Labarna I
Labarna I o anche Labarnas I[1] (in lingua ittita, La-ba-ar-na-aš, ossia "colui che è dotato di valore"[3]; Kuššara, ... – 1650 a.C.) è stato un re ittita.
Labarna I | |
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Re Ittita | |
In carica | 1680 a.C. – 1650 a.C.[1] |
Predecessore | PU-Sarruma |
Successore | Hattušili I |
Nascita | Kuššara |
Morte | 1650 a.C. |
Consorte | Tawananna |
Figli | Kaddusi, sposa di Hattušili I la "Serpe" la "Figlia della casa della Regina" Hattušili I[2], adottivo. |
È stato ritenuto per lungo tempo il fondatore della monarchia ittita, ma oggi sappiamo con certezza che prima di lui regnarono altri sovrani. I successori si attribuirono l'appellativo "Labarna", ricollegandosi così a questa figura evidentemente considerata fondamentale.
L'ascesa al trono
modificaLabarna ascese al trono ittita sposando la figlia del re ittita PU-Sarruma, Tawananna[4]. Secondo l'ipotesi più accredita dagli studiosi oggi[5], PU-Sarruma non sarebbe stato ittita di nascita, ma il figlio naturale di un nobile della dinastia di Kanesh/Kuššara, Tudhaliya[6], a cui sarebbe stata data in sposa la figlia di un re ittita, forse Kantuzzili 0. È possibile che nel regno ittita antico fosse il re a scegliere il proprio successore, dandogli in sposa la figlia principale, deputata a divenire regina regnante, e adottandolo[7]. In questo modo PU-Sarruma si sarebbe insediato sul trono di Hatti[8], e con lo stesso principio avrebbe designato Labarna come suo erede[9].
Tuttavia Papahdilmah, primogenito di PU-Sarruma, non accettò la scelta del padre e sostenuto da una parte della nobiltà tentò di usurpare il trono[10], proclamandosi re, forte del sostegno delle città ittite di Arinna e Sanahuitta[11], come ci documenta il Testamento di Hattušili I:
«"Mio nonno aveva fatto proclamare Labarna suo figlio nella città di Sanahuitta, ma poi i servi ed i nobili sovvertirono il suo volere e posero sul trono Papahdilmah"»
Cosi Labarna dovette affrontare il cognato in uno scontro armato da cui uscì vittorioso, ascendendo al trono di Hatti[12][13].
La circostanza che il primo atto del regno di Hattušili I, suo successore[14], fosse stato di attaccare proprio Sanahuitta, suggerisce ad alcuni studiosi che Labarna non fosse riuscito a riconquistare il controllo sulla città, forse rimasta in mano a Papahdilmah, in una scissione familiare[15], che potrebbe aver diviso il regno in due, e che anche altri territori (Zalpa ad esempio) fossero stati fuori dal controllo di Labarna.
Chi era Labarna?
modificaNei suoi annali Hattušili ci parla del suo predecessore, ma nulla ci dice circa le sue origini, né al momento alcun altro testo ci fornisce indicazioni dirette.
Un indizio indiretto ci giunge dal cosiddetto Testo di Zalpa[16]; in questo testo metà allegorico e metà storico, si distinguono vari personaggi non identificati con il nome proprio ma con il ruolo: il Re, il Nonno del Re, il Vecchio Re, il Padre del Vecchio Re. Gli storici si sono divisi per lungo tempo, ma oggi si suppone che Hattušili I sia il "Re" e PU-Sarruma il "Nonno del Re"[17].
Più controversa è la figura del "Vecchio Re": alcuni vi vedono un sovrano locale[18], altri invece[19]lo identificano con Labarna, che sarebbe appunto il "Vecchio Re" dalla prospettiva di Hattušili I, in carica alla stesura del testo.
All'inizio del testo il "Nonno del Re", cioè PU-Sarruma, nomina il "Padre del Vecchio Re" (cioè il Padre di Labarna) come reggente della città di Hurma[20], controllata dagli ittiti. Se ne è dedotto che il padre di Labarna fosse stato un membro della casata reale e che quindi Labarna potesse essere membro di un ramo laterale del clan reale proveniente appunto da Hurma.
I nomi "Labarna" e "Tawananna", col tempo sarebbero divenuti titoli regali, assunti successivamente da tutti i re e le regine ittite, al punto che è stato perfino ipotizzato che questa consuetudine possa essere stata trasformata nel mito di una coppia regale originaria.[21]
Imprese militari
modificaLa maggior fonte documentale su questo sovrano è costituita dall'editto del re Telipinu, un testo che risale al 1500 a.C. circa, dove vengono elencate le imprese militari di Labarna I, che conquistò la maggior parte del territorio anatolico, portando la frontiera Nord fino al mare, costituendo così il nucleo originario dell'impero ittita[22]. Dal fiume Marassantiya, l'odierno Kizilirmak, si spinse a nord fino al Mar Nero. In seguito si volse verso ovest, sconfiggendo il Gran Regno di Purushanda e annettendone il territorio. Infine conquistò alcune città e territori dell'area di Arzawa, espandendo i confini ittiti anche verso ovest[23].
Labarna I insediò I propri figli come governatori delle più importanti città conquistate: Hupisna, Tawanuwa, Nenašša, Landa/Zanda, Zallara[24]e Lušna, inaugurando uno stile di governo che risulterà proprio degli Ittiti fino all'età imperiale, usando figli e fratelli, quindi dei "principi", come governatori delle città più importanti, schema che costituirà simultaneamente per il regno una risorsa ed un rischio[25].
Alla morte di Labarna, ascese al trono un nipote, figlio di Papahdilmah, Hattušili I, rimasto leale al volere del nonno nel sostenere la candidatura di Labarna, e che questi adottò e designò come erede. Anche in questo caso la successione non deve essere stata senza contrasti e Hattušili infatti spese i primi anni del proprio regno per affermare la propria autorità all'interno del clan reale[13], riuscendo tuttavia a mantenere il trono.
Alcuni storici avevano sollevato dubbi sull'esistenza di questo re, ipotizzando che Labarna I e Hattušili I siano stati in realtà la stessa persona (Hattušili I utilizzò diffusamente per definire se stesso il titolo di "Labarna" negli atti ufficiali, circostanza che ha favorito i dubbi[13]), anche se il cosiddetto "Sigillo Cruciforme" decifrato alla fine del XX secolo, che riporta i nomi di entrambi[26] ponendoli agli albori del regno e consecutivamente, costituisce, come affermato da Beal: "il chiodo finale sul sepolcro della teoria proposta da Otten"[27] e la prova definitiva che si tratti di due sovrani distinti[28].
Predecessore: PU-Sarruma |
Fondatore mitico dell'impero ittita Labarna I 1680 - 1650 a.C. |
Successore: Hattušili I |
Note
modifica- ^ a b Beccaria, p. 560.
- ^ Beccaria, p. 562.
- ^ Brandau e Schickert, p. 33.
- ^ Una minoranza di studiosi pensa che questa Tawananna possa essere Kaddusi, ritenuta invece da molti la moglie di Hattušili I (tra gli altri da Bryce ed Otten), con cui condivise per un periodo il ruolo di regnante; si veda in tal senso J. Blasweir 2017: The Tawananna and The royal succession, pag 19-22. La questione resta comunque aperta
- ^ Tra questi Otten, Beal, Forlanini e Blasweiler: J. Blasweier: Who ruled before Hattusili I?, pag 5-13.
- ^ Il capo dei coppieri del re Zuzu di Kanesh; il primo a lanciare la teoria fu M. Forlanini: The branch of the Hittite royal family of the early kingdom period.
- ^ C'è chi parla addirittura di "matriarcato" come Riemschneider; si veda anche più recentemente J. Blasweier: The Tawananna and The royal succession, pag 4-5. Contra Beckman e altri, soprattutto Beal: "non esiste nulla su matriarcato o matrilinearita' in tutta la storia ittita ad eccezione del riferimento di Hattusili I alla zia Tawananna. La successione passa per linea femminile al marito solo quando i discendenti maschi siano carenti". Si veda R. Beal: The predecessors of Hattusili I. Pag. 14 e relative note 4 e 5.
- ^ la sede regale non è certa: tradizionalmente gli storici sostengono che Hattuš non fosse ancora stata riedificata. Tale considerazione si fonda sull'idea che la città sia stata ricostruita dal successore di Labarna, desunta dal suo nome proprio, Hattušili, che significa appunto uomo di Ḫattuša; tuttavia qualcuno ipotizza il contrario, che cioè Hattušili fosse il nome proprio di questo re già alla nascita, a cui avrebbe poi aggiunto l'altro proprio nome, Labarna, mutuato dal suo predecessore come appellativo regale. In realtà si fa riferimento ad Hattuš già nel "Testo di Zalpa", con PU-Sarruma sovrano. Si veda R. Beal: The predecessors of Hattusili I. Pag. 25-26. Come capitale alternativa viene proposta Sanahuitta cfr. J. Blasweiler: Purushanda and the old kingdom of Hattusa, pag.9, o un centro più a nord: Nerik o Hakpis. Una corrente di pensiero più recente, inaugurata da Beal e sostenuta dalle prove archeologiche raccolte da Neve, direttore degli scavi del sito, ritiene però sulla base del Testo di Zalpa che già ai tempi di PU-Sarruma la capitale fosse Hattuša. Del medesimo parere anche M. Forlanini: The branches of the Hittites royal family of the early kingdom period; pag.117 ed in particolare la nota 17.
- ^ F. Pecchioli Daddi: Note di storia politica antico-ittita, pag.14-15, testamento di Hattusili: "Mio nonno (di Hattusili I, nda) aveva fatto proclamare Labarna suo figlio nella città di Sanahuitta, ma poi i servi ed i nobili sovvertirono il suo volere e posero sul trono Papahdilmah".
- ^ (EN) Harry A. Hoffner, Gary M. Beckman, Richard Henry Beal e John Gregory McMahon, The Predecessors of Hattussili I, by Richard Henry Beal, in Hittite Studies in Honor of Harry A. Hoffner, Jr: On the Occasion of His Birthday, Eisenbrauns, pp. 13-36, ISBN 1-57506-079-5.
- ^ F. Pecchioli Daddi: Note di storia politica antico-ittita, pag.16-18.
- ^ (EN) hittites.info: Early Empire, su hittites.info. URL consultato il 26 dicembre 2014 (archiviato il 1º agosto 2012).
- ^ a b c Bryce, opera citata.
- ^ Come ci giunge dai suoi "Annali"
- ^ Tra questi Pecchioli-Daddi, che ipotizza perfino che Papahdilmah sia stato re (si veda opera in nota precedente), e T. Bryce: The kingdom of the Hittites. Pag. 69.
- ^ Nome ufficiale del reperto CTH 3.
- ^ R. Beal: The predecessors of Hattusili I. Pag. 21-26.
- ^ Si veda A. Gilan: How many princes can the land bear? Pag. 313-317.
- ^ tra cui Beal, Blasweiler e Forlanini
- ^ Oltre al già citato testo di Beal, stessa interpretazione anche in J. Blasweiler: Why did Labarna become a tabarna in the kingdom of Hatti? Pag. 9-10.
- ^ Liverani, p. 428.
- ^ Hittites.info, The Proclamation of Telipinu, su hittites.info. URL consultato il 27 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2012).Ǥ1 [Thusly] Tabarna, Telipinu, Great King: Formerly Labarna1 was Great King. His [son]s, his [brother]s, as well as his in-laws, his relatives, and his troops were united.
§2 The land was small, but on whatever campaign he went, he held the enemy land in subjugation by (his) might.
§3 He destroyed the lands, one after another - he overwhelmed the lands and made them borders of the sea. When he came back from campaign each (of) his sons went to some land.
§4 (Namely) the city Ḫupišna, the city Tuwanuwa, the city Nenašša, the city Landa, the city Zallara, the city Paršuḫanta, (and) the city Lušna - they governed each of the lands and the great cities were prosperous.» - ^ (EN) Trevor Bryce, The Kingdom of the Hittites, Oxford, Oxford University Press, 2005.
- ^ Sulla riva nordoccidentale del Tuz Golu
- ^ A. Gilan: How many princes can the land bear? Pag. 314
- ^ Wilhelm, Dinçol 1993, pp. 95-96.
- ^ R.Beal: The predecessors of Hattusili I. Pag.13, nota 2.
- ^ Si veda anche M. Forlanini: An attempt at reconstrutting the branches of the Hittites royal family of the early period. Pag. 116 e nota 8.
Bibliografia
modifica- Franca Pecchioli Daddi, Note di storia politica antico-ittita (PDF), 1992, pp. 11-19.
- Mario Liverani, Antico Oriente: storia, società, economia, Roma-Bari, Laterza, 2009, ISBN 978-88-420-9041-0.
- Birgit Brandau e Hartmut Schickert, Gli Ittiti, Newton Compton editori s.r.l, 2006.
- Fabio Beccaria, Le antiche civiltà del Vicino Oriente - III, Universale Eurodes, 1979.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Robert A. Guisepi, The Hittites, su history-world.org, 2003. URL consultato il 12 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2012).
- Hittites / Hatti (Kheta), su historyfiles.co.uk, The History files., cronologia