Organizzazione internazionale del caffè
L'Organizzazione internazionale sul caffè (International Coffee Organization), sigla ICO, costituita nel 1963 a Londra, è stata avviata in collaborazione con l'ONU per migliorare la cooperazione tra i paesi che producono, distribuiscono e consumano caffè.
Organizzazione internazionale del caffè | |
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(EN) International Coffee Organization (FR) Organisation Internationale du Café (ES) Organización Internacional del Café (PT) Organização Internacional do Café | |
Paesi esportatori Paesi importatori | |
Abbreviazione | ICO |
Tipo | Organizzazione intergovernativa |
Fondazione | 27 dicembre 1963 |
Scopo | promozione della produzione, distribuzione e consumo del caffè |
Sede centrale | Londra |
Indirizzo | 222 Gray's Inn Road |
Area di azione | Mondo |
Direttore esecutivo | Vanúsia Nogueira |
Lingue ufficiali | inglese, francese, spagnolo, portoghese |
Membri | 50 (2021) |
Sito web | |
Storia
modificaCon l'Accordo internazionale del caffè (International Coffee Agreement) approvato presso la sede delle Nazioni Unite a New York il 28 settembre 1962,[1] 26 paesi esportatori e 12 paesi importatori hanno costituito l'Organizzazione internazionale del caffè,[2] con effetto definitivo dal 27 dicembre 1963, depositato presso il Segretario generale delle Nazioni Unite con il n. 6791 del 1º luglio 1963.[1]
L'Accordo è stato rinegoziato nel 1968, 1976, 1983, 1994, 2001.[3] L'Accordo più recente è stato sottoscritto il 28 settembre 2007[4][5] ed è entrato in vigore il 2 febbraio 2011.[3]
Finalità
modificaL'Organizzazione internazionale del caffè sostiene i produttori per lo sviluppo sostenibile e tecnologico delle loro attività che, allo stesso tempo, permette di ridurre la povertà nei paesi in via di sviluppo. Pertanto aiuta i piccoli produttori a progettare strategie tra di loro e creare cooperative. D'altra parte, migliora la qualità del caffè e rende più trasparente il mercato pubblicando tabelle che incrociano informazioni veritiere. Inoltre, fornisce aiuti amministrativi ai produttori.
Membri
modificaAl 30 novembre 2021 i paesi membri dell'Organizzazione sono 50 (43 esportatori, 7 importatori) e rappresentano il 97% della produzione e il 67% del consumo mondiali.[6]
Il Governo degli Stati Uniti, che ha partecipato alla costituzione dell'ICO sin dal 1963, ha deciso di recedere dall'Organizzazione con effetto dal 3 giugno 2018.[7]
Paesi esportatori
modifica- Angola
- Bolivia
- Brasile
- Burundi
- Camerun
- Rep. Centrafricana
- Colombia
- RD del Congo
- Costa d'Avorio
- Costa Rica
- Cuba
- Ecuador
- El Salvador
- Etiopia
- Filippine
- Gabon
- Ghana
- Honduras
- India
- Indonesia
- Kenya
- Liberia
- Madagascar
- Malawi
- Messico
- Nepal
- Nicaragua
- Nigeria
- Panama
- Papua Nuova Guinea
- Perù
- Ruanda
- Sierra Leone
- Tanzania
- Thailandia
- Timor Est
- Togo
- Uganda
- Venezuela
- Vietnam
- Yemen
- Zambia
- Zimbabwe
Paesi importatori
modificaOrganizzazione
modificaConsiglio internazionale del caffè
modificaIl Consiglio è la massima autorità dell'Organizzazione ed è composto da rappresentanti di ciascun paese membro; si riunisce a marzo e settembre di ogni anno per discutere le questioni relative al caffè, approvare documenti strategici e decidere sulle raccomandazioni degli organi consultivi e dei comitati.[8]
Conferenza mondiale sul caffè
modificaSi riunisce ogni quattro o cinque anni, con l'obiettivo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo. Il Consiglio decide il titolo, l'oggetto e la tempistica della Conferenza, di concerto con il Comitato consultivo del settore privato.[8]
Forum consultivo sulla finanza del settore caffeario
modificaIl Forum consultivo facilita le consultazioni su argomenti relativi alla finanza e alla gestione del rischio nel settore del caffè, con particolare attenzione alle esigenze dei piccoli e medi produttori e delle comunità locali nelle aree di produzione del caffè.[8]
Comitato consultivo del settore privato
modificaÈ composto da otto rappresentanti del settore privato dei paesi esportatori e da otto dei paesi importatori. Esamina vari aspetti tra cui l'aumento del valore e del consumo mondiale di caffè; la comunicazione efficace sul caffè, lo sviluppo sostenibile del settore caffè, i problemi di sicurezza alimentare, la qualità e filiera del caffè.[8]
Comitato dei progetti
modificaFormula raccomandazioni al Consiglio su tutte le questioni relative alla presentazione, valutazione, approvazione e finanziamento dei progetti, nonché alla loro attuazione e valutazione.[8]
Comitato per la promozione e lo sviluppo del mercato
modificaFormula raccomandazioni al Consiglio sulla promozione del consumo di caffè e sulle questioni di sviluppo del mercato, compresi i piani di sviluppo e la promozione del consumo, l'analisi di nuove proposte e le modalità di finanziamento delle attività.[8]
Comitato finanziario e amministrativo
modificaPresenta raccomandazioni al Consiglio su questioni finanziarie e amministrative dell'Organizzazione, compresa l'approvazione del bilancio annuale e dei conti.[8]
Comitato di statistica
modificaFormula raccomandazioni al Consiglio su questioni statistiche, comprese le informazioni sulla produzione mondiale, i prezzi, le esportazioni, le importazioni e le riesportazioni, la distribuzione e il consumo di caffè; indicatore dei prezzi; scorte e conformità nel fornire informazioni statistiche.[8]
Segretariato
modificaIl capo delle operazioni e il capo delle finanze e dell'amministrazione sono responsabili dei progetti, delle statistiche, dell'informazione e della finanza. In ciascuna di queste aree, i funzionari internazionali, qualii economisti, statistici e personale di supporto, sono incaricati della supervisione quotidiana del programma di attività.[8]
Direttore esecutivo
modificaIl Direttore esecutivo, nominato dal Consiglio, è il capo dei servizi amministrativi dell’Organizzazione ed è responsabile dell'espletamento delle funzioni che gli competono nel quadro della gestione dell'accordo.[9]
Note
modifica- ^ a b (EN) (FR) (RU) (ES) (PT) International Coffee Agreement, 1962 (with annexes) (PDF), in Treaty Series, vol. 469, New York, Nazioni Unite, 1965, pp. 169-413.
- ^ Art. 7 dell'Accordo
- ^ a b (EN) Dates of International Coffee Agreements (PDF), su ico.org.
- ^ (EN) International Coffee Agreement 2007 (PDF), Londra, International Coffee Organization, 25 gennaio 2008.
- ^ Accordo internazionale sul caffè del 2007, in Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, n. 186, 15 luglio 2008.
- ^ (EN) Members of the International Coffee Organization, su ico.org, 30 novembre 2021.
- ^ (EN) United States withdraws from International Coffee Agreement (PDF), su ico.org, 3 aprile 2018.
- ^ a b c d e f g h i (EN) Governance, su ico.org.
- ^ Art. 17 dell'Accordo
Bibliografia
modifica- (EN) Jason Potts, The International Coffee Agreement 2007. An Instrument for Building a Sustainable Coffee Economy (PDF), in Sustainable Coffee Partnership, Winnipeg, IISD, 2008.
- (EN) Pablo Dubois, International Coffee Organization 1963 to 2013 (PDF), Londra, International Coffee Organization, 2013.
- (EN) Guide to Access Green and Climate Funding for the Coffee Sector: The Global Environment Facility (GEF) (PDF), International Coffee Organization, 2018.
Voci correlate
modifica- Storia del caffè
- Giornata internazionale del caffè
- Fondo comune per i prodotti di base
- Obiettivi di sviluppo sostenibile
- Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO)
- Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD)
- Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP)
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Organizzazione internazionale del caffè
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su ico.org.
- (EN) International Coffee Organization, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) The International Coffee Agreement 2007, su eur-lex.europa.eu, 8 ottobre 2018.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 124341674 · LCCN (EN) n81028166 · GND (DE) 1022696-5 · J9U (EN, HE) 987007438258105171 |
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