Lulz Security, abbreviato in LulzSec, è un gruppo hacker che si dichiara responsabile di diversi attacchi pirata d'alto livello come la compromissione degli account degli utenti della Sony Pictures nel 2011[1] e la messa offline del sito della CIA[2]. Divenne famoso per questi suoi attacchi di rilievo e per i suoi messaggi sarcastici pubblicati dopo gli attacchi. Il gruppo non compie attacchi a scopo di lucro, infatti i membri di Lulz dichiarano che la principale motivazione è divertirsi nel causare caos; lo scopo bensì è quello di far risaltare il più possibile l'aspetto comico dei propri attacchi.

Origine del nome

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Lulz è un neologismo che prende origine dall'acronimo inglese LOLs (Laughing Out Loud, "ridendo rumorosamente"), sinonimo di "risata" su Internet, e Sec come diminutivo di Security, cioè sicurezza in italiano.

Il gruppo inizia la sua attività nel maggio 2011[3], sebbene alcuni dei membri operassero già da tempo sotto il nome "Internet Feds". Il 26 giugno 2011, dopo una lunga serie di attacchi a compagnie di alto profilo come Panda Security, Sony, PBS e altre compagnie rilasciano la loro ultima release "50 days of lulz".[4] Entro marzo 2012 vengono arrestati quasi tutti i vertici del gruppo[5], grazie all'aiuto di uno di loro diventato nel frattempo un infiltrato, Hector Monsegur, detto Sabu[6].

Opinioni

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Dopo la compromissione del sito del dipartimento di pubblica sicurezza dell'Arizona[7] furono additati come gruppo cyber-terroristico. Altri esperti di sicurezza hanno applaudito LulzSec per aver posto l'attenzione sull'insicurezza dei sistemi e la pericolosità del riuso di password.

Ex membri

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  • Hector Monsegur detto Sabu
  • Jake Leslie Davis detto Topiary
  • Ryan Ackroyd detto Kayla/KMS
  • Mustafa Al-Bassam detto Tflow
  • Avunit detto Avi
  • Pwnsauce
  • Palladium detto Elpalabra
  • Anarchaos
  • Ryan Cleary (Asperger)
  • Hackor detto Simont
  1. ^ (EN) Sony investigating another hack, in BBC News, 3 giugno 2011. URL consultato il 5 luglio 2022.
  2. ^ Cyber crimine – LuzlSec colpisce ancora, su Focus.it. URL consultato il 5 luglio 2022.
  3. ^ LulzSec: ascesa e caduta del collettivo di hacker che spaventò il mondo, su Lega Nerd, 1º aprile 2021. URL consultato il 5 luglio 2022.
  4. ^ (EN) After 50 Days Of Attacks, Hacker Group LulzSec Calls It Quits [collegamento interrotto], su TechCrunch. URL consultato il 5 luglio 2022.
  5. ^ Arrestati hacker LulzSec e Anonymous - Xavier Sabu Montsegur spia per l’Fbi, su Focus.it. URL consultato il 5 luglio 2022.
  6. ^ Infamous international hacking group LulzSec brought down by own leader, su foxnews.com, Fox News. URL consultato l'11 marzo 2012.
  7. ^ (EN) Kevin Poulsen, LulzSec Releases Arizona Police Documents, in Wired. URL consultato il 5 luglio 2022.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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