Louis de Grandmaison

generale francese
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François Jules Louis Loyzeau de Grandmaison (Le Mans, 21 gennaio 1861Soissons, 18 febbraio 1915) è stato un generale francese, fra i principali teorici militari dell'esercito francese all'inizio del Novecento.

François Jules Louis Loyzeau de Grandmaison
NascitaLe Mans, 21 gennaio 1861
MorteSoissons, 18 febbraio 1915
Dati militari
Paese servitoFrancia (bandiera) Repubblica Francese
Forza armataArmée de terre
Anni di servizio1883 - 1915
GradoGenerale di divisione
GuerrePrima guerra mondiale
BattaglieBattaglia delle Frontiere
Decorazionivedi qui
Studi militariÉcole spéciale militaire de Saint-Cyr
Pubblicazionivedi qui
Dati tratti da The European Powers in the First World War: An Encyclopedia[1]
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Fervente sostenitore della teoria aggressiva dell'offensiva a oltranza che sarebbe stata adottata dall'esercito e impiegata con risultati negativi all'inizio della prima guerra mondiale, morì in combattimento nel 1915. Il suo nome è scritto sul monumento Généraux morts au Champ d'Honneur 1914-1918 situato presso La cattedrale di San Luigi degli Invalidi nell'Hôtel des Invalides di Parigi[2].


Biografia

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Nacque a Le Mans (Poitou) il 21 gennaio 1861,[1] settimo figlio di François (Alfred) Loyseau de Grandmaison[3] e di Marte Ravot, e fratello del poi celebre teologo gesuita Léonce de Grandmaison. Dal 1881 iniziò la frequentare dell'accademia militare di Saint-Cyr, uscendone nel 1883 con il grado di sottotenente e venendo destinato al 20º battaglione cacciatori a piedi di stanza a Rouen.

Promosso tenente nel 1886, venne assegnato quindi al 24º battaglione di fanteria leggera di base a Nizza.

Capitano dal 29 dicembre 1892, passò al 1º Reggimento della Legione straniera a Sidi Bel Abbes, divenendo poi attaché militare alla sede del Tonchino, comandando dal 1894 al 1895 il settore di Đồng Đặng, al confine con la Cina, che organizzò completamente.

Nel 1896 venne destinato al 131º Reggimento di fanteria di Orléans, insignito in quello stesso anno della croce di cavaliere della Legion d'onore. Nel maggio di quell'anno si sposò a Parigi con la signorina Marie-Julie Gillet Virginia. Nel 1898 venne ammesso alla Scuola di guerra per poi passare dapprima al 25º e poi al 110º Reggimento di fanteria.

Promosso chef de battalion[4] nel 1900, continuò il proprio servizio per poi essere trasferito nel 1902 presso il 30º Reggimento fanteria di stanza ad Annecy. Nel 1905 fu trasferito[5] allo Stato maggiore dell'esercito dapprima come vicecapo, e poi, dopo la nomina a tenente colonnello nel 1908, capo[6] del 3er Bureau del Ministero della guerra,[6] dove organizzò le difesa del confine orientale[5] e le grandi manovre[1] che si tenevano annualmente in quel settore. In tale veste fu, insieme al capitano d'artiglieria Frédéric Culmann,[4] teorico dell'attacco ad ogni costo[7] che caratterizzò le operazioni dell'esercito francese nella fase iniziale della prima guerra mondiale.[8] Nel maggio 1913 tale teoria venne inserita dal generale Joseph Joffre nel Piano XVII.[1]

Nominato ufficiale della Legion d'onore nel luglio del 1911, divenne colonnello quello stesso anno e fu assegnato al 153º Reggimento di fanteria di Toul,[9] uno dei reggimenti appartenenti al XX Corpo d'armata del generale Ferdinand Foch destinati a proteggere i confini della frontiera in Lorena. Dopo la morte della prima moglie, nell'aprile del 1912 si risposò con Germaine Delambre, figlia del generale Philippe Alfred Delambre.[3]

Dopo lo scoppio della guerra condusse il suo reggimento nella battaglia delle Frontiere. Sei volte ferito alla testa del suo reggimento a Morhange durante la battaglia di Lorena (19-20 agosto 1914), ricevette il comando della 53ª Divisione e venne promosso commendatore dell'ordine della Legion d'onore il 3 gennaio 1915. Promosso generale di divisione per meriti di guerra[1] nel febbraio 1915, assunse il comando di un corpo d'armata della riserva, e fu ucciso il 18 dello stesso mese, a un chilometro a nord di Soissons[3], da una scheggia di bomba che lo colpì alla testa. Venne sepolto a Parigi il 22 febbraio successivo[10] e sulla sua tomba fu posta l'iscrizione Mort pour la France.

Onorificenze

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Onorificenze francesi

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Onorificenze straniere

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Pubblicazioni

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  • L'Expansion française au Tonkin. En territoire militaire, Paris, Plon, 1898
  • Le Dressage de l'infanterie en vue du combat offensif, Paris, Berger-Levrault, 1908[1]
  • Deux conférences fait aux officiers de l'etat-major de l'Armée, Centre des hautes études militaires (CHEM), Paris, Berger-Levrault, 1911 (prix Alfred Née de l'Académie française)[1]
  1. ^ a b c d e f g Tucker, Bittner 2013, p. 311.
  2. ^ Relevé du mémorial des généraux 1914-1918, Hôtel des Invalides.
  3. ^ a b c d Guerre de 1914-1918. Tableau d'Honeur 1919, p.407.
  4. ^ a b Gat 2001, p. 409.
  5. ^ a b Chickering, Förster 2000, p. 25.
  6. ^ a b Gat 2001, p. 410.
  7. ^ Chickering, Förster 2000, p. 26.
  8. ^ Duroselle 2002, p. 75.
  9. ^ Tale reggimento era inquadrato nella 39ª Divisione di fanteria, nota anche come "Divisione d'acciaio", una unità di élite dell'esercito francese.
  10. ^ Bulletins des Armées de la République, nº 76, 28 février-3 mars 1915 p. 3.

Bibliografia

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  • (EN) Roger Chickering e Stig Förster, Great War, Total War: Combat and Mobilization on the Western Front, 1914-1918, Cambridge, Cambridge University Press, 2000, ISBN 0-52177-352-0.
  • (FR) Jean-Baptiste Duroselle, La Grande Guerre des Français 1914-1918, Paris, Perrin, 2002.
  • (EN) Azar Gat, A History of Military Thought: From the Enlightenment to the Cold War, Oxford, Oxford University Press, 2001, ISBN 0-19924-762-5.
  • Max Hastings, Catastrofe 1914, Vicenza, Neri Pozza Editore, 2014, ISBN 978-88-545-0756-2.
  • (FR) Georges de Morant, La Noblesse française au champ d'honneur 1914-1915-1916, avec la liste alphabétique des morts au champ d'honneur, blessés, disparus, cités à l'ordre du jour, promus, nommés dans la Légion d'honneur, la médaille militaire, la croix de guerre, Paris, Le Nobiliaire, 1916.
  • (FR) Guerra de 1914-1918. Tableau d'Honeur. Morts pour la France, Paris, Publications La Fare, 1921.
  • (EN) Spencer C.Tucker e Donald F. Bittner, The European Powers in the First World War: An Encyclopedia, Santa Barbara, ABC-CLIO, 2013, ISBN 1-13550-701-5.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN39254658 · ISNI (EN0000 0000 7973 7179 · LCCN (ENnr93044954 · GND (DE1055400257 · BNF (FRcb119056748 (data) · J9U (ENHE987007448953705171