Nico Hülkenberg

pilota automobilistico tedesco

Nicolas Hülkenberg, detto Nico (IPA: [ˈniːko ˈhʏlkənbɛɐ̯k]; Emmerich am Rhein, 19 agosto 1987) è un pilota automobilistico tedesco, attivo in Formula 1 con la Haas.

Nico Hülkenberg
Hülkenberg al Gran Premio della Malesia 2017
NazionalitàGermania (bandiera) Germania
Altezza184 cm
Automobilismo
CategoriaFormula 1
RuoloPilota
SquadraHaas
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio14 marzo 2010
Stagioni2010, 2012-2020, 2022-
ScuderieWilliams 2010
Force India 2012
Sauber 2013
Force India 2014-2016
Renault 2017-2019
Racing Point 2020
Aston Martin 2022
Haas 2023-
Miglior risultato finale7º (2018)
GP disputati226 (223 partenze)
Punti ottenuti561
Pole position1
Giri veloci2
Carriera nel FIA WEC
Esordio2 maggio 2015
Stagioni2015
ScuderieGermania (bandiera) Porsche 2015
Miglior risultato finale
GP disputati2
GP vinti1
Podi1
Punti ottenuti58
Statistiche aggiornate al Gran Premio di Città del Messico 2024

Detiene il record per il maggior numero di Gran Premi di Formula 1 disputati senza mai essere giunto a podio. In passato ha guidato per Williams, Force India, Sauber, Renault, Racing Point e Aston Martin e Haas.

In aggiunta alla sua attività in Formula 1, Hülkenberg ha disputato due gare del campionato del mondo endurance, vincendo la 24 Ore di Le Mans 2015 al volante della Porsche 919 Hybrid.

Il suo numero di gara è il 27.

Carriera

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Hülkenberg alla prova di Sepang dell'A1 Grand Prix 2006

Nicolas Hülkenberg cominciò a correre in kart nel 1997, a dieci anni. Nel 2002 vinse il titolo nazionale giovanile di karting tedesco, imponendosi nel campionato assoluto nella stagione successiva.[1]

Nel 2005, dopo un'ulteriore stagione nel campionato tedesco di kart, Hülkenberg debuttò nella Formula BMW tedesca, vincendo il campionato già al primo tentativo. Nello stesso anno vinse anche la finale mondiale del campionato di Formula BMW, che raccoglie tutti i migliori piloti dei vari campionati nazionali, venendo però retrocesso in terza posizione per aver mantenuto un comportamento scorretto alle spalle della safety car.[1]

Nel 2006 Hülkenberg passò in Formula 3, vincendo una gara nel campionato tedesco. Successivamente gareggiò nella stagione 2006-2007 del campionato A1 Grand Prix nelle file del team tedesco; ottenne nove vittorie, portando in pratica la sua squadra alla vittoria finale nel campionato.[1]

Nel 2007 passò al campionato europeo di Formula 3 con il team ASM, vincitore dei due campionati precedenti con Lewis Hamilton e Paul di Resta. Conquistò quattro vittorie (al Norisring[1] in Germania, a Zandvoort[2] in Olanda, al Nürburgring[3] ancora in Germania e al Circuito Paul Armagnac in Francia) e il terzo posto in campionato; inoltre partecipò anche alla corsa fuori campionato Masters di Formula 3, vincendola.[4]

A fine stagione la Williams gli offrì la possibilità di disputare un test su una vettura di Formula 1. Il giovane tedesco si dimostrò piuttosto veloce già al debutto, tanto che il team inglese lo mise sotto contratto come collaudatore per il 2008, ruolo nel quale fu confermato anche per il 2009.[5][6]

Nel 2008, in parallelo con questo incarico, Hülkenberg continuò a correre in F3 Euro Series, stavolta vincendo il campionato; prese parte anche al campionato di GP2 Asia Series, finendo sesto nonostante avesse partecipato solo a quattro gare sulle dodici totali. Nel 2009 corse, sempre per il team ART, nel campionato GP2. Nel doppio appuntamento del Nürburgring conquistò la vittoria sia nella gara lunga che in quella sprint; altre vittorie arrivarono nella gara lunga dell'Ungheria e nella sprint di Valencia. Queste vittorie e diversi piazzamenti lo portarono alla vittoria del campionato, battendo il rivale Vitalij Petrov ed eguagliando Lewis Hamilton con la vittoria del titolo al primo anno in categoria.

Formula 1

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Il debutto con la Williams (2010)

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2010.
 
Hülkenberg in Canada nel 2010

Dopo due stagioni come collaudatore, a inizio novembre 2009 la Williams lo promosse pilota titolare, ingaggiandolo al fianco dell'esperto Rubens Barrichello per la stagione 2010. La prima parte del Campionato non fu facile, anche a causa della scarsa competitività della vettura: nelle prime nove gare Hülkenberg conquistò solamente un punto nel Gran Premio della Malesia, nel quale era scattato dalla quinta posizione in griglia di partenza. Nella seconda metà di stagione il pilota tedesco migliorò nettamente i propri risultati, anche grazie ai sensibili progressi compiuti dalla monoposto. Dopo un altro decimo posto nel Gran Premio di Gran Bretagna, in Ungheria Hülkenberg giunse sesto al traguardo, conquistando il suo miglior risultato della stagione. Il pilota tedesco terminò in zona punti anche a Monza, dove chiuse settimo, a Singapore e in Corea, dove conquistò due decimi posti.

Nel Gran Premio del Brasile, sfruttando le particolari condizioni meteo e la pista che andava rapidamente asciugandosi, il pilota tedesco conquistò la pole position, la sua prima e unica in carriera e la prima per la Williams dal Gran Premio d'Europa 2005.[7] In gara Hülkenberg fu rapidamente sopravanzato da diversi piloti che disponevano di vetture più competitive, dovendosi accontentare dell'ottavo posto finale. Il pilota tedesco chiuse la stagione in quattordicesima posizione, con 22 punti.

Nonostante i buoni risultati ottenuti e le lodi dello stesso Frank Williams,[8] la scuderia inglese non lo confermò per il 2011, preferendogli il venezuelano Pastor Maldonado, fortemente spinto dall'azienda petrolifera statale PDVSA. Inoltre il tedesco rifiutò un'offerta della Virgin Racing.

Force India (2011-2012)

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Rimasto senza un volante, nel 2011 il pilota tedesco venne ingaggiato dalla Force India come terzo pilota, disputando le prove del venerdì in diversi Gran Premi. Al termine della stagione Hülkenberg venne promosso pilota titolare per il 2012 al fianco di Paul Di Resta.[9]

  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2012.
 
Hülkenberg al Gran Premio della Malesia 2012

Dopo una prima parte di stagione non facile, con soli sette punti conquistati nelle prime sette gare contro i ventuno del compagno di squadra, nel Gran Premio d'Europa tagliò il traguardo in quinta posizione, dopo essere scattato dall'ottavo posto in griglia. Nel Gran Premio del Belgio Hülkenberg migliorò questo piazzamento, chiudendo al quarto posto dopo aver occupato anche la seconda posizione nelle prime fasi di gara.

A Singapore, due gare dopo, il pilota tedesco fece segnare il giro più veloce per la prima volta in carriera, ma tagliò il traguardo solo in quattordicesima posizione. Nei sei Gran Premi rimanenti Hülkenberg arrivò sempre in zona punti, con l'eccezione del Gran Premio di Abu Dhabi, nel quale si ritirò poco dopo il via per un incidente. Nell'ultima gara stagionale, in Brasile, il pilota tedesco fu tra i pochi, insieme a Jenson Button, a non montare gomme da bagnato dopo un breve scroscio di pioggia nelle prime fasi di gara. Ciò gli permise di prendere la testa della corsa, dopo aver sopravanzato proprio il pilota inglese: tuttavia, l'ingresso della safety car annullò il suo vantaggio sul gruppo e un errore di guida gli costò la prima posizione a vantaggio di Lewis Hamilton. Nel tentativo di recuperare la testa della corsa Hülkenberg venne a contatto con Hamilton, venendo penalizzato e tagliando il traguardo in quinta posizione.

Accordatosi con la Sauber per la stagione 2013,[10] il pilota tedesco chiuse il campionato in undicesima posizione, con 63 punti.

Sauber (2013)

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2013.
 
Hülkenberg sulla Sauber al Gran Premio della Malesia 2013.

Nella prima parte di stagione la Sauber non si dimostrò competitiva come nel campionato precedente, relegando il più delle volte Hülkenberg nella seconda metà dello schieramento. Nel Gran Premio d'apertura in Australia il pilota tedesco non riuscì a prendere il via per un problema tecnico, non riuscendo a completare neanche una tornata della gara per la terza volta su tre partecipazioni in carriera. Nel successivo Gran Premio della Malesia Hülkenberg sfruttò le mutevoli condizioni atmosferiche per risalire la classifica, arrivando a occupare la quinta posizione e giungendo ottavo al traguardo.

Dopo aver conquistato un punto nel Gran Premio di Cina, nelle tre gare seguenti il pilota tedesco giunse sempre al traguardo, ma non riuscì a entrare in zona punti. La svolta della stagione arrivò a Monza, dove, grazie anche a delle migliorie apportate alla monoposto svizzera, Hülkenberg tagliò il traguardo in quinta posizione, dopo essere scattato dalla terza. Da questo momento il pilota tedesco ottenne diversi buoni piazzamenti, tra i quali un quarto posto nel Gran Premio di Corea e due sesti in Giappone e negli Stati Uniti.

Hülkenberg chiuse la stagione al decimo posto nella classifica generale, con 51 punti.

Durante il 2013 il suo nome fu spesso accostato alla Ferrari: dopo un interessamento, venne silurato con un SMS da Stefano Domenicali.

Il ritorno in Force India (2014-2016)

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2014.
 
Hülkenberg al Gran Premio di Singapore 2014.

Dopo una buona stagione con la Sauber, in cui vinse nettamente il confronto con il compagno di squadra Gutierrez, Hülkenberg tornò alla Force India per il 2014, trovando al proprio fianco il pilota messicano Sergio Pérez.[11]

La prima parte di stagione fu positiva per il pilota tedesco, che nei primi dieci Gran Premi arrivò sempre a punti, conquistando quattro quinti posti come miglior risultato. La serie si interruppe al Gran Premio d'Ungheria, nel quale Hülkenberg fu costretto al ritiro dopo un contatto con il compagno di squadra.

Nella seconda metà dell'anno la competitività della vettura diminuì e non sempre Hülkenberg fu in grado di lottare per i punti. Dopo essersi ritirato per la seconda volta in stagione nel Gran Premio degli Stati Uniti, in questa occasione per un guasto tecnico, il pilota tedesco chiuse la stagione con un sesto posto nel Gran Premio di Abu Dhabi, conquistando il nono posto in classifica generale con 96 punti. I buoni risultati ottenuti gli valsero comunque la conferma per il 2015, sempre a fianco di Pérez.[12]

  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2015.
 
Hülkenberg in Malesia.

L'inizio della stagione 2015 si rivelò invece piuttosto difficile per la Force India: a causa di alcuni problemi economici, dovuti sia all'aumento dei costi per competere in Formula 1 che a guai finanziari del patron Mallya, i lavori per la progettazione della nuova vettura andavano a rilento e la nuova VJM08 venne portata in pista solo in occasione dell'ultima sessione di test invernali.[13] Nonostante i pochi chilometri accumulati, nel primo Gran Premio della stagione, in Australia, Hülkenberg riuscì comunque a far segnare punti, approfittando dei molti ritiri per tagliare il traguardo in settima posizione. Nei tre Gran Premi successivi, però, il pilota tedesco non riuscì a ripetersi e terminò sempre fuori dai primi dieci. Solamente nel Gran Premio del Canada fu in grado di piazzarsi in ottava posizione dopo essere scattato settimo.

A partire dal Gran Premio d'Austria si verificò una netta inversione di tendenza: grazie a un nuovo pacchetto aerodinamico, che anticipava una versione aggiornata della monoposto che avrebbe debuttato in Gran Bretagna,[14] Hülkenberg riuscì a qualificarsi quinto e finì sesto, miglior risultato stagionale. Con la versione B della VJM08, Hülkenberg riuscì a ripetersi anche in Giappone e Brasile, andando a punti con maggior costanza, nonostante in alcune occasioni si fosse reso protagonista di alcuni incidenti, tra cui quello con Felipe Massa a Singapore che gli costò da parte dei commissari una penalizzazione di tre posizioni da scontare nella corsa seguente.[15] Concluse la stagione con un settimo posto ad Abu Dhabi e chiuse decimo nella classifica generale, dietro al compagno di squadra.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2016.
 
Hülkenberg a Silverstone.

Nel 2016 Hülkenberg aprì la stagione con un settimo posto in Australia. Nelle quattro gare seguenti il pilota tedesco non conquistò risultati positivi: fece segnare due quindicesimi posti e due ritiri, pur marcando il giro veloce nel Gran Premio di Cina. La situazione migliorò nel Gran Premio di Monaco, chiuso in sesta posizione. Anche nelle gare seguenti Hülkenberg giunse a punti, conquistando un ottavo posto in Canada e in Azerbaigian; tuttavia, nella seconda occasione fu messo in ombra dal compagno di squadra Pérez, autore della seconda prestazione in qualifica e terzo al traguardo.

Nel successivo Gran Premio d'Austria il pilota tedesco fece segnare la terza migliore prestazione in qualifica, potendo scattare dalla prima fila per via di una penalità inflitta all'autore del secondo tempo Nico Rosberg. La gara, tuttavia, fu compromessa da problemi di assetto, che causavano un'eccessiva usura delle gomme; Hülkenberg fu poi costretto al ritiro per problemi ai freni nelle fasi finali di gara, mentre era nelle retrovie, venendo comunque classificato diciannovesimo.[16] Nelle tre gare seguenti il pilota tedesco tornò a segnare punti, cogliendo due settimi e un decimo posto. Il 13 ottobre 2016 venne annunciato il suo passaggio alla Renault per la stagione 2017; nel successivo Gran Premio del Belgio Hülkenberg colse il miglior risultato stagionale, giungendo quarto al traguardo. Nelle gare rimanenti il pilota tedesco giunse stabilmente a punti, con l'eccezione di due ritiri per incidente nelle prime fasi di gara a Singapore ed Austin. Hülkenberg eguagliò il proprio miglior piazzamento in classifica assoluta, chiudendo la stagione al nono posto con 72 punti.

Renault (2017-2019)

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2017.
 
Hülkenberg al Gran Premio d'Austria 2017.

Per il 2017 Hülkenberg si schierò con la Renault, al fianco del britannico Jolyon Palmer. Il debutto stagionale, in Australia, fu piuttosto negativo per Hülkenberg, che rimase escluso dal gruppo dei primi dieci in qualifica e si classificò undicesimo e fuori dai punti in gara. Nei seguenti Gran Premi di Cina e Bahrein il pilota tedesco ottenne dei buoni risultati in qualifica, facendo segnare in entrambe le occasioni il settimo tempo, ma non riuscì a confermare questa competitività in gara. A Shanghai, infatti, il pilota della Renault chiuse dodicesimo, mentre a Sakhir Hülkenberg, pur perdendo posizioni rispetto alla qualifica, conquistò i primi punti stagionali per sé e per la scuderia giungendo nono al traguardo.

Hülkenberg migliorò questo risultato nei successivi Gran Premi di Russia e Spagna, nei quali chiuse rispettivamente in ottava e sesta posizione. Questi risultati utili furono seguiti da una serie di gare più difficili: a Monaco il pilota tedesco si ritirò nelle prime fasi di gara per un problema tecnico, mentre all'ottavo posto conquistato nel Gran Premio del Canada seguirono un altro ritiro in Azerbaigian (per incidente, mentre occupava la quinta posizione) e un piazzamento fuori dai punti in Austria.

A Silverstone la Renault portò degli importanti aggiornamenti alla monoposto, tra i quali un nuovo fondo.[17] Hülkenberg disputò il miglior Gran Premio della stagione per sé e per la scuderia, qualificandosi e chiudendo la gara al sesto posto. Il successivo Gran Premio d'Ungheria fu meno positivo: penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza per la sostituzione del cambio, il pilota tedesco perse ulteriore tempo per un cambio gomme lento e fu coinvolto in un contatto con Kevin Magnussen nelle fasi finali di gara mentre contendeva al pilota danese l'undicesima posizione, ritirandosi infine negli ultimi giri per un problema tecnico.

Hülkenberg tornò a punti nel successivo Gran Premio del Belgio, nel quale conquistò il terzo sesto posto stagionale. Nelle sei gare seguenti, però, il pilota tedesco non riuscì a ripetersi, cogliendo quattro ritiri per problemi tecnici e due arrivi fuori dai punti. Hülkenberg chiuse la stagione con un decimo posto nel Gran Premio del Brasile e un sesto posto nel Gran Premio di Abu Dhabi, risultati che lo fecero risalire alla decima posizione della classifica finale, con 43 punti.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2018.
 
Hülkenberg al Gran Premio d'Austria 2018.

Confermato alla Renault per il 2018, Hülkenberg fu affiancato da Carlos Sainz Jr., che aveva già sostituito Palmer nelle ultime gare della stagione precedente.

Il pilota tedesco aprì la stagione con una serie di tre risultati utili consecutivi, cogliendo un settimo e due sesti posti. La serie si interruppe nel Gran Premio di Azerbaigian, nel quale, come l'anno precedente, Hülkenberg si ritirò dopo un incidente. Per la stessa ragione si dovette ritirare anche nel successivo Gran Premio di Spagna, quando fu coinvolto in una collisione con Romain Grosjean nelle prime fasi di gara: il pilota francese fu ritenuto pienamente responsabile per lo scontro e penalizzato. Nel Gran premio di Monaco, dopo una qualifica deludente che non lo vide centrare la Q3, fu protagonista di una buona rimonta in gara fino all'ottavo posto. In Canada centrò il settimo posto in qualifica e in gara, confermandosi "primo degli altri" dopo i 6 piloti dei 3 top team. Nel Gran Premio di Francia, gara di casa della Renault, giunse nono, dietro al compagno di squadra Sainz. Dopo un altro ritiro nel Gran Premio d'Austria e un sesto posto nel Gran Premio di Gran Bretagna, ottenne il miglior risultato della stagione nel Gran Premio di Germania, dove colse il quinto posto. Le tre gare successive non furono altrettanto felici: nel Gran Premio d'Ungheria concluse fuori dalla zona punti, dodicesimo, mentre nel Gran Premio del Belgio si rese protagonista di un'ingenuità alla prima curva subito dopo la partenza, ritardando oltremodo la frenata e andando così a tamponare la McLaren di Fernando Alonso, che a sua volta impattò violentemente con la Sauber di Leclerc. I tre piloti furono costretti al ritiro, mentre rimasero pesantemente danneggiate anche le vetture di Ricciardo e Räikkönen. Il tedesco, responsabile dell'accaduto, venne penalizzato di 10 posizioni sulla linea di partenza in occasione del successivo Gran Premio d'Italia, che concluse in tredicesima posizione. Dopo tre gare di fila senza punti, arrivò decimo in occasione del Gran Premio di Singapore. Nel finale di campionato ottenne due sesti posti consecutivi ad Austin e in Messico, concludendo la stagione al settimo posto in classifica nonostante ben sette ritiri, totalizzando 69 punti.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2019.
 
Hülkenberg al Gran Premio d'Austria 2019.

Il tedesco, rimasto nella scuderia francese anche nel 2019, esordì conquistando per la quarta volta il 7º posto in Australia. Nelle successive cinque gare Hülkenberg non portò a casa punti, tornando nella top 10 nel Gran Premio del Canada e in Francia. Dopo aver conquistato un solo punto nelle quattro gare che precedevano la sosta estiva, Nico si riprese leggermente nella seconda parte di stagione, andando a punti dal Gran Premio del Belgio al Gran Premio di Russia, portando a casa anche un ottimo quinto posto in Italia. In Giappone giunse decimo ma, fu squalificato insieme al suo compagno Daniel Ricciardo per aver infranto il regolamento sportivo a causa di un sistema frenante automatico non conforme al regolamento. Arrivò decimo in Messico e nono negli Stati Uniti, mentre in Brasile e ad Abu Dhabi non conquistò alcun punto, piazzandosi rispettivamente 15° e 12°, concludendo l'annata in 14ª posizione con 37 lunghezze, 32 in meno rispetto al 2018.

Dato l'annuncio di Esteban Ocon in Renault per il 2020 e la conferma di Ricciardo, Nico Hülkenberg rimase senza sedile dopo otto stagioni consecutive.[18]

Gli anni da terzo pilota per Racing Point, Aston Martin e Mercedes (2020-2022)

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2020.

Il 31 luglio 2020, a seguito della positività di Sergio Pérez al SARS-CoV-2, venne scelto dalla Racing Point come sostituto del pilota messicano al fianco di Lance Stroll nel Gran Premio di Gran Bretagna,[19] a cui però non riuscì a partecipare a causa di problemi al motore. Venne confermato anche nel successivo Gran Premio del 70º Anniversario, dove chiuse settimo dopo aver ottenuto un terzo posto in griglia.

A causa dell'indisponibilità di Lance Stroll per lo stesso motivo, Hülkenberg venne ancora chiamato in extremis dalla Racing Point per partecipare al Gran Premio dell'Eifel,[20] che concluse anche questa volta a punti, arrivando ottavo dopo essere partito dalla ventesima ed ultima posizione. Chiuse il campionato in quindicesima posizione assoluta, con 10 punti.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2021.

Dopo le prestazioni nei tre Gran Premi nel 2020 con la Racing Point, il team, diventato Aston Martin, decise di confermarlo come pilota di riserva e collaudatore per tutta la stagione 2021.[21] Oltre all'ingaggio con l'Aston Martin, Hülkenberg siglò un contratto anche con la Mercedes, mettendosi a disposizione della scuderia nei week-end nei quali gli altri due piloti di riserva, Stoffel Vandoorne e Nyck de Vries, erano impegnati nelle gare di Formula E.[22]

  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2022.

Nel 2022 continua a ricoprire il ruolo di terzo pilota per l’Aston Martin e torna nuovamente in pista per sostituire Sebastian Vettel, risultato positivo al SARS-CoV-2, nei primi due appuntamenti della stagione in Bahrein e in Arabia Saudita.[23][24] In tali gare, al volante di una vettura poco competitiva, si classifica rispettivamente 17º e 12º.

Il ritorno da titolare a tempo pieno con la Haas (2023-2024)

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2023.

Nel novembre 2022, la Haas annuncia l'ingaggio del pilota tedesco per la stagione 2023.[25] Al Gran Premio d'Australia, il tedesco ritrova la zona punti per la prima volta dal 2020 arrivando in settima posizione al traguardo. In qualifica del Gran Premio del Canada ottiene un inaspettato secondo posto dietro a Max Verstappen, ma per colpa della penalità è costretto a partire dalla quinta posizione.[26] Nella prima parte della stagione riesce a tornare a punti nella Sprint race d'Austria dove chiude in sesta posizione.

Durante la pausa estiva il pilota tedesco assieme a Kevin Magnussen, suo compagno di team, vengono confermati da Günther Steiner per la stagione 2024.[27]

Nella seconda parte della stagione le prestazioni della vettura calano rispetto gli avversarsi e, il pilota tedesco non riesce più a raggiungere la zona punti sfiorandola solo in diverse occasioni come nel Gran Premio degli Stati Uniti d'America dove arriva undicesimo. Chiude la stagione con nove punti all'attivo e finisce in sedicesima posizione in classifica finale.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula 1 2024.

La stagione 2024 inizia bene per Hülkenberg, il pilota tedesco riesce ad arrivare tre volte in zona punti nei primi cinque Gran Premi dell'anno.

Il 26 aprile 2024, Hülkenberg annuncia l'addio al team americano a fine stagione e poco dopo viene ufficializzato il passaggio alla Sauber con un contratto per la stagione 2025 e la stagione 2026 dove il team diventerà Audi.[28][29] Nel Gran Premio d'Austria e di Gran Bretagna, ottiene due brillanti sesti posti consecutivi, ottenendo i miglior risultati in carriera dal Gran Premio di Monza del 2019.

Endurance

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La Porsche 919 Hybrid vincitrice alla 24 Ore di Le Mans.

Nel 2015, contemporaneamente alla Formula 1, Hülkenberg prese parte a due gare del WEC a bordo della terza Porsche 919 ufficiale, affiancato da Nick Tandy e Earl Bamber. Fece il suo debutto alla 6 Ore di Spa-Francorchamps, dove ottenne una buona prima fila, ma in gara fu solo sesto, a causa di un incidente durante un doppiaggio mentre alle guida c'era Tandy. A pochi giorni di distanza dalla gara canadese di F1 tornò a gareggiare nel WEC, dove colse un importante successo: il pilota tedesco vinse infatti all'esordio la 24 Ore di Le Mans, sempre in equipaggio con Tandy e Bamber.[30]

IndyCar

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Nel ottobre del 2021 Hülkenberg partecipa ai suoi primi test in IndyCar con il team Arrow McLaren SP.[31]

Altri sport

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Nel 2022 Hülkenberg fonda il team 27X (di cui sarà anche team principal) per competere nella stagione inaugurale del Campionato ESkootr Championship (corse con Monopattini elettrici).[32]

Risultati

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Risultati completi in carriera

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Stagione Categoria Team Gare Pole GPV Vittorie Podi Punti Pos.
2005 Formula BMW ADAC Josef Kaufmann Racing 20 8 6 9 14 287
2006 Formula 3 tedesca Josef Kaufmann Racing 18 3 5 1 6 78
V de V Proto Challenge Griffith's 2 2 ? 1 1 50 17º
2006-2007 A1 Grand Prix A1 Team Germany 20 3 5 9 13 N/A N/A
2007 F3 Euro Series Team ASM Formule 3 20 2 3 4 8 72
2008 F3 Euro Series ART Grand Prix 20 6 7 7 8 85
2008-2009 GP2 Asia Series ART Grand Prix 4 2 1 1 2 27
2009 GP2 Series ART Grand Prix 20 3 6 5 5 100
2010 Formula 1 Williams F1 19 1 0 0 0 22 14º
2011 Formula 1 Force India Terzo pilota
2012 Formula 1 Force India 20 0 1 0 0 63 11º
2013 Formula 1 Sauber 18 0 0 0 0 51 10º
2014 Formula 1 Force India 19 0 0 0 0 96
2015 Formula 1 Force India 18 0 0 0 0 52 10º
Campionato del mondo endurance - LMP1 Porsche Team 2 0 0 1 1 58
2016 Formula 1 Force India 21 0 1 0 0 72
2017 Formula 1 Renault 20 0 0 0 0 43 10º
2018 Formula 1 Renault 21 0 0 0 0 69
2019 Formula 1 Renault 21 0 0 0 0 37 14º
2020 Formula 1 Racing Point 2 0 0 0 0 10 15º
2021 Formula 1 Mercedes-AMG Terzo pilota
Aston Martin Terzo pilota/Collaudatore
2022 Formula 1 Aston Martin 2 0 0 0 0 0 22º
2023 Formula 1 Haas 22 0 0 0 0 9 16º
2024 Formula 1 Haas 20 0 0 0 0 31*

* Stagione in corso

Gare extra-campionati

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Data Gara Squadra Posizione
16 dicembre 2005 Formula BMW World Final Josef Kaufmann Racing
5 agosto 2007 Masters di Formula 3 ASM Formule 3
18 novembre 2007 Gran Premio di Macao ASM Formule 3 23º
10 agosto 2008 Masters di Formula 3 ART Grand Prix

A1 Grand Prix

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(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole) (Le gare in corsivo indicano il giro veloce)

Anno Team 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Punti Pos
2006   A1 Team Germany ZAN
 
BRN
 
BEI
 
SEP
 
SEN
 
TAU
 
SYD
 
DUR
 
MEX
 
SHA
 
BRH
 
128
4 1 Rit 4 5 Rit 2 1 5 2 1 1 1 1 1 1 3 3 2 1

F3 Euro Series

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(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole) (Le gare in corsivo indicano il giro veloce)

Anno Team Telaio Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Punti Pos
2007   ASM Formule 3 Dallara F305/021 Mercedes HOC
 
BRH
 
NOR
 
MAG
 
MUG
 
ZAN
 
NÜR
 
CAT
 
NOG
 
HOC
 
72
2 7 4 6 Rit 1 Rit 14 21 14 6 1 1 4 2 8 3 3 1 7
2008   ART Grand Prix Dallara F308/009 Mercedes HOC
 
MUG
 
PAU
 
NOR
 
ZAN
 
NÜR
 
BRH
 
CAT
 
LMS
 
HOC
 
87
Rit Rit 1 5 Rit 16 1 Rit 1 13 1 4 1 5 1 Rit 24 8 1 3

GP2 Series

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(legenda) (le gare in grassetto indicano la pole position) (le gare in corsivo indicano il giro più veloce)

Anno Team 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Punti Pos
2009   ART Grand Prix CAT
 
MON
 
IST
 
SIL
 
NÜR
 
HUN
 
VAL
 
SPA
 
MNZ
 
ALG
 
100
9 14 5 3 5 4 3 5 1 1 1 7 2 1 2 Rit 6 3 1 16

GP2 Asia Series

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(legenda) (le gare in grassetto indicano la pole position)(le gare in corsivo indicano il giro più veloce)

Stagione Team 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Punti Pos
2008-09   ART Grand Prix SHA
 
DUB
 
BHR1
 
LOS
 
SEP
 
BHR2
 
27
4 4 1 3

Risultati in Formula 1

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2010 Scuderia Vettura                                       Punti Pos.
Williams FW32 14 Rit 10 15 16 Rit 17 13 Rit 10 13 6 14 7 10 Rit 10 8 16 22 14º
2011 Scuderia Vettura                                       Punti Pos.
Force India VJM04 SP SP SP SP SP SP SP SP SP SP SP SP SP SP
2012 Scuderia Vettura                                         Punti Pos.
Force India VJM05 Rit 9 15 12 10 8 12 5 12 9 11 4 21 14 7 6 8 Rit 8 5 63 11º
2013 Scuderia Vettura                                       Punti Pos.
Sauber C32 NP 8 10 12 15 11 Rit 10 10 11 13 5 9 4 6 19 14 6 8 51 10º
2014 Scuderia Vettura                                       Punti Pos.
Force India VJM07 6 5 5 6 10 5 5 9 8 7 Rit 10 12 9 8 12 Rit 8 6 96
2015 Scuderia Vettura                                       Punti Pos.
Force India VJM08 7 14 Rit 13 15 11 8 6 7 Rit NP 7 Rit 6 Rit Rit 7 6 7 58 10º
2016 Scuderia Vettura                                           Punti Pos.
Force India VJM09 7 15 15 Rit Rit 6 8 9 19 7 10 7 4 10 Rit 8 8 Rit 7 7 7 72
2017 Scuderia Vettura                                         Punti Pos.
Renault R.S.17 11 12 9 8 6 Rit 8 Rit 13 6 17 6 13 Rit 16 Rit Rit Rit 10 6 43 10º
2018 Scuderia Vettura                                           Punti Pos.
Renault R.S.18 7 6 6 Rit Rit 8 7 9 Rit 6 5 12 Rit 13 10 12 Rit 6 6 Rit Rit 69
2019 Scuderia Vettura                                           Punti Pos.
Renault R.S.19 7 17 Rit 14 13 13 7 8 13 10 Rit 12 8 5 9 10 SQ 10 9 15 12 37 14º
2020 Scuderia Vettura                                   Punti Pos.
Racing Point RP20 NP 7 8 10 15º
2022 Scuderia Vettura                                             Punti Pos.
Aston Martin AMR22 17 12 0 22º
2023 Scuderia Vettura                                             Punti Pos.
Haas VF-23 15 12 7 17 15 17 15 15 Rit6 13 14 18 12 17 13 14 16 11 13 12 Rit 15 9 16º
2024 Scuderia Vettura                                                 Punti Pos.
Haas VF-24 16 10 9 11 10 117 11 Rit 11 11 6 6 13 18 11 17 11 9 88 9 31
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Apice – Risultato Sprint (A punti)
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

Campionato mondiale endurance

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Anno Squadra Classe Vettura   SIL   SPA   LMS   NÜR   COA   FUJ   SHA   BHR Punti Pos.
2015   Porsche Team LMP1 Porsche 919 Hybrid 6 1 58

24 Ore di Le Mans

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Anno Classe Gomme Vettura Squadra Co-piloti Giri Pos.
Assol.
Pos. di
Classe
2015 LMP1 19 M Porsche 919 Hybrid
Porsche 2.0L Turbo V4
  Porsche Team   Earl Bamber
  Nick Tandy
395
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  2. ^ F3 Euro Zandvoort 2: Hülkenberg wins in wet, su maximummotorsport.co.uk, 2007. URL consultato il 16 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2007).
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  5. ^ Williams sign Hulkenberg as test driver, su autosport.com, 13 dicembre 2007. URL consultato il 14 dicembre 2007.
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  13. ^ Luca Stefanini, F1 I problemi della Force India non sono (solo) i risultati, su f1sport.it, 22 aprile 2015. URL consultato il 30 novembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
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  15. ^ F. 1: Hulkenberg perdera' tre posti in griglia in Giappone, su agi.it, 20 settembre 2015. URL consultato il 22 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
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  18. ^ Sky Sport, Formula 1, Esteban Ocon in Renault dal 2020 con Daniel Ricciardo | Sky Sport, su sport.sky.it. URL consultato il 25 aprile 2020.
  19. ^ Formula 1, Hülkenberg per la Racing Point al posto di Perez, su La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 31 luglio 2020.
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  21. ^ Ufficiale, torna Nico Hulkenberg: riserva e collaudatore Aston Martin, su La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 9 aprile 2021.
  22. ^ Hulkenberg di nuovo in F1: sarà pilota di riserva Mercedes e Aston Martin, su La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 9 aprile 2021.
  23. ^ Giacomo Rauli, Aston Martin: Vettel ha il COVID. In Bahrain ecco Hulkenberg, su it.motorsport.com, 17 marzo 2022. URL consultato il 17 marzo 2022.
  24. ^ F1 GP Arabia Saudita: Sebastian Vettel ancora positivo al Covid-19, Nico Hulkenberg al suo posto, su Eurosport, 25 marzo 2022. URL consultato il 27 marzo 2022.
  25. ^ Roberto Chinchero, Haas annuncia Hulkenberg per il 2023 e saluta Schumacher, su it.motorsport.com, 17 novembre 2022. URL consultato il 17 novembre 2022.
  26. ^ Nico Hülkenberg è penalizzato di tre posizioni sulla griglia di partenza e di un punto sulla superlicenza per aver guidato oltre il tempo minimo stabilito dalla direzione gara durante l'esposizione della bandiera rossa, durante la Q3, cfr. (EN) Infringement - Car 27 - Qualifying Red Flag (PDF), su fia.com, 17 giugno 2023.
  27. ^ Gianluca D'Alessandro, Haas: ufficiale il rinnovo di Hulkenberg e Magnussen per il 2024, su it.motorsport.com, 24 agosto 2023. URL consultato il 24 agosto 2023.
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  29. ^ Roberto Chinchero, Audi ufficializza Hülkenberg per due anni e insegue Sainz, su it.motorsport.com, 26 aprile 2024.
  30. ^ Gara: Hulkenberg vince al debutto, in formulapassion.com, 14 giugno 2015. URL consultato il 23 giugno 2015.
  31. ^ Marco Cortesi, Test a Barber con Hulkenberg Sargeant e... Hunter-Reay, su italiaracing.net, 20 ottobre 2021. URL consultato il 21 ottobre 2021.
  32. ^ Marco Belloro, Hulkenberg diventa team principal: al via nei monopattini elettrici, su formulapassion.it, 4 maggio 2022. URL consultato il 4 maggio 2022.

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