tacconi, Rossella Ray e Jeff.

Vittorio Zucconi come direttore editoriale (1997-2018) e la direzione Mancini (1999-2006)

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Con la cessione dell'emittente al Gruppo L'Espresso, nel 1997 la nuova proprietà nomina Vittorio Zucconi direttore editoriale, incarico che ha ricoperto fino a giugno 2018 con Linus fino al 1999 come "consulente artistico e musicale".

Nel 1999 Carlo Mancini diventa direttore artistico: le selezioni musicali spaziano tra musica pop, rock e italiana, dalla fine degli anni sessanta ai nostri giorni, intervallate a notiziari e approfondimenti giornalistici (da cui il precedente slogan Classici e Notizie). Mancini importa lo schema di programmazione di Rds con un taglio più mirato all'approfondimento delle notizie e dell'attualità, trasponendo il tutto in una versione di alternanza fra fatti del giorno, curiosità e canzoni consolidate come classici. Tra gli appuntamenti più seguiti si ricordano 4121 e Niki's room, che proponevano rispettivamente alcuni brani di un album entrato nella storia della musica e alcuni pezzi particolari della collezione privata di Nicoletta Simeone. Altri momenti "clou" sono stati il Disco Vintage delle ore 11:45 all'interno di Isaradio e Facciamo Outing (il sabato), che programmava brani al limite del trash destinati a suscitare la nostalgia di coloro che li ascoltavano da giovanissimi. Altri programmi non più in onda, ma degni di nota sono Area protetta di Sergio Mancinelli trasmessa dal lunedì al venerdì inizialmente di sera, dalle 21 alle 23, e poi spostata dalle 13 alle 15; Il meglio della black music (intesa come Funk-Jazz-Soul & R&B) in onda con Gegè Telesforo e Alex Paletta la sera alle 23 dal lunedì al venerdì; Beat Aromatico con Massimo Voci il sabato a mezzanotte e ::extra:: con Alex Paletta la domenica sera alle 23:00. Capital Weekend musica e notizie era invece la fascia affidata a Maurizio Modica.

Una caratteristica che differenziava Radio Capital dalle altre emittenti nazionali era l'inserimento in playlist di brani molto lunghi, da 6 fino a 10 minuti, molto spesso tratti dal repertorio del progressive rock. Allo stesso modo, quando venivano trasmessi canzoni artisti più "popolari", come ad esempio i Queen, la scelta si rivolgeva anche ai brani meno conosciuti e non solo a quei due o tre brani ritenuti più radiofonici. Al contrario, proprio per queste peculiarità, negli anni Radio Capital ha attratto molti ascoltatori alla ricerca di una radio che non si limiti a trasmettere solo le hit del momento, ma che anzi, delusi dal calo di qualità riscontrato nella scelta musicale di molte altre radio, hanno preferito rivolgersi ad un'emittente che ha più volte dichiarato di effettuare una selezione di brani ed autori accurata.

Direzione artistica Linus (2007-2010)

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Dal 2007 al 2008

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La gestione di Linus, nominato direttore artistico nel 2007, può essere divisa in due periodi. Durante il primo anno e mezzo la radio ha subito una drastica trasformazione, sia nella sua formula che nella composizione dello staff: le intenzioni del nuovo direttore artistico erano quelle di "ringiovanire" una radio che, impropriamente, si considerava principalmente rivolta ad un pubblico di nostalgici e dall'età media relativamente alta. Le sue scelte hanno comportato dibattiti tra gli ascoltatori e gli addetti ai lavori.

A partire dal 7 maggio 2007, si può notare un'improvvisa diminuzione delle canzoni, sia nel numero di brani trasmessi ogni ora, sia nella rotazione degli stessi. In passato i DJ si limitavano a presentare i dischi oppure a leggere i messaggi degli spettatori, tentando di ridurre al minimo i loro interventi per non interrompere il flusso musicale. Con la nuova gestione, vengono introdotte le conduzioni in coppia, durante le quali i DJ intervengono dopo ogni canzone, con commenti e notizie su temi di attualità, curiosità reperite da internet o gossip, a differenza di Mancini che preferiva una conduzione seppur informale sobria e stringata, in virtù del fatto che Radio Capital si rivolgeva principalmente a un target adulto e interessato principalmente alla musica.

Linus ha optato per uno stile di conduzione più irriverente, rivolto esplicitamente a un target giovane, che però non sempre ha trovato nei dj storici di Radio Capital dei validi interpreti, risultando in una forzatura. Costruiti in questo modo, gli interventi dei dj duravano diversi minuti interrompendo il classico flusso musicale.

La proposta musicale, da sempre dedicata alla musica del passato e ai cosiddetti "classici di domani", si allinea con quella delle altre radio: entrano nella programmazione brani che già sono in alta rotazione sulle radio più commerciali (ad esempio in quel periodo Capital ha iniziato a trasmettere regolarmente i singoli di Negramaro, Irene Grandi e Francesco Renga) che arrivano ad essere trasmesse fino a tre/quattro volte in una giornata. Il numero dei classici del passato si riduce bruscamente e vengono completamente eliminati i brani di durata superiore ai cinque minuti (ad esempio quelli tratti dal repertorio del progressive rock, che erano sempre stati una costante della programmazione di Capital), mentre la maggior parte dei brani che terminano con code strumentali o assoli viene sfumata dai DJ, che iniziano a parlarci sopra prima del termine della canzone.

Vengono eliminati dal palinsesto gran parte degli appuntamenti ricorrenti dedicati esplicitamente alla musica del passato, come il Capital Music Box, che proponeva tre pezzi uno dopo l'altro senza interruzioni degli speaker, o la Capital Time Machine dove un brano del passato veniva introdotto da una voce che ne specificava l'anno di pubblicazione.

Oltre alle modifiche nella formula musicale, gli spettatori non hanno apprezzato i numerosi cambiamenti nell'organico della radio: diversi speaker "storici" sono stati licenziati oppure confinati in orari meno accessibili, sostituiti da altri DJ provenienti da Radio Deejay. I casi che hanno suscitato più clamore sono stati i licenziamenti di Sergio Mancinelli e Gegè Telesforo, avvenuti subito dopo l'insediamento di Linus, scatenando le proteste dei fans e della community di Area protetta... miti e leggende della musica rock.

L'ultima puntata di Area protetta, andata in onda il 29 giugno 2007, si è provocatoriamente aperta con le note dell'Inno di Mameli e si è conclusa con Il Silenzio, a simboleggiare, che tale chiusura non è avvenuta in maniera consensuale. La stessa sorte è toccata a Capital Groove Master e al suo conduttore Gegè Telesforo, che si occupava di jazz e derivati. Telesforo ha avuto modo di esprimere tutto il suo dissenso durante un'intervista avvenuta ai microfoni di Viva Radio Due.

Lo slogan classici e notizie è stato dapprima sostituito da nessuno ti trasmette così, e poi, dal 1º settembre 2007, in Radio Capital Newsnetwork. Viene modificato anche il logo della radio e abbandonati i jingle identificativi della radio mixati su alcuni brani degli anni '80. In quel periodo, su Radio Dee Jay, veniva trasmesso uno slogan che, durante la pubblicità, invitava gli ascoltatori a sintonizzarsi su Radio Capital: questa era la dimostrazione che Linus tentava di uniformare le due radio, in modo che il pubblico potesse tranquillamente migrare da una radio all'altra.

I dati[2] hanno rilevato un calo di 198 000 ascoltatori, che sembrerebbe essere la conferma definitiva dello scarso consenso ottenuto dalla nuova gestione. Linus, in un'intervista risalente ad ottobre 2007, prevedendo una migrazione degli ascoltatori, ha definito "ottusi" quelli che non avrebbero accettato i suoi cambiamenti.[3] I dati del primo bimestre 2008 mostrano un'ulteriore flessione degli ascolti, arrivati quasi alla pari con la "novità" Virgin Radio, e comunque al di sotto dei risultati raggiunti dalla gestione Mancini. Nel terzo bimestre l'assottigliamento è continuato con 1 567 000 ascoltatori (dati Audiradio) e una perdita a medio/lungo termine del 26,43%, ed ulteriormente peggiorato a 1 566 000 nel quinto bimestre 2008.

Dal 2009

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All'inizio del 2009, a causa dei continui cali di ascolto, Radio Capital ha recuperato in parte la formula delle caratteristiche che l'hanno contraddistinta sotto la gestione Mancini.[4] Nello stesso periodo Matteo Curti è stato nominato brevemente station manager.

Capital torna infatti ad essere un'emittente incentrata principalmente sulla musica del passato, pur lasciando tuttavia spazio alle nuove uscite che, in molti casi, avevano uno spazio marginale sulle altre radio (ad esempio molti cantautori italiani). Tornano in programmazione brani di lunga durata, talvolta riproposti in versione live. Il maggior spazio dedicato alla musica viene sottolineato dalla reintroduzione della formula del Capital Music Box (tre brani in sequenza, senza interruzioni) e di Your song, in cui gli ascoltatori possono richiedere il brano che ha costituito il loro sottofondo nel periodo in cui hanno compiuto 18 anni. Più volte, durante la giornata, Massimo Cotto realizzava dei brevi interventi in cui raccontava aneddoti legati alla storia di un classico rock, che veniva trasmesso subito dopo. Oggi la stessa cosa è fatta su un'altra radio, Virgin Radio ed è intitolata Rock Bazaar.

In quel periodo, il motto della radio viene recitato su due tipologie di medley di brani del passato. Nel primo vengono semplicemente accostati alcuni riff o ritornelli, su cui la voce presenta la radio. Nell'altro, la voce presenta un'ipotetica band composta dai più vari artisti (ad esempio Sting, Eric Clapton, Bob Marley) mentre in sottofondo si sentono i rispettivi brani.

Sono state abbandonate le conduzioni in coppia: i dj sono tornati a trasmettere singolarmente e i loro interventi, mediamente più brevi, sono principalmente incentrati su temi musicali. È stata recuperata l'interazione col pubblico, tramite mail ed sms, che era stata ridotta nei mesi precedenti.

Direzione Stucchi (2010 - 2020)

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A giugno del 2010, la direzione dei programmi è stata affidata a Danny Stucchi che ha mantenuto l'impostazione della radio, ha recuperato una selezione musicale più curata e definita già presente durante la direzione di Carlo Mancini, ma sempre con attenzione all'informazione, utilizzando lo slogan Solo classici, solo Capital. Nel frattempo sono state reintrodotte le conduzioni in coppia.

Da novembre 2011 Radio Capital ha trasmesso in esclusiva radiofonica il programma di Michele Santoro Servizio pubblico, con grande interesse da parte del pubblico e livelli altissimi di audience.

L'11 novembre 2011 nasce Radio Capital TiVù, televisione musicale dedicata ai grandi classici. Inizialmente trasmesso sul canale 158 del digitale terrestre, il canale, dopo circa un anno, si è trasferito all'LCN 69. Il 7 gennaio 2016 il canale si è trasferito all'LCN 162. Dal 1º ottobre 2016 il canale non è più presente sul DTT, in quanto è stato rimpiazzato da Canale 162, emittente di televendite e lottologia di proprietà di Gold TV. Il 1º gennaio 2019 Capital Tivù lascia Sky, diventando disponibile unicamente in streaming sul sito della radio.

A inizio 2012 si assiste al ritorno in radio di Sergio Mancinelli, che conduce il programma Sentieri notturni.

Massimo Giannini nominato direttore giornalistico (2018-2020)

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A settembre 2018 Massimo Giannini subentra dopo 20 anni a Vittorio Zucconi come direttore giornalistico. Sotto la sua gestione[1], la radio assume un'identità più marcata dal punto di vista dell'informazione (più notizie e analisi sui fatti che accadono) in sinergia con La Repubblica.

Dal 24 gennaio 2019 la radio e l'affiliato canale TV hanno un nuovo logo, che è stato presentato durante il talk show del mattino "Circo Massimo".

Nell'aprile 2020 Giannini è nominato direttore del quotidiano La Stampa, rimanendo alla direzione dell'emittente fino a giugno dello stesso anno.

Direzione editoriale Linus (dal 2020)

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Ad aprile 2020 Linus viene nominato direttore editoriale delle radio del gruppo GEDI, effettuando numerose modifiche alla struttura e al palinsesto di Radio Capital, in particolar modo dimezzando il numero di giornalisti, decisione che ha scatenato una polemica all'interno del comitato di redazione.[5]

Successivamente vengono chiuse numerose trasmissioni nate durante la direzione Giannini, a partire da Cactus - Basta poca acqua, condotto da Concita De Gregorio, la cui ultima puntata è andata in onda il 14 giugno[6], seguita dal 30 giugno dal talk show del mattino Circo Massimo, L'Ora di Punta condotto da Benny e Andrea Lucatello, Italian Graffiati di Silvia Mobili e Riccardo Quadrano e Le Belve di Oscar Giannino, la cui esperienza a Capital si conclude dopo appena 10 mesi.

In un'intervista a Radiospeaker, Linus ha affermato che non vi sarebbero stati cambiamenti drastici per l'emittente ma che necessitava a suo parere di un aggiornamento per quanto riguarda l'informazione e la selezione musicale.[7]

Dal 29 giugno 2020 Edoardo Buffoni è il nuovo direttore dell'informazione di Radio Capital[8].

Il 16 settembre 2020 si è tenuta presso la Terrazza Martini a Milano la presentazione ufficiale del nuovo palinsesto di Radio Capital, accompagnata da un nuovo logo e dal nuovo slogan That's Life.

Vecchi nomi di Radio Capital

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  • Controradio Cormano (1977)
  • Radio Extra 2000 (1979)
  • Radio Capital Milano (1979-80)
  • Capital Milano dance all day (1985)
  • Radio Capital Solo Successi (1995)
  • Radio Capital Music Network, la radio di Claudio Cecchetto (1996)

Personale

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Conduttori e speaker attuali

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Conduttori e speaker del passato

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Ascolti

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(dati audiradio - giorno medio ieri - fonte:[9][10])

  • 1993: 125 000
  • 1994: 243 000
  • 1995: non disponibile
  • 1996: 629 000
  • 1997: 503 000
  • 1998: 660 000
  • 1999: 902 000
  • 2000: 1 216 000
  • 2001: 1 390 000
  • 2002: 1 589 000
  • 2003: 1 642 000
  • 2004: 1 941 000
  • 2005: 1 980 000
  • 2006: 2 039 000
  • 2007: 1 857 000
  • 2008: 1 623 000
  • 2009: 1 520 000

Negli anni successivi gli ascolti sono stati altalenanti, arrivando ad un picco di 1.789.000 alla fine del 2014 per poi tornare ad abbassarsi progressivamente, rilevando a fine 2019 1.598.000 ascoltatori. Nel 2020 si evidenzia un aumento degli ascolti: nel secondo semestre si attestano a 1.620.000.

  1. ^ a b Massimo Giannini: “La mia radio Capital sarà la voce di Repubblica”, in Spettacoli - La Repubblica, 10 settembre 2018. URL consultato il 10 settembre 2018.
  2. ^ Audiradio, su audiradio.it.
  3. ^ Albertino ottobre 2007[collegamento interrotto]
  4. ^ Carlo Mancini: Dopo RDS e Radio Capital lascia Radio Subasio…e ora?, su Radiospeaker, 9 luglio 2012. URL consultato il 22 settembre 2020.
  5. ^ Radio Capital, la redazione contesta a Gedi riorganizzazione e tagli, su Prima Comunicazione, 29 maggio 2020. URL consultato il 28 giugno 2020.
  6. ^ Radio Capital ha chiuso "Cactus, basta poca acqua", il programma di Concita De Gregorio, su Il Post, 15 giugno 2020. URL consultato il 16 giugno 2020.
  7. ^ (EN) Stefano Beccacece, L'"aggiornamento" di Radio Capital deve ancora essere completato, su Radiomusik musica, concerti e radio news, 21 giugno 2020. URL consultato il 28 giugno 2020.
  8. ^ Radio Capital: Edoardo Buffoni nuovo direttore delle news, su primaonline.it. URL consultato il 4 luglio 2020.
  9. ^ Dati giornalieri[collegamento interrotto]
  10. ^ Sito audiradio, su audiradio.it.

Collegamenti esterni

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