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Fernande - foto di Jean Agélou (1878-1921)
Fernande - foto di Jean Agélou (1878-1921)

La parola erotismo, da Eros, divinità greca dell'amore, indica le varie forme di manifestazione del desiderio erotico che ci attrae verso qualcuno o qualcosa.

Secondo Platone (Simposio), nel momento in cui ne sentiamo la mancanza (desiderium in latino), l'oggetto erotico ci attira verso di sé con la forza di una calamita. Nella teoria freudiana, invece, il desiderio erotico è concepito come libido, ovvero come un impulso fondamentale che muove l'essere umano verso la ricerca del piacere. L'oggetto erotico, quindi, in questo caso è investito eroticamente come potenziale fonte di soddisfazione della pulsione.

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Supervixens è un film del 1975, diretto da Russ Meyer.

Appartiene alla seconda fase della produzione di Meyer, quella pop e cartoonesca. Già si ritrovano, infatti, gli elementi caratteristici di tale periodo del regista: l'utilizzo del nome Martin Bormann,nazista scampato al così chiamato processo di Norimberga, per un personaggio (qui, il gestore del distributore dove Clint lavora), la violenza esagerata, le grottesche scene di copula in paesaggi naturali solitari.

Aumentano anche le donne supermaggiorate: in questo film, infatti, sono ben sette. Il regista sostenne: «Ho sempre utilizzato una superdonna nei miei film. Questa volta mi sono detto che avrei potuto usarne sette. E penso che abbia funzionato. Non hai il tempo di annoiarti».

Meyer definì la pellicola «la sintesi di tutti i miei film». Una copia del film fu richiesta da Alfred Hitchcock, per una proiezione privata alla Universal Pictures.

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Dopo le scuole dell'obbligo, Serena Grandi si diplomò come programmatrice informatica, e oltre a seguire corsi di lingua inglese, iniziò a lavorare in un laboratorio di analisi. Con il sogno della recitazione partì per Roma con destinazione Cinecittà. Dopo aver seguito corsi di dizione e recitazione, partecipò ad alcuni stage con registi americani, dove imparò a destreggiarsi in un set, e iniziò ad ottenere le prime particine sexy in commedie come Pierino la Peste alla riscossa e Sturmtruppen 2 - Tutti al fronte.

Nei primi anni di carriera cinematografica utilizzò lo pseudonimo di Vanessa Steiger. Il cognome Grandi, adottato poi all'interno del secondo nome d'arte, era quello della madre. Una delle prime volte che la si ricorda con il suo cognome è in una partecipazione a Il cappello sulle ventitré, in cui eseguì uno strip tease.

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Foto scattata da Ralf Roletschek
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