L'origine degli anfibi attuali è poco chiara. La maggior parte dei paleontologi, in ogni caso, pensa che possano essere derivati da alcuni gruppi di tetrapodi primitivi.
Tra questi, il più diversificato era il gruppo dei temnospondili, che comprendeva forme minuscole e gigantesche, acquatiche e terrestri, corazzate e munite di "vela" dorsale. Molti scienziati ritengono che alcune piccole forme di temnospondili poco specializzati possano aver dato origine alle odierne rane e rospi. Il gruppo dei lepospondili, invece, comprendeva solo animali di piccola taglia, alcuni dei quali dall'aspetto serpentiforme.
È una rana della lunghezza mediamente di 5-7 cm; alcuni esemplari arrivano anche a 10 cm.
La caratteristica peculiare, da cui deriva il nome del genere, è una lingua rotondeggiante a margine posteriore libero.
Il mantello, nel fenotipo più comune, è ricoperto da macchie bruno-verdastre su sfondo ocra-beige; ne esiste anche una varietà a strisce marrone-cioccolato alternate a strisce ocra-giallastro acceso.
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