Intermediazione finanziaria
Per intermediazione finanziaria si intende l'intermediazione tra domanda e offerta di moneta e di strumenti finanziari.
Descrizione
modificaLe banche si occupano principalmente della raccolta del risparmio e della concessione di prestiti.
Le SIM, le SGR, le SICAV, le imprese di investimento comunitarie con succursale in Italia, le imprese di investimento extracomunitarie, le società di gestione armonizzate, nonché gli intermediari finanziari iscritti in un apposito elenco previsto dall'articolo 107 del Testo unico bancario offrono prodotti finanziari, ovvero strumenti finanziari e ogni altra forma di investimento di natura finanziaria.
FIR
modificaIl FIR, acronimo di Financial interrelation ratio, è un coefficiente introdotto da Raymond W. Goldsmith che misura l'incidenza dell'intermediazione finanziaria. Per fare un esempio, esso era pari nella Roma imperiale a poco più del 5%, mentre nell'Inghilterra elisabettiana a circa il 13%, indice dunque di un uso decisamente maggiore dello strumento del credito.[1]
Note
modifica- ^ Elio Lo Cascio, op. cit., p. 7.
Bibliografia
modifica- Elio Lo Cascio, Credito e moneta nel mondo romano: atti degli Incontri capresi di storia dell'economia antica, Capri, 12-14 ottobre 2000, Edipuglia, 2003.
Collegamenti esterni
modificaLa materia è disciplinata dal Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria[collegamento interrotto].
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