Konstantin Muraviev

politico bulgaro

Konstantin Vladov Muraviev (in bulgaro Константин Владов Муравиев?; Pazardžik, 5 marzo 1893Sofia, 31 gennaio 1965) è stato un politico bulgaro e primo ministro del regno di Bulgaria durante la seconda guerra mondiale.

Konstantin Muraviev

Primo ministro della Bulgaria
Durata mandato2 settembre 1944 –
9 settembre 1944
MonarcaSimeone II
PredecessoreIvan Bagrjanov
SuccessoreKimon Georgiev

Ministro degli affari esteri della Bulgaria
Durata mandato2 settembre 1944 –
9 settembre 1944
Capo del governoKonstantin Muraviev
PredecessorePervan Draganov
SuccessorePetko Staynov

Dati generali
Partito politicoUnione agraria popolare

Muraviev fu educato al Robert College di Costantinopoli, come Ivan Gešov, Todor Ivančov, Konstantin Stoilov e molti altri rivoluzionari bulgari.

Nipote di Aleksandăr Stambolijski, fu scelto per fare appello agli Alleati occidentali dopo che questi avevano rigettato le proposte del suo predecessore Ivan Bagrjanov. Muraviev ratificò l'abolizione di tutte le leggi razziali il 5 settembre 1944 e l'8 settembre dichiarò guerra alla Germania nazista. Ad ogni modo i suoi sforzi si rivelarono un fallimento, dato che dopo appena una settimana il suo governo fu rovesciato con il colpo di stato da parte del Fronte patriottico, il 9 settembre 1944, mentre l'Armata rossa avanzava nel paese.[1]

A differenza di molti suoi contemporanei Muraviev scampò all'esecuzione dopo la guerra e pubblicò un libro sulla politica bulgara, Fatti e persone (Събития и хора, Săbitija i hora) nel 1963.

  1. ^ S.G. Evans, A Short History of Bulgaria, London, Lawrence and Wishart, 1960, p. 181

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