Ivabradina
L'Ivabradina (INN) è un principio attivo, derivato del verapamil, utilizzato in cardiologia nell'angina stabile e nello scompenso cardiaco. È commercializzato in Europa, compresa l'Italia, con il nome di Corlentor e di Procoralan[2].
Ivabradina | |
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Nome IUPAC | |
3-[3-({[(7S)-3,4-dimetossibiciclo[4.2.0]octa-1,3,5-trien-7-il]metil}(metil)amino)propil]-7,8-dimetossi-2,3,4,5-tetraidro-1H-3-benzazepin-2-one | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C27H36N2O5 |
Massa molecolare (u) | 468,5 |
Numero CAS | (riferito al cloridrato) |
Codice ATC | C01 |
PubChem | 132999 |
DrugBank | DBDB09083 |
SMILES | CN(CCCN1CCC2=CC(=C(C=C2CC1=O)OC)OC)CC3CC4=CC(=C(C=C34)OC)OC |
Dati farmacocinetici | |
Biodisponibilità | 40% |
Emivita | 2 ore |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 400 |
Consigli P | 273 [1] |
A seguito delle determine pubblicate sulle Gazzette Ufficiali del 17/10/2013 e del 18/10/2013 è stato eliminato il Piano Terapeutico per questa specialità e la classe di rimborsabilità aggiornata è "Classe A - medicinale soggetto a prescrizione medica (RR)"
Indicazioni
modificaÈ utilizzato nel trattamento della cardiopatia ischemica e nella insufficienza cardiaca.
1) Il trattamento dell'angina stabile da sforzo in pazienti con coronaropatia nota e ritmo sinusale, è stato, negli anni precedenti l'avvento dell'ivabradina, caratterizzato dall'uso dei calcioantagonisti, vasodilatatori e beta-bloccanti.
Lo studio BEAUTIFUL ha evidenziato l'efficacia del nuovo farmaco raggiungendo gli end-point prefissati in un sottogruppo di pazienti con una frequenza cardiaca>70 batt/min[3][4]: riduzione degli episodi anginosi, aumento del tempo di comparsa del dolore, ovvero comparsa del sintomo per sforzi maggiori rispetto al basale e aumento della soglia di angina, per miglioramento della perfusione coronarica, che avviene durante la diastole cardiaca e che si prolunga per effetto del rallentamento del battito cardiaco[5].
Gli end-points secondari significativi sono i seguenti:
- Gli eventi coronarici si sono ridotti di ~ 22% (P=0.02)
- La rivascolarizzazione coronarica con bypass aorto-coronarico di ~ 30% (P=0.01)
- L'infarto miocardico fatale e non-fatale di ~ 36% (P=0.001)
L'associazione con i beta-bloccanti viene raccomandata anche in quei pazienti che non raggiungono la frequenza raccomandata di 60 batt/min. È stato recentemente pubblicato un ulteriore studio, l'ADDITIONS, che conferma la sicurezza e l'efficacia dell'utilizzo congiunto[6]
2) L'utilizzo dell'ivabradina nello scompenso cardiaco è frutto dei risultati dello studio SHIFT che ha raggiunto la significatività (P<0.0001) nell'end-point primario composito della riduzione dei ricoveri per recidiva di scompenso e di morte cardiovascolare totale, raffrontato al placebo in aggiunta a terapia massimale ottimizzata per singolo paziente. Gli effetti furono valutati al mese e ai tre mesi dalla randomizzazione: gli effetti favorevoli furono evidenziati al controllo trimestrale[7]
Si ridussero, inoltre, significativamente il rischio di morte e di ricovero per scompenso cardiaco del 26%, con miglioramento della qualità di vita dei pazienti[8]. È stata inoltre confermata l'aumento della contrattilità e la riduzione del rimodellamento miocardico, in un sotto-studio che si è basato sul controllo seriato dei parametri ecocardiografici[9]
Controindicazioni
modificaIpersensibilità nota al farmaco, shock cardiogeno, sindrome del nodo del seno, angina instabile, ipotensione, blocco seno-atriale.
Tale principio attivo non è stato ancora studiato in caso di gravidanza e durante l'allattamento.
Dosaggi
modifica- Angina stabile, 5 mg bid sino ad un massimo di 7,5 mg bid
- Scompenso cardiaco, il dosaggio iniziale è dimezzato (2,5 mg bid), seguito da un aumento ai 5 mg da raggiungere in un tempo non inferiore ai 10-15 gg
Farmacodinamica
modificaL'ivabradina è in grado di ridurre la frequenza cardiaca attraverso un'inibizione selettiva della corrente pacemaker specifica If (corrente "funny") che controlla la depolarizzazione spontanea delle cellule del nodo.[10]
Effetti indesiderati
modificaAlcuni degli effetti indesiderati sono iperuricemia, cefalea, eosinofilia, bradicardia, vertigini, nausea, fosfeni, alterazioni della visione, dispnea.
Note
modifica- ^ Sigma Aldrich; rev. del 22.10.2012 riferita al cloridrato
- ^ Ivabradina (PDF).
- ^ K. Fox, I. Ford; PG. Steg; M. Tendera; M. Robertson; R. Ferrari, Relationship between ivabradine treatment and cardiovascular outcomes in patients with stable coronary artery disease and left ventricular systolic dysfunction with limiting angina: a subgroup analysis of the randomized, controlled BEAUTIFUL trial., in Eur Heart J, vol. 30, n. 19, ottobre 2009, pp. 2337-45, DOI:10.1093/eurheartj/ehp358, PMID 19720635.
- ^ K. Fox, I. Ford; PG. Steg; M. Tendera; R. Ferrari; H. Grancelli; B. Freedman; B. Eber; JL. Vanoverschelde; B. Finkov; Y. Yotov, Ivabradine for patients with stable coronary artery disease and left-ventricular systolic dysfunction (BEAUTIFUL): a randomised, double-blind, placebo-controlled trial., in Lancet, vol. 372, n. 9641, settembre 2008, pp. 807-16, DOI:10.1016/S0140-6736(08)61170-8, PMID 18757088.
- ^ G. Heusch, Heart rate and heart failure. Not a simple relationship., in Circ J, vol. 75, n. 2, 2011, pp. 229-36, PMID 21041970.
- ^ Arch Intern Med - Abstract: Statin Use and Risk of Diabetes Mellitus in Postmenopausal Women in the Women's Health Initiative, January 23, 2012, Culver et al. 172 (2): 144 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2012).
- ^ JS. Borer, M. Böhm; I. Ford; M. Komajda; L. Tavazzi; JL. Sendon; M. Alings; E. Lopez-de-Sa; K. Swedberg, Effect of ivabradine on recurrent hospitalization for worsening heart failure in patients with chronic systolic heart failure: the SHIFT Study., in Eur Heart J, vol. 33, n. 22, novembre 2012, pp. 2813-20, DOI:10.1093/eurheartj/ehs259, PMID 22927555.
- ^ I. Ekman, O. Chassany; M. Komajda; M. Böhm; JS. Borer; I. Ford; L. Tavazzi; K. Swedberg, Heart rate reduction with ivabradine and health related quality of life in patients with chronic heart failure: results from the SHIFT study., in Eur Heart J, vol. 32, n. 19, ottobre 2011, pp. 2395-404, DOI:10.1093/eurheartj/ehr343, PMID 21875859.
- ^ JC. Tardif, E. O'Meara; M. Komajda; M. Böhm; JS. Borer; I. Ford; L. Tavazzi; K. Swedberg, Effects of selective heart rate reduction with ivabradine on left ventricular remodelling and function: results from the SHIFT echocardiography substudy., in Eur Heart J, vol. 32, n. 20, ottobre 2011, pp. 2507-15, DOI:10.1093/eurheartj/ehr311, PMID 21875858.
- ^ Netribe Business Solutions srl, Ivabradina - Informazioni sui farmaci, su informazionisuifarmaci.it. URL consultato l'8 maggio 2017.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ivabradina
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su corlanorhcp.com.