Marsilio da Carrara
Marsilio da Carrara (Padova, 1294 – Padova, 21 marzo 1338) fu il secondo signore di Padova dal 1324 al 1328 e una seconda volta dal 1337 al 1338 mantenendo comunque il potere sulla città tra il 1328 e il 1337 come vicario di Cangrande della Scala.
Marsilio da Carrara | |
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Ritratto di Marsilius carrariensium princeps dalle Cronache di Norimberga | |
Signore di Padova | |
In carica | 23 novembre 1324 – 21 marzo 1338 (dal 1328 al 1337 come vicario di Cangrande della Scala) |
Investitura | 25 luglio 1318 |
Predecessore | Giacomo I |
Successore | Ubertino |
Altri titoli | Principe |
Nascita | Padova, 1294 |
Morte | Padova, 21 marzo 1338 |
Luogo di sepoltura | Abbazia di Santo Stefano |
Dinastia | da Carrara |
Padre | Pietro detto Parenzano |
Madre | Emidia (Fieschi?) |
Coniugi | Bartolomea Scrovegni Beatrice da Correggio |
Figli | Giacoma Cunizza Donella Isabella (tutte figlie naturali) |
Religione | Cattolicesimo |
Biografia
modificaMarsilio nacque a Padova verso il 1294 da Pietro (detto Perenzano) fratello di Giacomo I, primo signore di Padova. La madre era Emidia, forse dei Fieschi.
Dopo la morte dello zio (1324), Marsilio gli succedette come Signore di Padova, anche se solo come rappresentante di Enrico, duca di Carinzia.
Nel 1328 cedette il potere a Cangrande, ma mantenne il titolo di vicario continuando a governare la città.
Dopo la morte di Cangrande, nel 1337 si accordò con i fiorentini e con i veneziani che lottavano contro gli Scaligeri e poté così rientrare in possesso pieno della Signoria.
Dopo aver rafforzato le mura di Padova e fatto costruire un tratto completamente nuovo e dopo aver posto sotto assedio Monselice, dove le truppe scaligere si erano asserragliate per l'ultima difesa delle terre padovane, Marsilio, già gravemente ammalato, fece nominare dal Consiglio padovano il cugino Ubertino come suo successore (10 marzo 1338) per spirare poi il 21 marzo 1338 a Padova.
Dopo la morte il corpo fu trasportato presso l'Abbazia di Santo Stefano e deposto nell'arca marmorea ancora affissa alla parete settentrionale della chiesa abbaziale.
Insegne
modificaAll'insegna dei da Carrara Marsilio aggiunse quella del suo personale cimiero, un leopardo maculato e banda bianca ricamata con ruote rosse alternate a code di ermellino.
Discendenza
modificaMarsilio sposò in prime nozze Bartolomea (?-1333) di Manfredo Scrovegni (fratello di Enrico) e in seconde nozze nel 1334 Beatrice da Correggio, figlia di Guido, ma da nessuno dei matrimoni nacquero figli.[1] Marsilio ebbe quattro figlie naturali.
Note
modifica- ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Carraresi di Padova, Torino, 1835.
Bibliografia
modifica- Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Carraresi di Padova, Torino, 1835. ISBN non esistente.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Marsilio da Carrara
Collegamenti esterni
modifica- Marsìlio da Carrara signore di Padova, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Marsilio da Carrara, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- M. Chiara Ganguzza Billanovich, CARRARA, Marsilio da, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 20, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1977.