Pannarano
Pannarano è un comune italiano di 1 970 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania.
Pannarano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Benevento |
Amministrazione | |
Sindaco | Antonio Iavarone (Nuovi Orizzonti) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 41°00′39″N 14°42′10″E |
Altitudine | 360 m s.l.m. |
Superficie | 11,8 km² |
Abitanti | 1 970[1] (31-7-2023) |
Densità | 166,95 ab./km² |
Frazioni | Borreca Caputi, Bosco Capitoli, Canate, Cuti, San Nicola, Selvetelle, Campitiello, Cerreto, Fontana Vecchia |
Comuni confinanti | Avella (AV), Pietrastornina (AV), Roccabascerana (AV), San Martino Valle Caudina (AV), Sperone (AV), Summonte (AV) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 82017 |
Prefisso | 0824 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 062047 |
Cod. catastale | G311 |
Targa | BN |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 725 GG[3] |
Nome abitanti | pannaranesi |
Patrono | san Giovanni Battista |
Giorno festivo | 24 giugno |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pannarano, isolata rispetto al resto della provincia di Benevento | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaSituato nell'estrema propaggine meridionale della provincia, il suo territorio è prevalentemente collinare.
Ha un'escursione altimetrica di ben 1377 metri, con un'altitudine che va da 221 m s.l.m. a 1590 m s.l.m.
Pannarano costituisce inoltre un'enclave all'interno della provincia di Avellino. Fa parte della comunità montana Partenio-Vallo di Lauro, alla quale si accede tramite la strada di via Carlangiona situata nel paese.
Storia
modificaSebbene le origini di Pannarano continuino ad essere avvolte da un'aura di incertezza, non vi dovrebbero essere dubbi circa l'effettività di una sua storia preromana, romana e medioevale.
Infatti, la frequentazione in epoca preromana venne confermata dal ritrovamento di una serie di sepolture ascritte al IV secolo A.C., ricollegabili ai Caudini o agli Hirpini. Allo stesso modo, la presenza romana risulta dai reperti archeologici rinvenuti in zona. I siti archeologici si trovano in località Piedimonte e Canale.
Il vero e proprio borgo sorse successivamente, nel Basso Medioevo. La prima citazione documentale si ritrova in un Cedolario del 9 ottobre 1296, dove si legge del Casale "Pandarano". Un successivo documento del 1279, ci informa che feudatario del tempo era tal Bartolomeo da Montesarchio.
Feudo dei De Cuneo, i Lagonessa (Della Leonessa), verso il XIV secolo, si impossessarono di questa terra, come di altre limitrofe. Il 20 dicembre 1446, Pannarano venne comprato da Troilo Origlia. Successivamente, si registrò un avvicendamento di varie famiglie feudatarie, tra cui i Marziale, i Caracciolo, gli Abate ed i Cocozza Campanile.
Abolita la feudalità nel 1806, Pannarano partecipò agli eventi rivoluzionari precedenti l'Unità d'Italia.
Già parte del Principato Ultra (facente capo a Montefusco fino al 1806, e poi ad Avellino), dopo l'Unità d'Italia Pannarano venne aggregata alla Provincia di Benevento.
Il periodo immediatamente successivo all'unità d'Italia vide l'Irpinia patire il fenomeno del Brigantaggio, che investì anche la Valle Caudina. Infatti, nel 1861, un ex lanciere dell'esercito borbonico, Berardino D'Alessio (di Pannarano), venne arrestato, in quanto nel vicino paese di San Martino Valle Caudina aveva divulgato la falsa notizia del prossimo ritorno di "Franceschiello" (il re Francesco di Borbone), dicendo di aver già assoldato duecento volontari nei paesi limitrofi, offrendo tra i sei ed i dodici carlini ai nuovi aggiunti e dicendo che avrebbe fatto ritorno per porre in collegamento tutti i rivoltosi della Valle Caudina.
Negli anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, Pannarano fu uno dei comuni della Campania destinati dalle autorità fasciste ad accogliere profughi ebrei in internamento civile. Gli internati furono liberati con l'arrivo dell'esercito alleato nel settembre 1943.[4]
La successiva storia del paese è simile a quella dei comuni limitrofi, fatta di difficoltà economiche, emigrazione, disoccupazione, calo demografico.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modificaDelle sette chiese un tempo esistenti, ne restano solo quattro:
- chiesa di Santa Maria in Cannavile;
- chiesa di San Giovanni Battista;
- chiesa di San Nicola;
- chiesa Santa Maria del Carmelo;
Architetture militari
modifica- Castello Cocozza-Campanile in stato di semi-abbandono e degrado;
Architetture civili
modifica- Masseria Genovese dell'inizio del XVIII secolo, ricostruita su una struttura rurale del XVI secolo;
- Antico Palazzo Municipale, in precedenza sede del Comune di Pannarano;
Aree naturali
modifica- Montagna di Sopra è un'oasi WWF. Essa comprende la località "Acqua delle vene", ovvero, un'ampia area di boschi dove si trova un rifugio, attrezzature per colazioni a sacco, fontane di acqua sorgiva, sentieri e percorsi guidati di qualsiasi difficoltà.
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[5]
Economia
modificaNel territorio comunale si producono vini di alto livello qualitativo[6].
Tra il settore terziario c'è il turismo, in particolar modo montano, nel territorio è infatti situata la località "Acqua delle vene" dell'oasi WWF di Montagna di Sopra.
Ha una superficie agricola utilizzata in ettari (ha) riferita all'anno 2000 di 197,96[7].
Prodotti tipici
modificaInfrastrutture e trasporti
modificaPannarano è servita dalla strada statale 374 che collega la città di Mercogliano al comune di Rotondi. Il comune è servito anche da uno svincolo che lo collega alla strada statale 7 Via Appia.
È servita dalla stazione ferroviaria situata nel comune di San Martino Valle Caudina e condivisa anche con il comune di Montesarchio sulla ferrovia Benevento-Cancello.
I collegamenti per Benevento, Napoli, Caserta, Avellino e Salerno sono inoltre garantiti da bus con cadenza oraria.
Amministrazione
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1988 | 1993 | Giovanni Abate | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
1993 | 1997 | Carmine Borreca | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1997 | 2000 | Albino Pagnozzi | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
2000 | 2003 | Giuseppe Eremita | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
2003 | 2004 | Silvana D'Agostino | Commissario Prefettizio | Sindaco | |
2004 | 2009 | Enzo Pacca | Lista Civica (Centro-sinistra) | Sindaco | |
2009 | 2014 | Enzo Pacca | Lista Civica (Centro-sinistra) | Sindaco | |
2014 | 2019 | Fabio D'Alessio | Lista Civica (Centro-destra) | Sindaco | |
2019 | 2024 | Enzo Pacca | Lista Civica (Centro-sinistra) | Sindaco | |
2024 | in carica | Antonio Iavarone | Lista Civica (Centro-sinistra) | Sindaco |
Altre informazioni amministrative
modificaIl comune fa parte:
- Comunità montana Partenio - Vallo di Lauro
- Regione Agraria n.3 - Monti del Taburno e di Camposauro
- Parco regionale del Partenio
Note
modifica- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Ebrei stranieri internati in Campania.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Cfr. il sito del comune di Pannarano
- ^ (Fonte Camera di Commercio di Benevento, dati e cifre, maggio 2007)
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pannarano
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.pannarano.bn.it.