Potenza Calcio
Il Potenza Calcio S.r.l., meglio noto come Potenza, è una società calcistica italiana con sede nella città di Potenza. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano.
Potenza Calcio Calcio | |
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Rossoblù, Leoni, 'U Putenz | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Rosso, blu |
Simboli | Leone rampante |
Inno | Forza Potenza Siscoe & Garracash |
Dati societari | |
Città | Potenza |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Serie C |
Fondazione | 1919 |
Rifondazione | 1986 |
Rifondazione | 1994 |
Rifondazione | 2004 |
Rifondazione | 2012 |
Rifondazione | 2013 |
Presidente | Donato Macchia |
Allenatore | Pietro De Giorgio |
Stadio | Alfredo Viviani (4 977 posti) |
Sito web | www.potenzacalcio.eu |
Palmarès | |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
Disputa le gare casalinghe presso lo stadio Alfredo Viviani.
Il primo club cittadino fu fondato originariamente nel 1920[1], e ha avuto il suo massimo splendore negli anni sessanta, disputando cinque campionati consecutivi di Serie B tra le stagioni 1963-1964 e 1967-1968. Vanta inoltre 30 partecipazioni al terzo campionato italiano di calcio tra Prima Divisione (del 1934-1935), Serie C e Serie C1.[2] È l'unica squadra lucana a comparire tra i primi cento posti nella graduatoria della tradizione sportiva secondo i criteri della Federazione Italiana Giuoco Calcio occupando il 77º posto, con alle spalle mezzo secolo di partecipazioni a campionati professionistici.
Nel corso della sua storia il calcio cittadino è stato rifondato diverse volte a seguito di fallimento o scioglimento.[2]
Storia
modificaLa società fu fondata nel 1920 da Alfredo Viviani, appassionato di calcio originario della Basilicata, trasferitosi per motivi di lavoro da Milano a Potenza. Inizialmente una polisportiva denominata Sport Club Lucano, il club disponeva di due sezioni di atletica leggera e calcio.[1][3][4] Il primo campo da gioco fu il Campo Sportivo di Montereale, che venne costruito alla fine dell'anno 1921[5] dal 29º Reggimento di Fanteria,[3] rientrato a Potenza dopo la fine della prima guerra mondiale. Nello stesso anno iniziò l'attività calcistica a carattere episodico in ambito regionale.[4] Il primo presidente fu l'avvocato Domenico Bavusi che, per la sua competenza legale, formula anche il regolamento del sodalizio.[3] La squadra non prese parte a competizioni ufficiali fino alla stagione 1933-1934, in cui partecipò per la prima volta al campionato di Seconda Divisione, venendo ammesso al termine della stagione in Prima Divisione, che si chiamerà Serie C dall'anno seguente. Nel 1936 il sodalizio cambia denominazione in Associazione Sportiva Potenza, nel 1941 in Associazione Polisportiva Lucana Potenza e nel 1942 in Associazione Polisportiva Lucana.[3] Il club milita nella terza serie nazionale fino al torneo 1942-1943, l'ultimo prima dell'interruzione dei campionati a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale. Alla ripresa delle attività agonistiche la società venne ricostituita con la nuova denominazione di Sport Club Potenza e si affiliò alla Lega Nazionale Centro-Sud di Serie C.[3] Dopo altri quattro campionati di Serie C il Potenza retrocesse nel campionato interregionale di Promozione ed a causa delle scarse risorse finanziarie cambiò denominazione in S.C. Monticchio Potenza, dall'omonimo sponsor produttore di acque minerali, rappresentando uno dei primi casi di sponsorizzazione nel calcio italiano.[3] Dopo tredici anni di militanza nei campionati interregionali e regionali, ed il ritorno alla storica denominazione nel 1960, il Potenza tornò in Serie C al termine del campionato di Serie D 1960-1961.[6]
Il campionato 1962-1963 rappresentò una stagione importante per il club, che conquistò una storica promozione in Serie B con Egizio Rubino allenatore, il quale rimase sulla panchina lucana anche nei successivi due anni.[7] Nel campionato cadetto degli anni sessanta la squadra fu protagonista in stadi prestigiosi, destando l'attenzione nazionale per i brillanti risultati sportivi[8][9] conseguiti grazie anche a giovani di belle speranze che non tardarono ad affermarsi in squadre di Serie A, taluni approdando anche nella Nazionale Maggiore.[10] Il 1964-1965 fu, in assoluto, l'anno migliore di tutta la storia del Potenza che riuscì ad ottenere un ottimo 5º posto ed arrivò ad un passo dalla Serie A[9] grazie al valido contributo del bomber Roberto Boninsegna, futuro giocatore di Inter, Juventus e della nazionale italiana ai mondiali 1970. Celebre fu l'attacco mitraglia,[10] capace di divenire a fine stagione il miglior attacco della serie B con 55 reti e il secondo miglior attacco delle serie professionistiche alle spalle dei campioni d’Italia dell’Inter.[11] Tali prestazioni valsero alla squadra, da parte della stampa nazionale, l'appellativo di Potenza Miracolo.[9][11][12] Nel 1967-1968 arrivò, dopo 5 stagioni di serie B, la retrocessione: la squadra si classificò ultima dopo un campionato che l'aveva vista in grande difficoltà.[13]
A partire dal 1968 e fino al 1973 il sodalizio rossoblù rimase in Serie C. Dopo una nuova retrocessione, dal 1973 al 1975 disputò campionati di Serie D. Partita memorabile nella storia del club fu lo spareggio promozione del 1975 fra Potenza e Juventus Stabia sul campo neutro dello Stadio della Vittoria di Bari, vinto dai lucani per 1-0 grazie a Nando Scarpa[14] davanti ad un nutrito seguito di sostenitori di entrambe le squadre.[15][16] Quindi fu nuovamente Serie C, ma durò un solo anno: la squadra riuscì infatti a centrare una nuova promozione dopo solo due anni di esilio nei dilettanti. Dopo otto stagioni consecutive di Serie C2 arrivò la retrocessione in Interregionale e il primo fallimento, nel 1986. La tradizione calcistica cittadina venne ereditata dalla Polisportiva Edilpotenza, che ripartì dai campionati regionali, cambiando denominazione in Potenza Calcio S.p.A. nel 1987 e riuscendo a risalire in Serie C2 nel 1988, venendo riammesso per meriti sportivi. Il sodalizio potentino manterrà la categoria per le tre stagioni successive. Al termine della stagione 1991-1992, il Potenza guidato da Salvatore Di Somma vince il campionato classificandosi al primo posto, facendo sua la gara decisiva al Viviani tra il Potenza e il Latina per 1-0, riapprodando così in Serie C1.
La società riuscì a mantenere la categoria nelle stagioni successive fino alla stagione 1993-1994, in cui, per inadempienze economiche, il sodalizio lucano fallì per la seconda volta, nonostante in campionato avesse mancato di pochissimo i play-off per la promozione in serie B. Nello stesso anno (1994) la squadra Polisportiva Banca Mediterranea Invicta Potenza vinse il campionato di Eccellenza lucana e si iscrisse al Campionato Nazionale Dilettanti, ereditando così la tradizione calcistica cittadina. Questa società cambiò denominazione in Unione Calcio Potenza nel 1995, in Football Club Potenza S.p.A. nel 1999 e in Football Club Potenza S.r.l. nel 2002[17], disputando campionati di Serie D fino ai primi anni duemila, senza riuscire a ritornare nel calcio professionistico.
A partire dalla stagione 2002-2003 una seconda società potentina partecipò al campionato di Serie D: si trattava dell'Associazione Sportiva Calcio Potenza, che nella stagione precedente aveva vinto il campionato regionale di Eccellenza Basilicata e che utilizzò nei primi anni di vita, in luogo del tradizionale leone rampante, un logo rappresentante una stella,[18] oltre ai classici colori rosso e blu delle compagini potentine del passato.[2] Nella stagione 2003-2004 questa nuova società sfiora la promozione diretta arrivando seconda, venendo poi ripescata in Serie C2, diventando la prima squadra cittadina a partire dalla stagione 2004-2005, date le vicissitudini societarie del F.C. Potenza che era invece retrocesso in Seconda Categoria. L'A.S.C. Potenza, divenuta Associazione Sportiva Calcio Potenza S.r.l.[19], eredita quindi la tradizione calcistica cittadina. Il 16 giugno 2006 la società viene acquistata da Giuseppe Postiglione, imprenditore potentino proprietario di un gruppo editoriale.[20] Nella stagione 2006-2007, dopo due anni di permanenza in serie C2, il sodalizio ritorna alla denominazione storica di Potenza Sport Club, classificandosi a fine campionato al 3º posto nel girone C e partecipa ai play-off per la promozione. La squadra vinse i play-off avendo la meglio nella doppia finale contro il Benevento, conquistando così nuovamente la Serie C1 dopo 13 anni di assenza.[21][22][23]
La squadra riuscì ad ottenere la salvezza sul campo o tramite ripescaggio[24] fino alla stagione 2009-2010, nella quale il club lucano viene coinvolto in un grave scandalo legato al calcioscommesse: il 23 novembre 2009 si verifica l'arresto del presidente Giuseppe Postiglione e di altri personaggi legati alla società lucana tra cui dirigenti e collaboratori,[20][25][26] con l'accusa di frode sportiva volta ad alterare i risultati di alcune partite di calcio di diverse squadre partecipanti sia alla Lega Pro che alla Serie B.[20][25][26] La vicenda fece piombare nel caos la società, che si vide costretta a ridimensionare l'organico per far fronte alla crisi di liquidità.[27] Gli organi di giustizia della FIGC stabiliscono quindi l'inibizione per 5 anni del presidente Giuseppe Postiglione[28] e il declassamento d'ufficio all'ultimo posto e retrocessione in Seconda Divisione della squadra[29], che sul campo però evitò l'ultima posizione ed ottiene una permanenza morale in categoria, fortemente voluta da tutto l'ambiente per sconfessare il discredito generale.[30] Il sodalizio venne ammesso in soprannumero al campionato regionale di Eccellenza[31] e nella stagione 2011-2012, dopo aver rinunciato a disputare la gara prevista alla prima giornata, la squadra si ritirò dal campionato e pertanto la società viene cancellata dai ruoli federali.[32] La tradizione calcistica cittadina in questa stagione viene ereditata dall'A.S.D. Atletico Potenza, che conquistò la promozione in Serie D vincendo il campionato di Eccellenza,[33] cambiando ufficialmente denominazione in Società Sportiva Dilettantistica Città di Potenza S.r.l.[34] Il rinnovato sodalizio disputa però solo il campionato di Serie D 2012-2013, retrocedendo a fine stagione e non presentando la domanda d'iscrizione al successivo torneo.[35]
La stagione 2013-2014 vede la nascita di una nuova società, il Football Club Dilettantistico Rossoblu Potenza[35], nata dalla fusione tra Atella Monticchio di Eccellenza e Controsenso Potenza di Promozione[36], che raccoglie la tradizione calcistica cittadina vincendo il campionato di Eccellenza e venendo promossa in Serie D. Durante l'estate la società cambia nome in Potenza Football Club.[37] La nuova società negli anni seguenti ottenne risultati altalenanti nel campionato di Serie D[38][39], subendo diversi cambi di proprietà in poco tempo: nel 2014 passa da Antonello Grignetti a Maurizio Notaristefani[40][41] e nel 2015, anno in cui il sodalizio assume la denominazione di Società Sportiva Dilettantistica Potenza Calcio a r.l., agli imprenditori campani Andrea Vertolomo e Umberto Vangone.[42][43][44] Le vicissitudini societarie spingono in secondo piano il ritorno del Potenza nella Coppa Italia nazionale nella gara di esordio ufficiale della stagione 2015-2016, in cui, schierando la formazione Juniores, perde contro il Cittadella per 15-0, lo scarto di reti più grande nella storia del trofeo.[45] Nel campionato 2016-2017 l'accesa protesta della tifoseria nei confronti del duo Vertolomo-Vangone[46], dovuta agli scarsi risultati conseguiti, causa la cessione della società ad un gruppo imprenditoriale irpino-lucano nel mese di febbraio[47][48]. A campionato finito la società lucana vede l'ingresso nel mese di luglio di Salvatore Caiata come socio di maggioranza e presidente.[49] La nuova gestione ingaggia per il campionato di 2017-2018 l'allenatore Nicola Ragno, fresco vincitore del girone H alla guida del Bisceglie[50]. Sotto la guida del nuovo tecnico, il 29 aprile 2018 il Potenza si garantisce il ritorno in Serie C vincendo il campionato con una giornata di anticipo sulla fine della stagione regolare.[51]
Durante l'estate del 2018 la società, ritornata nel professionismo, cambia denominazione in Potenza Calcio S.r.l.[52] Il 31 gennaio 2022 a seguito dei cattivi risultati del Potenza Calcio che si susseguono da ormai due anni, il presidente, Salvatore Caiata, decide di dimettersi e di lasciare l'intero pacchetto azionario all'associazione gestita da Michele Falasca.[53] Arriverà comunque alla fine della stagione con la salvezza, per poi lasciare la proprietà e la presidenza al nuovo patron Donato Macchia nel giugno 2022.
Cronistoria
modificaCronistoria del Potenza Calcio | |
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Colori e simboli
modificaColori
modificaLa divisa di gioco tradizionale del Potenza è composta da una maglia a strisce verticali rosse e blu e pantaloncini blu, tuttavia in alcune stagioni sono state realizzate versioni della divisa con alcune variazioni rispetto al tema classico, in genere utilizzando comunque i colori rosso e blu per la divisa principale.[55][56]
La seconda maglia è tradizionalmente bianca con eventuali inserti rossoblù di vario tipo; anche per la maglia di riserva si sono avute diverse varianti nel corso degli anni.[55][56]
Simboli ufficiali
modificaStemma
modificaIl primo stemma in assoluto presente sulle maglie del Potenza apparve nella stagione 1948-1949 ed era costituito da uno scudetto rosso e blu con una "P" al centro.[58] I successivi loghi societari che si sono susseguiti nel tempo hanno sempre avuto un legame tra loro dovuto alla rappresentazione del leone rampante su sfondo rossoblù, ispirandosi allo stemma del consiglio cittadino.[59] Il logo attuale è nato nella stagione 2018-2019[60] e riporta al suo interno la storica denominazione "Potenza Sport Club 1919", il cui utilizzo è stato concesso alla società nel dicembre 2017.[61]
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Lo stemma del Potenza SC, utilizzato dal 2007 al 2011.
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Lo stemma del Rossoblu Potenza, utilizzato nella stagione 2013-2014.
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Lo stemma del Potenza FC, utilizzato nella stagione 2014-2015.
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Lo stemma della SSD Potenza Calcio, in uso dal 2015 al dicembre 2017.
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Lo stemma utilizzato dal dicembre 2017 all'agosto 2022
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Lo stemma utilizzato dal 2022 ad oggi.
Inno
modificaNel corso della lunga storia della società sono stati realizzati diversi inni, di seguito la lista completa:[62]
- Gino Valli / Pino di Modugno - Forza Potenza (1966)
- Gigino Labella - Lu Tifos (1975)
- Pasquale Scarano / Vito Lisi - Canto Rossoblu (1991)
- Bonaventura Postiglione / Francesco Rizzo - Il Canto Rossoblu (2007)
- Ugo Bezzi - Cuore Rossoblu (2008)
Mascotte
modificaDalla stagione 2013-2014 la mascotte ufficiale della squadra è Leo, un pupazzo con le sembianze di un leone antropomorfo che indossa una casacca rossoblù, ovvio riferimento al leone rampante, simbolo della società. Leo solitamente intrattiene i tifosi presenti allo stadio nel prepartita degli incontri casalinghi del Potenza, oltre ad essere presente in alcuni eventi riguardanti il club.[63]
Strutture
modificaStadio
modificaIl primo campo da gioco del club fu allestito nella Piazza d'Armi di Montereale, nei primi mesi del 1921, da un gruppo di recluto arrivate da Casale Monferrato al 29º Reggimento di Fanteria di stanza nel capoluogo lucano.[3]
Lo stadio Alfredo Viviani, che tuttora ospita le partite casalinghe del Potenza, fu costruito nel 1934 ed inaugurato nello stesso anno come Campo Sportivo del Littorio; nel secondo dopoguerra il nome venne temporaneamente cambiato in Campo Sportivo Italia.[5] Fu intitolato al fondatore del sodalizio potentino, Alfredo Viviani, nel 1948.[3] La conformazione attuale dello stadio deriva da vari ampliamenti ed ammodernamenti che si sono susseguiti nel corso del tempo.[5] Ha una capienza di 4 977 posti suddivisi in quattro settori: tribuna coperta, distinti scoperti, curva e settore ospiti.[64][65]
Centro di allenamento
modificaI potentini disputano le proprie sedute di allenamento presso lo stadio Alfredo Viviani.
Società
modificaOrganigramma societario
modificaDi seguito l'attuale organigramma della società.[66]
- Presidente - Donato Macchia
- Vice Presidente - Angelo Chiorazzo
- Amministratore Delegato - Nicola Macchia
- Direttore Sportivo - Fortunato Varrà
- Segretario Generale e Sportivo - Vincenzo D'Ambrosio
- Responsabile Amministrazione Finanza e Controllo - Fabio Santarcangelo
- Club Manager - Caterina De Canio
- Team Manager - Giuseppe Lolaico
- Allenatore Prima Squadra - Franco Lerda
- Allenatore In Seconda Prima Squadra - Pietro De Giorgio
- Preparatore Atletico - Nico Melino
- Preparatori Dei Portieri - Alessandro Greco e Giuseppe Catalano
- Delegato per la Sicurezza - Claudio Giuseppe Formoso
- Vice Delegato per la Sicurezza - Orlando Giacinto Formoso
- Supporter Liaison Officer - Carmine Tramutola
- Addetto agli Arbitri - Dario Solimine
- Dirigente Settore Giovanile - Michele Falasca
- Allenatore Primavera e Coordinatore della Metodologia del Settore Giovanile - Antonio Nocerino
- Match Analyst - Giovanni Troise
- Medico Responsabile Sanitario - Francesco Miele
- Dietista - Fabio Costa
- Responsabile Marketing e Comunicazione - Michele Cignarale
- Social Media Manager - Gianluigi Galella e Massimo Sabia
- Graphic Designer - Luca Sanchirico
- Fotografo - Michele Salvatore
- Ufficio Stampa - Nico Basile
- Ufficio Commerciale - Domenico Sangiacomo
- Magazzinieri - Cesare Sarli ed Ernesto Garramone
Sponsor
modificaDi seguito la cronologia dei fornitori tecnici e degli sponsor ufficiali.[55][67][68]
Cronologia degli sponsor tecnici
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Cronologia degli sponsor ufficiali
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Impegno nel sociale
modificaIl Potenza Calcio si impegna in iniziative a sfondo benefico e solidaristico in collaborazione con la BCC Basilicata, come in occasione della prima Giornata Mondiale della Povertà del 19 novembre 2017 indetta da Papa Francesco, nella quale presso lo Stadio Alfredo Viviani è stata organizzata la prima colletta alimentare mai realizzata in Europa all'interno di uno stadio di calcio, insieme all'associazione Io Potentino Onlus,[69] o con il sostegno al progetto Wear The Laces di Special Olympics a supporto delle attività sportive per persone con disabiltà.[70]
L'8 febbraio 2018, su iniziativa della società, è stata trasmessa la cronaca diretta della partita di Coppa Italia di Serie D tra Potenza e Igea Virtus, il cui commento è stato tradotto simultaneamente in lingua dei segni per la prima volta a livello mondiale, per poter permettere la fruizione della trasmissione anche ai non udenti.[71]
Settore giovanile
modificaIl settore giovanile del Potenza Calcio partecipa ai campionati Primavera 3, Under-15 ed Under-17 organizzati dalla Lega Italiana Calcio Professionistico.[72][73]
Diffusione nella cultura di massa
modificaNella puntata del programma televisivo Annozero andata in onda su Rai 2 il 15 novembre 2007 fu intervistato Alessandro Galella, allora capo ultrà del Potenza, in merito alla situazione del movimento ultrà in Italia ed al funerale di Gabriele Sandri.[74]
Nella quattordicesima edizione del programma televisivo L'anno che verrà, trasmessa su Rai 1 nella notte di capodanno tra il 31 dicembre 2016 e il 1º gennaio 2017, il conduttore Teo Teocoli in uno sketch esegue la sua celebre imitazione del calciatore Mario Balotelli, invitandolo a giocare nel Potenza Calcio.[75]
Il trio comico lucano La Ricotta ha partecipato alla campagna di marketing della società per le stagioni 2017-2018 e 2018-2019.[76][77][78]
La puntata di Rabona - Il colpo a sorpresa, programma televisivo a tema calcistico, andata in onda su Rai 3 il 30 novembre 2018 è stata dedicata all'attaccante del Potenza Carlos Clay França ed al suo rapporto con la tifoseria e la città di Potenza.[79][80][81]
Allenatori e presidenti
modifica- 1920-1932 carica vacante
- 1933-1934 Giay
- 1934-1935 Giay (1ª-9ª)
- 1935-1936 Mario De Palma
- 1936-1937 Umberto Zanolla
- 1937-1938 Armand Halmos
- 1938-1939 Guido Rigotti
- 1939-1941 Umberto Zanolla
- 1941-1942 Giuseppe Baccilieri
- 1942-1943 Angelo Mantovani (1ª-5ª)
- 1943-1945 il club è inattivo per cause belliche.
- 1945-1946 Mario Foca (1ª-8ª)
- carica vacante (9ª-26ª)
- 1946-1947 Rodrigo Lobello
- 1947-1948 Rodrigo Lobello (1ª-?ª)
- Secondo Roggero (?ª-30ª)
- 1948-1949 Secondo Roggero
- 1949-1950 Germano Mian
- 1950-1951 Mario Malatesta (1ª-20ª)
- Franceso Iusco e Alfonso Picogna (21ª-23ª)
- Enrico Colombari (23ª-34ª)
- 1951-1952 Dino Lorenzini
- 1952-1953 Vittorio Mosele
- 1953-1954 Enrico Colombari
- 1954-1955 Oreste Brondi (1ª-9ª)
- 1955-1956 Dino Bovoli (1ª-16ª)
- Alfredo Mancinelli (17ª-34ª)
- 1956-1957 Alfredo Mancinelli
- 1957-1958 Michele Frascione (1ª)
- Pietro Piselli (2ª-16ª)
- Pal Szalay (17ª-30ª)
- 1958-1959 Alfredo Mancinelli
- 1959-1962 Ulisse Giunchi
- 1962-1965 Egizio Rubino
- 1965-1966 Renato Lucchi
- 1966-1967 Alfredo Mancinelli
- 1967-1968 Alfredo Mancinelli (1ª-12ª)
- Antonio Pin (13ª-42ª)
- 1968-1969 Antonio Pin (1ª-2ª)
- Luigi Masperi (3ª-6ª)
- Ettore Trevisan (7ª-19ª)
- Luigi Masperi (20ª-38ª)
- 1969-1970 Umberto Mannocci (1ª-17ª)
- Alfredo Mancinelli (18ª-38ª)
- 1970-1972 Alfredo Mancinelli
- 1972-1973 Gino Raffin (1ª-14ª)
- Luigi Masperi (15ª-21ª)
- Giacomo De Caprio (22ª-38ª)
- 1973-1974 Alfredo Mancinelli
- 1974-1975 Lino De Petrillo
- 1975-1976 Angelo Carrano (1ª-12ª)
- Alfredo Mancinelli (13ª-16ª)
- Giacomo De Caprio (17ª-25ª)
- Luigi Masperi (26ª-38ª)
- 1976-1977 Adelmo Eufemi (1ª-22ª)
- Luigi Masperi (23ª-34ª)
- 1977-1978 Lino De Petrillo (1ª-22ª)
- Alfredo Mancinelli (23ª-34ª)
- 1978-1979 Alfredo Mancinelli (lug.-ago.)
- Luigi Masperi (1ª-2ª)
- Remo Bertoni (3ª-16ª)
- Luigi Masperi (17ª-34ª)
- 1979-1980 Alfredo Mancinelli (1ª-13ª)
- Egizio Rubino (14ª-34ª)
- 1980-1981 Egizio Rubino
- 1981-1982 Ettore Recagni (1ª-21ª)
- Egizio Rubino (22ª-34ª)
- 1982-1983 Renzo Aldi
- 1983-1984 Francesco Paolo Specchia
- 1984-1985 Vincenzo Triani (1ª-10ª)
- 1985-1986 Urano Navarrini (1ª-15ª)
- Pietro Tomei (16ª-18ª)
- Alfredo Mancinelli (19ª-34ª)
- 1986-1987 Gaetano Montenegro
- 1987-1988 Savino Parente (1ª-6ª)
- 1988-1989 Luigi Milan (1ª-16ª)
- Gennaro Fiatamone (17ª)
- Luciano Pirazzini (18ª-34ª)
- 1989-1990 Luciano Aristei
- 1990-1991 Salvatore Di Somma (1ª-19ª)
- Nello Santin (20ª-28ª)
- Salvatore Di Somma (29ª-34ª)
- 1991-1992 Salvatore Di Somma
- 1992-1993 Paolo Lombardo (1ª-25ª)
- 1993-1994 Marcello Pasquino
- 1994-1995 Pasquale Arleo (1ª-2ª)
- Gerardo Passarella (3ª-4ª)
- Luciano Aristei (5ª-34ª)
- 1995-1996 Pietro Cucchi (1ª-19ª)
- 1996-1997 Nevio Orlandi
- 1997-1998 Pietro Santin (1ª-20ª)
- 1998-1999 Marcello Pasquino
- 1999-2000 Stefano Sanderra
- 2000-2001 Mario Somma (1ª-7ª)
- Franco Di Tommaso (8ª-9ª)
- Massimo Morales (10ª-21ª)
- Giuseppe De Paolis (21ª-36ª)
- 2001-2002 Corrado Urbano (1ª-3ª)
- Pietro Lombardi (4ª-18ª)
- Maurizio Codispoti (19ª-28ª)
- Corrado Urbano (29ª-34ª)
- 2002-2003 Corrado Urbano (1ª-25ª)
- Giuseppe Bardi e Salvatore Santarsiero (25ª-26ª)
- Corrado Urbano (27ª-34ª)
- 2003-2004 Carlo Lanza (1ª-8ª)
- Guglielmo Bacci (9ª)
- Carlo Lanza (10ª-19ª)
- Carmelo Condemi (20ª-28ª)
- Corrado Urbano (29ª-34ª)
- 2004-2005 Domenico Giacomarro (1ª-21ª)
- Dario Bonetti (22ª-34ª)
- 2005-2006 Antonio Porta
- 2006-2007 Francesco Dellisanti (1ª-23ª)
- 2007-2008 Pasquale Arleo (1ª-10ª)
- 2008-2009 Odoacre Chierico (1ª-2ª)
- Carmine Gautieri (3ª-12ª)
- Pasquale Arleo e Andrea Santersiero (13ª-30ª)
- Giuseppe Catalano e Giuseppe De Stefano (31ª-34ª)
- 2009-2010 Ezio Capuano (1ª-5ª)
- Francesco Monaco (6ª-9ª)
- Ezio Capuano (10ª-34ª)
- 2010-2011 Tonino Falanga (ago.)
- 2011-2012 Nicola Tramutola (1ª-6ª)
- 2012-2013 Sergio La Cava (1ª-7ª)
- 2013-2014 Giuseppe Camelia
- 2014-2015 Domenico Giacomarro
- 2015-2016 Massimo Agovino (1ª-4ª)
- 2016-2017 Raffaele Esposito (giu.-set.)
- Egidio Pirozzi (1ª-11ª)
- Giuseppe Catalano (12ª)
- Oberdan Biagioni (13ª-34ª)
- 2017-2018 Nicola Ragno
- 2018-2019 Nicola Ragno (1ª-5ª)
- 2019-2020 Giuseppe Raffaele
- 2020-2021 Mario Somma (1ª-8ª)
- Ezio Capuano (9ª-22ª)
- Fabio Gallo (23ª-38ª)
- 2021-2022 Fabio Gallo (1ª-10ª)
- 2022-2023 Sebastiano Siviglia (1ª-10ª)
- 2023-2024 Alberto Colombo (1ª-7ª)
- Pietro De Giorgio (8ª+17ª-19ª+37ª-)
- Franco Lerda (9ª-16ª)
- Marco Marchionni (20ª-36ª)
- 1920-1922 Domenico Bavusi
- 1922-1925 Leonardo Morlino
- 1925-1933 Alfredo Viviani
- 1933-1934 Franco Catalani
- 1934-1936 Filippo Rautiis
- 1936-1937 Alfredo Viviani
- 1937-1938 Alfredo Viviani (1ª-9ª)
- 1938-1939 Mario Sileo
- 1939-1940 Antonio Quaglietta
- 1940-1941 Angelo Iannelli
- 1941-1942 Rocco Jannelli
- 1942-1943 Domenico Calvi
- 1943-1945 Il club è inattivo per cause belliche.
- 1945-1946 Cesare Conti
- 1946-1949 Domenico Calvi
- 1949-1952 Francesco Speranza
- 1952-1953 Antonio Franco
- 1953-1954 Giovanni Lebotti
- 1954-1955 Gerardo Di Bello
- 1955-1957 Giovanni Lebotti
- 1957-1965 Francesco Petrullo
- 1965-1967 Giovanni Ferri (commissario nel 1964-1965)
- 1967-1968 Giovanni Beneventi (amm. unico)
- 1968-1972 Egidio Sarli
- 1972-1973 Michele Cimadomo (comitato di gestione)
- 1973-1975 Fausto Somma
- 1975-1976 Nicola Cerverizzo
- 1976-1978 Saverio Lauciello
- 1978-1979 Nicola Cerverizzo (pres. facente funzioni)
- 1979-1981 Luigi Santarsiere (comm. straordinario nel 1979-1980)
- 1981-1982 Angelo Di Lorenzo
- 1982-1983 Vincenzo Montano
- 1983-1984 Giuseppe Pugliese
- 1984-1985 Vincenzo Cuomo
- 1985-1986 Vincenzo D'Ambrosio
- 1986-1990 Pasquale Pietrafesa
- 1990-1991 Alessandro Geraldi
- 1991-1994 Generoso D'Onofrio
- 1994 Peppino Sabia
- 1994-1997 Giovanni Basentini
- 1997-2000 Pasquale Donarumma de Luca
- 2000-2004 Piervito Bardi
- 2004-2005 Raffaele Marino
- 2005-2006 Luigi Calluori
- 2006-2009 Giuseppe Postiglione
- 2008-2009 Rosario Pellegrino (ad interim)
- 2009-2010 Donato Arcieri (amm. unico)
- 2010-2011 Giuseppe Postiglione
- 2011-2012 Pasquale Capobianco
- 2012-2013 Pasquale Capobianco
- 2013-2014 Antonello Grignetti
- 2014-2015 Antonello Grignetti (fino a ottobre)
- 2015-2016 Umberto Vangone e Andrea Vertolomo
- 2016-2017 Umberto Vangone e Andrea Vertolomo (fino a febbraio)
- 2017-2022 Salvatore Caiata
- 2022- Donato Macchia
Calciatori
modificaHall of Fame
modificaIl seguente è l'elenco dei giocatori facenti parte della Hall of Fame presente sul sito ufficiale del club.[82]
- Silvino Bercellino (1964-1965)
- Roberto Boninsegna (1964-1965)
- Giuseppe Catalano (1987-1991)
- Francesco Colonnese (1989-1991)
- Fernando Scarpa (1968-1971; 1974-1975; 1978-1983)
- Fabio Bucciarelli (1991-1992)
- Emiliano Bigica (1992-1993)
- Aldo Agroppi (1966-1967)
- Vito Stenta (1974-1976; 1977-1979; 1984-1985; 1988-1989)
- Michele De Simone (2000-2001)
- Giuseppe Lolaico (2002-2003; 2006-2010; 2014-2016)
- Francesco Libro (1991-1993)
Capitani
modifica- Guido Rigotti (1938-1939)[83]
- Pilade Canuti (1964-1965)[84]
- Nando Scarpa (1974-1975)[85]
- Antonio Torti (1991-1992)[84]
- Leonardo Volturno (1994-2002)[86][87]
- Domenico Colletto (2006-2007)[84]
- Francesco Dettori (2007-2008)[84]
- Rocco Mastroberti (2013-2014)[88]
- Giuseppe Lolaico (2014-2016)[84][89]
- Gennaro Esposito (2016-2018)[90]
- Carlos França (2018-2020)[91]
- Mario Coppola (2020-2021)[92]
- Giuseppe Coccia (2021-2022)
- Salvatore Caturano (2022-oggi)
Contributo alle Nazionali
modificaIl libero Franco Battisodo è stato convocato nella nazionale italiana Under-21 mentre militava nelle file del Potenza nella stagione 1967-1968.[93]
Il terzino Giuseppe Lolaico, bandiera del Potenza a cavallo tra gli anni 2000 e gli anni 2010, ed il difensore Luigi Cuomo parteciparono alla XXV universiade di Belgrado nell'estate del 2009 con la nazionale universitaria italiana di calcio[94], conquistando la medaglia d'argento nel rispettivo torneo maschile.[95]
Palmarès
modificaCompetizioni interregionali
modifica- Serie C: 1
- 1962-1963 (girone C)
- Serie C2: 1
- 1991-1992 (girone C)
- Serie D: 3
Competizioni regionali
modifica- 1958-1959 (girone A)
Statistiche e record
modificaPartecipazione ai campionati
modificaLivello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
2º | Serie B | 5 | 1963-1964 | 1967-1968 | 5 |
3º | Prima Divisione | 1 | 1934-1935 | 32 | |
Serie C | 26 | 1935-1936 | 2023-2024 | ||
Serie C1 | 3 | 1992-1993 | 2007-2008 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 2 | 2008-2009 | 2009-2010 | ||
4º | Promozione | 3 | 1949-1950 | 1951-1952 | 31 |
IV Serie | 4 | 1952-1953 | 1955-1956 | ||
Serie D | 10 | 1959-1960 | 2017-2018 | ||
Serie C2 | 15 | 1978-1979 | 2006-2007 | ||
5º | Campionato Interregionale - 2 Cat. | 1 | 1957-1958 | 13 | |
Campionato Interregionale | 1 | 1987-1988 | |||
Campionato Nazionale Dilettanti | 5 | 1994-1995 | 1998-1999 | ||
Serie D | 6 | 1999-2000 | 2012-2013 |
In 76 stagioni sportive disputate dall'esordio a livello nazionale nel 1934. Sono escluse le stagioni 1956-57, 1958-59, 1986-87, dal 2010 al 2012, e 2013-14, nelle quali il Potenza ha partecipato ai tornei del Comitato Regionale Lucano.
Partecipazione alle coppe
modificaCompetizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|
Coppa Italia | 14 | 1935-1936 | 2020-2021 | 14 |
Coppa Italia Semiprofessionisti | 6 | 1975-1976 | 1980-1981 | 26 |
Coppa Italia Serie C | 18 | 1981-1982 | 2021-2022 | |
Coppa Italia Lega Pro | 2 | 2008-2009 | 2009-2010 | |
Coppa Italia Serie D | 10 | 1999-2000 | 2017-2018 | 10 |
Statistiche di squadra
modificaIl Potenza, in virtù delle sue partecipazioni ai campionati professionistici, risulta essere l'unica squadra della regione Basilicata a comparire tra i primi cento posti nella graduatoria della tradizione sportiva italiana stilata dalla FIGC.
Il 2 agosto 2015 il Potenza (che schiera la formazione Juniores) perde 15-0 contro il Cittadella nella partita valida per il primo turno di Coppa Italia: è la sconfitta più pesante mai subita nella storia di questa competizione.[45][96][97]
Statistiche individuali
modificaIl primatista di presenze con la maglia del Potenza è il portiere Antonio Marganella.[98] Il bomber più prolifico di sempre è Fernando Scarpa, con 51 gol (49 in campionato e 2 in Coppa Italia).[98][99] Vincenzo Rosito è invece il calciatore con più presenze in Serie B (162).[100]
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Tifoseria
modificaStoria
modificaIl primo gruppo organizzato di tifosi a Potenza fu quello de i Fedelissimi, nato nel dicembre 1966,[101] ma le origini del movimento ultrà potentino risalgono ai primi anni ottanta con la nascita degli Ultrà Potenza, nel 1982.[102] Alcune fra le sezioni più attive degli Ultrà Potenza furono il Gruppo Piazza Cagliari, Tritasassi e Simpatiche Canaglie, che costituirà la prima cellula della Brigata Ostile.[103] Altro gruppo che ha fatto la storia del tifo potentino è quello denominato Strà Kaos, nato nel 1987 da alcuni militanti degli Ultrà Potenza dissidenti dal gruppo storico.[102][104] Questi due gruppi si fonderanno cambiando nome semplicemente in Ultras, nel 1997.[105] Altri gruppi storici nati negli anni ottanta furono la Gioventù Rossoblu, i Boys, i Warriors, il Nucleo Storico e Happy Club.[102][106][107] Negli anni novanta nacquero il Gruppo Sismico e i Briganti.[107] Tra i gruppi noti negli anni duemila vi sono la Stirpe Lucana, i Rude Boys e la Banda Sponge, quest'ultima ancora in attività.[107][108] Uno dei gruppi visti allo stadio Viviani di più recente fondazione prende il nome di Lions, nato nel 2010.[109][110]
Il gruppo organizzato attualmente[quando?] più numeroso e rappresentativo della tifoseria del Potenza prende il nome, a partire dall'agosto 2018, di Potenza Ultras[111], formazione di tifosi che nacque con il nome di Curva Ovest nella seconda metà degli anni novanta, ovvero negli anni immediatamente successivi al secondo fallimento della società, avvenuto nel 1994.[107][112]
I gruppi ultrà potentini sono noti per il particolare stile del tifo che richiama quello delle firm britanniche, caratterizzato dall'utilizzo di cori e vessilli della propria squadra ma senza l'impiego di tamburi, solitamente adoperati dalle tifoserie organizzate italiane.[113][114]
La tifoseria del Potenza ha dimostrato il suo attaccamento alle sorti della squadra e della società in varie occasioni: nel 2010, quando un gruppo di appassionati diede il via ad un tentativo di azionariato popolare per dare sostegno economico alla società[115]; nel 2016, con la protesta contro la cattiva gestione societaria[46]; nel 2017, quando un gruppo di imprenditori simpatizzanti per i Rossoblù realizzò a proprie spese il rifacimento della facciata dello stadio cittadino.[116] Secondo l'osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, il Potenza possiede anche gruppi di destra e di estrema destra nella tifoseria.[117]
Gemellaggi e rivalità
modificaLa tifoseria potentina ha due gemellaggi: con la Vultur Rionero[118] e con l'Altamura.[119] Esiste una vecchia amicizia anche con i tifosi dell'Acireale risalente agli inizi degli anni novanta; vi sono rapporti di reciproco rispetto pur non essendoci alcun gemellaggio anche con le tifoserie del Catanzaro, Catania, Nocerina,[120][121] SPAL[122] e Turris.[123]
Per quanto riguarda le rivalità, la più sentita dalla tifoseria è senza dubbio quella con i corregionali del Matera,[124] che contro il Potenza disputava il principale derby della Basilicata. Tifoserie rivali sono anche quelle di Melfi,[125] Salernitana,[120] Juve Stabia[120], Siracusa e Battipagliese. Rivalità minori nei confronti dei supporter di Monopoli, Trani,[126] Barletta, Gallipoli,[127] Perugia[128] e Lanciano. Quella con la Cavese è una rivalità molto sentita, sin dagli anni settanta.[113][129][130] Più recente l'astio nei confronti dei tifosi del Benevento, sorto in occasione dei play-off di Serie C2 della stagione 2006-2007[131]anche se attenuatosi negli ultimi anni in reciproca indifferenza; o i sos tenitori dell'Audace Cerignola, originatosi nella stagione 2017-2018,[132][133] in seguito a diverse scaramucce accadute nelle partite di campionato è ancora molto sentito da ambo le parti.
Organico
modificaRosa 2024-2025
modificaAggiornata al 1º luglio 2024.[134]
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Staff tecnico
modificaStaff tecnico e sanitario aggiornati al 19 ottobre 2023.[135]
- Staff tecnico
- Marco Marchionni - Allenatore
- Massimiliano Capriolo - Vice allenatore
- Daniel Neri - Collaboratore tecnico
- Pietro De Giorgio - Collaboratore tecnico
- Demetrio Greco - Preparatore dei portieri
- Rocco Rinaldi - Match analyst
- Domenico Bronzi - Preparatore atletico
- Roberto De Luce - Preparatore atletico
- Ernesto Garramone - Magazziniere
- Giuseppe Lolaico - Team manager
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- Staff medico
Altre sezioni sportive
modificaCalcio femminile
modificaLa prima squadra femminile del Potenza Calcio fu istituita già nel 1971.[136] Nella stagione 2017-2018 la società ricostituisce la sezione femminile con cui vince il campionato regionale lucano di Serie C[137] (denominato a partire dalla stagione successiva Eccellenza regionale) conquistando la promozione nel terzo livello ossia la nuova Serie C nazionale.[138] Inoltre, nella stessa stagione, si aggiudica anche la relativa Coppa Italia Regionale.[139]
Ciclismo
modificaNegli anni trenta la società, ancora denominata Sport Club Lucano, era attiva anche nel ciclismo; nel 1932 organizzò infatti uno dei primi giri ciclistici della Basilicata, riservato ad atleti affiliati all'Unione velocipedistica italiana nati o residenti nella regione.[140]
Note
modifica- ^ Al termine della stagione, un'altra società cittadina, l'Associazione Sportiva Calcio Potenza, vince il campionato regionale di Eccellenza Basilicata e viene promossa in Serie D.
Vince la Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Dilettanti. - ^ A.S.C. Potenza: 13º nel girone H della Serie D. Salvo dopo aver vinto i play-out.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie D. - ^ A.S.C. Potenza: 2º nel girone G della Serie D. Vince i play-off del girone. Ripescato in Serie C2 a completamento organici.
Sedicesimi di finale di Coppa Italia Serie D. - ^ Il F.C. Potenza viene iscritto alla Seconda Categoria Basilicata, dove chiuderà al 6º posto per poi sciogliersi definitivamente.
- ^ Al termine della stagione, un'altra società cittadina, l'A.S.D. Atletico Potenza, vince il campionato di Promozione Basilicata arrivando 2º nel girone unico e viene promosso in Eccellenza.
Fase eliminatoria di Coppa Italia Dilettanti Basilicata. - ^ A.S.D. Atletico Potenza: 1º nel girone unico dell'Eccellenza Basilicata. Promosso in Serie D.
Vince la Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
Fase eliminatoria a gironi di Coppa Italia Dilettanti. - ^ F.C.D. Rossoblu Potenza: 3º nel girone unico dell'Eccellenza Basilicata.
Semifinalista di Coppa Italia Dilettanti Basilicata.
- ^ a b Sport Club Lucano, in Giornale di Basilicata, 26-27 giugno 1920, p. 3.
- ^ a b c La storia, su calciopotenza.eu.
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- ^ a b Il miracolo calcistico della città di Potenza, in NonSoloFitness. URL consultato il 29 novembre 2017.
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- ^ Il Monticchio Potenza negli anni '50, su 11leoni.it, http://www.11leoni.it/. URL consultato il 28 novembre 2017.
- ^ 4. 1963/64, L'esordio in B, su 11leoni.it. URL consultato il 28 novembre 2017.
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- ^ a b DAL "POTENZA MIRACOLO" AL "MIRACOLO DEL POTENZA" - Talenti Lucani - Passaggio a Sud, in Talenti Lucani - Passaggio a Sud, 21 novembre 2017. URL consultato il 29 novembre 2017.
- ^ Il miracolo calcistico della città di Potenza - seconda parte, in NonSoloFitness. URL consultato il 29 novembre 2017.
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Bibliografia
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Voci correlate
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Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su calciopotenza.eu.
- (DE, EN, IT) Potenza Calcio, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Potenza Calcio, su int.soccerway.com, Perform Group.