Michele Geraci (economista)

economista e politico italiano

Michele Geraci (Palermo, 1967) è un politico italiano. È stato sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico nel Governo Conte I.

Michele Geraci

Sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico
Durata mandato13 giugno 2018 –
5 settembre 2019
ContitolareAndrea Cioffi
Davide Crippa
PresidenteGiuseppe Conte
PredecessoreAntonio Gentile
Antonello Giacomelli
Ivan Scalfarotto
SuccessoreMirella Liuzzi
Gian Paolo Manzella
Alessia Morani
Alessandra Todde

Dati generali
Partito politicoIndipendenza! (dal 2023)
Titolo di studioLaurea in ingegneria elettronica
Master in business administration
UniversitàUniversità degli studi di Palermo
Massachusetts Institute of Technology
ProfessioneDocente universitario

Biografia

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Michele Geraci si è laureato con lode in ingegneria elettronica presso l'Università degli Studi di Palermo[1] e ha lavorato dal 1989 per la British Telecom.[2] Ha poi ottenuto, nel 1996, un master in business administration presso la Sloan School of Management del Massachusetts Institute of Technology di Boston[1] e ha iniziato la carriera come banchiere d'affari, lavorando per 10 anni in diverse banche e società d'affari tra New York e Londra, come Merrill Lynch, Bank of America, Donaldson, Lufkin & Jenrette e Schroders.[1][2]

Dal 2008 si è trasferito in Cina, dove insegna finanza in due università: University of Nottingham Ningbo China, New York University Shanghai.[1]

Il suo lavoro si è concentrato sull'impatto delle politiche macroeconomiche sullo sviluppo della società, con focus particolare sull'impatto di tali politiche sulle fasce più deboli della popolazione. Ha sempre tenuto una visione cauta sul liberismo dei mercati ritendolo da un lato utile per lo sviluppo delle economie, ma anche causa di gravi diseguaglianze di reddito ed altri effetti redistributivi della ricchezza. Per meglio analizzare le condizioni socioeconomiche delle fasce a basso reddito, ha condotto uno studio sul microcredito in Cina, pubblicato dal Global Policy Institute di Londra[3] ed ha prodotto un documentario sulle condizioni dei contadini in Cina, toccando temi come le riforme agrarie e le migrazioni verso i centri urbani[4]. Il suo interesse verso temi sociali, tipicamente della sinistra storica, è presente anche nella sua proposta di introdurre in Italia una forma avanzata di Reddito di Cittadinanza, pensato come risposta per arginare quegli effetti negativi della globalizzazione[5]

Nel 2015 ha anche ricevuto l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia,[6] per aver contribuito alla diffusione della conoscenza della Cina in Italia.[2]

Vicino alla Lega, ha collaborato con Matteo Salvini e ha partecipato ad alcune iniziative del partito, proponendo l'economia cinese come modello per l'Italia.[7][8]

Ha inoltre teorizzato la compatibilità tra il reddito di cittadinanza (in realtà, tecnicamente, un reddito minimo garantito) proposto dal Movimento 5 Stelle e la flat tax proposta dalla Lega,[2][9] sostenendo, dopo le elezioni politiche del 2018, la possibilità di un'alleanza tra i due partiti.[9]

È stato quindi sottosegretario allo Sviluppo economico nel neonato Governo Conte I, sostenuto proprio da una coalizione tra M5S e Lega,[10] dal 2018 al 2019.

Durante l'esperienza di governo Lega-M5S Geraci è stato uno dei principali negoziatori[11] del memorandum di adesione alla "Nuova via della seta", il progetto geoeconomico di connettività infrastrutturale e commerciale a trazione cinese contestato da vari paesi non partecipanti, tra cui molti alleati dell'Italia come gli Stati Uniti, il Giappone e l'Australia, che hanno dato vita al Blue Dot Network nel 2019. I Paesi del G7, inclusa l'Italia durante il governo Draghi, nel 2021 hanno dato vita alla "Build Back Better World initiative", un progetto di contrasto alla Nuova via della seta. Nel dicembre 2023 l'Italia, unico Paese del G7 ad aver aderito al progetto nel 2019, ha inviato a Pechino una nota in cui è stata comunicata l'intenzione di non rinnovare il memorandum d'intesa - che scade a marzo.

Nel dicembre del 2023 viene chiamato a guidare il Dipartimento Affari Esteri e Commercio Internazionale di Indipendenza!, nuovo partito di Gianni Alemanno.[12]

Onorificenze

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  1. ^ a b c d Michele Geraci, su nottingham.edu.cn, The University of Nottingham Ningbo China. URL consultato il 13 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2018).
  2. ^ a b c d Alessandra Spalletta, Chi è Michele Geraci, l'economista proposto da Salvini come premier, AGI, 14 maggio 2018. URL consultato il 13 giugno 2018.
  3. ^ Geraci e Dixon, Microcredit in China: Recommendations for policy makers, in Global Policy Institute Policy Paper Series.
  4. ^ China's rural economy - Documentary by Prof Geraci. URL consultato il 25 agosto 2021.
  5. ^ beppegrillo.it, Il Reddito di Cittadinanza per fronteggiare globalizzazione e avanzare della Cina, su Il Blog di Beppe Grillo, 13 aprile 2018. URL consultato il 25 agosto 2021.
  6. ^ a b Sito web del Quirinale: dettaglio decorato., su quirinale.it. URL consultato il 13 giugno 2018.
  7. ^ Alessandro Franzi, Con Salvini c'è una Lega di “professoroni” che si prepara a governare, Linkiesta, 17 luglio 2017. URL consultato il 14 giugno 2018.
  8. ^ Filippo Merli, Chi sono i prof. che ispirano il programma della Lega di Salvini, Formiche, 29 luglio 2017. URL consultato il 14 giugno 2018.
  9. ^ a b Il prof «cinese» che mette d’accordo Lega e M5S: «Flat tax e reddito di cittadinanza insieme», Corriere della Sera, 3 maggio 2018. URL consultato il 13 giugno 2018.
  10. ^ Governo, sei viceministri e 39 sottosegretari: ecco i nomi, la Repubblica, 12 giugno 2018. URL consultato il 13 giugno 2018.
  11. ^ Valentino Valentini, Salvini non può non dirsi filocinese. L'atlantismo farlocco della Lega, Il Foglio, 26 marzo 2019
  12. ^ ivision-a division of b.f.invest, L'EDITORE DI VANNACCI, ADOLFO MORGANTI, NEL DIRETTIVO DI GIANNI ALEMANNO, su Il Perbenista - satira politica, gossip e attualità, 18 dicembre 2023. URL consultato l'11 gennaio 2024.

Collegamenti esterni

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