Izvestija
Izvestija (in russo Известия?; lett. "Notizie") è un quotidiano russo, fondato a San Pietroburgo nel 1917. Izvestija è uno dei quotidiani di più antica fondazione in Russia, nonché uno dei più diffusi e famosi.
Izvestija Известия | |
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Stato | Russia |
Lingua | russo |
Periodicità | Quotidiano |
Formato | Broadsheet |
Fondazione | 13 marzo 1917 |
Sede | Mosca, Russia |
Editore | Presidium del Soviet Supremo dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche |
Tiratura | 234 500[1] |
Direttore | Aleksandr Malyutin |
ISSN | 0233-4356 | e 1563-6313
Sito web | iz.ru/ |
Storia
modificaOrigini
modificaIl giornale venne pubblicato per la prima volta il 13 marzo 1917 a San Pietroburgo come organo del Soviet di Pietrogrado,[2] la prima testata infatti recitava Notizie dei deputati lavoratori del Soviet di Pietrogrado. Era l'organo di espressione dei menscevichi e del Partito Socialista Rivoluzionario Russo.
Nell'agosto del 1917 la testata cambiò in Notizie del Comitato Centrale dei deputati dei lavoratori e dei soldati del Soviet di Petrograd. Nell'ottobre dello stesso anno cambiò ancora testata divenendo Notizie del Comitato Centrale dei deputati lavoratori e militari dei Soviet per poi divenire Notizie dei Soviet e dei deputati del Popolo. In seguito divenne l'organo ufficiale del Soviet Supremo e del Consiglio dei commissari del popolo.
Dal 1917 al 1991
modificaDurante il periodo sovietico, mentre la Pravda fungeva da portavoce ufficiale del partito comunista, la Izvestija era la voce ufficiale del governo sovietico così come espressa dal Presidium del Soviet Supremo. Il nome completo era adesso Izvestija Sovetov Narodnych Deputatov CCCP (in russo Известия Советов народных депутатов СССР?, lett. "Comunicazioni dei deputati dei Soviet del Popolo dell'URSS").
Dal 1992 ad oggi
modificaDalla dissoluzione dell'Unione Sovietica l'Izvestija si definisce il quotidiano nazionale di tutta la Russia. Il giornale passò sotto la proprietà di una società di Vladimir Potanin che aveva forti legami col governo.[3] Il 3 giugno 2005 il pacchetto di controllo di Izvestija fu acquisito dalla compagnia statale Gazprom.[4] Secondo le conclusioni del Committee to Protect Journalists, il caporedattore Raf Šakirov fu forzato alle dimissioni perché i membri del governo non gradirono la copertura offerta dal giornale alla strage di Beslan.[5][6] Altre fonti riportano che Potanin chiese a Šakirov di lasciare per paura che il Cremlino fosse irritato dalle foto esplicite del massacro pubblicate dalla Izvestija.[4]
Curiosità
modifica- Fino al primo ottobre 2008 il caporedattore artistico fu Boris Efimov, l'illustratore di 107 anni che aveva lavorato come vignettista politico sotto Stalin.
- La testata è stata oggetto anche dell'ironia popolare durante il periodo del comunismo sovietico. Era infatti, affiancata ad un altro giornale, la Pravda (Правда, in italiano "Verità"), in un noto gioco di parole:
«В Правде нет известий и в Известиях нет правды»
«Nella Verità non ci sono notizie e nelle Notizie non c'è verità»
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ Vedi (RU) mediaatlas.ru Archiviato il 4 marzo 2012 in Internet Archive.
- ^ Petrogrado è l'antico nome russo di San Pietroburgo.
- ^ Vedi (EN) articolo da globalsecurity.org
- ^ a b Vedi (EN) altro articolo da globalsecurity.org
- ^ Vedi (EN) rapporto del Committee to Protect Journalists del 16 febbraio 2006
- ^ Vedi (EN) articolo del Committee to Protect Journalists del 6 marzo 2005 Archiviato il 4 febbraio 2007 in Internet Archive.
- ^ a b c (RU) Известия — общественно-политическая газета, su Мы из CCCР!. URL consultato il 10 gennaio 2021.
- ^ a b c (RU) Газета «Известия», su Энциклопедия «Москва» 1980. URL consultato il 10 gennaio 2021.
- ^ (RU) «ИЗВЕСТИЯ», su Энциклопедия Всемирная история. URL consultato il 10 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2021).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Izvestija
Collegamenti esterni
modifica- (RU) Sito ufficiale, su iz.ru.
- (EN) Izvestiya, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.