Lince (costellazione)

costellazione

La Lince (in latino Lynx, abbreviato in Lyn) è una delle 88 costellazioni moderne. Si tratta di una debole costellazione settentrionale introdotta nel XVII secolo dall'astronomo polacco Johannes Hevelius. Hevelius gli diede tale nome in quanto riteneva che occorressero gli occhi di una lince per vederla.[1][2]

Lince
Mappa della costellazione
Nome latinoLynx
GenitivoLyncis
AbbreviazioneLyn
Coordinate
Ascensione retta8 h
Declinazione45°
Area totale545 gradi quadrati
Dati osservativi
Visibilità dalla Terra
Latitudine min-55°
Latitudine max+90°
Transito al meridiano15 marzo, alle 21
Stella principale
Nomeα Lyncis
Magnitudine app.3,14
Altre stelle
Magn. app. < 3Nessuna
Magn. app. < 660
Costellazioni confinanti
Da est, in senso orario:
Immagine della Lince

Caratteristiche

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NGC 2683, una galassia di facile osservazione nel sud della costellazione.

La Lince occupa una regione di cielo ad est dell'Auriga particolarmente oscura e priva di stelle appariscenti, esattamente come la vicina costellazione della Giraffa; la sua individuazione è così possibile solo sotto un cielo buio e non inquinato. L'unica stella appariscente è la α Lyncis, di magnitudine 3,1, che però si trova sul bordo sudorientale della costellazione, ai confini con il Cancro e col Leone; le restanti sono di quarta e quinta grandezza.

Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale è compreso fra i mesi di novembre e maggio; dall'emisfero nord è ben osservabile e si presenta allo zenit nelle notti del tardo inverno da tutta la fascia temperata, da cui si presenta pure in parte circumpolare. Dall'emisfero australe la sua visione è assai penalizzata e per poter essere osservata completamente occorre trovarsi alle latitudini tropicali.

Stelle principali

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Stelle principali della costellazione della Lince.

Stelle doppie

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Alcune stelle doppie della costellazione sono risolvibili anche con piccoli strumenti amatoriali.

  • 19 Lyncis è una delle coppie più aperte, in cui le due componenti, una di quinta e una di sesta magnitudine, sono separate da 15".
  • 20 Lyncis possiede la stessa separazione fra le componenti, che però sono di settima magnitudine.
  • 12 Lyncis è un sistema multiplo composto da due stelle di quinta magnitudine separate da poco più di un secondo d'arco, entrambe bianche, a cui se ne aggiunge una terza di colore arancione e di settima grandezza, più distaccata.
  • HD 82780 è una stella di magnitudine 7,0 che possiede una compagna di ottava, HD 82767, separata da circa 25", dunque anche alla portata di piccoli strumenti.
Principali stelle doppie[3][4]
Nome Magnitudine
Separazione
(in secondi d'arco)
Colore
A B
12 Lyncis AB 06h 46m 14s +59° 26′ 30″ 5,37 5,95 1,7 b + b
12 Lyncis AB-C 06h 46m 14s +59° 26′ 30″ 4,87 7,1 8,7 b + ar
HD 48767/66 06h 48m 13s +55° 42′ 16″ 6,28 6,33 4,7 g + g
HD 52859 07h 05m 40s +52° 45′ 30″ 6,8 7,0 4,2 b + b
20 Lyncis 07h 22m 14s +50° 08′ 52″ 7,6 7,7 15,0 g + g
19 Lyncis 07h 22m 52s +55° 16′ 53″ 5,45 6,53 15,1 b + b
HD 75353 08h 50m 44s +35° 04′ 15″ 7,4 7,5 3,7 g + g
HD 82780/67 09h 35m 22s +39° 57′ 48″ 7,0 8,4 24,9 g + g

Stelle variabili

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La Lince contiene alcune stelle variabili di facile osservazione, ad occhio nudo o con un binocolo.

Fra le Mireidi le più brillanti sono R Lyncis e W Lyncis, entrambe di settima magnitudine in fase di massima, mentre al minimo scendono alla quattordicesima grandezza, sebbene con periodi diversi; entrambe sono osservabili in fase di massima con un binocolo.

RR Lyncis è una variabile a eclisse visibile anche ad occhio nudo, le cui oscillazioni sono apprezzabili anche senza l'ausilio di strumenti; in circa 10 giorni la stella varia dalla magnitudine 5,5 alla 6,0.

Principali stelle variabili[3][4][5]
Nome Magnitudine
Periodo
(giorni)
Tipo
Max. Min.
R Lyncis 07h 01m 18s +55° 19′ 50″ 7,2 14,3 378,75 Mireide
W Lyncis 08h 16m 47s +40° 07′ 53″ 7,5 14,0 295,2 Mireide
Y Lyncis 07h 28m 12s +45° 59′ 26″ 7,8 10,3 110: Semiregolare pulsante
RR Lyncis 06h 26m 26s +56° 17′ 06″ 5,52 6,03 9,9451 Eclisse
SV Lyncis 08h 03m 40s +36° 20′ 42″ 6,40 8,10 9,9451 Semiregolare
UX Lyncis 09h 03m 47s +38° 44′ 32″ 6,60 6,78 - Semiregolare

Oggetti del profondo cielo

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Oggetti non stellari nella costellazione della Lince.

La Lince contiene pochi oggetti brillanti; un oggetto del profondo cielo degno di nota è il Vagabondo intergalattico, NGC 2419, il più distante ammasso globulare conosciuto appartenente alla Via Lattea. Si sta muovendo ad una velocità superiore alla velocità di fuga a quella distanza, ma nonostante ciò sembra essere in orbita attorno alla Via Lattea, e perciò si pensa che non stia sfuggendo alla galassia.

Fra le galassie, la più brillante è NGC 2683 sul confine con il Cancro: si tratta di una galassia spirale vista quasi perfettamente di taglio, visibile anche con un piccolo strumento amatoriale sotto un cielo buio.

Principali oggetti non stellari[4][6][7]
Nome Tipo Magnitudine
Dimensioni apparenti
(in primi d'arco)
Nome proprio
NGC 2337 07h 10m 13.6s +44° 27′ 26″ Galassia 12,95 2,2 x 1,7
NGC 2419 07h 38m 08s +38° 52′ 53″ Ammasso globulare 10,3 4,1
NGC 2549 08h 18m 58s +57° 48′ 10″ Galassia 11,2 3,9 x 1,3
NGC 2683 08h 52m 42s +33° 25′ 20″ Galassia 9,6 9,3 x 2,2 Galassia UFO

Sistemi planetari

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La costellazione contiene alcuni sistemi planetari noti, in cui è conosciuto un solo pianeta. Tre di questi sono dei pianeti transienti, catalogati come XO-2b, XO-4b e XO-5b. Fra gli altri, vi è la 6 Lyncis b, un gigante gassoso con una massa minima pari a oltre due volte quella di Giove e una distanza media dalla sua stella di circa 2 UA, su un'orbita molto eccentrica.

Sistemi planetari[3]
Nome del sistema
Tipo di stella
Numero di pianeti
confermati
6 Lyncis 06h 30m 47s +58° 09′ 48″ 5,86 Subgigante arancione 1 (b)
XO-4 07h 21m 33s +58° 16′ 05″ 10,70 Nana gialla 1 (b)
XO-5 07h 46m 52s +39° 05′ 41″ 12,13 Nana gialla 1 (b)
XO-2 07h 48m 07s +50° 13′ 33″ 11,18 Nana arancione 1 (b)
HD 75898 08h 53m 51s +33° 03′ 25″ 8,04 Nana gialla 1 (b)
HD 48948 06h 49m 58s +60° 20′ 15″ 8,58 Nana arancione 3 (b, c, d)
  1. ^ (EN) Hevelius's Star Atlas, Saved from the Fire!, su martayanlan.com. URL consultato il 15 agosto 2024.
  2. ^ (EN) How the Night Sky Constellations Got Their Names, su space.com, 1º maggio 2012.
  3. ^ a b c Result for various objects, su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD. URL consultato il 4 giugno 2009.
  4. ^ a b c Alan Hirshfeld, Roger W. Sinnott, Sky Catalogue 2000.0: Volume 2: Double Stars, Variable Stars and NonstellarObjects, Cambridge University Press, aprile 1985, ISBN 0-521-27721-3.
  5. ^ The International Variable Stars Index - AAVSO, su Results for various stars. URL consultato il 20 giugno 2009.
  6. ^ The NGC/IC Project Public Database, su Results for various objects. URL consultato il 20 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  7. ^ NASA/IPAC Extragalactic Database, su Results for various stars. URL consultato il 20 ottobre 2006.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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