Pasquale Foti
Pasquale Foti, detto Lillo (Reggio Calabria, 3 febbraio 1950), è un imprenditore e dirigente sportivo italiano, presidente della Reggina dal 1991 al 2013 e dal 2014 al 2015[1].
Biografia
modificaOriginario del quartiere Rione Ferrovieri[2], Foti dopo aver terminato gli studi al Liceo classico Tommaso Campanella[2] e aver dato qualche esame di giurisprudenza all'Università di Reggio Calabria[2] decise di dedicarsi alla gestione dell'attività di abbigliamento del padre[2], aprendo varie attività sia sul Corso Giuseppe Garibaldi, che a Cosenza, Lamezia Terme e Milano.
Nel maggio 1986 diventa amministratore delegato della società sportiva Reggina Calcio[3]. Nel 1991 ne diviene il presidente[3] e nella stagione 1998-1999, sotto la sua presidenza, la Reggina ottiene per la prima volta la promozione in Serie A[3], serie in cui ha militato per nove anni (di cui sette consecutivi) tra il 1999-2000 e il 2008-2009[3].
Nel novembre del 2013 Foti lascia l'incarico di presidente della Reggina[3] diventando maggior azionista (gli succede Giuseppe Ranieri[3], che diviene amministratore unico). Nell'ottobre del 2014 Foti ritorna presidente[3] e il suo predecessore, Giuseppe Ranieri, diventa amministratore delegato[3]. Nell'estate 2015, a fronte di svariati milioni di debiti verso lo stato e non, decide di non iscrivere la Reggina Calcio al campionato di Lega Pro, destinando il club al fallimento[4].
Procedimenti giudiziari
modificaL'8 novembre 2011 viene condannato dalla nona sezione del Tribunale di Napoli ad un anno e sei mesi di reclusione per il reato di frode sportiva per via del coinvolgimento nello scandalo Calciopoli, nonché ad un'ammenda di 30 000 euro. [5]
Il 17 dicembre 2013, in secondo grado, è stata dichiarata la prescrizione del reato imputatogli[6].
Il 24 marzo 2015 la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di Pasquale Foti in quanto l'imputazione era già stata dichiarata prescritta in appello[7] .
Il 7 luglio 2018 viene condannato dal Tribunale di Reggio Calabria, insieme alla moglie, a 4 anni di reclusione per estorsione ai dipendenti della sua azienda “LG3”.[8]
A seguito del fallimento della Reggina (avvenuto nel 2016), il 20 luglio 2018 viene ufficialmente iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica per bancarotta fraudolenta e truffa. Il 18 marzo 2024, Foti patteggia la pena a 1 anno e 10 mesi. [9]
Note
modifica- ^ REGGINA - Foti torna alla presidenza - Tutto Reggina
- ^ a b c d Lillo Foti, su Matteo Cosenza, 9 settembre 2020. URL consultato il 25 novembre 2024.
- ^ a b c d e f g h Lillo Foti: il presidente che ha fatto la storia della Reggina, su citynow.it, CityNow. URL consultato il 25 novembre 2024.
- ^ Oggi non è fallita soltanto la Reggina, questo è il fallimento di Reggio Calabria: la città rimpiange persino Mallamo, su strettoweb.com, StrettoWeb, 15 luglio 2015. URL consultato il 25 novembre 2024.
- ^ Calciopoli, tutti colpevoli, su corrieredellosport.it, 8 novembre 2011. URL consultato il 9 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2013).
- ^ Calciopoli, la sentenza d'appello: Moggi condannato, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 17 dicembre 2013. URL consultato il 25 novembre 2024.
- ^ Sentenza Moggi (PDF), su rdes.it, Rivista di Diritto ed Economia dello Sport. URL consultato il 25 novembre 2024.
- ^ Estorsione a dipendenti, condannato ex patron Reggina Calcio Lillo Foti | Newz.it, su newz.it, 7 luglio 2018. URL consultato il 12 maggio 2024.
- ^ Paolo Ficara, Reggina Calcio: Foti e Ranieri accettano il patteggiamento, su IlDispaccio, 3 maggio 2024. URL consultato il 12 maggio 2024.
Collegamenti esterni
modifica- (DE, EN, IT) Pasquale Foti, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.