Luis Altamirano
Luis Altamirano Talavera (Concepción, 7 giugno 1876 – Santiago del Cile, 25 luglio 1938) è stato un generale e politico cileno.
Luis Altamirano | |
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Presidente della Giunta militare del Cile | |
Durata mandato | 11 settembre 1924 – 23 gennaio 1925 |
Predecessore | Arturo Alessandri (come Presidente del Cile) |
Successore | Pedro Dartnell |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Luis Altamirano | |
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Nascita | Concepción, 7 giugno 1876 |
Morte | Santiago del Cile, 25 luglio 1938 |
Dati militari | |
Paese servito | Cile |
Forza armata | Template:Simbolo Flag of the Chilean Army.svg Esercito cileno |
Corpo | artiglieria |
Anni di servizio | 1891-1925 |
Grado | Generale di divisione |
Guerre | Guerra civile cilena del 1891 |
Battaglie | Colpo di Stato in Cile del 1924 |
Comandante di | Esercito cileno (Comandante in capo 1922-1924) |
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Fu vicepresidente e poi capo della Giunta militare che governò il Cile dal 12 settembre 1924 al 23 gennaio 1925.
Biografia
modificaIntrapresi gli studi universitari di Giurisprudenza, entrò alle dipendenze del Ministero della Giustizia. Nel 1891 partecipò alla guerra civile tra il presidente liberale José Manuel Balmaceda e il Congresso Nazionale, a maggioranza conservatrice, schierandosi col Congresso e iniziando una carriera militare che l'avrebbe portato nel 1925 al grado di Ispettore Generale dell'Esercito, il più alto della gerarchia militare cilena.
Nominato ministro della Guerra e della marina dal presidente Arturo Alessandri Palma (1923-1924), dopo l'episodio del cosiddetto Ruido de Sables (rumore delle sciabole: il rumore prodotto dai militari battendo le loro sciabole contro le pareti del Congresso per manifestare il malcontento per l'operato dei parlamentari, poco attenti alla difficile situazione economica e sociale del Cile) venne nominato ministro dell'Interno dietro pressione dei militari. I militari fecero pressione sul Congresso perché approvasse diversi provvedimenti politici, sociali ed economici in nome dell'esercito. Il presidente Alessandri presentò le proprie dimissioni, che furono respinte e commutate in sei mesi di congedo all'estero, e il generale Altamirano assunse la carica di vicepresidente (riservata, secondo la Costituzione, al ministro dell'Interno) il 12 settembre 1924.
In seguito Altamirano costituì assieme all'ammiraglio Neff e al generale Bennett una Giunta militare, della quale assunse la presidenza, che sciolse il Congresso Nazionale e assunse poteri dittatoriali. La Giunta varò una serie di provvedimenti per superare la crisi economica e riformare le amministrazioni locali, ma fu rovesciata il 23 gennaio 1925 da un altro colpo di Stato, guidato dai generali Marmaduke Grove e Carlos Ibáñez del Campo.
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