Nicola Morace
Nicola Morace (Crotone, 26 settembre 1894[1] – ...) è stato un politico italiano, podestà della città di Crotone con il Partito Fascista dal 1940 al 1943[2].
Nicola Morace | |
---|---|
Podestà di Crotone | |
Durata mandato | 19 aprile 1940 – 20 maggio 1943 |
Vice | Silvio Messinetti |
Predecessore | Pietro Giunti |
Successore | Nino Antonio Pelaggi (commissario prefettizio) |
Vicepodestà di Crotone | |
Durata mandato | luglio 1939 – marzo 1940 |
Vice di | Pietro Giunti |
Successore | Silvio Messinetti |
Commissario prefettizio di Crotone | |
Durata mandato | agosto 1938 – settembre 1939 |
Predecessore | Giuseppe Cosentino |
Successore | Pietro Giunti |
Dati generali | |
Partito politico | DL (1943-?) In precedenza: PNF (1922-1923; 1926-1943) |
Titolo di studio | Ragioniere |
Professione | Agente assicuratore |
Biografia
modificaDiplomato come ragioniere, si iscrisse al PNF il 29 dicembre 1922[1]; seguì l'espulsione dal partito per indegnità l'8 agosto 1923, salvo poi essere riammesso nel 1926[1]. Membro della Massoneria, lavorò per breve tempo come agente assicuratore presso la Società Assicurazioni Milano; seguirono poi altri prestigiosi incarichi quali giudice conciliatore presso il Comune, presidente della Croce Rossa di Crotone, direttore dell'INFAIL locale, vicepresidente della Banca Cooperativa e commissario di sconto presso altre banche locali[1].
Dopo essere stato vicepodestà, diventò podestà il 19 aprile 1940, succedendo al barone Pietro Giunti. Ebbe come vice Silvio Messinetti. Fu presidente del Comitato di resistenza civile[3] e infine passò dall'ormai dissolto Partito Nazionale Fascista al Partito Democratico del Lavoro[4].
Note
modifica- ^ a b c d Archivio di Stato di Catanzaro, protocollo n°. 1731 del 25/11/2020.
- ^ I sindaci di Crotone, su Crotone Città Nuova. URL consultato il 29 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2014).
- ^ Giulio Grilletta, KR 40-43: cronache di guerra, Pellegrini Editore, 2003, pp. 39 ss.
- ^ Francesco Placco, 1943: si sgretola il PNF crotonese, su briganteggiando.it, 27/04/2019. URL consultato il 25 ottobre 2021.