I fatti avvenuti durante il suo regno sono quasi del tutto sconosciuti e non è neppure noto il motivo della cesura tra I e II dinastia (in effetti il Canone Reale elenca i re di queste due dinastie in sequenza, senza soluzione di continuità).
I pochi elementi ricavabili dalla documentazione archeologica fanno supporre che durante il regno di questo sovrano vi siano stati progressi nella tecnica costruttiva con l'introduzione della volta aggettante.
La grande tomba di Qa'a, (tomba Q) nella necropoli di Umm el-Qa'ab, nei pressi di Abido, è ancora attorniata, come altre della I dinastia, da numerose sepolture secondarie di cortigiani, forse, sacrificati alla morte del loro signore. Nel 1990 presso l'ingresso della sepoltura è stato rinvenuto un sigillo riportante il nome di Hotepsekhemwy[2], circostanza che conferma come quest'ultimo sovrano sia stato il successore di Qa'a, di cui curò le cerimonie funebri e l'inumazione.
^Erik Hornung, Rolf Krauss, David A. Warburton - Ancient Egyptian Chronology - Brill Academic Publishers 2006
^Chronologie des Pharaonischen Ägypten (Chronology of the Egyptian Pharaohs), Mainz am Rhein: Verlag Philipp von Zabern. (1997)
^(con John Baines), Atlante dell'antico Egitto, ed. italiana a cura di Alessandro Roccati, Istituto geografico De Agostini, 1980 (ed. orig.: Atlas of Ancient Egypt, Facts on File, 1980)
Cimmino, Franco - Dizionario delle dinastie faraoniche - Bompiani, Milano 2003 - ISBN 88-452-5531-X
Edwards, I.E.S. - Il dinastico antico in Egitto - Storia antica del Medio Oriente 1,3 parte seconda - Cambridge University 1971 (Il Saggiatore, Milano 1972)
Gardiner, Alan - La civiltà egizia - Einaudi, Torino 1997 (Edizione originale Oxford University Press 1961)- ISBN 88-06-13913-4
Wilson, John A. - Egitto - I Propilei volume I -Monaco di Baviera 1961 (Arnoldo Mondadori, Milano 1967)