Palazzina Laf
Palazzina Laf è un film italiano del 2023 diretto e interpretato da Michele Riondino al suo debutto alla regia.[1]
Palazzina Laf | |
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Caterino Lamanna (Michele Riondino) in un fotogramma del film | |
Lingua originale | italiano, tarantino |
Paese di produzione | Italia, Francia |
Anno | 2023 |
Durata | 99 minuti |
Genere | commedia, drammatico |
Regia | Michele Riondino |
Sceneggiatura | Maurizio Braucci, Michele Riondino |
Produttore | Carlo Degli Esposti e Nicola Serra |
Produttore esecutivo | Valerio Palusci |
Casa di produzione | Bravo, Palomar, Paprika Films, Rai Cinema |
Distribuzione in italiano | BiM Distribuzione |
Fotografia | Claudio Cofrancesco |
Montaggio | Julien Panzarasa |
Effetti speciali | Maurizio Alario |
Musiche | Teho Teardo |
Scenografia | Sabrina Balestra |
Costumi | Roberta Vecchi e Francesca Vecchi |
Trucco | Eva Nestori |
Interpreti e personaggi | |
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È tratto dal libro Fumo sulla città dello scrittore Alessandro Leogrande, scomparso prematuramente, che avrebbe dovuto partecipare anche alla realizzazione della sceneggiatura e a cui il film è dedicato.[2][3] Il film è stato presentato in anteprima alla 18ª Festa del Cinema di Roma.[4]
Ai David di Donatello 2024, il film ha ricevuto cinque candidature,[5] aggiudicandosi infine tre premi, rispettivamente, per il Miglior attore protagonista (a Michele Riondino), al Miglior attore non protagonista (a Elio Germano) e alla Migliore canzone originale (La mia terra, scritta e interpretata da Diodato).[6][7]
Trama
modificaTaranto, 1997. L'operaio Caterino Lamanna vive in una masseria caduta in disgrazia a causa della vicinanza al polo siderurgico e sta per sposarsi con Anna con cui condivide il sogno di andare a vivere in città. Quando i dirigenti aziendali decidono di fare di lui una spia per individuare gli operai di cui sarebbe bene liberarsi, Caterino comincia a pedinare i colleghi con lo scopo di denunciarli.
Ben presto, non comprendendone il degrado, chiede di essere collocato anche lui alla Palazzina LAF (acronimo di laminatoio a freddo) il reparto-lager dell'Ilva riservato agli operai "scomodi". Sarà lì che Caterino scoprirà che ciò che credeva un paradiso in realtà è un inferno.[8]
Ispirazione
modificaIl film racconta attraverso gli occhi di un operaio uno dei più gravi casi di abuso in ambito lavorativo della storia italiana.[9][10] Il titolo dell'opera riprende il nome dell'omonima palazzina, adiacente al Laminatoio a freddo, di cui si raccontano gli eventi, nella quale negli anni '90 i proprietari e i dirigenti dell'Ilva di Taranto, all'epoca dei fatti già del Gruppo Riva, decisero di confinare gli impiegati che si erano opposti alla "novazione" del contratto, ossia al declassamento a operai, pratica illegale nonché pericolosa per gli stessi lavoratori.[11][12]
Riprese
modificaIl film è stato girato a Taranto, nel quartiere Tamburi, tra cui la Parrocchia Gesù Divino Lavoratore, visibile nelle prime scene del film, il cui mosaico rappresenta Cristo che dal ponte girevole, sullo sfondo di navi e ciminiere, benedice operai, pescatori, massaie, professionisti; mosaico ripreso nel film che mostra aspramente le contraddizioni della città. Alcune riprese si sono svolte anche a Massafra, in provincia di Taranto, e all'interno dello stabilimento siderurgico ex Lucchini di Piombino, in Toscana, dove alcuni ambienti sono stati del tutto ricreati, quali l'ingresso dell'acciaieria, la cokeria e la stessa Palazzina LAF.[13][14]
Distribuzione
modificaIl film è stato presentato in anteprima alla 18ª Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public.[15]
Il trailer del film è stato diffuso online ad ottobre 2023.[16]
La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche italiane da BiM Distribuzione a partire dal 30 novembre 2023.[17]
Colonna sonora
modificaLe musiche originali sono curate da Teho Teardo.[18]
Nella colonna sonora è presente un brano di Andrea Laszlo De Simone, Sogno l'amore, e il brano inedito La mia terra interpretato, scritto e composto da Diodato.[19][20]
Accoglienza
modificaIncassi
modificaIl film ha incassato 1009033 € con 166062 presenze.[21][22]
Critica
modificaIl film è stato accolto positivamente dalla critica cinematografica, che ne ha apprezzato la regia e la sceneggiatura, definendola «un’opera di forte impegno civile»,[23] oltre che la capacità attoriale di Riondino e Germano.[24][25]
Federico Gironi di Comingsoon.it definisce il film «una denuncia» in cui il regista attua «un cinema civile», non trovandolo documentarista poiché «usa la commedia e il grottesco per raccontare la sua storia». Il giornalista sottolinea che «il risvolto sociale e politico, riesce a funzionare così bene, senza risultare mai pesante o stucchevole per lo spettatore», apprezzando le inquadrature, la cura del set e del trucco.[26] Anche Vania Amitrano di Ciak apprezza la produzione del film, scrivendo che «ogni scena è costruita per offrire un dettaglio in più sul quadro generale, cercando di mostrare tanto i soprusi quanto le colpe». Amitrano afferma che al regista «non interessa offrire soluzioni o trovare un unico colpevole» e che nel film «non ci sono eroi, [...] lo stesso protagonista è un personaggio per cui tutt’al più si prova un misto di disprezzo e commiserazione».[27]
Riconoscimenti
modifica- 2024 – David di Donatello[5]
- Miglior attore protagonista a Michele Riondino
- Miglior attore non protagonista a Elio Germano
- Migliore canzone originale (La mia terra) a Diodato
- Candidatura al miglior regista esordiente a Michele Riondino
- Candidatura al migliore sceneggiatura originale a Michele Riondino e Maurizio Braucci
- 2024 – Nastri d'argento
- Miglior regista esordiente a Michele Riondino
- Migliore sceneggiatura a Maurizio Braucci e Michele Riondino
- Miglior attore protagonista a Michele Riondino
- Miglior attore non protagonista a Elio Germano
- Migliore canzone originale (La mia terra) a Diodato
- Candidatura al Miglior montaggio a Julien Panzarasa
- Candidatura al Miglior casting director a Dario Ceruti
- 2023 – Ciak d'oro[28]
- Miglior regista esordiente a Michele Riondino
- Miglior attore protagonista a Michele Riondino
- Miglior canzone originale (La mia terra) a Diodato
- 2023 – Designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani[29]
Note
modifica- ^ Palazzina LAF. La farsa nella tragedia, su www.rivistailmulino.it, 12 gennaio 2024. URL consultato il 22 aprile 2024.
- ^ (IT) Alessandro Leogrande, Fumo sulla città, collana Galleria Fandango, Fandango Libri, 2 maggio 2013, ISBN 9788860443120.
- ^ Martina Barone, Palazzina Laf: il trailer del debutto alla regia di Michele Riondino, su The Hollywood Reporter Roma, 11 ottobre 2023. URL consultato il 13 novembre 2023.
- ^ Festa del Cinema di Roma 2023, il programma di sabato 21, su Ciak, 21 ottobre 2023. URL consultato il 4 maggio 2024.
- ^ a b Candidati David di Donatello 2024, su daviddidonatello.it.
- ^ “Io Capitano” ha vinto il David di Donatello per il miglior film, su Il Post, 4 maggio 2024. URL consultato il 4 maggio 2024.
- ^ Boris Sollazzo, Michele Riondino: il suo David, i suoi David sono arte e politica, su The Hollywood Reporter Roma, 4 maggio 2024. URL consultato il 4 maggio 2024.
- ^ PALAZZINA LAF, su cineforum.it.
- ^ Vania Amitrano, Palazzina LAF, Michele Riondino: «la mia critica feroce verso la classe operaia tarantina», su Ciak, 21 ottobre 2023. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Paolo Mereghetti, Palazzina Laf : gli operai scomodi dell’Ilva nel dramma firmato da Michele Riondino, su Corriere della Sera, 26 novembre 2023. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Roberto Nepoti, ‘Palazzina Laf’, Michele Riondino e la classe operaia che crede ancora al paradiso, su la Repubblica, 30 novembre 2023. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Angelo Cannatà, Palazzina Laf, finalmente il cinema dentro la realtà, su Il Fatto Quotidiano, 21 dicembre 2023. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Davide Maria Zazzini, Palazzina Laf, Riondino: “Un film ideologico, ma senza nessuna invenzione”, su Cinematografo, 21 ottobre 2023. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Ilaria Ravarino, Palazzina Laf, il potente esordio di Riondino nel cinema civile, su The Hollywood Reporter Roma, 21 ottobre 2023. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Giacomo Aricò, La Festa del Cinema di Roma 2023 è iniziata: tutto il programma e quello che c'è da sapere su film e ospiti, su Vogue Italia, 12 ottobre 2023. URL consultato il 4 maggio 2024.
- ^ Martina Barone, Palazzina Laf: il trailer del debutto alla regia di Michele Riondino, su The Hollywood Reporter Roma, 11 ottobre 2023. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Palazzina Laf - Film (2023), su ComingSoon.it. URL consultato il 13 novembre 2023.
- ^ Emanuele Coen, Teho Teardo: «Io come Dante nel Paradiso: David Bowie mi ha abbagliato», su L'Espresso, 15 febbraio 2024. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Diodato: la sua canzone "La mia terra" sarà nel film "Palazzina LAF", su Radio Italia. URL consultato il 13 novembre 2023.
- ^ Palazzina Laf, a Propaganda Live il cantautore Diodato canta «La mia terra», su Corriere della Sera, 2 dicembre 2023. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Box Office, su Cinetel. URL consultato il 14 agosto 2024.
- ^ Classifica Box Office ITALIA 2023/2024, su MYmovies.it. URL consultato il 12 luglio 2024.
- ^ Valerio Sammarco, Palazzina Laf, la recensione, su Cinematografo, 21 ottobre 2023. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Camillo De Marco, Recensione: Palazzina LAF, su Cineuropa, 26 ottobre 2023. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Michele Riondino, Palazzina Laf, la recensione del film di Michele Riondino (e dove vederlo a Firenze), su Corriere della Sera, 1º dicembre 2023. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Federico Gironi, Palazzina Laf Recensione, su Comingsoon.it, 21 ottobre 2023. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Vania Amitrano, Palazzina LAF, la recensione del film di Michele Riondino sul caso ILVA, su Ciak, 22 ottobre 2023. URL consultato il 3 maggio 2024.
- ^ Claudia Giampaolo, Ciak d’oro 2023, i vincitori – Tutti i vincitori, su Ciak, 25 gennaio 2024. URL consultato il 4 maggio 2024.
- ^ SNCCI, FILM DELLA CRTICA: PALAZZINA LAF di Michele Riondino, su cinecircoloromano.it.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Palazzina Laf, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Palazzina Laf, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- Palazzina Laf , su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Palazzina Laf, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Palazzina Laf, su MyMovies.it, Mo-Net Srl.
- Palazzina Laf, su Comingsoon.it, Anica Flash.
- Palazzina Laf, su, ANICA
- (EN) Palazzina Laf, su FilmAffinity.