I Monti del Gufo (in polacco: Góry Sowie; in lingua ceca: Soví hory; in tedesco: Eulengebirge) sono una catena montuosa della Polonia che fa parte dei Sudeti Centrali, a loro volta inclusi nella più vasta catena montuosa dei Sudeti. Comprendono l'Area paesaggistica dei Monti del Gufo.

Monti del Gufo
Vista dal rifugio Zygmuntówka, nei pressi di Jugów
ContinenteEuropa
StatiPolonia (bandiera) Polonia
Catena principaleSudeti Centrali
Cima più elevataWielka Sowa (1 014 m s.l.m.)
Lunghezza26 km
Superficie200 km²
Età della catenaPrecambriano
Tipi di roccegneiss

Caratteristiche geografiche

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I Monti del Gufo coprono un'area di 200 km2 e si estendono per circa 26 km tra le regioni storiche della Bassa Slesia e della Terra di Kłodzko. Oltre alla catena centrale comprendono le suddivisioni di Garb Dzikowca e Wzgórza Wyrębińskie.

La catena montuosa è delimitata a nordovest dalla valle del fiume Bystrzyca, che forma il confine naturale con gli adiacenti Monti Wałbrzyskie (Góry Wałbrzyskie). A sudest il confine è delimitato dal passo di Srebrna Góra, che li separa dai Monti Bardzkie (Góry Bardzkie). A nord, il confine si trova sulla Kotlina Distrabiekenstein, mentre a sud è su Obniżenie Noworudzkie e le colline Włodzickie. A sudovest, la vasta Valle di Kłodzko si estende fino ai Monti Tavola (Góry Stołowe), ai Monti di Pietra (Góry Kamienne) e al confine con la Repubblica Ceca.

Visti dalla pianura della Bassa Slesia a nordest, i Monti del Gufo mostrano un aspetto relativamente più scosceso rispetto ai Sudeti Centrali, anche se la catena montuosa è piuttosto diversificata in termini di altezza. Le due cime più elevate sono Wielka Sowa (Grande Gufo), alta 1.014 metri, e il monte Kalenica, alto 964 metri. Sulla sommità di entrambi è installata una torre di osservazione. Gli altri monti hanno altezze comprese tra 600 e 900 metri.

Le rocce sono prevalentemente a base di gneiss, risalgono al Precambriano e costituiscono la parte più antica dei Sudeti; sono tra le più antiche rocce d'Europa. Altre tipologie di rocce includono la migmatite, mentre sono presenti con quantitativi minori anfibolite, serpentinite, granulite e pegmatite.

I pendii dei Monti del Gufo sono interamente ricoperti di boschi di abeti, eccetto qualche radura sommitale o nei valichi montani. Sono presenti anche pochi e sparsi esemplari di faggio e tasso.

Projekt Riese

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Il complesso Rzeczka, una delle gallerie del Projekt Riese.

Nel corso della 2ª Guerra Mondiale, tra il 1943 e 1945, la Germania nazista diede l'avvio a un grande progetto segreto, il cui nome in codice era Projekt Riese (in tedesco: Progetto gigante), per la costruzione di una serie di sette strutture sotterranee scavate all'interno dei Monti del Gufo e che si dovevano estendere fino al castello di Książ in Bassa Slesia, allora territorio tedesco, ora invece in territorio polacco.

Nessuno dei tunnel previsti è stato completato e solo una piccola parte è stata rinforzata con il cemento. Lo scopo del progetto non è noto con certezza a causa della mancanza di documentazione.[1][2][3] Secondo alcune fonti le gallerie dovevano fungere da quartier generale del Führer; secondo altre dovevano servire sia da quartier generale che da bunker per l'industria bellica.[4][5] Da notare che solo il castello risulta essere stato modificato per accogliere una residenza ufficiale o un quartier generale, mentre le gallerie sembrano pianificate per una rete di fabbriche sotterranee.[6][7][8]

  1. ^ (EN) Albert Speer, Inside the Third Reich, The Macmillan Company, 1970, p. 272, ISBN 978-0-684-82949-4.
  2. ^ (PL) Nicolaus von Below, Byłem Adiutantem Hitlera 1937–45, Wydawnictwo Ministerstwa Obrony Narodowej, 1990, ISBN 83-11-07767-3.
  3. ^ (EN) Neil Short, The Führer's Headquarters – Hitler’s Command Bunkers 1939–45, Oxford, Osprey Publishing, 2010, ISBN 978-1-84603-582-1.
  4. ^ Franz Seidler, Hitler's Secret Headquarters – The Führer's Wartime Bases, from the Invasion of France to the Berlin Bunker, London, Greenhill Books, 2004, ISBN 1-85367-622-5.
  5. ^ (PL) Piotr Kałuża, "Kompleks Riese" – z Punktu Widzenia Geologi, Poszukiwania, 2009, pp. 10-16.
  6. ^ (PL) Mariusz Aniszewski, Podziemny Świat Gór Sowich – Riese – Zamek Książ – Rüdiger, Cracovia, Wydawnictwo Technol, 2006, ISBN 978-83-916111-7-3.
  7. ^ (EN) Bella Gutterman, A Narrow Bridge to Life: Jewish Forced Labor and Survival in the Gross-Rosen Camp System, 1940–1945, New York, Berghahn Books, 1982, ISBN 978-1-84545-206-3.
  8. ^ (PL) Jacki Kalarus, Tajemniczy Świat Osówki, Nowa Ruda, Józef Poniatowski, 1997, ISBN 83-907263-3-5.

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